NOTIZIARIO SU LAVORO E LOTTA DI CLASSE

luglio 1996

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"Il manifesto 03/07"

"CARO PRODI, NON CI SIAMO"

"Abbiamo giudicato [...] gravi e sbagliate le scelte del governo ... quello che non condividiamo e' la composizione della manovra ripartita per un terzo sul fronte delle entrate e per due terzi su quello delle spese, e ancor di piu' la decisione di fissare la stessa ripartizione anche per il 1998 e '99. Il pericolo che si renda poi necessario il ridimensionamento della spesa sociale o di quella corrente per i salari e' altissimo." "Non mi sarei aspettato che nel primo documento programmatico di un governo di centrosinistra fossero ignorati problemi come l'elusione e l'evasione fiscale." [...] "Ancora una volta si fa battistrada di questa crociata l'associazione delle imprese metalmeccaniche, che si assume il compito di provare a smantellare il modello del 23 luglio '93". [...] "Ma nel compito difficile di rinnovare adeguatamente il contratto le organizzazioni dei lavoratori metalmeccanici non dovranno essere e non saranno lasciate sole dalle altre categorie e dalla confederazione". (Cofferati) Non e' ancora la dichiarazione dello sciopero generale, ma ne rappresenta la premessa.

Tutti critici con la relazione di Cofferati, persino Bertinotti, che lo accusa di non avere obiettivi. Scambio di battute: A Berlusconi scappa una battuta sull'orario di lavoro: "Cofferati vuole lavorare 32 ore alla settimana? Io lavoro 32 ore ogni 2 giorni". Si scatena la bagarre. D'antoni rilancia: "Berlusconi lavora 16 ore al giorni? Io 18". Chiude la polemica Bertinotti: "Quanto guadagna Berlusconi per le 16 ore di lavoro giornaliero? Se vuole fare il cambio con un metalmeccanico gliene trovo uno io".

 
"Il manifesto 04/07"

 

CIAMPI ANNUNCIA UN'ALTRA MANOVRA

Il governo, se le condizioni economiche lo renderanno possibile, vuole chiedere uno sforzo aggiuntivo al paese per entrare a pieno titolo tra i paesi di testa dell'Unione monetaria.

OLIVETTI: LE RSU INDICONO LO STATO DI AGITAZIONE

Le Rsu del gruppo hanno proclamato lo stato di agitazione e decideranno lo sciopero nazionale. La preoccupazione e' per il successore di Corrado Passera, amministratore delegato: dovrebbe trattarsi di Francesco Caio.

ANNEGATI NEL LATTE VERSATO

Il consiglio comunale di Roma discute (per approvare) la privatizzazione di una maltrattata (e malgestita) Centrale del latte. Basterebbe incassare i crediti e l'azienda si risanerebbe da sola. Il problema e' che poi costerebbe troppo per venderla ai privati. Dissesti e sospetti: come un credito miliardario si trasforma in risarcimento danni. Fortune e metamorfosi di una società che distribuisce latte e tifa per Forza Italia. la Centrale del latte di Roma e' la piu' grande azienda municipalizzata di questo tipo. Nel '95 ha fatturato 117 miliardi. Ha 487 dipendenti. Il tasso di produttivita' rispetto ad aziende simili risulta il piu' basso, circa 340 milioni. Censurata in alcune parti (le piu' imbarazzanti?) la relazione sull'andamento dell'azienda. Restano misteriose le ragioni del forte deficit.

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Note

Incuriosisce la questione delle privatizzazioni: quella della municipalizzata del latte romano (cosi' come dell'ACEA, sempre a Roma), per esempio ricorda a tutti cosa significa privatizzare. Vendere sottocosto una azienda e per farlo bisogna aumentare fittiziamente il deficit. Se una azienda sta bene, essa costa troppo per un potenziale acquirente. Cio' significa che i privati comprerebbero solo aziende in crisi, che non rendono? Affatto, e qui sta il trucco. E i nostri soldi vengono gettati in pasto a qualche pescecane speculatore. Le aziende pubbliche vanno male perche' si vuole che vadano male, proprio per poterle vendere. E poi si vedra' come riprendono ad essere profittevoli, una volta che i "manager" pubblici corrotti piazzati li' apposta se ne vanno.

 
"il manifesto 05/07/96"

IL SINDACATO ALLA PROVA

Quale modello contrapporre alla politica economica? La discussione si riaccende. E Trentin al governo: "Dovete onorare i patti sottoscritti" Il congresso tra "democrazia" e "politica del governo". ... Il congresso e' stato catalizzato dal confronto con il governo, per la difesa dei salari dall'inflazione che le scelte del documento di programmazione economica e finanziaria mettono in forse - nonostante l'accordo del 23 luglio vedesse tra i contraenti lo stesso governo - e che vedono al momento proprio i metalmeccanici alla prova della verita' di quell'accordo. Questo tema ha messo in ombra quello che da' il titolo al congresso: il lavoro a congresso, non permettendo una analisi seria a partire dalle difficolta' del sindacato di agire un controllo sulle condizioni di lavoro, di difendere gli stessi diritti dei lavoratori lesi dalla sregolatezza che le imprese sono riuscite ad imporre con una precarizzazione sempre piu' selvaggia.

SEDICI ANNI, MUORE COSTRUENDO VILLETTE

Un ragazzo di 16 anni e' morto ieri in un cantiere di Binasco, alle porte di Milano. Francesco Zanni, di Orta Nova (FG), sarebbe caduto nella tromba dell'ascensore in cui stava lavorando. Quando e' arrivata l'ambulanza nel cantiere non c'erano altri operai: i compagni di Francesco sarebbero infatti scappati non appena avvenuto l'incidente: il perche' si chiama lavoro nero. "Da queste parti - racconta un sindacalista della Filca Cisl - praticamente non esistono lavoratori in regola. Nei cantieri facciamo fatica ad entrare, vediamo solo che la gente che lavora e' sempre nuova. Spesso e' gente che dorme direttamente li'. Quando li aspettiamo fuori, i lavoratori ci evitano. Molti lavorano a cottimo, e sono proprio loro a pregarci di non disturbare. Impossibile fare una stima di quanti infortuni avvengono". Il cantiere dell'incidente e' per la costruzione di 20 villette. Il nome della ditta committente e' Sepi Spa di Biella, quello della ditta appaltatrice la ex S.O. ora Multicostruzioni, che a sua volta ha appaltato i lavori alla C.M. Per quest'ultima lavorano 10 persone ma nel cantiere ce n'erano almeno una quarantina. Le statistiche degli infortuni sul lavoro avvenuti in Lombardia nel '95: 16 feriti ogni ora, 135.857 l'anno. I morti sono 120 l'anno, piu' 3.342 casi di malattie professionali.

 
"Il manifesto 09/07"

 

PRODI A VELE SPIEGATE: "GIU' LE MANI DAL DPEF"

"Prodi dimostra una sostanziale indifferenza verso il dialogo con le parti sociali", tuona un comunicato della segreteria UIL. Prodi ... annuncia che il Dpef "ha una struttura completa" ... che "la sua organizzazione generale e' stata fatta con l'apporto di tutto il governo, e quindi rimane cosi'". Rifondazione Comunista scalpita: chiede una clausola di salvaguardia per i salari, lo stanziamento di nuovi fondi per l'occupazione e il ribaltamento del rapporto tra entrate e uscite. Il nodo, nell'immediato, sono i salari.

D'Alema: "Il parlamento votera' una sua risoluzione, nella quale auspichiamo che non ci siano disparita' tra i contratti gia' rinnovati (3% d'inflazione) e quelli da rinnovare".

FIAT, VENERDI' IN CASSA? PRIMI SI' ALL'INTESA

217 si', 3 no e 2 astenuti. In attesa del voto dei lavoratori, le RSU di Mirafiori approvano l'accordo sulla gestione della Cassa Integrazione. E intanto la Fiat si accanisce contro il Cobas. L'intesa prevede la prosecuzione fino al giugno '97 della C. i. per ristrutturazione e l'introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni per diluire i blocchi produttivi dovuti al calo della domanda di mercato. In occasione della riunione delle RSU delle carrozzerie di Mirafiori per valutare l'accordo, la Fiat ha impedito la partecipazione ai due rappresentanti dei Cobas, Antonio Lo Bascio e Vincenzo Caliendo. I due esponenti dell'organizzazione sindacale, non godono infatti delle ore di permesso retribuito concesse con un accordo specifico a Fiom, Fim, Uilm e Fismic. La Fiat ha impedito ai due rappresentanti di usufruire anche dei permessi non retribuiti concessi di norma ai rappresentanti sindacali. La stessa Fiom ha denunciato la violazione dei diritti sindacali. Il Cobas-Slai ha denunciato la "gravissima violazione del diritto di rappresentanza delle RSU".

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Commenti

E' forte nel mondo sindacale la ricerca di una rappresentanza che non sia piu' succube delle rappresentanze di partito, che esprima gli interessi di classe. Fino a che esistera' la disciplina di organizzazione (CGIL-CISL-UIL), pero', le rappresentanze di base dei lavoratori RSU, saranno schiacciate dalla logica difensivista, di accettazione del "meno peggio". La parola d'ordine "resistere" non trova apparentemente barricate dietro cui appostarsi, cedendo terreno ad ogni mossa della controparte. Manca un progetto, obiettivi di massa che costituiscono lo scudo dietro cui riunire i lavoratori e i disoccupati.

 
"Il manifesto 10/07"

I SALARI NON SI POSSONO SCONTARE PIU'

I delegati metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm lanciano un ultimo messaggio: o si cambia, o siamo pronti alla lotta per il recupero dell'inflazione nel reddito dei lavoratori. L'insipienza del governo rende piu' difficile ai sindacati metalmeccanici ottenere dai padroni il recupero d'inflazione per i salari. Oggi incontro "segreto" tra vertici sindacali e confindustriali. I metalmeccanici chiedono 97.000 lire mensili di recupero del biennio 94 - 96. E 162 mila lire d'aumento in rapporto all'inflazione programmata fino a giugno '98. Federmeccanica oppone un rifiuto su tutta la linea.

1976-1996 SEVESO E ALTRE MILLE

Solo venerdi' scorso il governo Prodi ha modificato e "risvegliato" la direttiva europea dell'82 per il controllo degli impianti pericolosi. In Italia 11 milioni di persone abitano in zone dichiarate "a rischio ambientale". Nella laguna di Venezia finiscono ogni anno 20.000 tonnellate di sostanze nocive.

SEVESO: "UNO SPIACEVOLE EPISODIO"

Grazie al dossier "Dossina vent'anni dopo" pubblicato domenica scorsa dall'Unita', apprendiamo che la Hoffman La Roche e' tuttora proprietaria dell'ex zona A. Era la zona piu' vicina all'Icmesa, evacuata dopo l'"incidente" e bonificata con un lavoro durato anni. Li' oggi si inaugura ufficialmente il bosco delle querce. Non un cartello, non una scritta che connetta il parco all'evento straordinario del 10 luglio 1976, che pronunci la parolaccia diossina e declini le generalita' della multinazionale a cui l'Icmesa faceva capo.

IL LAVORO UCCIDE DUE VOLTE. IN TOSCANA

Ancora morti. Ieri un edile e' precipitato da una tribuna in piazza S. croce a firenze. Un'altra vittima lunedi' a Fibbiana. Altre due vite di operai finite sul piatto come bene scambiabile nel mercato della concorrenza selvaggia, della corsa contro il tempo, della rincorsa al massimo ribasso negli appalti. Nel secondo caso l'operaio risultava essere alle dipendenze di una ditta diversa da quella appaltatrice, i cui titolari, Vittorio Franceschini e Armando Gasperetto sono indagati per omicidio colposo. Durante il primo semestre del '96 l'Inail ha gia' liquidato in Toscana 13 infortuni mortali e resta in attesa di verificare altre pratiche.

SCOPPIA FABBRICA DI FUOCHI D'ARTIFICIO. MUOIONO DUE OPERAI

L'omicidio bianco e' avvenuta a Siano, in provincia di Salerno

 
"Il manifesto 11/07"

RETROMARCIA

Braccio di ferro tra Rifondazione e Ciampi. Il DPEF gia' bocciato da sei commissioni parlamentari. L'accordo che dovrebbe aprire le porte al si' di Rifondazione e' a portata di mano. Fabio Mussi lo da' per quasi fatto. Ciampi si e' opposto, pero', all'inserimento nella risoluzione di maggioranza della clausola che impegna il governo a intervenire direttamente in difesa dei salari, qualora l'inflazione reale superasse quella programmata. "Prodi e Veltroni" - chiarisce Bandoli della segreteria PDS - " devono capire che l'Ulivo non esiste. E' solo la somma dei partiti che lo compongono". Ma in realta' la critica al govcerno, tanto del PDS quanto dei Verdi, e' corale. "Il problema - dichiara Bertinotti - ormai e' nel governo. E l'ostacolo viene dal ponte di comando". Allusione riferita molto piu' a Ciampi che a Prodi.

GOVERNO CIAMPI: OBBEDISCO

La clausola di salvaguardia delle retribuzioni verra' inserita nella risoluzione parlamentare sul DPEF. Il tesoro non si oppone. Per palazzo Chigi l'occupazione e' un punto qualificante del Dpef. Per il ministro del tesoro la lotta all'inflazione garantisce i salari. In Italia i sindacati si battono. Gli Stati Uniti, dopo sei anni, decretano la crescita del salario minimo. Mentre in Germania il governo fissa i "risparmi" per entrare a Maastricht.

METALMECCANICI: OGGI SI DECIDE SUI SALARI

I sindacati sono oggi alla prova con i padroni che, aiutati dai segnali sconsiderati del governo, rifiutano di rispettare il riallineamento dei salari all'inflazione gia' stabilito il 23 luglio. Dice Gianni Italia - segretario generale della FIM - confermando una posizione comune dei metalmeccanici, che se Federmeccanica resta su(lle sue) posizioni, oggi non c'e' piu' niente da trattare. Infatti ... mentre il sindacato nel '94 ha scommesso sull'abbassamento dell'inflazione, e ha perduto sui salari - perche' l'inflazione e' aumentata - non si puo' chiedere solo a lui di continuare a scommettere in perdita. I prezzi, nel '95, per fare un esempio, sono aumentati addirittura del 7,2% per quelli alimentari e dell'11% per i semilavorati industriali.

INDUSTRIA: AUMENTA IL FATTURATO

In aprile il fatturato dell'industria e' aumentato del 5,3% rispetto aprile 95, mentre nei primi 4 mesi del 96 il rialzo e' stato del 4%

FIAT: RIBASSATO IL PREMIO 96

Per i lavoratori del gruppo Fiat il premio di risultato '96, collegato al bilancio della societa', sara' tra i 2.256.000 e 2.933.000 lire lorde annue. L'aumento non corrisponde a quanto previsto dalla conclusione della trattativa.

 
"Il manifesto 12/07"

I PADRONI AL GOVERNO: SFIDA ALL'ULTIMA MOSSA

Confindustria detta le sue condizioni per non bocciare il governo: flessibilita' totale del lavoro, tagli alla sanita' e alle pensioni. Il contratto dei metalmeccanici rischia grosso. I padroni ... vogliono mantenere una posizione centrale, dalla quale poter condizionare il governo [anche] perche' le contraddizioni di questo governo ... fanno pensare ai vertici confindustriali di poter agire parecchi ricatti su Prodi. Fossa accusa il governo di non riuscire a dare segnali forti ... di essere preda di un parlamento (dove, a quanto pare dalle parole del presidente di confindustria, dominano sovversivi un po' incivili...)che sempre gli cambiera' le carte in tavola. ... Fossa ... ha insistito [che] le pensioni "devono essere ridiscusse entro quest'anno per trovare aggiustamenti che evitino uno scontro sociale; tanto nel '98 si dovra' comunque tagliare". ... Attacca il sindacato ... per la sua rigidita' su questo punto. ... L'altra richiesta confindustriale e' di avere flessibilita' totale sul lavoro.

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Commento

Sembra evidente che il padronato ha sempre da avanzare richieste e mai da fare concessioni alla classe lavoratrice. La loro preoccupazione e' sempre rivolta al mantenimento dei propri livelli di profitto, spesso - ma non sempre - mascherati da "interesse nazionale". A questo interesse nazionale si devono sacrificare gli interessi di una parte sola della nazione, ovviamente, cioe' dei lavoratori salariati, dei disoccupati, dei precari ecc.: in altre parole della maggioranza. La chiarezza con cui il padronato rivendica "attenzione politica" da parte del governo, dovrebbe dimostrare anche agli indecisi e volonterosi sostenitori della riformabilita' del capitale, che l'unico modo per ottenerla e' un "capitalismo senza padroni". Ossia un sistema sociale che abbia le caratteristiche positive della tecnologia, di certi livelli di organizzazione di massa del lavoro, ma non i suoi aspetti negativi, ossia lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, della macchina sull'uomo, tutto in funzione del profitto.

 
"Il manifesto 16/07"

OPERAIO ACEA MUORE FULMINATO A ROMA. LAVORAVA SU UN TRALICCIO

Si chiamava Massimo Zaghini, di 30 anni. Aperta un inchiesta della magistratura e una dell'ACEA. "Puo' darsi che si accerti che sia stato un errore - ha dichiarato Fulvio Vento presidente dell'azienda [ex segretario CGIL -Lazio] - ma non posso credere che non ci siano controlli incrociati per prevenire certi errori".

QUANTO VALE 1 MILIONE E 143 MILA?

La commissione di indagine della presidenza del consiglio scopre che in Italia ci sono piu' di 2 milioni di famiglie povere. Chi non lavora, chi vive nel mezzogiorno ha grandi probabilita' di essere povero. Ma e' possibile che con la formazione e la scuola per i piu' giovani si migliori il quadro. Il 68 % delle famiglie piu' povere vive nel mezzogiorno. Negli ultimi 15 anni e' aumentata progressivamente la diseguaglianza. Nel paese ci sono piu' di 6 milioni di persone che vivono con consumi molto al di sotto della media nazionale.

FINALE IN GIALLO A BAGNOLI

Tempesta politica per il decreto sul futuro di Bagnoli. Oltre ai 200 lavoratori gia' esclusi ora e' in discussione l'intero progetto. Varato per la prima volta dal governo Dini, il decreto su Bagnoli prevede l'erogazione di 261 miliardi per liberare la grande area industriale da quel che rimane dell'acciaieria e per bonificare la zona.

TREU PERSEVERA E RIPROPONE IL SALARIO D'INGRESSO

La flessibilita' e' la strada maestra: cambiano i governi ma Tiziano Treu rimane se stesso e cosi' il documento su occupazione e mezzogiorno che il titolare del dicastero del lavoro dell'Ulivo presentera' venerdi', e' caratterizzato dalla stessa filosofia della versione per il gabinetto Dini. Il filo conduttore della proposta e' che solo "una virtuosa operazione di risanamento economico-finanziario" puo' produrre nuova occupazione: in questo quadro la flessibilita' del lavoro diventa lo strumento principe. E' per questo che rispunta il salario d'ingresso, si insite molto sul lavoro in affitto (quello "interinale") mentre manca qualunque accenno a ipotesi di riduzione dell'orario di lavoro. Previsto anche l'allungamento dei contratti di formazione-lavoro fino a 4 anni, introduzione massiccia del part-time e l'uso dei contratti di solidarieta' in alternativa alle pensioni d'anzianita'.

Largo spazio alla formazione con sgravi fiscali per imprese che ne garantiscano la qualita'.

TRATTATIVE ROTTE ALL'ILVA LP

Si sono interrotte le trattative tra sindacati e gruppo Riva sulla vertenza per la salvaguardia dell'occupazione dell'Ilva laminati piani (Ilp). Il coordinamento dei lavoratori dell'azienda ha proclamato lo stato d'agitazione.

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Commenti

Lo scenario industriale per i lavoratori permane critico: la ristrutturazione tesa a riaffermare il profitto padronale, taglia a tutto spiano posti di lavoro, mentre per chi resta si afferma la logica della flessibilita' come contributo operaio al risanamento dell'economia nazionale. I lavoratori e i disoccupati hanno davanti a se un unico avversario, che manovra pero' in modo distinto. Tramite la Confindustria e tramite il governo: la prima indica la strada piu' brutalmente, procedendo senza remore; il secondo tenta di appianare le tensioni, introducendo - per via decretizia - nuove modalita' di sfruttamento del lavoro, facendolo passare per "soluzioni" atte a mantenere l'occupazione. Privatizzazioni e flessibilita' sono un piatto unico che il capitalismo sta' offrendo ai lavoratori dipendenti: respingerlo sara' un compito imprescindibile.

 
"Il manifesto 17/07"

SE IL MADE IN ITALY CORRE PER NOI

Il rapporto sul commercio estero dell'Italia per il 1995 parla di un paese che riesce a vendere a tutto il mondo qualsiasi cosa. Trasformazione dell'export nazionale, che coinvolge molto piu' che prima aziende di medio fatturato, altrimenti limitate ad un ambito regionale. Gli esempi della pasta Divella e delle cornici di Arquati. I materiali dell'ICE suggeriscono cosa stia diventando l'Italia, sempre piu' diretta dalle imprese eportatrici, soprattutto piccole e medie. Propensione ad esportare (rapporto tra esportazione e PIL) 1986 = 16,2% 1992 = 19,2% 1995 = 24,8%

SCONTRO MECCANICO

Si complica il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici: a 48 ore dall'incontro con i sindacati, il neopresidente dei Federmeccanica, Albertini, ha sostanzialmente bocciato le richieste sindacali di recupero del differenziale tra inflazione programmata e quella reale.

FERRIERA A RISCHIO

Sei feriti e' il bilancio dell'ultimo incidente alla Ferriera di Servola di Trieste - gruppo Lucchini - per la rottura di una vasca di raffreddamento. Il Consiglio di Fabbrica considera l'azienda responsabile di cio' che e' successo e di cio' che potrebbe succedere riprendendo la produzione in queste condizioni, a cauas della mancata manutenzione.

LITTLE ITALY

Negli ultimi 15 anni il quadro della poverta' (in aumento) e' cambiato: al nord emarginazione individuale di anziani e "falliti", al sud miseria ambientale cronica. Come nei ghetti delle citta' USA, le piu' recenti inchieste sulla poverta' italiana rivelano una crescente concentrazione di poveri nei quartieri urbani piu' "malfamati" del sud.

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Commento

Le notizie sul trend positivo dell'economia si accompagnano inevitabilmente con quelle, negative, sull'occupazione, sulle condizioni di vita della forza lavoro, sulla nocivita', sulle condizioni in genere della classe lavoratrice. Non deve percio' mai sfuggire che le due cose sono collegate: il primo vive sulle seconde. Affinche' l'economia capitalistica tiri c'e' bisogno del sacrificio della classe lavoratrice, compresa delle sue forze "di riserva" (disoccupati e giovani) e delle proprie famiglie. Nessuno si faccia illusioni: ormai crescita economica non significa piu', mantenendo questo sistema sociale, possibile sviluppo delle condizioni di vita delle classi dominate. Lo sviluppo economico si regge sul supersfruttamento, la deregolamentazione, la riduzione di norme di sicurezza sul lavoro, sull'abbattimento dei costi sociali di riproduzione della forza lavoro (salario sociale = pensioni, servizi ecc.)

 
"Il manifesto 18/07"

OLIVETTI, VA AVANTI LA CURA DIMAGRANTE

Ceduta alla Sema il 75% della Syntax processing, la società che si occupa della gestione dei servizi informatici. Il restante 25% verrà ceduto entro novembre.

INDUSTRIA: RALLENTA LA PRODUZIONE A MAGGIO

La produzione industriale è scesa in maggio del 2,5% rispetto all'anno prima, lo rende noto l'ISTAT. La produzione media giornaliera è risultata sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente. "I dati dell'ISTAT non sono tali da far dire che ci si sta avvitando un una situazione recessiva", sostiene il ministro dell'industria Bersani.

FIAT: SETTEMBRE STESSI TAGLI NUOVA CASSA

Da settembre alla Fiat settimana cortissima: non si tratta ovviamente di una riduzione d'orario ma di un nuovo modo di suddividere la cassaintegrazione dovuta al calo della domanda di automobili. La settimana cortissima, durante cui si lavorerà dal lunedì al giovedì e in alcuni casi dal martedì al giovedì, riguarderà in media 14.000 lavoratori e consentirà di tagliare 19.500 automobili. Il nuovo taglio alla produzione preoccupa non poco le org. sindacali. La Uilm è tornata a chiedere al governo incentivi pubblici a chi acquista un'auto nuova. Ma il ministro Burlando ha smentito questa eventualità.

ALITALIA: 1200 MILIARDI LA PERDITA '96

La perdita sconta anche gli oneri di ristrutturazione dell'avviamento del piano per circa 800 Mld.

INPS

3027 mld è il gettito complessivo incassato dall'INPS dalle 296 mila domande di regolarizzazione presentate entro la scadenza del primo luglio.

 
"Il manifesto 19/07"

SICUREZZA: VOLARE NEI CIELI DELLA DEREGULATION

[...] Dall'11 maggio scorso, quando un aeroplano della Valuejet è precipitato negli Everglades, e 110 persone rimasero uccise, l'agenzia Federal Aviation Administration [che regola le linee aeree e le loro norme di sicurezza] e la sua politica di progressiva deregulation, che data fin dal 1978, sono state messe sotto accusa. Gli amministratori della Faa avevano dichiarato sicura la Valuejet, proprio pochi giorni prima del disastro: solo dopo l'inchiesta è saltato fuori che la piccola linea aerea aveva già, e da mesi, accumulato un numero d'infrazioni ai codici di sicurezza tale da meritare uno stop ai voli.[...]

IL GOVERNO: TEMPI RAPIDI PER LA VENDITA DELLA STET

Il presidente del consiglio ha chiamato a rapporto tutti gli attori della difficile - e contrastata - "madre di tutte le privatizzazioni". Nel calendario messo a punto dall'azionista Tesoro, la vendita della Stet è tra quelle programmate entro il '96.

CALANO IN PRIMAVERA I PREZZI ALLA PRODUZIONE

L'indice dei prezzi dei prodotti industriali inverte la tendenza. Non succedeva dal dicembre '91. Scendono anche i prezzi all'ingrosso. A luglio l'inflazione potrebbe registrare una brusca frenata. Il calo è dello 0,2% a maggio rispetto ad aprile, ma comunque, rispetto ad un anno fa, l'andamento registra un aumento dell'1,3%. A luglio per la prima volta dal 1968 potrebbe esserci una variazione negativa dell'indice dei prezzi al consumo, che alcuni centri di ricerca indicano nello 0,1% A spingere in basso dovrebbe essere l'alleggerimento delle bollette elettriche, grazie all'eliminazione delle quote prezzo dell'Enel.

ITALTEL: RIDUZIONE D'ORARIO

L'Italtel e i sindacati metalmeccanici hanno raggiunto un accordo che prevede il riassorbimento dei lavoratori dell'area casertana rimasti senza impiego tramite un consorzio che gestirà il processo di reindustrializzazione dell'area. Inoltre, per la prima volta, un grande gruppo industriale s'impegna a utilizzare una parte degli incrementi di produttività per la riduzione d'orario di lavoro per sostenere i livelli occupazionali.

ALCATEL: SCIOPERO CONTRO I TAGLI

Milano. Hanno scioperato due ore e mezza, ieri mattina, i lavoratori dello stabilimento milanese della multinazionale Alcatel. L'astensione dal lavoro è stata effettuata senza preavviso da parte della Rsu per protestare nuovamente contro la decisione aziendale di ridurre di 1200 unità, su 7 mila, i posti di lavoro in tutto il gruppo.

LOGORAMENTO MECCANICO

Ancora in alto mare il rinnovo del contratto più importante. Sulla previdenza integrativa le imprese vogliono fondi aziendali. Quattro ore di trattativa non hanno prodotto nessuna avvicinamento. Il confronto riprende stamattina.

OCCUPAZIONE: SI COMINCIA DALLE OPERE PUBBLICHE

[...] Dal rifacimento dell'autostrada Salerno-Reggio calabria, ma anche - così spera Di Pietro - dalla variante di Avlico tra Firenze e Bologna, e da una lunga serie di "interventi urgenti", che il ministri dei lavori pubblici ha presentato ieri a sindacati e associazioni imprenditoriali.

 
"Il manifesto 23/07"

PROTESTE ALL'ENICHEM

I lavoratori dello stabilimento di Crotone dell'Enichem - protagonisti della "rivolta dei fuochi" del settembre 1993 - sono da due giorni in agitazione e sono pronti di nuovo a scendere in piazza qualora non venga fissato immediatamente un incontro presso il ministero del lavoro per il rinnovo dei contratti di solidarietà per 212 lavoratori. Le Rsu chiedono anche l'immediato avvio dei lavori di bonifica dell'area dello stabilimento un tempo occupata dai dismessi impianti dell'Agrimont.

INPS: GLI OPERAI I PIU' "GENEROSI"

Sono oltre 116 mila miliardi i contributi versati dai lavoratori del settore privato nel '94, oltre il 40% rispetto al totale delle retribuzioni. E' quanto emerge dal volume "Monti retributivi e monti contributivi dei lavoratori dipendenti" pubblicato dalla ragioneria di Stato. I salari corrisposti nel periodo sono 281.023 miliardi per il 60% erogati dal settore industriale. I contributi previdenziali sono circa il 30% del costo del lavoro complessivo (397 mila miliardi) e sono cresciuti rispetto all'anno precedente del 2,8%. Dopo il settore industriale, i maggiori contributi vengono dal commercio e poi dal credito, dall'artigianato e infine dall'agricoltura.

Settore

Retribuzione

Contribuzione

Industria

166 mila Mld

71 mila Mld

Commercio

60 mila Mld

24 mila Mld

Credito

27 mila Mld

10.575 Mld

Artigianato

26.211 Mld

10.187 Mld

Agricoltura

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342 Mld

Categoria

Contributi

%

Operai

58.000 Mld

50

Impiegati

51.844 Mld

 

Dirigenti

5.508 Mld

 

Apprendisti

742 Mld

 

Zona

Retrib.

Contr.

Nord

180 mila Mld

74.654 Mld

Centro

59.147 Mld

24.243 Mld

Sud

41.700 Mld

17.257 Mld

 

STRAORDINARI ALLA BELLELI

Nonostante 100 lavoratori della Belleli siano in C. I. a zero ore, l'azienda sabato scorso ha comandato 15 turni di lavoro straordinario. Gli interessati presentatisi all'ingresso dello stabilimento hanno trovato un picchetto di operai Slai-Cobas che li ha convinti a tornarsene a casa.

MENO ACCIAIO

Leggero calo della produzione di accaio nel mondo (-1,4% rispetto al giugno dello scorso anno), L'Italia figura tra i primi 3 paesi Ue dove la produzione è calata di più.

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Note

I dati su retribuz. e contrib. del settore privato sono interessanti, anche se necessitano di un aggiornamento che ci preoccuperemo di procurarci: mancano i dati dei dipendenti pubblici, anche in questo caso divisi tra operai e impiegati. La conclusione è che il lavoro salariato è tutt'altro che in via di sparizione, come sostenuto da alcuni teorici di "sinistra". E che il contributo operaio è sempre il maggiore. Su queste basi sociali deve essere impostata la lotta nel mondo del lavoro, senza immaginare soluzioni alternative prive di settori di riferimento.

 

"Il manifesto 24/07"

STRAGE ANNUNCIATA NELLA FABBRICA DI FUOCHI

In provincia di Bari esplode un capannone adibito alla fabbricazione di fuochi artificiali. tre morti (tra cui il proprietario) e due feriti gravi. Sconosciute le cause della tragedia.

AMIANTO: RIAPPARE IL PERICOLO ISOCHIMICA

Piu' di dieci anni fa fu la fabbrica simbolo della lotta contro la nocivita' dell'amianto. Oggi l'Isochimica ritorna alla ribalta con il tentativo di rimettere in piedi una produzione discutibile, dannosa e in conclusione antieconomica. [...] Alla Regione ... si e' deciso alla presenza dell'assessore regionale all'industria Franco D'Ercole esponente irpino di primo piano di A.N. , di siglare un accordo con la Termotecnica di La Spezia e la Cmc della Lega delle Cooperative di Ravenna per la riattivazione della fabbrica per la scoibentazione delle carrozze ferroviarie.

 

GERMANIA: SOTTO TIRO L'ORARIO DI LAVORO

Tira una gran brutta aria in Germania. Dopo il pesante piano di tagli sociali proposto dal cancelliere Kohl, ora e' la volta dell'orario di lavoro, troppo basso secondo le centrali economiche tedesche. Gli industriali chiedono l'allungamento dell'orario a parita' di salario: l'Unione delle Camere del Commercio e dell'Industria chiede addirittura il ritorno alle 40 ore.

INDUSTRIA: PRODUZIONE IN CALO

La produzione media industriale italiana ha fatto registrare secondo stime confindustriali un calo, tra giugno e luglio, al netto dei fattori stagionali, dell'1,8%. Nella media i primi sette mesi dell'anno sono agli stessi livelli del periodo del '95.

CONTRATTI: ACCORDO PER IL TURISMO

Roma. E' stato raggiunto ieri l'accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori dipendenti dalle aziende aderenti a Federturismo e AICA (Confindustria) e Confesercenti. L'incremento retributivo e' di circa 180 mila lire medie

ALCATEL: 1200 ESUBERI

Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato 8 ore di sciopero per il gruppo Alcatel a seguito della rottura del negoziato con l'azienda sul piano di riorganizzazione degli stabilimenti italiani. L'azienda prevede per i prossimi due anni 1200 esuberi. Indetta per settembre una assemblea nazionale delle Rsu del gruppo.

LAVORO: C.I.G. A "LARGO CONSUMO"

Milano. Posti di lavoro in pericolo a "Largo consumo", mensile dedicato al mondo della grande distribuzione.

TUTTI I POVERI DI SUA MAESTA'

Un quarto degli inglesi sotto la soglia minima di sopravvivenza. Il rapporto ONU sullo sviluppo boccia le teorie thatcheriane. La "libera espansione" della ricchezza individuale non ha funzionato. La forbice tra ricchi e poveri mai cosi' alta. e le finanze pubbliche vanno in crisi. "Ridurre la diseguaglianza - scrive Michael Bruno, economista della Banca Mondiale, in un documento mai pubblicato ma rivelato dall'Indipendent - non solo aiuta nell'immediato i poveri, ma dara' benefici a tutti perche' portera' a una crescita economica".

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Note

La considerazione piu' importante e' circa la tendenza del capitale in crisi a togliere ogni forma di "socialita'" del proprio essere, e puntare tutto sulla "privatezza", sull'appropriazione sempre crescente di plusvalore, di profitto. La questione dell'orario di lavoro in Germania sembra poi paradigmatica e dovrebbe dare da pensare ai fautori della riformabilita' del capitale e della possibilita' di strappare oggi riduzioni d'orario a parita' di salario.

 
"Il manifesto 25/07"

APPALTI F.S.: STRAGE ANNUNCIATA

Non dovevano essere li' a quell'ora i tre caduti sul lavoro martedi' notte.... non dovevano avventurarsi sulla linea ferroviaria nei pressi di Modena mezz'ora prima del previsto... non dovevano avere l'ardire di iniziare prima il lavoro per ridurre i costi delle aziende in subappalto, per meritarsi quel lavoro insicuro cui erano costretti dal bisogno... non dovevano ma l'hanno fatto. Si lavora di notte, la domenica, quando il resto del mondo si ferma, perche' poi possa continuare a muoversi. E si lavora senza norme di sicurezza, di corsa, perche' cosi' vuole la guerra dei prezzi tra le ditte appaltatrici. Tamaro Russo, Eugenio Pica e Guido Gobbo sono stati investiti da un treno merci sul tratto Modena-Rubbiera.[...] Lavoravano per cinque notti di seguito, senza riposi compensativi. Per questo sono morti su un tratto ferroviario che nell'ultimo mese e' stato teatro di altri tre incidenti.

MECCANICI: ANNUNCI DI UN CALDO SETTEMBRE

Si prepara un settembre caldo in Piemonte sul fronte sindacale. FIOM-FIM-UILM hanno confermato che la riapertura delle fabbriche a settembre potra' coincidere con il primo sciopero regionale (forse il 25) e certamente in cantiere ci sono gia' altre iniziative, a partire dal blocco degli straordinari. Anche da Milano arrivano dichiarazioni di guerra nei confronti di Federmeccanica. Sedici consigli di fabbrica hanno reso noto una presa di posizione in cui si saluta il comportamento delle delegazioni Fiom, Fim e Uilm come "una salutare inversione di rotta, dopo anni di scambi diseguali che hanno portato la categoria al limite dell'asfissia". [...]Secondo le RSU milanesi "il risultato non e' scontato, ma e' gia' un primo successo aver posto all'attenzione generale il problema del reddito dei lavoratori della piu' importante categoria industriale".

OLIVETTI STA SCOMPARENDO

Il sindacato esprime preoccupazione per i cambiamenti che si stanno verificando al vertice operativo dell'azienda di Ivrea. "L'Olivetti sta scomparendo - afferma il segr. naz. Fiom-Cgil - dopo questo terremoto non sara' piu' il gruppo che ha avuto una presenza e un ruolo importanti nella vita economica e sociale del nostro paese".

DE LONGHI: UN CONTRATTO DA PINGUINI

Treviso. Redditivita' aziendale, qualita' del lavoro e presenza in fabbrica. Sono le tre variabili a cui e' legato il premio aziendale della De Longhi. Previsto un premio di 850 mila lire per il '96 di 900 mila per il '97, 1 milione nel '98 e 1,1 nel '99. Si prevedono ulteriori aumenti per i lavoratori impegnati di notte.

2800 EVASORI

Nei primi sei mesi del '96 la guardia di finanza ha scoperto piu' di 14 mila mld di redditi nascosti al fisco e 2800 evasori di cui 1900 totali.

 

Il manifesto 27/07

UNA CITTA' CON IL LATTE ALLA GOLA

La Centrale del Latte è ora una società per azioni: dissestata e malandata ma finalmente una Spa. Finto il processo di svalorizzazione, comincia la svendita. Sotto a chi tocca. Cronaca di un doppio bilancio e di una doppia approvazione, con il risultato che la municipalizzata costa ora 35 miliardi di meno. Perché un debito di oltre sei miliardi viene generosamente dimezzato? Perché ci si accontenta di soli due miliardi e mezzo e di qualche vecchio camion? Per sanare in fretta e furia tutto il pregresso si è sfiorato l'illecito, stipulando contratti con società sprovviste dei requisiti necessari.

IL DECENTRAMENTO SVUOTA LE GRANDI FABBRICHE

Tra aprile '95 e lo stesso mese del '96 l'occupazione nella grande impresa è calata dell'1,4%. Preoccupati i sindacati che paventano un "autunno di recessione". Le fabbriche si svuotano lentamente e le vecchie mansioni vengono svolte all'esterno da microimprese. In questo modo l'"azienda madre" abbatte i costi, pur mantenendo il controllo del ciclo produttivo, imponendo ai fornitori prezzi, tempi e modelli.

SCIOPERO AL PORTO DI GENOVA

Si ferma il porto di Genova per i funerali di Antonio Le Rose di 23 anni, morto mercoledì dopo essere caduto da un carro-ponte. Il giovane era stato assunto appena un mese fa. E' la terza vittima nell'area portuale in 3 mesi.