Notizie dalla lotta di classe

Luglio 2009

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Unire quello che il capitalismo divide.

02 luglio 2009

GEORG FISHER: ACCORDO PER 77 LAVORATORI http://www.quotidianodelnord.it

Si è chiusa lunedì 29 giugno in Provincia la prima fase di una faticosa trattativa che garantisce ammortizzatori sociali per i 77 lavoratori della multinazionale Svizzera Georg Fischer Spa occupati negli stabilimenti di Castel Maggiore e Granarolo. L'accordo fra le Organizzazioni Sindacali confederali e territoriali (Filcem-Cgil e Femca-Cisl) e i rappresentanti dell'azienda è stato trovato grazie alla mediazione della Provincia di Bologna. Rimane aperto il tema del mantenimento sul territorio dell'attività produttiva. Nell'accordo sottoscritto in Provincia vi è inoltre la disponibilità dell'azienda, nell'arco temporale dell'attuazione complessiva del piano di gestione degli esuberi, ad esaminare attivamente con le Istituzioni locali e sentite le organizzazioni sindacali, eventuali proposte di riconversione produttiva utili a creare opportunità di reimpiego. L'accordo sottoscritto riguarda la mobilità per un massimo di 30 lavoratori e l'impegno dell'azienda ad attivare presso Ministero Lavoro una Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per 24 mesi con anticipo dei trattamenti di integrazione salariale da parte dell'azienda, attiva a partire da oggi (l'accordo relativo è stato sottoscritto da Azienda e organizzazioni Sindacali presso il Ministero del Lavoro in data 30 giugno). La Provincia di Bologna, per concorrere a risolvere la difficile situazione occupazionale, metterà a disposizione per l'intero personale Georg Fischer degli stabilimenti di Granarolo e Castel Maggiore un servizio di ricollocazione

MINIERA DI CAVE DEL PREDIL: SCIOPERO http://carta.ilgazzettino.it/

I minatori che lavorano a Cave del Predil hanno proclamato lo sciopero a oltranza. In forza alla Vidoni Spa di Udine, sono giunti alla decisione dopo un’assemblea tenutasi in miniera. "Ci siamo visti costretti a promuovere un’azione a dir poco disperata - spiegano - a seguito della situazione venutasi a creare in questi ultimi giorni". L’azienda incaricata di mettere in sicurezza l’ex miniera ha annunciato la messa in mobilità per 7 dei 12 minatori impiegati per il lavoro. Tutti i dipendenti ora temono per i problemi legati al deterioramento delle strutture portanti del montacarichi, bisognoso di interventi e unica via di fuga. "L’inverno non è lontano e la miniera potrebbe rivelarsi una vera trappola se i lavori non saranno terminati in tempo utile" fanno presente i sindacati.

TRASPORTI: SCIOPERO IL 7 LUGLIO http://iltempo.ilsole24ore.com/

"A fronte dei gravissimi fatti accaduti a Viareggio, che hanno comportato un numero rilevantissimo di vittime e feriti, Cub, Confederazione Cobas e SdL Intercategoriale indicono per martedì 7 luglio uno sciopero generale dei Trasporti. L'azione di sciopero è indetta a difesa della sicurezza e dell'incolumità dei lavoratori e dei cittadini utenti dei trasporti, che non possono rischiare o perdere la vita per motivazioni che hanno a che vedere con la mancanza o la carenza di controlli e di misure atte a rendere massima la tutela della sicurezza". Così una nota sindacale si annuncia anche l'articolazione dello sciopero: per il settore ferroviario sono previste 4 ore di sciopero dalle ore 10.00 alle ore 14.00. Quattro ore, nel rispetto delle fasce protette localmente definite, anche per il settore trasporto pubblico locale e trasporto merci. Un'ora di sciopero dalle 10.00 alle 11.00 del settore trasporto aereo ed infine hanno annunciato un'ora di ritardo per ogni partenza nel settore del trasporto marittimo.

UNILEVER: SCIOPERO http://iltempo.ilsole24ore.com/

La Unilever continua a fare spallucce. Nessun piano aziendale è stato presentato ieri presso l'Unione industriali di Roma dove era previsto il tavolo di confronto con le sigle sindacali. Ennesima fumata nera che ha scatenato l'ira delle segreterie nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. Domani è prevista l'assemblea dei lavoratori presso lo stabilimento di Cisterna dove si producono surgelati con il marchio Findus. A quanto pare, la multinazionale alimentare ha confermato solo gli investimenti per il sito di Caivano (dove si producono i gelati Algida), "senza fornire - dicono i sindacalisti - ulteriori risposte sul futuro produttivo e occupazionale degli altri stabilimenti italiani" a fronte delle richieste avanzate - ormai da sei mesi - circa l'elaborazione di un piano a medio termine. Di qui la presa di posizione di sospendere il confronto, avviando lo stato di agitazione dei lavoratori e proclamando un pacchetto di otto ore di sciopero da effettuarsi entro la fine di luglio in tutti gli stabilimenti del gruppo, compreso quello di Cisterna.

MANFROTTO: RICHIESTA LA MOBILITA' http://carta.ilgazzettino.it/

Aria di crisi nel gruppo bassanese Manfrotto. La ditta che solo a Feltre ha sei stabilimenti nella zona industriale di Villapaiera, ha annunciato ai sindacati la volontà di mettere in mobilità una parte dei dipendenti. Le trattative sono però ancora in corso. La notizia dello stato di crisi dovuto al calo delle commesse, è arrivata ieri ai lavoratori durante un faccia a faccia con i sindacati come una doccia gelata. La società leader mondiale nella produzione di apparecchiature per la fotografia e cinematografia come cavalletti, sostegni per riflettori e strutture per teatri di posa, sarebbe intenzionata a mandare a casa ben settanta persone, quaranta delle quali solo nel Feltrino. I trenta restanti dovrebbero essere lavoratori occupati nelle fabbriche di Bassano, Pove e Campese.

VIDEOCON: OPERAI IN MOBILITAZIONE http://iltempo.ilsole24ore.com

Saltato l'accordo con la cordata di imprenditori umbro-marchigiani che avrebbe dovuto cominciare dai prossimi giorni a gestire l'impianto industriale di località Selciatella, gli operai, ieri mattina a partire dalle 5 del mattino, hanno scioperato e picchettato i cancelli dello stabilimento per protestare per il mancato accordo.

OCCUPAZIONE A CARPI: ASSEMBLEA http://www.quotidianodelnord.it/

Cgil Cisl Uil di Carpi convocano la prossima settimana due assemblee rivolte a lavoratori e lavoratrici di tutti i settori produttivi attualmente in cassa integrazione, in sospensione Eber e in mobilità. L'obiettivo è quello di illustrare i contenuti dell'accordo regionale "Per attraversare la crisi" sottoscritto da Cgil- Cisl- Uil, Regione Emilia-Romagna e dalle associazioni imprenditoriali (Confidustria esclusa). Le assemblee si terranno giovedì prossimo 9 luglio dalle 16 alle 18 presso la sede della Camera del Lavoro di Carpi (via 3 Febbraio 1), il giorno seguente - venerdì 10 luglio - dalle 10 alle 12 a Novi di Modena presso la sala Arena (via Zoldi 45). L'accordo prevede un'estensione degli ammortizzatori sociali in favore dei lavoratori sospesi dal lavoro o a rischio di licenziamento. Le nuove misure sono particolarmente interessanti per i lavoratori delle piccole e piccolissime imprese produttive, commerciali e di servizi che, per la prima volta, vedono ampliate le loro tutele. Ci sono nuove tutele anche per lavoratori a termine, interinali, apprendisti, compresi i lavoratori soci di cooperative con contratto di lavoro dipendente. L'obiettivo è evitare i licenziamenti come principio generale per la gestione delle crisi occupazionali e, in ogni caso, con l'impegno delle imprese a rinunciare a procedure unilaterali di licenziamento collettivo. Ricordiamo che solo Confindustria dell'Emilia-Romagna non ha sottoscritto l'accordo, negando in questo modo contenuti e obbiettivi quali la salvaguardia dell'occupazione e l'attivazione di tutte le risorse necessarie per rilanciare e qualificare l'apparato produttivo regionale. Tutto ciò in palese contraddizione con quanto enunciato in altre sedi dai vertici confindustriali. Proprio per richiedere la piena e tempestiva applicazione delle nuove disposizioni, durante le assemblee di Carpi e Novi ai lavoratori verrà chiesto di partecipare alla manifestazione di protesta di Cgil Cisl Uil che si svolgerà a Modena il 14 luglio, con concentramento alle 9 davanti alla sede di Confindustria e corteo fino alla Prefettura.

 
06 luglio 2009

GENERAL ELECTRIC: IN ESUBERO 160 LAVORATORI DI INTERBANCA http://www.repubblica.it/

Più di 7000 dipendenti e un volume d'affari pari a 9 miliardi di dollari. È questo il biglietto da visita con cui il gruppo General Electric si presenta in Italia, un paese dove è presente dal 1921. Se poi si guardano i numeri a livello mondiale si rimane sbalorditi: 183 miliardi di dollari di fatturato nel 2008 con un utile netto di 18,1 miliardi. Rating AAA dal 1956, vale a dire l'azienda più solida del mondo. Ma tutto ciò non basta a rassicurare i 325 dipendenti di Interbanca, l'istituto di credito speciale nato nel 1961 per raccogliere e impiegare denaro a medio lungo termine, che a metà 2008 è stato rilevato proprio da General Electric, frutto di uno scambio di asset con il Banco Santander. La cura a cui sarà sottoposta la banca per rimediare a quattro anni di sostanziale mancata gestione, non sarà indolore. Sia Abn Amro, subentrata nel 2005 dopo lo scontro con la Popolare di Lodi per il controllo di Antonveneta, sia il Santander, non avevano dedicato tempo e risorse all piccola banca. Ora tocca agli americani, che tra l'altro hanno sfruttato l'abbattimento del tetto del 15% per il possesso di partecipazioni bancarie da parte di gruppi industriali, cercare di restituire una missione e una redditività a una banca che nel frattempo è entrata in crisi. Ge è guidata in Italia da Giuseppe Recchi, il quale ha fin da subito deciso di confermare Paolo Braghieri nel ruolo di ad e allo stesso tempo portato avanti l'idea di far confluire sotto il cappello di Interbanca tutte le attività finanziarie italiane di Ge. In questo quadro è stato varato un pesante piano di ristrutturazione della banca che prevede esuberi per 160 dipendenti su un totale di 325. Un'enormità, secondo i sindacati, che sono insorti contro il nuovo azionista che inspiegabilmente dopo soli sei mesi ha deciso di procedere a un così drastico taglio. Il piano di Recchi e Braghieri prevede di trasferire le piattaforme del leasing e del factoring che ora sono sotto Ge Capital Italia sotto l'ombrello di Interbanca e dunque di diversificare le fonti di ricavo del gruppo, concentrandosi sul segmento di imprese con almeno 25 milioni di euro di fatturato e uscendo da settori fortemente colpiti dalla crisi come trasporti e costruzioni. A ciò si aggiungerà la chiusura delle filiali di Catania, Bari, Napoli, Treviso e Torino.

 
08 luglio 2009

INDESIT DI NONE: ACCORDO SULLA RISTRUTTURAZIONE http://www.ecodelchisone.it/

Nella tarda mattinata di martedì, a Roma, nella sede del ministero per lo Sviluppo, è stato firmato l'accordo tra i sindacati e l'Indesit Group per la ristrutturazione dello stabilimento di None. Il documento ricalca in sotanza quanto già pattuito nell'incontro precedente a Torino. Confermati dunque il ridimensionamento, l'applicazione per tutti i lavoratori a rotazione della cassa integrazione straordinaria per crisi, incentivazioni all'esodo sia per pensionamento, sia volontario; incentivi e sostegno alla ricollocazione per chi accetta di lasciare il gruppo. Pochi passi avanti invece per quanto riguarda il contributo della Regione e la ricollocazione di nuove industrie nell'area Indesit. Per quantificare l'impegno della Regione a sostegno della ricerca e sviluppo occorrerà attendere fine luglio, quando verrà definita la bozza di bilancio di previsione mentre sul fronte dell'individuazione di nuove aziende non c'è nulla di concreto.

GRAZIANO: CIG http://www.ecodelchisone.it

Cassa integrazione straordinaria sì. Esuberi no. Questo è l'esito dell'incontro svoltosi lunedì 6 presso il ministero dello Sviluppo economico: sul tavolo di discussione il futuro del gruppo Oerlikon Graziano. Presenti a Roma anche tre delegati per lo stabilimento di Luserna S.G. L'azienda ha ottenuto di poter ricorrere alla Cig straordinaria per crisi, ma nel verbale d'incontro non si fa riferimento ad eventuali esuberi. Nei mesi scorsi, invece, si era ventilato che, negli otto stabilimenti italiani, potessero risultare di troppo 1.200 dipendenti su 2.700. La cassa straordinaria - che segue l'abbondante utilizzo della cassa ordinaria - scatterà alla fine di ottobre. La Oerlikon Graziano si è impegnata a presentare entro la fine dell'anno il Piano industriale. Conoscere gli obiettivi dell'azienda e le strategie di rilancio sul mercato è giudicato essenziale dai sindacati. L'utilizzo degli ammortizzatori sociali, si auspica, sarebbe volto al superamento dell'emergenza senza pesanti interventi sull'organico. Non preluderebbe, insomma, a un doloroso disimpegno. Nei prossimi giorni, le rappresentanze sindacali dovrebbero incontrare l'azienda per discutere la specifica situazione lusernese. Il quadroò, sembra leggermente migliore rispetto alla media delle altre sedi. Lo stabilimento in Val Pellice - che occupa 189 persone, specializzate nell'assemblaggio di trasmissioni per auto - potrebbe occuparsi in futuro di una pparte del processo produttivo attualmente dislocato in Repubblica Ceca (in una fabbrica destinata alla chiusura).

TEKEL: ACCORDO SULLA CHIUSURA http://www.ecodelchisone.it/

È stato raggiunto l'accordo tra sindacati e la società Tekel Instruments Srl di Roletto sul trattamento economico della trentina circa di lavoratori dell'azienda messa in liquidazione il mese scorso. Secondo quanto stabilito nel documento, sottoscritto dai rappresentanti sindacali di Fim-Cisl e della Flmu-Cub, i lavoratori riceveranno dall'azienda 5.600 euro quale acconto all'integrazione del Tfr e a transazione generale per la rinuncia ad impugnare la risoluzione del rapporto di lavoro. Inoltre i dipendenti verranno collocati per un anno in cassa integrazione straordinaria.

AUTO MOT SERVICE: RIAMMESSI I LAVORATORI http://www3.varesenews.it

I sei lavoratori della cooperativa Auto Mot Service ce l'hanno fatta. La loro lotta e le proteste sono durate trenta giorni, ma alla fine la cooperativa che lavora per conto dell'Agusta Westland ed il Consorzio Gam hanno firmato l'accordo, ritirando licenziamenti e trasferimenti, riconoscono il livello adeguato alle mansioni svolte, rispetto delle norme sulla sicurezza, differenze retributive arretrate e rimborso delle giornate in sciopero. Una vittoria ottenuta dopo un mese di presidi costanti, sotto il sole e con la pioggia, per chiedere più che altro sicurezza e rispetto delle regole: Luca Papasergio, Marco Da Cengio, Massimo Palazzo, Antonio De Mare, Alberto Vanetti e Alessio Lentini, operai tra i 23 e i 42 anni, soci lavoratori della Auto Mot Service che preparano kit per Agusta e per altre ditte esterne, possono tornare a lavorare nel reparto magazzino automatizzato dello stabilimento di Vergiate. Le aziende coinvolte hanno alla fine deciso di attivare una seria trattativa con il sindacato Cub che ha definito con accordo sindacale, la risoluzione dei problemi sull'appalto e l'accoglimento delle loro giuste rivendicazioni. "I 6 eroi di Vergiate hanno dimostrato che la lotta paga - spiegano i rappresentanti sindacali del Cub -, non si sono arresi davanti ai trasferimenti forzati, non si sono arresi davanti ai licenziamenti, non si sono arresi davanti alle minacce di denuncia per occupazione di suolo privato, hanno reso evidente la loro condizione di precari usa e getta volantinando e raccogliendo solidarietà da tutti, fino alla vittoria. Hanno resistito e reso dignitose le loro condizioni di lavoro, nulla gli è stato regalato ma hanno dovuto conquistarsi il rispetto dovuto, dimostrando con la tenacia il valore delle proprie rivendicazioni. Vogliamo quindi ringraziare tutti coloro che hanno dimostrato la propria solidarietà: colleghi, cittadini di Vergiate, militanti della Cub e tutti coloro che hanno dato sostegno alla loro lotta, anche soltanto fermandosi a parlare e sostenere i lavoratori durante il presidio. Auspichiamo che in futuro anche i sindacati confederali solidarizzino e sostengano le lotte dei lavoratori considerando il merito delle questioni, senza considerare l'adesione al sindacalismo di base motivo di emarginazione".

PETROLCHIMICO PORTO TORRES http://www.sardegnaoggi.it

I tre sindacati Cisl, Cgil, e Uil, hanno annunciato "l'inasprirsi della protesta di venerdì 10 luglio, giorno dello sciopero generale. Se poi, entro l'inizio della settimana prossima non vi saranno risposte adeguate, e non solo la mera sospensione della decisione Eni, intensificheremo le azioni di lotta che avranno carattere ancora più straordinario dello sciopero generale del 10 luglio". Per i Sindacati servono proposte di carattere straordinario perché "in gioco non c'è solo il futuro della chimica in Sardegna, ma anche la stessa credibilità della Sardegna e delle istituzioni sarde rispetto alla politica nazionale ed alle decisioni dell'imprenditoria". "Lasciare che il sito di Porto Torres venga chiuso - ha detto Medde - sarebbe solo la punta di un iceberg per l'Isola che soffre per la crisi internazionale e per il gap infastrutturale, oltre che per quelle imprese che decidono di abbandonare il nostro territorio per delocalizzare la produzione, a volte anche in altre realtà regionali italiane". "Quello di Porto Torres non è un fatto inatteso, ma dal 2001 l'Eni ha fatto un'operazione per chiudere la chimica in Sardegna - ha sottolineato Cossu - occorre chiedersi se vi è ancora spazio per le attività industriali, chimiche e manifatturiere".

 
09 luglio 2009

NIKE ITALIA: LICENZIAMENTI http://www.quotidianodelnord.it/

L'Azienda Nike Italy s.r.l., rappresentante in Italia della multinazionale americana, avrebbe comunicato alle organizzazioni sindacali di dover procedere al licenziamento di 40 dipendenti, su un totale di 245, della sede di Casalecchio di Reno (BO). Secondo i vertici aziendali di Nike Italy, inoltre, questa decisione sarebbe stata assunta dalla casa madre e dipenderebbe "unicamente" dal piano di riorganizzazione interno per consentire il "riposizionamento sul mercato italiano". La Nike Italy avrebbe manifestato la "totale indisponibilità a trattare e ad aprire qualsiasi confronto", nonostante le organizzazioni sindacali, al tavolo della trattativa, abbiano espresso "il loro netto dissenso rispetto ai licenziamenti immotivati, proponendo soluzioni alternative e di riqualificazione professionale all'interno dell'azienda per evitare gravi ricadute sul piano occupazionale".

AHLSTROM: ACCORDO http://www3.varesenews.it/

La vicenda dei lavoratori della Ahlstrom di Gallarate, azienda multinazionale finlandese leader a livello mondiale nella produzione di tessuto medico, si è conclusa positivamente. L'azienda che aveva deciso per la chiusura dello stabilimento gallaratese e per il licenziamento di una settantina dipendenti delle ditte di Cressa, Mozzate e Gallarate è scesa a patti con i sindacati, trovando l'accordo inseguito per sei mesi. In 55 hanno lasciato volontariamente il lavoro con l'incentivo di 26 mila euro lordi, mentre per 16 dei 20 lavoratori di Gallarate è stato trovato un posto negli stabilimenti di Cressa e Mozzate (due anno scelto di lasciare volontariamente il posto e due sono andati in pensione anticipatamente). L'accordo era stato messo in serio dubbio lo scorso 20 giugno, quando al Ministero del Welfare dopo 13 ore di discussioni, il tavolo era saltato e la trattativa sembrava rotta: ieri, mercoledì 8 luglio, la svolta con l'accordo sulla buonuscita e la possibilità di trasferimento per i lavoratori gallaratesi. Già oggi, giovedì 9 luglio, i sedici sono tornati al lavoro: dovranno essere trovate soluzioni per quanto riguarda i trasferimenti e i turni, ma per i dettagli c'è tempo. Soddisfatti i lavoratori e soddisfatti i sindacati, AlCobas Cub in testa. Il presidio permanente davanti ai cancelli di via XXIV Maggio verrà tolto con una manifestazione pubblica nei prossimi giorni.

 
10 luglio 2009

VIDEOCON: PRESIDIO DEI LAVORATORI http://iltempo.ilsole24ore.com/

Ore di trepidazione per i 1400 lavoratori dello stabilimento Videocon, buona parte dei quali in cassa integrazione ormai da quattro anni. Entro breve, assicura la direzione aziendale, si dovrebbe conoscere l'esito delle trattative tra i legali rappresentanti della famiglia indiana Dooth e il consorzio di nove imprese umbro-marchigiane che dovrebbe rilevare lo stabilimento. Ieri gli operai hanno nuovamente presidiato il piazzale antistante la fabbrica in attesa di notizie dai rappresentanti sindacali; attesa poi risultata vana in quanto non è trapelata alcuna notizia degna di rilievo se non quella riguardante gli incontri fissati nei prossimi giorni per tentare di ricucire lo strappo fra vecchi e nuovi proprietari.

EUROLAZIO: PROTESTANO I LAVORATORI http://iltempo.ilsole24ore.com/

Durante il consiglio indetto per ricordare i cinquanta anni trascorsi con la medaglia d'argento al valor civile per la città di Cisterna, e proprio mentre il sindaco Antonello Merolla leggeva la ricostruzione storica che portò la città ad ottenere il riconoscimento, un gruppo di lavoratori dell'azienda che si occupa del confezionamento di prodotti farmaceutici, dalle ultime file della platea ha esposto cartelli di protesta. La protesta, silenziosa e ordinata, era dei lavoratori della Eurolazio Servizi di Aprilia, che si occupa di confezionamente di prodotti farmaceutici, e pare che faccia capo ad un consigliere comunale di Cisterna.

NEXANS: IN CIG UN TERZO DEI DIPENDENTI http://iltempo.ilsole24ore.com/

La crisi è grave e non ammette sconti. Categorica la direzione aziendale di Nexans, a conferma delle forti preoccupazioni sindacali sul futuro stesso del sito di Borgo Piave. L'incontro in Confindustria fra i sindacati e la direzione aziendale ha confermato la condizione di grave crisi strutturale del gruppo e la scelta della cassa integrazione straordinaria quale strada obbligata per l'abbattimento dei costi e la razionalizzazione delle risorse. Ad allarmare sono i numeri dell'operazione: saranno poste in Cigs 64 unità lavorative sul totale delle 180. Un terzo dello stabilimento, dunque: il minimo necessario - sostiene il gruppo - per ripianare il trend di perdita 2009. L'attuale fatturato, è di circa il 30% in meno rispetto al 2008. Ove dovesse confermarsi questa tendenza (e le premesse ci sono tutte) va da sé che ad essere a rischio sarebbe il futuro stesso del sito produttivo di Latina. La stessa direzione aziendale, ventila - nell'ipotesi - la fermata dei cicli continui, la fuoriuscita degli interinali e la possibilità di un fermo totale dello stabilimento. Insomma una prospettiva tragica. A pagare lo scotto della negativa congiuntura sono solo e sempre i lavoratori. La vertenza è sempre più in salita.

FIAT DI TERMINI IMERESE: SCIOPERO http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Prosegue anche stamani lo sciopero allo stabilimento Fiat di Termini Imerese. I lavoratori hanno effettuato picchetti davanti alla fabbrica di automobili e a quelle dell'indotto. Secondo la Fiom-Cgil non e' entrato nessuno a lavorare. Si tratta del terzo giorno di protesta avviato dai lavoratori della Fiat, deciso dopo che l'azienda ha ribadito che a partire dal 2012 non verranno piu' prodotte automobili a Termini Imerese.

SARDEGNA: SCIOPERO GENERALE http://www.sardegnaoggi.it/

Oltre 20 mila persone si sono riversate nelle vie di Cagliari per lo sciopero generale di 8 ore dell'industria e dei servizi proclamato da Cgil, Cisl e Uil. Alla manifestazione hanno partecipato, aprendo il corteo subito dopo lo striscione dei sindacati, i lavoratori del polo petrolchimico di Porto Torres che l'Eni ha deciso di fermare per due mesi. Dalle 6 di stamane, mentre i pullman e i treni speciali partivano alla volta del capoluogo, a Porto Torres è scattato lo sciopero di 184 ore, fino alle 22 di venerdì 17, che interessa il parco serbatoio e il pontile liquidi: a rischio l'approvvigionamento di carburante in tutto il nord e centro Sardegna. Gli operai del petrolchimico, che ieri avevano bloccato la banchina del porto commerciale impedendo l'uscita dei turisti, sono giunti a Cagliari con magliette e striscioni che riportano diversi slogan. Lo sciopero è stato proclamato dai confederali contro lo smantellamento dell'apparato produttivo sardo, le morti e gli infortuni sul lavoro e le politiche degli appalti al massimo ribasso, la disoccupazione e la nuova emigrazione, l'aumento delle povertà e l'azzeramento del sistema formativo.

GRUPPO SCM: ESUBERI http://www.quotidianodelnord.it

Il Gruppo SCM, leader mondiale nella produzione di macchinari per la lavorazione del legno, occuperebbe circa 3.800 persone in 27 stabilimenti produttivi, tutti in territorio italiano, la maggior parte dei quali dislocati in provincia di Rimini. Nel piano di riorganizzazione di questa azienda sarebbe previsto di mettere in esubero 530 dipendenti, rispetto ai 400 preventivati inizialmente, e di partire a breve con la cassa integrazione straordinaria.

 
14 luglio 2009

EMILIA ROMAGNA: IN AGITAZIONE I MARITTIMI http://www.romagnaoggi.it/

Tutti i marinai della regione si trovano in stato di agitazione sindacale. Il problema riguarda la suddivisione delle "misure compensative": il sindacato non ha ancora trovato un accordo con le associazioni armatoriali (Federpesca - Legapesca - Federcoopesca - Agcipescaa) per concordare la suddivisione di questi aiuti pubblici con i dipendenti. Tutto parte con l'impennata dei prezzi del carburante di un anno fa, che aveva portato le marinerie a fermarsi per ottenere dal Governo e dall'Ue degli aiuti che compensassero questo minor guadagno dovuto all'incidenza del gasolio. Il problema riguarda sia gli armatori (i proprietari delle barche da pesca) che gli equipaggi (i loro dipendenti). Dopo incessanti trattative e pressioni di sindacati ed associazioni datoriali, come prima misura, a luglio 2008 il Governo decide di erogare agli armatori, in occasione del fermo pesca tecnico dell'agosto 2008, delle misure compensative che gli armatori hanno ricevuto nei mesi scorsi: si tratta di qualche migliaia di Euro, in proporzione alla dimensione della barca. In base al Contratto nazionale di lavoro gli aiuti pubblici che compensano i minori guadagni della barca, e quindi dell'equipaggio, devono essere suddivisi con i dipendenti. Ma anche se non fosse scritto nel contratto, lo direbbe il principio di equità: così come si suddividono le "sfortune", si devono dividere anche le "fortune". Ma quando si è andati alla discussione su come ripartire le risorse, la questione è proprio il caso di dire che si è arenata. In Emilia Romagna le assemblee si terranno a Rimini questo venerdì, ed a Porto Garibaldi il sabato. Analogo stato di agitazione è proclamato nelle Marche. Presto si potrebbe sfociare allo sciopero

PETROLCHIMICO PORTO TORRES: OPERAI IN LOTTA http://www.sardegnaoggi.it

Voli slittati anche di un'ora allo scalo di Alghero per la manifestazione di protesta dei lavoratori del polo petrolchimico di Porto Torres. Con un blitz alle prime ore di questa mattina i manifestanti hanno occupato l'aerostazione bloccando gli accessi delle partenze. L'unico volo che è riuscito a decollare regolarmente è stato il primo per Milano, mentre gli atri hanno subito ritardi, con i passeggeri riprotetti in voli successivi. La manifestazione e' stata decisa per opporsi alla decisione dell'Eni che intende chiudere il cracking di Porto Torres, una scelta che metterebbe in crisi, a catena, migliaia di posti di lavoro. Lo stesso premier Silvio Berlusconi aveva chiesto ieri all'Eni di sospendere i provvedimenti annunciati in attesa della riunione del tavolo sulla chimica che si svolgerà in settimana.

 
16 luglio 2009

FINMEK: SCADE LA CIG http://iltempo.ilsole24ore.com

Un incontro interlocutorio, quello di ieri pomeriggio, convocato dal ministero dello Sviluppo Economico. Si è tornato a parlare delle vertenze degli stabilimenti Finmek, L'Aquila-Sulmona in vista della scadenza della Cigs, fissata per il 31 agosto prossimo e che riguarderà 360 lavoratori. Due emendamenti distinti, che in queste ore, sono in discussione nelle Commissioni V e VI, Bilancio e Finanza della Camera, potrebbero essere in grado di prorogare la cassa integrazione straordinaria fino al 30 giugno del 2010 a causa dell'evento sismico che ha colpito la Regione Abruzzo il sei aprile scorso.

TRANSCOM: PROROGATA LA CIG http://iltempo.ilsole24ore.com/

È stata prorogata di altre tredici settimane la cassa integrazione per i 350 lavoratori della Transcom dell'Aquila. La proroga della Cig, che scadeva il 10 agosto, rappresenta una speranza per i dipendenti sui quali pende una procedura di licenziamento dopo la volontà dichiarata dall'azienda di abbandonare il sito dell'Aquila. L'accordo è stato sottoscritto ieri nella sede di Confindustria. Dopo la dichiarazione da parte dell'azienda di voler lasciare il sito aquilano per 280 lavoratori si profila lo spettro della disoccupazione. Altri 70 saranno invece trasferiti in altri call center della multinazionale. Se entro 75 giorni dall'apertura della procedura si trova una soluzione è certa la partenza delle lettere di licenziamento. Il termine ultimo è quello del 23 agosto. Nel frattempo, si fanno sempre più insistenti le voci, vertenza Transcom a parte, della volontà di insediamento ormai dichiarata della 3G srl. La società è titolare di un call center a Sulmona con 400 persone, e di uno a Campobasso con più di 300 persone. Lavora con commesse di Enel e Telecom. In città sarebbe prevista l'assunzione di almeno 200 persone.

DISDETTA CONTRATTO METALMECCANICI: ASSEMBLEE INFUOCATE A FOGGIA E MELFI http://www.marketpress.info/

Proteste, manifestazioni e contestazioni stanno avvenendo in tutta Italia in occasione delle assemblee che si stanno tenendo contro la disdetta del contratto dei metalmeccanici da parte di Fim e Uilm e la presentazione della piattaforma di riforma del contratto nazionale dei metalmeccanici, Non di meno è avvenuto negli stabilimenti della Sofim (Fiat Powertrain) di Foggia e della Fiat-sata di Melfi dove si sono tenute negli ultimi giorni assemblee infuocate ed in cui operai e sindacalisti della Failms si sono scagliati contro Fim e Uilm che propongono un peggioramento delle norme e delle condizioni economiche per i lavoratori. Quello che viene contestato è la disdetta del contratto dei metalmeccanici da parte di tali organizzazioni sindacali (che non dovrebbero essere chiamate più tali visto che non rappresentano più gli interessi dei lavoratori) in anticipo di ben 2 anni e mezzo rispetto alla scadenza naturale del contratto, in vigore fino al 31. 12. 2011, ed ottenuto solo 1 anno e mezzo fa dopo 8 mesi di battaglie e 50 ore di sciopero. Oltre che giuridicamente inapplicabile a tutti i lavoratori tale iniziativa ha fatto infuriare i metalmeccanici della Sofim di Foggia e della Sata di Melfi dove i lavoratori in un clima infuocato hanno di fatto impedito di parlare agli stessi rappresentanti di Fim e Uilm. Tali organizzazioni stanno proponendo infatti in cambio del contratto attuale un contratto peggiorativo su tutti i fronti: dal punto di vista normativo limita le iniziative sindacali, limita gli scioperi, lega le mani alle Rsu mentre addirittura, cosa inaudita, rende possibile alle Rsu stesse di firmare deroghe peggiorative al contratto nazionale alle spalle dei lavoratori stessi. Ci si verrà a trovare, con tali condizioni, di fronte a contratti diversi da stabilimento a stabilimento, spaccando i lavoratori, rendendoli diversi ma soprattutto altamente ricattabili dalle loro stesse aziende! Con tali iniziative e modifiche si vorrebbe decretare la morte del contratto unico nazionale che come un ombrello di sicurezza tutela tutti i lavoratori da discriminazioni e ricatti. Dal punto di vista economico inoltre la proposta di piattaforma di Fim e Uilm peggiora enormemente le condizioni economiche dei lavoratori italiani. In un pesante clima di crisi, dovuta principalmente alle difficoltà delle famiglie causate da stipendi troppo bassi rispetto al reale costo della vita, Fim e Uilm si prefiggono di chiedere 97 euro in 3 anni (circa 32,5 euro annui lordi) invece dei 130 euro circa in 2 anni (65 euro annui lordi) che dovrebbero chiedere in base all’inflazione corrente ed alle regole attualmente in vigore sottoscritte solo 1 anno e mezzo fa dalle stesse Fim e Uilm.

POLICLICNICO DI NAPOLI http://www.denaro.it/

Rischiano di allungarsi i tempi per il completamento della struttura del nuovo Policlinico della Seconda Università di Napoli. Dopo l'ultima riunione in Prefettura a Caserta, infatti, rimane ancora da sciogliere il nodo dei 120 lavoratori impegnati fino all'aprile scorso nei cantieri della struttura di Tredici. La Pizzarotti spa di Parma, in predicato per prendere il posto della Immobilgi Federici, entro fine mese dovrà, comunque, pronunciarsi sul reintegro delle maestranze casertane rimaste senza lavoro. Vale la pena ricordare, poi, che la società di Pagano vanta nei confronti dell'Università un credito pari a 393 mila euro. Una somma considerevole raccolta in virtù di una clausola del contratto di appalto che dispone l'accantonamento dello 0,5 per cento di ogni stato di avanzamento dei lavori presentato al Provveditorato delle opere pubbliche dalla posa della prima pietra allo scorso quattro aprile.

IDEAL STANDARD http://www.bresciaoggi.it/

Disponibilità a rivedere il piano industriale, sospensione della relativa procedura di Cigs che, per quanto riguarda gli impianti di Brescia (116 addetti, diventano 130 con i dirigenti) e Gozzano (No), era finalizzata alla cessazione dell'attività. Posizioni evidenziate ieri dal management del gruppo Ideal Standard al termine del lungo incontro al ministero dello Sviluppo Economico. Le novità al momento non fanno rientrare la mobilitazione: in città prosegue il presidio e viene confermata l'iniziativa di domani sera. Il sottosegretario prima ha definito "singolare l'atteggiamento della proprietà, al di fuori delle normali relazioni industriali", quindi ha sottolineato chiaramente che "il ministero dello Sviluppo Economico non funge da notaio per le chiusure delle aziende". Dopodichè ha invitato Ideal Standard a rimuovere gli ostacoli al dialogo con la controparte e ritirare la procedura di Cassa. Sollecitazione raccolta dal management del gruppo, dopo una sospensione, e che dovrà essere ratificata il prossimo 22 luglio, al ministero del Welfare. L'avvio della trattativa sul piano industriale, con i rappresentanti dei lavoratori, è prevista il 23, 27 e 29 di questo mese a Sassuolo. In dettaglio il piano strategico 2009-2012 presentato dal gruppo - che conferma l'Italia come uno dei mercati di riferimento e l'obiettivo di ristabilire la propria leaderghip - prevede anche un significativo programma di investimenti: 50 milioni di euro, suddivisi tra interventi sull'area commerciale e su quella produttiva con una particolare attenzione anche alla riduzione del costo/prodotto aumentato del 29% in una situazione di calo. Ma contempla anche una riduzione di circa 650 posti di lavoro su 1.459 di gruppo (600 in produzione e 50 in logistica, vendite e amministrazione): una sacrificio che sindacati e lavoratori hanno rigettato sin dall'inizio e che al momento è congelato.

 
17 luglio 2009

HUSQVARNA: CONDOTTA ANTISINDACALE http://www3.varesenews.it/

La Fiom replica alla notizia del referendum aziendale: "Il voto era organizzato da Fim e dall'azienda, i cassintegrati non hanno potuto votare". Niente unità e nemmeno riconoscimento del referendum: questa è la posizione della Fiom sulla consultazione fatta in Husqvarna sull'accordo riguardante la mobilità chiesta dall'azienda, una volta del gruppo MV Agusta ma da un anno appartenente al gruppo BMW. "L'accordo Husqvarna citato dalla FIM non è stato sottoposto al voto unitario, ma da un voto organizzato dalla fim e dall'azienda – spiega il segretario varesino della Fiom – Tant'è vero che ci siamo riservati di presentare un ricorso in tribunale per attività antisindacale". non hanno fatto votare i cassintegrati, che erano quelli di sicuro meno favorevoli all'accordo. La proposta Husqvarna prevede 50 persone circa in mobilità e la chiusura di un intera linea di produzione, dopo aver fatto solo 6 mesi di cassa integrazione ordinaria e stanno già passando alla cassa integrazione straordinaria.

 
18 luglio 2009

SODEXO ITALIA: ACCORDO PER 12 LAVORATORI http://www.quotidianodelnord.it/

Raggiunto l’accordo tra le organizzazioni sindacali e la società Sodexo Italia Spa. L’azienda leader nel settore della ristorazione collettiva ha, infatti, dovuto procedere alla richiesta della cassa integrazione guadagni straordinaria per i suoi 12 dipendenti in forze alla mensa della Carraro Drive Tech Spa di Campodarsego, fino al 31 luglio 2009. Tutto ciò a seguito di una riduzione di lavoro che ha interessato la ditta committente. L’obiettivo dell’incontro del Tavolo Provinciale è stato quello di esaminare in maniera congiunta la situazione aziendale della Sodexo Italia e di assicurare ai dodici lavoratori la massima rotazione durante il periodo di cassa integrazione straordinaria. In questo modo, è possibile far continuare a lavorare tutti i dipendenti anche se per meno giorni, nell’auspicio che la fase di crisi possa risolversi nel più breve tempo possibile.

LAVORATORI DEL FISCO IN LOTTA http://www.italiasera.it/

Al segnale del colpo di cannone partito dalla terrazza del Gianicolo, a Roma sono state liberati centinaia di palloncini colorati che, passando davanti alle finestre del Ministero dell’Economia e delle Finanze in piazza Mastai, hanno portato in alto la mozione proposta dalla Rdb Cub Agenzie Fiscali e sottoscritta da migliaia di lavoratori del Fisco per chiedere la corresponsione del salario di produttività 2008. Nello stesso momento, in tutta Italia, da gran parte degli uffici delle Agenzie Fiscali è stato ‘liberato’ un palloncino a simboleggiare l’adesione dei lavoratori alla manifestazione romana. Ai cittadini ed agli utenti che affollavano gli uffici è stato distribuito un volantino sulle condizioni dei lavoratori del Fisco; in molte sedi si sono svolte assemblee spontanee con gli utenti, dai quali è giunta comprensione e solidarietà ai dipendenti che richiedono maggiori investimenti sulla macchina fiscale per poter continuare nella lotta all’evasione. Lo afferma in un comunicato Rdb Cub. "L’equità del sistema fiscale italiano è solo formale", ha dichiarato durante l’iniziativa romana Ermanno Santoro, dell’esecutivo nazionale Rdb Cub Agenzie Fiscali. "Risultano ricchi i lavoratori dipendenti, che con un reddito reale di 1.000-1.200 euro al mese pagano pensioni, ospedali, scuole e servizi agli evasori, che magari solcano i nostri mari in lussuose barche, ma per il fisco risultano quasi nullatenenti - prosegue - I lavoratori delle agenzie fiscali, cche producono reddito per lo Stato, sono in attesa del salario di produttività 2008, negato loro dallo stesso governo che dichiara di voler pagare solo gli statali produttivi ma in realtà non dà risorse a chi da circa 10 anni è sottoposto a misurazione della produttività. La Rdb Cub rivendica l’immediata restituzione ai lavoratori di quella parte di salario bloccata dalla legge 133/08 e mai reintegrata".

 
19 luglio 2009

AEROPORTO DI BOLOGNA: SCIOPERO http://www.quotidianodelnord.it/

L' ufficio stampa dell'Aeroporto G. Marconi di Bologna informa i passeggeri dell’Aeroporto di Bologna che lunedì 20 luglio, a causa di uno sciopero locale di 24 ore proclamato da CUB Trasporti per i lavoratori di Giacchieri, Koop Service, Bas, Marconi Handling, Fast Freight Marconi e Sab, i servizi aeroportuali potrebbero non essere garantiti.

 
20 luglio 2009

PRECARI DI METV IN SCIOPERO Il Sole 24ore

Scendono in piazza i precari di Mtv. E' successo lunedì mattina, quando, circa 120 giovani lavoratori della rete televisiva si sono radunati con striscioni e bandiere in piazza Duomo, sotto la terrazza del celebre programma televisivo Trl (Total request live). E così, dove da anni si radunano quotidianamente schiere di adolescenti urlanti per incontrare musicisti e attori di fama mondiale, per la prima volta nella storia di Mtv Italia, sono stati i precari a radunarsi per manifestare. La direzione, a fronte di alcuni esuberi previsti, avrebbe chiesto loro di firmare una lettera in cui si sarebbero impegnati a dimenticare il loro passato a Mtv e quindi ad abbandonare l'idea in futuro di muovere cause legali nei confronti della rete, in cambio di un nuovo contratto a progetto o di ammortizzatori sociali. "A giugno la rete ci ha comunicato un esubero di circa 55 persone, 15 delle quali, inquadrate a tempo indeterminato e che quindi verranno spostate in altri settori - spiega Alessandro Spadavecchia, turnista assunto da Mtv quattro anni fa e che ora è a tempo indeterminato - ma per le altre al momento 40 non ci sono certezze. Nel mese di aprile sono già stati lasciati a casa circa venti ragazzi, cosa che ci mise in allarme. Alla nostra richiesta di spiegazioni però ci dissero di stare tranquilli. A giugno però chiesero a questi precari, tutti assunti con un contratto a progetto o a tempo determinato di firmare una lettera di conciliazione che azzerasse tutto il loro pregresso in azienda in cambio di ammortizzatori sociali o di un ennesimo contratto a termine". A questo punto sarebbe partita la trattativa con i sindacati. "Che però - continua Alessandro - si è interrotta venerdì, quando ci dissero che erano già pronti ad assumere nuovi precari al posto di quelli a cui sarebbe scaduto il contratto". Secondo i presenti alla manifestazione, i precari a Mtv sarebbero molti e impiegati a tutti i livelli e in tutti i settori. Il corteo, da piazza Duomo, si è poi spostato verso corso Europa, fin sotto le finestre di una delle due sedi milanesi della tv musicale. I ragazzi con le magliette della rete e le valige pronte per partire ricoperte di slogan, si sono radunati a chiedere l'attenzione dei manager della rete. Molti di loro, infatti, si sono trasferiti a Milano proprio per lavorare a Mtv e presto dovranno tornarsene da dove sono venuti.

 
23 luglio 2009

BARBARA CERAMICHE D'ARTE http://www.quotidianodelnord.it

C'è preoccupazione tra i lavoratori della Barbara Ceramiche d'Arte di Montale Rangone, riuniti l'altro giorno in assemblea con le Rsu interne e i sindacati dei ceramisti Femca-Cisl e Filcem-Cgil. L'azienda ha comunicato di avere problemi di liquidità a causa, sostiene, di un difficile rapporto con le banche. Questo ha fatto sì che gli stipendi di giugno siano stati pagati con grande fatica, mentre non ci sono garanzie per gli stipendi di luglio e agosto. L'azienda, inoltre, non ha ancora anticipato la quota a carico dell'Inps dell'ultimo trattamento mensile ai dipendenti in cassa integrazione straordinaria, così come previsto dall'accordo siglato in Provincia. Infatti, a fronte di una grave crisi che si protrae da due anni, dallo scorso mese di marzo la Barbara Ceramiche d'Arte usufruisce di una cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, della durata di dodici mesi. Per i diciotto dipendenti in cigs è stata fatta immediata richiesta all'Inps di pagare i mesi residui direttamente ai lavoratori, i quali avrebbero così la possibilità di farsi anticipare l'indennità dalla banca, come prevede l'accordo tra la Provincia e Cgil-Cisl-Uil. Tuttavia i tempi lunghi dell'istruttoria si scontrano con le necessità urgenti dei lavoratori, che rischiano di rimanere senza reddito. La rabbia e delusione serpeggiano tra i lavoratori, che hanno sopportato molti sacrifici in questi ultimi anni e ancora si applicano con grande professionalità, pur in una situazione di enorme incertezza per il futuro.

SIMINT: SCIOPERO http://www.quotidianodelnord.it/

Si terrà nella mattina di venerdì 24 luglio lo sciopero di quattro ore proclamato dai sindacati alla Simint di Baggiovara di Modena, la prestigiosa azienda del tessile-abbigliamento del gruppo Armani che dà lavoro a oltre 330 addetti Lo sciopero è stato indetto per protestare contro lo stallo delle trattative sul rinnovo del contratto aziendale, scaduto nel 2007. L'astensione dal lavoro fa parte di un pacchetto complessivo di otto ore e fa seguito allo stato di agitazione con blocco delle prestazioni straordinarie e delle flessibilità. Per domattina è previsto anche un presidio di lavoratori e sindacati davanti ai cancelli aziendali. Si tratta di una mobilitazione eccezionale in un'azienda come la Simint che non conosce scioperi dal 1994 e dove le relazioni sindacali sono sempre state corrette. Dopo otto mesi di trattative per il rinnovo del contratto aziendale e tre mesi di stallo sul salario variabile l'azienda continua a mantenere una posizione di rigidità sulla proposta salariale che non lascia spazi ad alcuna ipotesi di mediazione e di positiva conclusione della vertenza. Lo stallo si è creato sul salario variabile: a fronte di una richiesta di Femca e Filcem di miglioramento del premio, la proprietà è rimasta ferma su una proposta di 730 euro annui con aumento di soli 80 euro rispetto al premio di risultato degli anni precedenti. Si tratta di un'azienda solida sul piano della gestione finanziaria e con i conti in buona salute. Basti pensare che nel 2008 il margine operativo lordo dell'azienda è stato del 22,50 per cento (a fronte del 18,7 del gruppo Armani. I dipendenti Simint hanno contribuito alla realizzazione di oltre otto milioni di prodotti distinguendosi tra le società del gruppo Armani. Un prossimo incontro è previsto per il 30 luglio; se non dovessero giungere segnali di apertura i lavoratori sono intenzionati a proseguire nella mobilitazione.

 
27 luglio 2009

ITALTRACTOR http://www.quotidianodelnord.it

"Prima di arrivare alla messa in mobilità ci sono altri strumenti che possono consentire di superare la crisi tutelando nello stesso tempo sia i lavoratori che il sito produttivo". Lo ha affermato Francesco Ori, assessore provinciale alle Politiche del lavoro, al termine dell'incontro, che si è svolto nella mattinata di lunedì 27 luglio, tra i sindacati e i dipendenti dello stabilimento Italtractor Itm spa di Fanano. L'assemblea è stata convocata per fare il punto della situazione e discutere delle eventuali misure da adottare a seguito della richiesta di mobilità per 70 dei 120 addetti.

SERVIZIO DI SALVAMENTO: SCIOPERO http://www.quotidianodelnord.it

Su alcuni litorali del nostro Paese il servizio di salvamento viene svolto con distanze di 80 metri tra ogni postazione di salvataggio, e non 150 metri come avviene in provincia di Rimini. Inoltre in molte altre spiagge italiane l'attività dei marinai di salvataggio viene svolta da due salvataggi per torretta. Della situazione attuale ne fanno le spese i lavoratori che si vedono mancare un diritto ed i turisti che si vedono mancare una tutela alla loro salute. Ma sul tappeto c'è anche il problema del mancato rinnovo del contratto dei salvataggio , scaduto nel 2007 , che si dovrebbe rinnovare con un adeguamento del premio di anzianità, in media, di 30 euro al mese, su una retribuzione che ammonta a 1.500 euro al mese per i circa 200 marinai di salvataggio riminesi. Infruttuosi i due vertici in prefettura del 17 e 27 luglio tra la Filcams della Cgil di Rimini in rappresentanza dei marinai di salvataggio della Provincia, le Cooperative ed i Consorzi dei Bagnini della Provincia, s'è arrivato allo strappo finale: i marinai di salvataggio della Provincia di Rimini , che l'anno scorso erano pronti a proclamare lo sciopero per il giorno di Ferragosto, quest'anno incroceranno le braccia l'8 e il 16 di agosto, creando disagi non solo ai bagnini ma anche ai bagnanti.

MICROMECCANICA http://www.quotidianodelnord.it/

Fim, Fiom e Uilm di Forlì, la Rsu e l'Assemblea dei lavoratori de "La Micromeccanica" hanno lanciato un appello alle Istituzioni Locali e alle associazioni di impresa del territorio affinché, anche attraverso la convocazione del Tavolo Istituzionale di Crisi, sia avviato un monitoraggio delle possibilità e delle soluzioni imprenditoriali necessarie per mantenere il sito industriale e i posti di lavoro de "La Micromeccanica". "Crediamo infatti - scrivono in una nota i sindacati - che l'utilizzo in questi mesi degli ammortizzatori sociali (è stato concordato un nuovo periodo di ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria fino al 23 ottobre 2009, ndr) debba essere accompagnato dalla messa in atto di tutti i tentativi possibili per vagliare ed eventualmente costruire soluzioni di tipo imprenditoriale e industriale che garantiscano un futuro allo stabilimento di Viale Bologna". Il sindacato e i lavoratori in difesa della Micromeccanica hanno manifestato davanti la sede della provincia di Forlì-Cesena, in piazza Morgagni a Forlì.

COOPERATIVA SETTELAGHI: LAVORATRICI SENZA STIPENDIO http://www3.varesenews.it/

Sono circa 60 persone. Tutte addette alle pulizie in alcuni istituti superiori della provincia. Tutti impiegati dalla Cooperativa Sette Laghi che, dal 2004, vede reiterarsi un appalto di pulizie, accettato inizialmente a costi contenuti in modo provvisorio in attesa di un appalto regionale stabile. Oggi, queste lavoratrici si sono presentate fuori dall'Ufficio scolastico provinciale, per chiedere nuovamente il pagamento degli stipendi di maggio e giugno. Non si tratta della prima protesta: della loro situazione si era discusso il 16 luglio scorso in Prefettura, davanti al viceprefetto Del Prete: le lavoratrici della Sette Laghi, addette alle pulizie in 21 istituti del varesotto, lamentano il mancato pagamento di due mensilità. Il pagamento, però, non avviene perchè la cooperativa attende dallo Stato l'adeguamento Istat del compenso pattuito 4 anni fa. Si tratta di circa 200.000 euro, proprio la stessa cifra che la Cooperativa è stata chiamata a pagare all'Inps per mettere a posto i contributi delle lavoratrici. Senza quei fondi statali, la Sette Laghi non può saldare il suo debito previdenziale e accedere così alla possibilità di dilazionare il restante debito, recuperando i fondi per pagare i dipendenti. Questa mattina, dunque, le lavoratrici, accompagnate dai rappresentanti sindacali di base, si sono presentate in via Copelli chiedendo spiegazioni. L'assenza per ferie del Provveditore Merletti ha probabilmente allungato i tempi di attuazione di quell'accordo. In mancanza di un referente istituzionale, si è preferito telefonare all'Ufficio regionale dove il dirigente incaricato Yuri Coppi ha scritto una lettera che verrà diramata in tutte le scuole, chiedendo ai presidi di pagare direttamente le lavoratrici, sulla base ddell'intesa raggiunta con il vice Prefetto. Il debito contratto dai 21 istituti si aggira sui 1300 euro a dipendente: le lavoratrici, infatti, guadagnano una media di 650 euro al mese che, moltiplicato per 60, fa circa 39.000 euro.

 
28 luglio 2009

ALPI: CONTRATTO DI SOLIDARIETA' http://www.romagnaoggi.it/

Contratti di solidarieta' (con 80% di copertura Inps delle ore non lavorate) alla Alpi di Forli'-Cesena, leader nella produzione di impiallacciature per mobili, colpita, come tante aziende, non nelle proprie quote di mercato ma dalla crisi globale. La decisione e' stata presa stamane nella sede di Confindustria al termine di un vertice al quale hanno partecipato il direttore del personale Alpi Gian Franco Piolanti e i sindacalisti Angelo Rossi (Feneal-Uil), Vanis Treossi (Filca-Cisl) e Paride Amanti (Fillea-Cgil). I dipendenti della Alpi avevano gia' dato mandato positivo ai sindacati il 22 luglio scorso.

MECCANICA FINNORD http://www3.varesenews.it/ Nota del delegato delle Rsu della Fiom Cgil Diego Gennarino in risposta a lega Nord e Pdl Riceviamo e pubblichiamo

Buongiorno sono a rispondere alla lettera pubblicata il 20-07-2009 da parte del Pdl e della Lega Nord riguardo la crisi di Meccanica Finnord. In quanto rappresentante dei lavoratori spero che la mia lettera venga pubblicata. per qualsiasi delucidazione sono a vostra disposizione. Leggo oggi con deprorevole disgusto lo scontro politico in atto all'interno del comune di Jerago con Orago. Come rappresentante sindacale dei lavoratori della Meccanica Finnord mi sento di affermare che strumentalizzare la crisi che ha portato l'azienda ad aver utilizzato ad oggi 40 settimane di cassa integrazione ordinaria e dove si prospetta un futuro tutt'altro che roseo per i lavoratori visto i possibili esuberi annunciati da parte dell'azienda non è una mossa degna di nessuna fazione politica che si rispetti ,inscenare il gioco di chi è stato il più bravo o il più tempestivo, visto che mi sento di ricordare che i lavoratori sono in cig da 40 settimane e non da due giorni. Vorrei capire allora dove è stata questa grande tempestività che il PDL e la LEGA vanno a riportare nella lettera aperta pubblicata il 20-07-2009 pubblicata su VareseNews. Per fare una piccola cronistoria volevo ricordare che è stata la RSU aziendale FIM e FIOM a chiedere un incontro con il sindaco Giorgio Ginelli a cui è stata espressa la preoccupazione riguardo l'andamento di Finnord e se ci fosse stata la possibilità di chiedere in provincia o in regione una proroga di ulteriori 52 settimane di cig.Il sindaco di tutta risposta aveva garantito che al forum sulle prospettive per le piccole e medie imprese che si sarebbe tenuto il 15 giugno a Jerago avrebbe portato il caso di Finnord all'attenzione degli autorevoli ospiti pervenuti in sala. Tutto questo non è mai accaduto e per di più il sindaco non è riuscito neanche a far partecipare alla serata alcun rappresentante dell'azienda. Sarebbe meglio che prima di sventolare falsi successi sia la LEGA NORD che il PDL si interroghino realmente sul loro operato, perchè i 360 lavoratori sono stufi di una propaganda che serve solo per puri scopi elettorali. Come rappresentante dei lavoratori mi sento di ringraziare sia da parte di tutta la rsu sia da parte dei lavoratori il circolo del PD di Jerago che è riuscito a portare alla stampa il problema della Meccanica Finnord dando L'attenzione che merita il futuro incerto di 360 lavoratori. Per la RSU Diego Gennarino FIOM CGIL

 
29 luglio 2009

ATITECH: LAVORATORI IN LOTTA A CAPODICHINO http://www.affaritaliani.it

Scontri all'interno dell'aeroporto di Capodichino tra i lavoratori dell'Atitech, società che si occupava della manutenzione della flotta aerea dell'ex Alitalia, e la polizia in assetto antisommossa. Tensioni che hanno mandato l'intero aeroporto di Napoli in tilt. Gli agenti sono intervenuti per spostare una quarantina di manifestanti che dalle 11 di questa mattina blocca 12 banchi di check-in Alitalia e AirOne. I lavoratori, che rivendicano lo stipendio di luglio e chiedono garanzie per il futuro, alla vista dei poliziotti in assetto antisommossa si sono sdraiati a terra. Durante i tafferugli uno dei lavoratori ha accusato un lieve malore, perdendo i sensi. "Anche se siamo stati caricati dalla polizia non ce ne andiamo", ha detto Pasquale Lione, segretario di Napoli della Ugl Trasporti settore aereo. Tre i voli Alitalia - Air One che stanno subendo ritardi a causa della protesta: nello specifico quelli diretti a Milano Linate, Roma Fiumicino e Milano Malpensa. In ritardo anche il volo effettuato da Alitalia in partnership con Air France e diretto a Parigi. Tre giorni fa i dipendenti avevano bloccato la via d'accesso all'aeroporto dalle 12.30 alle 18. La protesta era stata interrotta per la convocazione di un vertice in prefettura, che non ha dato gli esiti sperati: nessuna garanzia sugli stipendi di luglio in assenza di una trattativa di compravendita della società.

NALCO: SCIOPERO http://iltempo.ilsole24ore.com/

Sciopero di otto ore e attività bloccate, ieri mattina, presso lo stabilimento Nalco di Cisterna di Latina. La multinazionale che produce e commercializza additivi chimici per uso industriale, una realtà storica nel territorio cisternese, da tempo ha fatto scattare l'allarme relativo a una crisi che ormai non sta risparmiando nessuno, coinvolgendo per intero il territorio locale. Lo scorso 4 giugno la Nalco aveva annunciato l'esubero di ventuno unità, che farebbero seguito allo stop nei confronti di altri quattordici lavoratori impegnati nelle attività aziendali, ma in forza a una società interinale. Una scelta dettata da un progetto di ridimensionamento generale. Ma c'è chi non ne capisce i motivi, stando ai numeri di produzione: si è passati da una produzione mensile di 650 tonnellate a circa 1100 tonnellate, numeri in netto contrasto con quanto richiesto dalla società. Anche perché, se andassero a casa le ventuno persone richieste dall'azienda, chi farebbe la produzione che comunque è cresciuta? La proposta CGIL prevede la mobilità per tredici persone che hanno i requisiti necessari ad uno scivolamento pensionistico. E la "salvezza" per le altre nove persone. E' stato chiesto un incontro, ma finora non c'è stata nessuna risposta in questo senso. Uno sciopero per sensibilizzare alla soluzione del problema, o quantomeno ad ottenere un incontro con la dirigenza, è sembrato d'obbligo. E così è stato ieri mattina

MANIFESTAZIONE LAVORATORI ITALTRACTOR DI POTENZA http://www.basilicatanet.it/news

Questa mattina i lavoratori dell'Italtractor di Potenza, che presidiano da giorni lo stabilimento, stanno partecipando alla manifestazione organizzata dai sindacati confederali e di categoria. Il corteo è partito dal piazzale antistante lo stabilimento, per arrivare al Palazzo della Giunta regionale dove i manifestanti hanno chiesto di essere ricevuti dal presidente Vito De Filippo. "I lavoratori chiedono il rispetto degli accordi siglati dal sindacato, la proprietà dell'azienda, la Confindustria, nei quali si leggeva a chiare lettere l'impegno ad evitare la perdita di posti di lavoro. Il sindacato e i lavoratori, rivendicano il rispetto degli accordi e l'osservanza delle più basilari regole di relazioni sindacali. L'azienda, infatti, con la lettera di mobilità per 190 lavoratori, peraltro in presenza di una procedura aperta di cassa integrazione ordinaria, ha compiuto un atto irresponsabile, indecente che lede la dignità dei lavoratori. Il Governo regionale deve assumere una posizione forte e chiara, pretendere il ritiro dei licenziamenti da azienda e confindustria. I sindacati e i lavoratori metteranno in campo tutte le azioni di lotta necessarie per tutelare i diritto al lavoro, al salario, alla vita".

ITALDATA: SCIOPERO http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/

Le Rsu e i lavoratori dell'Italdata hanno proclamato una giornata di sciopero per oggi contro l'incerta prospettiva occupazionale e contro l'assenza di un adeguato piano industriale per fronteggiare la crisi che ha investito l'azienda. Il sindacato e i lavoratori ritengono inaccettabili i metodi autoritari e poco trasparenti dei dirigenti della Siemens che hanno respinto ogni ipotesi avanzata dalla Rsu per una gestione più equa della Cigo e per un piano di rilancio condiviso e non imposto. La mobilitazione di oggi davanti alla sede della società sarà solo il primo momento di lotta.