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Chi è sepolto in realtà al campo 10 del Cimitero maggiore di Milano ?

 Nel "Campo 10" del Cimitero Maggiore di Milano, dove nel corso degli anni successivi alla guerra sono stati riuniti i resti di alcune centinaia di caduti della "Repubblica Sociale Italiana", tra gli altri, troviamo oggi sepolti:

- 9 appartenenti alle "Waffen-SS" italiane - 116 militi della "Legione Autonoma Mobile Ettore Muti" - 40 della "Decima MAS" - 159 delle "Brigate Nere".

Spiccano fra loro alcune tra le figure più importanti, della storia del ventennio fascista e della "Repubblica Sociale Italiana".

In particolare vanno segnalati: - FRANCESCO COLOMBO l’ideatore e comandante della "Legione Autonoma Mobile Ettore Muti" che operò sia come "polizia fascista" che in operazioni di repressione antipartigiana. FRANCESCO COLOMBO offrì, tra l’altro, i propri uomini per comporre il plotone di esecuzione che su ordine dei tedeschi fucilò, per rappresaglia il 10 agosto del 1944 in Piazza Loreto, 15 prigionieri politici detenuti a San Vittore.

Della "Legione Muti" sono tumulati al "Campo 10" anche i resti di altre figure di primo piano come il vice-comandante BRUNO DE STEFANI, ITALO SALINES, LUCIANO FOLLI. L’elenco dei fucilati, degli arrestati ed in seguito deportati nel lager tedeschi, ad opera della "Muti", è così lungo da non essere facilmente riportabile. - ARMANDO TELA una dei luogotenenti più in vista della "Banda Kock", partecipe diretto di torture e sevizie nella sede di "Villa Triste" di Via Paolo Uccello a Milano (Villa Fossati), dove si fece uso di corde per appendere i prigionieri, di tenaglie per strappare unghie, daghe di ferro da arroventare e mettere sotto i piedi di partigiani e patrioti. Tra Roma e Milano la "Banda Kock" arrestò 633 antifascisti, oltre 40 le persone uccise.

Il capo della "banda" Pietro Kock fornì, tra l’altro, a Kappler una lista di 50 nomi per completare l’elenco delle persone da trucidare alle Fosse Ardeatine. Come è noto Pietro Kock fu fucilato come "criminale di guerra", dopo processo, il 10 giugno del 1945 a Forte Bravetta a Roma. - ALESSANDRO PAVOLINI Segretario Nazionale del Partito Fascista Repubblicano, ideatore e Comandante Generale delle Brigate Nere.

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Un ultimo rilievo deve essere infine fatto riguardo la tomba di VINCENZO COSTA, l’ultimo Federale di Milano (in carica all’epoca dell’eccidio di Piazzale Loreto) morto nel 1974 e sepolto al "Campo 10" insieme ai caduti della R.S.I.

In merito agli appartenenti alla "DECIMA MAS" si sottolinea invece come questa unità sia stata posta nel settembre del 1943, stringendo un "patto di alleanza" con l’esercito tedesco, agli ordine di KARL WOLFF, comandante in capo delle SS presenti in Italia . Il compito della "DECIMA MAS" fu quello di mantenere l’"ordine" nelle zone occupate dalle truppe tedesche. Lo stesso WOLFF decorò personalmente, per i servizi resi, JUNO VALERIO BORGHESE (il "principe nero" comandante della "DECIMA MAS") con la "croce di ferro" di prima e seconda classe. In stretta collaborazione con le forze armate tedesche si distinse in feroci azioni di rastrellamento di partigiani. Tra gli episodi della "DECIMA" vanno ricordati :

- la fucilazione di 43 partigiani della divisione Matteotti - l’esecuzione sommaria di 8 partigiani catturati a Valmazzola - l’uccisione di 5 ostaggi a Castelletto Ticino e di 12 a Borgo Ticino.

Riguardo i 9 APPARTENENTI ALLE "WAFFEN-SS" ITALIANE va storicamente ricordato che la "29 Divisione" composta da volontari italiani fu creata quasi alla fine della guerra come evoluzione ultima di una volontà espressa da Mussolini a Hitler, fin dal settembre del 1943, di incorporare italiani nelle SS. Le "SS italiane" fecero parte a tutti gli effetti delle forza armate germaniche ponendosi agli ordini diretti di HEINRICH HIMMLER e ADOLF HITLER. Usate come unità di polizia e lotta antipartigiana in Italia centrale e alta Italia vennero poste al comando nel nostro paese di KARL WOLFF e in gran parte di ufficiali nazisti.

Il giornale delle "SS italiane" fu il periodico "AVANGUARDIA", con sede a Milano in Viale Monte Santo 3. "AVANGUARDIA" definì il 7 ottobre del 1944 HIMMLER, tra gli ideatori dei campi di sterminio, "un grande europeo". Sulla stessa rivista scrissero il teorico italiano dell’antiebraismo GIOVANNI PREZIOSI e CARLO BORSANI (suo il racconto "Il trombettiere" apparso nel primo numero). Lo stesso BORSANI è oggi sepolto al "Campo 10".

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