Il manuale del piccolo profeta.
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Studio su : Apocalisse 13. Le due Bestie.

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Uno speciale ringraziamento a     che ospita questa pagina.

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Scritto in Novembre 95, rivisto in Maggio 96.

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"Vidi salire dal mare una bestia...
La bestia che io vidi era simile a una pantera,
con le zampe come quelle di un orso ,
e la bocca come quella di un leone..."
(Apoc. 13:1-2).


Questa è l'esatta descrizione simbologicamente letterale del regno dell'Anticristo, e anche dell'Anticristo stesso.
 

Anche il profeta Daniele (cap. 7) vede "salir dal mare" quattro grandi bestie, e l'Apostolo Giovanni in questo suo libro dell'Apocalisse sembrerebbe riferirsi proprio al libro di Daniele.

Giovanni non solo usa la stessa terminologia del profeta ( "...salire dal mare..." ), ma la bestia che egli vede è un "insieme" delle tre bestie descritte da quest'ultimo, come se le tre bestie di Daniele si fossero "fuse insieme" dando vita ad un'unica grande bestia, che"saliva dal mare".

Nel libro di Daniele le quattro bestie sono quattro imperi che avrebbero regnato in Mesopotamia, susseguendosi uno dopo l'altro.

Daniele ci descrive le prime tre di queste quattro bestie dicendo che erano:

la prima simile ad un leone,
la seconda simile ad un orso,
la terza simile ad un leopardo.



Esse erano (e non -rappresentavano- come spiega il verso 17) l'Impero Babilonese, l'Impero Medo-Persiano e l'Impero Greco di Alessandro Magno.

Se la bestia di Giovanni era simile ad un leopardo significa che il suo corpo era come quello di un leopardo, un leopardo con piedi d'orso e bocca di leone, ma sostanzialmente un leopardo.

L'ipotesi è che la Bestia che sale dal mare descritta dall'Apostolo Giovanni sarà un regno grande come quello che il leopardo di Daniele avrebbe indicato, e siccome il leopardo di Daniele era l'impero greco di Alessandro Magno si potrebbe dedurre che il regno del re che verrà al tempo della fine, il cui nome sarà 666, l'Anticristo, avrà un'ampiezza pari a quella dell'impero Greco in questione .

Ma più dell'estensione geografica vera e propria, la caratteristica principale è la rapidità con la quale si formò l'Impero di Alessandro (secondo la simbologia del leopardo).
La rapidità dovrebbe (più dell'incidenza geografica) essere un segnale con il quale il regno dell'Anticristo vedrà la sua nascita. Rapidità che può essere risultato di vittorie militari, politiche, o accordi diplomatici.
 
 

L'Apostolo Giovanni doveva conoscere molto bene le profezie di Daniele, perché il Cristo non può non aver insegnato a tutti i suoi apostoli l'adempimento delle profezie in esso contenute, adempimento che in parte si era già verificato alla sua epoca.
E' facile immaginarlo seduto sotto di un albero al tepore primaverile della Giudea con il rotolo di Daniele tra le mani mentre spiega ai discepoli l'avvicendamento dei regni che si susseguirono da Babilonia in poi, fino all'impero Romano, secondo come è descritto in Daniele capp. 2 e 7.
L'Apostolo sapeva che il leopardo di Daniele era l'impero di Alessandro, e la visione di questa mostruosa bestia che saliva dal mare non può non avergli riportato alla mente tale scrittura (che in qualche modo deve aver collegato con le parole del profeta), forse senza comprenderne il significato.

Se il regno dell'Anticristo avrà la grandezza dell'impero di Alessandro dovrà anche avere qualcosa che spieghi il perché dei piedi simili all'orso dell'impero Medo-Persiano, e anche qualcosa che chiarisca il perché della bocca simile a quella del leone di Babilonia.
 

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Ritengo che il regno dell'Anticristo:

come il Leopardo Greco: sorgerà rapidamente,

come l'Orso Medo-Persiano: avrà una forza
ed una potenza enorme,

come il Leone Babilonese: agirà con furia
e ferocia ineguagliabile.







Questa bestia simile a un leopardo dell'Apocalisse,

aveva dieci corna
e sette teste.




Una di queste sette teste:

"...sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita. " (Apoc. 13:3).

Non ho idea di cosa possa essere o simboleggiare tale ferita, né tanto meno come:  "fu guarita".

Si può ricavare una spiegazione di cosa siano le -teste- analizzando il capitolo 17 del libro.
In questo capitolo una donna sedeva su una bestia di colore scarlatto, e tale bestia aveva anch'essa sette teste e dieci corna.

L'Angelo dice (vs. 9b):

"...Le sette teste sono i sette colli sui quali è seduta la donna; e sono anche sette re.
[10] I primi cinque sono caduti, ne resta uno ancora in vita, l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco. "

"... ne resta uno ancora in vita...", la traduzione letterale dal greco è: "...uno c'è (adesso)...".

Sette teste, ovvero sette re.
Cinque Imperi che nel 94 (circa) D.C. (epoca nella quale l'Apostolo ricevette la rivelazione di questo libro) erano già caduti, il sesto, quello che era che rappresentava la sesta testa quindi l'Impero Romano, e il settimo, la settima testa che sarebbe dovuto venire, indicava l'Impero dell'Anticristo.
Ritornando ad esaminare la testa della bestia che fu ferita a morte, si dovrebbe poter supporre che questa sia il settimo re, il settimo monte, la settima testa della Bestia che saliva dal mare, quindi l'Impero dell'Anticristo che sarà colpito a morte, ma che tale ferita sarà sanata. Resta difficile immaginare cosa possa essere questa ferita, più difficile ancora capire chi può essere ad infierirla e, soprattutto, come e da chi questa ferita sarebbe stata sanata, cioè guarita.

Il governo dell'Anticristo si tirerà addosso una potentissima offensiva militare mai vista prima di allora? Sembrerà sconfitto ma poi miracolosamente risorgerà vincendo la guerra?
In effetti la ragione per cui "... la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia " (vs. 13:3c) è che gli adoratori della bestia si chiedevano ammirati: "...Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?" (vs.4).

Daniele dice: " ...e il re del mezzogiorno verrà a battaglia con un grande e potente esercito (Nota : tale re potrebbe essere lo stesso che combatte contro la bestia e che apparentemente sembrerebbe fosse riuscito a sconfiggerlo infliggendogli una ferita mortale) ma non potrà resistere, perché si ordiranno congiure contro di lui:" (Dan.11:25).
Quando quella potenza che in Daniele viene rappresentata dal re del mezzogiorno attaccherà l'Impero dell'Anticristo sembrerà che riesca a vincerlo, ma attraverso trame e inganni ordite contro di essa verrà distrutta: "il suo esercito sarà travolto e molti cadranno uccisi." (Dan.11:26).
Ricordiamo che il -nostro- Anticristo è: "...un re audace, sfacciato e intrigante." (Dan.8:23).

Secondo la Bibbia ebraico-inglese del: "The British & Foreign Bible Society" la traduzione di "...un re audace, sfacciato e intrigante." è la seguente:
"... a king of fierce countenance, and understandink dark sentences..." che è una traduzione molto più incisiva. Significa infatti: -un re dall'aspetto del volto feroce, che intende  sentenze oscure-

Insieme alla spiegazione delle sette teste, l'Angelo ne fornisce una anche a riguardo delle dieci corna, dicendo di esse:
"
Le dieci corna che hai viste sono dieci re, i quali non hanno ancora ricevuto un regno, ma riceveranno potere regale, per un'ora soltanto insieme con la bestia. "
(Apoc. 17:12).
Queste dieci corna sarebbero state dieci regni che sarebbero sorti, o avrebbero assunto potenza completa, assieme alla bestia, ma per breve tempo.
Questo "tempo" è stabilito in: "... un'ora ."
... cinque anni? ... dieci anni? ... sessanta anni?

"Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi." (Apoc.13:5).

Quarantadue mesi corrispondono ai milleduecentosessanta giorni durante i quali la Donna del capitolo 12 restò nel deserto e durante i quali fu nutrita da Dio (Apoc.12:6)

( 42 mesi x 30 giorni = 1260 giorni ),

e corrispondono anche al periodo concesso ai due testimoni di Dio del capitolo 11 per "profetare", prima di essere vinti dalla bestia: 1260 giorni (Ap.11:3).

Questi dati sono troppo precisi per essere casuali o solo simbolici.

E' difficile dire se "giorno" significa uno dei "nostri giorni", se "mese" significa uno dei "nostri mesi", e sarebbe improprio, secondo me, tentare di spiegarlo adesso.
Questa è solo una "segnalazione".
 

Sembrerebbe che grandi stravolgimenti siano preparati per la Terra e per i suoi abitanti, tanto grandi che il Cristo li ha equiparati ai giorni del diluvio, infatti dice :
"[38] Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca,
[39] e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, (Nota: poi conclude dicendo...) così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo." (Matteo 24:38-39).

 
 

La Bestia che sale dalla terra




Di questa bestia non si conosce nient'altro che :
1) sale dalla terra
2) ha due corna (piccole) come quelle di un agnello.

Non si ha nessun accenno a che cosa fosse simile il suo corpo.
Dell'agnello aveva solo le due corna e questo esclude che potesse assomigliare a quest'animale.

Questa bestia sembra essere lo spirito del potere politico di religioni sataniche.

Questa bestia "... aveva due corna...",
due corna sono due potenze, forse due religioni alle quali la Bestia della Terra ha concesso il suo spirito, vivendo in loro.
Io ritengo che la Bestia che sale dalla terra non possa essere altro che un potere "mistico" della Terra.

Da ambienti "mistici" spunterebbe fuori la seconda Bestia.

Deduco che dovrebbero essere due piccole o nuove religioni perché la bestia ha due corna, ed è presumibile che avverrà una specie di alleanza tra queste due religioni, un accordo, un patto, perché nella visione fanno parte della medesima bestia che avrà una sola voce:
"... parlava come un drago" (vs.13:12), ed il Drago è Satana.
 
 

La Bestia che sale dalla terra è uomo, profeta dello spirito del male. Egli ha una fede immensa. Il suo incarico sarà di operare in modo che gli abitanti della Terra adorino il figlio di Satana, l'Anticristo. Egli si avvarrà del potere di due piccole o nuove religioni.




Affinché questo immenso impero sia facilmente controllabile la seconda bestia farebbe anche in modo che i fedeli siano tutti marchiati sulla fronte o sulla mano destra (vs.16) con il marchio della prima bestia. E' scritto che la seconda bestia : "Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini." (vs.13) con i quali segni sarebbe riuscita nel suo intento ingannatorio verso gli abitanti della Terra.
Il Cristo dice che: "Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti." (Matteo 24:24).
Anche Mosè insegna a diffidare di tali falsi profeti, poiché dice: 
"
[2]Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio
[3]e il segno e il prodigio annunciato succeda ed egli ti dica: Seguiamo dei stranieri, che tu non hai mai conosciuti, e rendiamo loro un culto,
[4]tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima." (Deut.13:2-4).


La seconda bestia avrebbe anche creato un'immagine della prima bestia, alla quale immagine sarebbe stato concesso di avere uno spirito cosicché l'immagine avrebbe parlato e ucciso tutti quelli che si sarebbero rifiutati di adorarla (vs.14-15).
Questo é un punto oscuro !
Che cos'é questa "immagine"?
Come riesce ad avere il potere di uccidere?
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Il tredicesimo capitolo si chiude con quest'ultimo verso:

"Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei." (vs. 18).

"Qui la sapienza è. L'avente senno calcoli il numero della bestia, numero infatti d'uomo è, e il numero di essa (è) seicento sessanta sei." questo il testo esatto tradotto letteralmente secondo il Nuovo Testamento interlineare Greco-Latino-Italiano delle edizioni San Paolo

Queste parole non sono dette da un Angelo, né da alcuno Spirito, né da alcun Santo,

queste sono parole dell'Apostolo,



ovvero l'Apostolo afferma che il numero di quest'uomo è seicento sessanta sei.

Sembrerebbe che egli sapesse di cosa (e forse di chi) stava parlando.

Mentre il libro è un resoconto di visioni e parole viste e udite da Giovanni, qui egli  codifica il nome della bestia.

Ne consegue che egli conosceva il nome della bestia (altrimenti come avrebbe potuto codificarlo?), ma che non ha voluto rivelarlo direttamente.

Ne consegue anche che questo enigma non è inestricabile, ma che invece può essere sciolto da  "... Chi ha intelligenza ..."

Come avrebbe potuto l'Apostolo Giovanni conoscere il nome di quest'uomo?
Mi vengono in mente due possibilità.

La prima è che egli fu trasportato in spirito fino all'epoca in cui quei fatti sarebbero avvenuti vedendone effettivamente la realizzazione, e potendo conoscere nome e cognome della Bestia ce li avrebbe trasmessi sotto il codice di  seicento sessanta sei.

La seconda è che il nome della Bestia è scritto e suggellato fin dal principio, come Gesù non poteva chiamarsi in altro modo che così perché questo è il suo nome ab antico, così anche la Bestia avrebbe già un suo nome preciso che dovrà essere rivelato quando tutte queste cose accadranno, ma che pure l'Apostolo conosceva, potendone quindi calcolare il numero in  seicento sessanta sei.

Che comunque sia stata la prima o la seconda o una terza possibilità ciò poco importerebbe, perché quello che più è importante è che effettivamente l'Apostolo conosceva quel nome, e quel nome è contenuto e nascosto nella cifra seicento sessanta sei.

Secondo S. Ireneo (citato dal Martini nella sua Bibbia) il significato è che il nome di quest'uomo, l'Anticristo, trascritto in lingua greca (e questo qualunque ne sia l'origine) e conteggiato secondo il valore numerico assegnato ad ogni singola lettera dell'alfabeto greco, avrebbe dato come risultato finale la fatidica cifra seicento sessanta sei.

 
(La seguente nota aggiunta nel marzo 2007)
Poichè il testo originale separa in tre parti tale cifra sorge il dubbio se il "codice" della bestia sia una sola cifra (seicentosessantasei), oppure tre cifre separate (seicento / sessanta / sei).
Il numero della bestia dovrà essere "calcolato" "da chi ha intelligenza", ma non ci viene specificato che tipo di calcolo dovrà essere applicato.
Addizione? Sottrazione? Moltiplicazione? Divisione? Equazione algebrica?
Nel corso dei secoli il numero 666 si è prestato a così tante interpretazioni da perdere quasi ogni valore, potendosi applicare ad innumerevoli circostanze e personaggi della storia.
Può persino sorgere il dubbio che nessuno degli antichi o recenti interpreti si sia avvicinato, potendo essere (forse) tale numero la risultante di una qualche equazione algebrica che abbia come base il codice del suo DNA.
Una precisa equazione algebrica applicata al codice del suo DNA avrebbe un risultato universale e unico, diversamente quindi dalla trascrizione in numeri del suo nome partendo dalla lingua greca, ebraica o latina.
Il N.T. interlineare traduce così: 
"...numero infatti d'uomo è", non parla specificatamente del "nome" di un uomo, ma del suo "numero", e se oggi, Marzo 2007, qualcuno ci parla di un "numero di un uomo" non penseremmo al suo nome, ma a qualcosa di simile al suo codice DNA,

cioè la sua chiara, unica e inequivocabile -informazione genetica-

(almeno a me è ciò che queste parole dell'Apocalisse suggeriscono attualmente).
Essendo i numeri universali il problema non sarebbe costituito da quale lingua applicare per interpretare tale codice, ma dal conoscere l'esatta equazione da applicare.
Un altro problemuccio consisterebbe inoltre nel procurarsi  il suo DNA.
(Nota aggiunta nel marzo 2007).



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