Mondo Scacchistico - 03/03

LINARES: LEKO PRIMO PER SPAREGGIO SU KRAMNIK, TERZI ANAND E KASPAROV

Due conferme, Peter Leko e Vladimir Kramnik, un orco che ha perso la sua cattiveria (solo sulla scacchiera...), Garry Kasparov, e un campione del mondo in cerca di identità, Ruslan Ponomariov. Il supertorneo di Linares, disputato all'Hotel Anibal dal 22 febbraio al 9 marzo, ha dato così il suo verdetto, senza roboanti colpi di scena e senza produrre partite che verranno ricordate nei manuali di scacchi come gemme immortali. A spuntarla con 7 su 12, punteggio non certo eclatante, sono stati i prossimi protagonisti di uno dei due match che dovrebbero servire a riunire il mondo degli scacchi: l'ex re delle patte, ora più che mai combattivo, ungherese Leko e il solidissimo russo Kramnik, unico imbattuto al termine. Molto differente il cammino dei due: Peter ha alternato successi e sconfitte e a consentirgli di concludere in vetta è stato il 2-0 inflitto al quindicenne azerbagiano Teimour Radjabov; Vlad ha vinto due partite nel girone di andata, con Pono e con Radjabov, pareggiando le altre. Per spareggio tecnico, ovvero grazie al maggior numero di vittorie, il primo posto è stato assegnato a Leko: anche al torneo dei candidati di Dortmund, da lui vinto in luglio, l'ungherese aveva mostrato un gioco più spavaldo rispetto al passato, tale da far ritenere che l'appellativo "roccioso" gli vada ormai troppo stretto. Quanto a Kasparov, terzo a 6.5 insieme all'indiano Vishy Anand, sono finiti i tempi in cui il campionissimo russo dominava la scena internazionale senza rivali in grado di tenergli testa: se già nel corso del 2002 un irriconoscibile orco di Baku aveva dato evidenti segni di cedimento in tornei a cadenza rapida, lanciando un acuto solo alle recenti Olimpiadi, a Linares ha confermato di non saper più vincere nella maniera convincente e brillante di una volta. Anzi. Il suo esordio è stato il peggiore di tutta la sua fulgida carriera nel torneo spagnolo (in cui vanta otto primi posti): 1 su 3, venendo battuto dal giovanissimo concittadino Radjabov, per di più col Bianco. Nel girone d'andata Garry ha avuto il tempo di rifarsi a spese di Anand e Pono, in quello di ritorno ha pareggiato tutte le partite. Deludente, per un giocatore che vanta 2847 punti Elo, in una competizione di XX categoria Fide. I 6.5 punti di Vishy costituiscono invece la riconferma che l'indiano, recente vincitore di Wijk aan Zee, è tornato in buona forma, anche se il cammino per raggiungere il livello dei due "K" rimane per lui ancora in salita. Nel torneo spagnolo ha battuto 1.5-0.5 Pono e Radjabov, perdendo solo il mini-match con il suo vecchio arcirivale Kasparov. Che dire di Ponomariov, quinto a 5.5 su 12? La sua prova non si può alla fine considerare del tutto negativa: era reduce da un brutto risultato a Wijk aan Zee, ha iniziato con un pessimo 1 su 5, ma ha saputo trovare la forza di reagire e, dal 7° turno in poi, non ha perso più una partita, sconfiggendo anzi due volte il giovane spagnolo Francisco Vallejo Pons e pareggiando con gli altri cinque avversari. Il torneo dell'ucraino, insomma, è stato a due facce: certo un campione del mondo deve trovare maggiore continuità, soprattutto se ambisce a mantenere il titolo e a battere in un match, per fare ciò, un pur sempre ostico Garry Kasparov (la sfida è in programma a partire da metà giugno a Buenos Aires). Al sesto posto con 5 punti su 12, come lo scorso anno, si è piazzato Vallejo: lo spagnolo ha ottenuto 1 punto su 2 con ogni avversario, salvo che con Pono, il che gli ha impedito di concludere in posizione migliore un torneo degnamente condotto, visto il calibro dei partecipanti. Fanalino di coda Radjabov, che ha compiuto 16 anni il 12 marzo: c'era grande attesa per la sua prova, ma dopo la vittoria ottenuta al 2° turno con Garry, il giovane azerbagiano non è più riuscito a metterne a segno una, totalizzando 4.5 punti. Sicuramente ha tutto il tempo per recuperare e fare di meglio.

L'ira di Kasparov
Il capitolo finale del supertorneo di Linares è stata la cerimonia di premiazione. La competizione ha segnato la conclusione della striscia di vittorie di Garry Kasparov: dieci tornei in tutto, da Wijk aan Zee 1999 a Linares 2002. Il campionissimo russo, già contrariato, si è arrabbiato oltremodo quando è stato annunciato che il premio di bellezza era stato aggiudicato alla sua partita persa con Radjabov. Il premio è stato difficile da attribuire: sono venti i giornalisti che hanno votato e la mancanza di una partita chiaramente brillante ha fatto sì che la Kasparov-Radjabov sia prevalsa con soli 6 voti. Entrambi i giocatori sono stati chiamati sul palco e un Kasparov vistosamente arrabbiato ha preso il microfono: "Non è corretto assegnare un premio a una partita in cui per una svista un giocatore ha perso un pezzo. La prendo come un insulto pubblico e un'umiliazione". Alla fine della premiazione era prevista la foto di gruppo, ma Kasparov voleva andarsene. Il russo stava ancora protestando per il verdetto e ha chiesto a Ian Rogers per chi avesse votato. Quando il GM australiano ha risposto di aver dato la sua preferenza a Radjabov, Kasparov si è lasciato andare a ulteriori improperi: "Tu e giornalisti come te siete responsabili della cattiva situazione in cui versa il mondo di scacchi. Rogers, qual è il tuo Elo? Devi proprio odiare gli scacchi. Non capisci cosa sia un premio di bellezza? Qualità. Dov'è la qualità se uno dei due giocatori commette una svista? Votando per questa partita è chiaro che voteresti per tutte le partite in cui Kasparov dovesse perdere: qualunque altra sarebbe stata migliore di questa per il premio". Il russo ha proseguito a parlare con questo tono per circa dieci minuti. Kasparov ha così montato un'enorme polemica per un premio di scarsa importanza, di cui probabilmente non si sarebbe neppure parlato. E, a proposito di premi speciali, quello per il giocatore più combattivo è andato a Peter Leko.

L'ucraino Korobov primo nell'open Anibal
Oltre al supertorneo, Linares ha ospitato un forte open internazionale (126 giocatori), dal 28 febbraio al 9 marzo, e una competizione a numero chiuso (10 partecipanti) riservata a ipovedenti, dal 22 febbraio al 3 marzo. Il primo è stato vinto a sorpresa con 7.5 punti su 10 dal MI ucraino Anton Korobov, che ha superato per spareggio i GM russi Ernesto Inarkiev e Andrei Kharlov, il GM spagnolo Salvador Del Rio e il GM bulgaro Aleksander Delchev (sesto a 7 lo sloveno Alexander Beliavsky, favorito iniziale); la seconda è stata dominata dal solito MI russo Sergei Krylov, che ha concluso con 7.5 punti su 9 superando di una lunghezza il MI polacco Piotr Dukaczewski.

Classifiche finali
Supertorneo: 1°-2° Leko, Kramnkik 7 punti su 12; 3°-4° Anand, Kasparov 6.5; 5° Ponomariov 5.5; 6° Vallejo Pons 5; 7° Radjabov 4.5
Open: 1°-5° Korobov, Inarkiev, Kharlov, Del Rio, Delchev 7.5 punti su 10; 6°-10° Beliavsky, Vasquez, Kotronias, Najer, Gleizerov 7; ecc.
Torneo ipovedenti: 1° Krylov 7.5 punti su 9; 2° Dukaczewski 6.5; 3°-4° Bjerring, Pribeanu 5.5; 5° Trkaljanov 5; 6°-7° Berlinski, Portugues 4.5; 8° Nizam 3.5; 9° Enjuto 1.5; 10° Draguici 1

 


 

Mondo Scacchistico - 03/03

CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE: SERIE A1 AL VIA VENERDI' 14 MARZO

Prende il via venerdì 14 marzo l'edizione 2003 del campionato italiano a squadre di serie A1. Poiché dal 2004 le squadre che militeranno nella massima serie diventeranno 24 (divise in quattro gironi), quest'anno non vi saranno retrocessioni. Ai nastri di partenza della serie A1 ci sono quattordici formazioni anziché le abituali dodici: sei nel girone Nord, otto nel girone Sud, che è diviso in due sottogruppi di quattro. Nel girone Nord Marostica, campione in carica, se la deve vedere con Reggio Emilia (scontro diretto nel 1° turno), Padova, Cocquio, Genova e Arzignano. Gli incontri vengono disputati in due fine settimana: 15 e 16 marzo i primi due turni, in programma all'Hotel Best Western di via San Sebastiano a Genova, 28, 29 e 30 marzo gli ultimi tre, a Padova. Le prime due classificate avranno accesso ai play-off per lo scudetto (sede designata Cocquio). Quanto al girone Sud, i vicecampioni di Montecatini giocano nel gruppo 1 con Castelfidardo, Penne e Perugina, mentre nell'altro gruppo si affronteranno Gioiosa Marea, Palermo, Potenza e Termoli. Le prime due classificate di ciascun gruppo si qualificano a uno spareggio per designare le due squadre che avranno accesso ai play-off. Il girone Sud, essendo di soli tre turni, si gioca in un unico fine settimana, ovvero il 14, 15 e 16 marzo: all'Hotel Parco di Castelfidardo si disputano gli incontri del gruppo 1, al San Paolo Palace Hotel di Palermo quelli del gruppo 2. Lo spareggio per i play off si terrà invece il 29 e 30 marzo a Penne. Da rilevare che nel 2003, per la seconda volta, in serie A1 si utilizzano gli orologi elettronici: ogni squadra ne mette a disposizione due e la cadenza di gioco è di 100 minuti per 40 mosse, più 40 minuti, più 30 secondi aggiuntivi a mossa a partire dalla prima. La novità è stata introdotta quest'anno anche in serie A2.

 


 

Mondo Scacchistico - 02/03

SUPERTORNEO DI LINARES AL VIA CON TUTTI I BIG

Da tempo non si trovavano faccia a faccia l'uno contro l'altro, per di più nella stessa competizione. I magnifici tre della lista Fide torneranno finalmente a contendersi l'un l'altro l'appellativo di "numero uno" nel supertorneo di Linares, in programma all'Hotel Anibal dal 22 febbraio al 9 marzo prossimi. E insieme a loro, ovvero i russi Garry Kasparov e Vladimir Kramnik e l'indiano Vishy Anand, ci saranno due superGM non certo disposti a guardare: l'ungherese Peter Leko, vincitore del torneo dei candidati di Dortmund e sfidante di Kramnik per il titolo a cadenza classica, e l'ucraino Ruslan Ponomariov, campione Fide e (dopo estenuanti trattative) prossimo avversario di Kasparov. Chiuderanno la lista dei partecipanti l'orchetto di Baku, ovvero Teimour Radjabov (16 anni il 12 marzo), e lo spagnolo Francisco Vallejo Pons, che lo scorso anno non sfigurò totalizzando 5 punti su 12. Linares sarà dunque teatro di una doppia sfida anticipata, quella dei protagonisti del tanto sospirato match di riunificazione della corona mondiale sotto la bandiera della Fide. E chissà che stavolta Pono, con la mente non più offuscata dalle poco velate minacce della Federazione, riesca a farsi valere, riscattando la brutta prova fornita a Wijk aan Zee, dove peraltro neanche Kramnik aveva brillato. Vishy Anand, quinto incomodo, dopo aver vinto imbattuto il supertorneo olandese dovrà convincere tutti di essere davvero tornato quello dei tempi migliori, classificandosi quanto meno nei primi tre e non perdendo nessuna partita. Come sempre il supertorneo spagnolo prevede un doppio girone all'italiana; l'inizio di ogni turno è fissato alle 15.30, giorni di riposo il 26 febbraio e il 4 marzo. La competizione sarà di XX categoria Fide. Oltre al supertorneo, Linares ospiterà come gli scorsi anni una manifestazione riservata ai giocatori non vedenti, dal 22 febbraio al 4 marzo, e un forte open internazionale, dal 28 febbraio al 9 marzo.

 


 

Mondo Scacchistico - 02/03

PONOMARIOV FA PACE CON LA FIDE: DIFENDERA' IL TITOLO CONTRO KASPAROV

L'ennesima puntata della telenovela Fide si chiude con un prevedibile colpo di scena. Il campione Ruslan Ponomariov torna nei ranghi e "riacquisisce" il diritto di misurarsi con Garry Kasparov nella semifinale del match per la riunificazione del titolo mondiale. La pace tra Pono e la Fide è scoppiata a cavallo fra il 12 e il 13 febbraio scorsi, dopo dodici ore di estenuanti trattative che sono iniziate alle 18 e si sono concluse solo alle 6 del mattino successivo. L'ucraino ha incontrato il direttore esecutivo Fide Emmanuel Omuku e Berik Balgabaev, assistente del presidentissimo Kirsan Ilyumzhinov, nonchè due membri della Federazione ucraina, incluso il presidente Victor Petrov. I rappresentanti personali di Ponomariov (inclusi i suoi legali) sono stati invece esclusi dal tavolo delle trattative. Ilyumzhinov è arrivato verso le 22 e, dopo altre otto ore di colloquio, Pono ha firmato il sospirato accordo, rinunciando alle sue iniziali pretese (conservare il titolo in caso di pareggio, giocare alla cadenza "regolare" ormai in auge nei tornei Fide) e ricevendo in cambio l'assicurazione, da parte di Kirsan, che il suo match con Kasparov verrà giocato con la stessa formula e le stesse regole di quello fra Kramnik e Leko (l'altra semifinale del ciclo di riunificazione). Kirsan ha inoltre promesso a Pono che le altre sue proposte per l'organizzazione del prossimo mondiale, ovvero quello seguente alla riunificazione, verranno sottoposte alla prossima tavola presidenziale Fide, in programma il 22 e 23 febbraio a Bucharest. Le decisioni conclusive riguardo al match Ponomariov-Kasparov, contratto in primis, verranno stabilite al termine del supertorneo di Linares.

 


 

Mondo Scacchistico - 01/03

LA FIDE SI SPAZIENTISCE, PONOMARIOV SEMPRE PIU' VICINO ALL'ESCLUSIONE

Il campione del mondo Fide Ruslan Ponomariov potrebbe essere scippato del suo titolo, avendo rifiutato di accettare le richieste della Fide, che gli aveva intimato di firmare entro il 10 gennaio un contratto per giocare il match contro Garry Kasparov. Nonostante la prospettiva di un premio minimo di 450.000 dollari e di un possibile match di riunificazione verso la fine del 2003, Ponomariov è stato inflessibile nel richiedere che il match venisse disputato alla stessa cadenza di gioco impiegata negli ultimi campionati mondiali Fide e che gli fosse riconosciuto il vantaggio del detentore di conservare il titolo in caso di 6 a 6 al termine delle 12 partite previste per il match. Due delegati della Fide, Zurab Azmaiparashvili e Georgios Makropoulos, hanno fatto visita a Ponomariov nelle prime giornate del torneo Corus di Wijk aan Zee, in Olanda, con lo scopo di convincere Ponomariov a cambiare idea. Tuttavia i due uomini della Fide hanno ottenuto più che altro di distrarre Pono dal torneo e di far firmare al suo compatriota Vassily Ivanchuk un contratto per fungere da riserva come avversario di Kasparov. Dal canto suo il giovane campione, dopo il vertice coi due delegati Fide, ha inviato una lettera indirizzata al presidentissimo Kirsan Ilyumzhinov, ribadendo la sua disponibilità a giocare con Kasparov, ma ben sottolineando che in futuro gradirebbe molto "se si potessero evitare simili negoziati durante il periodo in cui partecipo a una competizione". Per tutta risposta la Fide ha pubblicato una lunga lettera sul proprio sito ufficiale, ribadendo che la cadenza di gioco sarà quella classica, "poiché questo era uno dei principali punti di discussione nell'accordo di Praga", e che Ponomariov non avrà alcun vantaggio, tanto meno quello di vincere il match in caso di pareggio: "E' stato sempre chiaro, dall'introduzione del nuovo regolamento del campionato mondiale, che il campione del mondo non avrebbe ricevuto alcun privilegio". E' singolare come, in un passaggio successivo del comunicato Fide, Kasparov sia denominato "giocatore numero uno al mondo", senza alcun accenno al fatto che lo è, sì, ma solo nella graduatoria Fide. Solo un lapsus? Sia come sia, allo stato delle cose Kasparov potrebbe affrontare Ivanchuk, anziché Pono. Chiunque siano i protagonisti, il match è in programma a giugno a Jacksonville, in Florida: il vincitore del match riceverà 550.000 dollari e il perdente 450.000.

 


Mondo Scacchistico - 12/02

Kasparov: "Fra qualche anno mi ritiro"

(da Torre & Cavallo Scacco! - dicembre 2002)

Un Kasparov euforico, rilassato e socievole, ha detto molte cose interessanti nella breve conferenza stampa che ha improvvisato subito dopo l'ultimo turno delle Olimpiadi di Bled. Devo dire che è che impressionante sentirlo parlare: in perfetto inglese, brillante, diretto e determinato, quasi ogni sua parola fosse una mossa di una immaginaria partita a scacchi. Ecco le battute più significative di questo incontro con la stampa, che si è aperto con un commento sulla sua prestazione:
"È la sesta Olimpiade a cui partecipo e la sesta vittoria con l'URSS prima e con la Russia poi. Mi piacerebbe eguagliare il record di Petrosian, che è di 8 vittorie".
A una domanda sui tempi di riflessione sempre più veloci, ha risposto:
"Data la mia ottima prova individuale in questa Olimpiade, che cancella il "disastro" del match Russia-Resto del Mondo, in cui ero distratto da svariati compiti organizzativi, mi trovo nelle migliori condizioni per criticare questa terribile cadenza di gioco (90 minuti più 30 secondi di incremento). Grazie alla mia preparazione nelle aperture e alla superiore velocità di calcolo, questa cadenza mi favorisce sul piano dei risultati, ma come giocatore ho la responsabilità di difendere la qualità del gioco, che in questo modo è fortemente sacrificata. Devo ammettere che anche nelle mie partite qui a Bled ci sono stati molti errori".
La vera "bomba" è arrivata quando ha accennato al suo futuro:
"Ho intenzione di abbandonare il professionismo tra due o tre anni. Se mi guardo intorno vede sempre più giocatori giovani - basti pensare che Judit Polgar in questa Olimpiade era la veterana della squadra ungherese - e mi rendo conto che negli scacchi moderni diventa sempre più impegnativo rimanere ai massimi livelli. In particolare, col passare degli anni, mi sento più vulnerabile sul piano psicologico: per una buona mossa divento euforico, per un errore mi abbatto più facilmente, il tutto con maggior dispendio di energie nervose".
La sua opinione sui controlli antidoping è netta e, una volta tanto, allineata a quella della maggioranza dei grandi maestri:
"Considero i controlli antidoping una cosa stupida e inutile, almeno fino a quando non si dimostrerà che vi sono sostanze in grado di migliorare le prestazioni scacchistiche. Tanto più assurdo è utilizzare la lista delle sostanze proibite dal CIO per gli sport fisici. Bisognerebbe invece cominciare a porsi seriamente il problema della possibilità di ricevere aiuti esterni da un computer o da altri giocatori collegati mediante le nuove tecnologie!"
Riguardo alla politica scacchistica, non ha smentito il suo ben noto pragmatismo (e Bled è stata sede, per tutta la durata delle Olimpiadi, di febbrili consultazioni e trattative ai massimi livelli):
"Sono stati fatti grandi passi avanti, ma l'unificazione non avverrà solo grazie alle proposte di Seirawan, ai buoni uffici del presidente Ilyumzhinov, o alla mia disponibilità. Ci vuole tempo per negoziare e tutti noi che siamo parte in causa dovremo accettare dei compromessi, dobbiamo creare una struttura per il campionato del mondo unificato e ci sono tante cose di cui dovremo discutere".

 


 

Mondo Scacchistico - 11/02

COLLUTIIS BATTE BELOTTI ALLO SPAREGGIO E SI LAUREA CAMPIONE ITALIANO

E pensare che, se non fosse stato per il numero record di rinunce, addirittura quindici, non avrebbe neppure partecipato al torneo. Invece il 26enne Duilio Collutiis, maestro Fide salernitano in forza all'Accademia scacchi Potenza, non solo ha partecipato, ma ha pure vinto il Campionato italiano assoluto 2002, ospitato all'Hotel Belvedere di Montecatini dal 20 novembre al 1° dicembre. Un exploit di quelli che fanno riflettere sulla formula stessa della massima competizione nazionale! Il gioco di Collutiis, reduce da una discreta prova alle Olimpiadi come rappresentante del Comitato internazionale per gli scacchi silenziosi (Duilio è ipoudente), non è stato a dire il vero esente da pecche. Il suo più grande merito è di aver mantenuto inalterata la propria combattività fino all'ultimo turno: con cinque vittorie e tre sconfitte in undici partite è stato il giocatore che ha siglato meno patte, tre in tutto. Il suo maggiore limite, invece, lo ha mostrato contro la difesa Scandinava: in tre gli hanno replicato a 1.e4 con 1...d5, in tre lo hanno battuto utilizzando questa apertura!

Collutiis, alla fine, ha totalizzato 6.5 punti su 11, come pure il campione uscente Bruno Belotti: pochini, di solito, per vincere un qualsiasi torneo con girone all'italiana, ma non in questa occasione, dove le sorprese e i ribaltoni in vetta hanno fatto da filo conduttore per tutto il corso della competizione. Il MF salernitano si è portato da solo al comando con 2 su 2, poi ha perso con Braga, ma la vittoria al sesto turno con Belotti lo ha ricatapultato da solo al primo posto a quota 4.5 su 6. Dal settimo al decimo turno Duilio ha racimolato solo due patte, oltretutto col Nero (maledetta Scandinava...), il che ha permesso ai MI Fernando Braga, Mario Lanzani e Belotti di trovarsi in testa con 6 punti su 10 alla vigilia dell'ultimo turno. E qui accadeva l'incredibile e anche di più: Braga cappellava e veniva sconfitto, col Bianco, dal MF romano Alessio De Santis; Belotti non riusciva ad andare oltre la patta, dopo 59 mosse infuocate, contro il campione italiano under 20 Giampaolo Buchicchio; infine Lanzani, col Bianco, commetteva un'imperdonabile svista e cedeva subito le armi allo stesso Collutiis. Ciliegina sulla torta, pure il MI Federico Manca, imbattuto fino al penultimo turno come Braga e Lanzani, perdeva partita e imbattibilità contro il MI Renzo Mantovani. Il giovane salernitano, dunque, riacciuffava a sorpresa il primo posto, concludendo con gli stessi punti di Belotti. Così, per la prima volta nella storia (almeno quella più recente) del Campionato italiano, veniva disputato uno spareggio rapid per assegnare il titolo. Dopo quattro partite, alla cadenza di 25 minuti a testa più 10 secondi per mossa, la situazione era ancora pari; il MF salernitano aveva però la meglio sul suo più quotato avversario nell'ulteriore tie-break lampo (3 minuti più 2 secondi per mossa), superandolo 1.5-0.5 e conquistando, con sorpresa di tutti visto che partiva col numero 10 di tabellone, il suo primo titolo nazionale, nonché il diritto di rappresentare l'Italia nelle prossime competizioni internazionali.

Lo spareggio tecnico ha assegnato a Braga il terzo posto: insieme ai primi due si è guadagnato il diritto di partecipare alla prossima edizione del campionato italiano. Quarto e quinto, sempre a quota 6 su 11, si sono piazzati Lanzani e Mantovani. Degli altri, da rilevare è la prova di Buchicchio, 18 anni il 7 dicembre: il giovane maestro sassarese ha concluso con 4.5 punti su 11, senza strabiliare ma dimostrando di riuscire a competere con alcuni dei più forti giocatori italiani. E gli assenti? I vari Michele Godena, Fabio Bellini, Carlo D'Amore, Ennio Arlandi, Giulio Borgo, Costantino Aldrovandi, Sarno Spartaco ed Elena Sedina, solo per fare i nomi più noti, hanno rinunciato per diversi motivi a competere per il titolo. E' anche per questo che il torneo ha raggiunto a mala pena la 5^ categoria Fide, con una media Elo di soli 2354 punti, una delle più basse delle ultime edizioni. Ma, del resto, gli assenti hanno sempre torto.

Classifica finale: 1°-2° Collutiis, Belotti 6.5 punti su 11; 3°-5° Braga, Lanzani, Mantovani 6; 6°-9° Bellia, Vezzosi, De Santis, Manca 5.5; 10° Genocchio 5; 11° Buchicchio 4.5; 12° Di Paolo 3.5