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Tutte queste cose si aggregano a formare la materia seconda: ogni essere possiede la sua monade dominante. Il processo conoscitivo Leibniz ha individuato la legge della continuità della Natura, che significa che la Natura non fa mai salti (ripropone il paradosso di Zenone dell'infinita divisibilità dello spazio), dal che deriva i suo rifiuto della costituzione atomica della materia. Mentre per Leibniz, in un sistema fisico isolato rimane costante l’energia cinetica, per Cartesio vi rimane costante la quantità di moto (m x V). Nel processo conoscitivo, l’Uomo si appella allo spazio e al tempo, senza i quali non può conoscere. Per i Pitagorici il punto geometrico era assimilabile ad un piccolissimo corpuscolo inscindibile ma materiale; ma se ha spazio, il segmento sarebbe costituito da un numero finito di punti. |
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