spacer Generic Logo
About UsCurrent ArticleArchive

spacer


LE INCHIESTE DEL COMMISSARIO AMBROSIO

In una vecchia casa di montagna ereditata da mio suocero, ho trovato tra gli scaffali un libro poliziesco di Renato Olivieri: LE INCHIESTE DEL COMMISSARIO AMBROSIO, in una edizione del 1989 allegata al settimanale GENTE. Trentacinque racconti, dove a fare da protagonista invece che il commissario, sono i piccoli criminali a farla da padrone, i micro-racconti di circa quattro pagine ognuno, rendono il tutto obbligatoriamente uno scrivere di atmosfere, perché non c’è tempo per scrivere ogni cosa ed al lettore si lascia la possibilità di utilizzare la propria fantasia per completare il racconto.

Mi ricordano gli arancini di Montalbano (Camilleri) o i racconti del Maresciallo (Soldati), uno spunto per invogliare i lettori ad acquistare qualche opera dello stesso autore di più ampio respiro, eppure il vento soffia ancora e se mi permettete non vorrei svelarvi in quale direzione, in fondo io amo i gialli di Rex Stout e Nero Wolfe, non certo per i suoi intrecci sterili ed ingenui, ma esclusivamente perché amo respirare l’atmosfera di quella casa in arenaria e per spiare a quale antipatica rottura delle regole, l’autore obbligherà quel pachiderma di investigatore o il suo fido assistente Archie.

Quando si critica o si consiglia un libro, si dovrebbe sempre rispettare la fatica dell’autore, a meno che non entrino in campo odi personali ed invidie professionali, dimenticarci delle beghe biografiche e concentrarci esclusivamente sull’opera, per quanto io ci provi sempre, non riesco quasi mai a completare la mia promessa iniziale.

Alcune notarelle sparse, scrive Renato Olivieri: “Quando uscì il primo romanzo, nell’ottobre del 1978, qualche settimana dopo un giovane critico scrisse una frase che per me, autore esordiente, fu una piccola medaglia e, devo dirlo, mi incoraggiò più di ogni altra benevola approvazione, a continuare l’avventura di scrivere romanzi. La frase era questa: Ambrosio è uno di quei personaggi che si inviterebbero volentieri a casa per una sera.

 

ORESTE DEL BUONO scrive la prefazione al libro di Olivieri, questo personaggio meriterebbe un intero articolo tutto per lui, e prima o poi lo farò, ma per il momento accontentiamoci di quello che scrive con onestà:

“Care Lettrici, cari Lettori, fate bene attenzione nel leggere questo nuovo libro di Renato Olivieri. Il libro è piacevole, ma insidioso. Molto insidioso, anzi, com’è molto piacevole. Renato Olivieri dal giorno dell’Epifania del 1976, ovvero da quando ha cominciato a scrivere il suo primo giallo IL CASO KODRA (uscirà in stampe circa nel ’78), è diventato sempre più bravo, sempre più padrone del suo personaggio e della sua scrittura. Non è stato solo il suo eroe, Giulio Ambrosio, insomma, ad avere una promozione, da vice commissario a commissario; anche lui, il creatore del commissario Ambrosio, ha avuto una promozione, e si tratta della maggiore che possa avere uno scrittore: la promozione da autore per se stesso ad autore per gli altri, per una folla crescente di altri. E questo ha implicato, implica e implicherà un aumento dell’impegno nell’ideazione delle storie, di ingegnosità nella loro costruzione, di capillarità nella loro articolazione, di abilità tecnica e di approfondimento psicologico, Renato Olivieri, anche se è apprezzato direttore di riviste come “Arte” e “Antiquariato”, è, ormai, un professionista di storie di mystery, i suoi buoni successi hanno reso più vigile e più agguerrita la sua responsabilità.”

E’ come se Oreste De Buono ci voglia dire, che i primi romanzi di Olivieri siano immaturi, ma che col passare del tempo, le cose dovrebbero cambiare, è logico presupporre che solo il tempo potrà dargli ragione. Passiamo in fretta e furia, per noi che siamo biografi non ufficiali del Commissario De Luca, a ricercare connessioni col personaggio dello scrittore Lucarelli, perché in effetti ve ne sono, così come tra Pasolini e Leopardi, ma ne citiamo solo uno al momento, ci basta sapere che il nome dell’aiutante del Commissario Ambrosio è proprio DE LUCA (vedere i racconti LA RAPINA, NUDO NEL NAVIGLIO, PENSIONE BUONA SPERANZA, ecc.), è chiaro che per via delle date, non può che essere che il figlio del Commissario De Luca di Lucarelli.

Riccardo Affinati

spacer

spacer

spacer

spacer

more >>




about us | current article | archive | home
copyright information ©1999-00. E-mail

N.B. Il presente sito non ha fini commerciali, e se in qualunque sua parte ci fossero argomenti o aspetti che ledono copyright o diritti altrui, ci impegniamo a rimuovere quanto da voi segnalato.