Il manuale del piccolo profeta.
http://www.oocities.org/mapipro

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Deuteronomio 13.
Corrispondenze con il "Tempo della Fine".
Esatta definizione del termine: Belijja'al.

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Uno speciale ringraziamento a     che ospita questa pagina.

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Scritto dal 10 al 25/11/94, rivisto nel Marzo-Aprile 95, Aprile 96.
 

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 D e u t e r o n o m i o       1  3


"[2]Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio

[3]e il segno e il prodigio annunciato succeda ed egli ti dica: Seguiamo dei stranieri, che tu non hai mai conosciuti, e rendiamo loro un culto,
[4]tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima.
[5]Seguirete il Signore vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, obbedirete alla sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli.
[6]Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto l'apostasia dal Signore, dal vostro Dio, che vi ha fatti uscire dal paese di Egitto e vi ha riscattati dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore tuo Dio ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male da te.
[7]Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l'amico che è come te stesso, t'istighi in segreto, dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, dei che né tu né i tuoi padri avete conosciuti,
[8]divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da una estremità all'altra della terra,
[9]tu non dargli retta, non ascoltarlo; il tuo occhio non lo compianga; non risparmiarlo, non coprire la sua colpa.
[10]Anzi devi ucciderlo: la tua mano sia la prima contro di lui per metterlo a morte; poi la mano di tutto il popolo;
[11]lapidalo e muoia, perché ha cercato di trascinarti lontano dal Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile.
[12]Tutto Israele lo verrà a sapere, ne avrà timore e non commetterà in mezzo a te una tale azione malvagia.
[13]Qualora tu senta dire di una delle tue città che il Signore tuo Dio ti dà per abitare,
[14]che uomini iniqui sono usciti in mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, che voi non avete mai conosciuti,
[15]tu farai le indagini, investigherai, interrogherai con cura; se troverai che la cosa è vera, che il fatto sussiste e che un tale abominio è stato realmente commesso in mezzo a te,
[16]allora dovrai passare a fil di spada gli abitanti di quella città, la voterai allo sterminio, con quanto contiene e passerai a fil di spada anche il suo bestiame.
[17]Poi radunerai tutto il bottino in mezzo alla piazza e brucerai nel fuoco la città e l'intero suo bottino, sacrificio per il Signore tuo Dio; diventerà una rovina per sempre e non sarà più ricostruita.
[18]Nulla di ciò che sarà votato allo sterminio si attaccherà alle tue mani, perché il Signore desista dalla sua ira ardente, ti conceda misericordia, abbia pietà di te e ti moltiplichi come ha giurato ai tuoi padri,
[19]qualora tu ascolti la voce del Signore tuo Dio, osservando tutti i suoi comandi che oggi ti dò e facendo ciò che è retto agli occhi del Signore tuo Dio."
 

Mosè era al corrente dei più grandi segreti del mondo e dell'universo intero. Di lui il Cristo dice: "...perché di me egli ha scritto." (Giov. 5:46).
Sarebbe quindi un errore grossolano e imperdonabile il credere che egli abbia parlato, in questo capitolo 13 del Deuteronomio, solamente in linea teorica e generale. Egli ha sempre saputo con esattezza ciò che diceva, e se ha potuto parlare del Cristo ha sicuramente potuto parlare anche dell'Anticristo.
Comunque ... che sia dato ad ognuno secondo la propria fede.

Questo capitolo presenta una notevole quantità di analogie con gli avvenimenti che, in accordo con altri passi scritturali, avverranno nel tempo finale.

Il verso 2 dice:
"
[2]Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio"

Il Cristo in Matteo 24:24 avverte: "Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti."

L'Apostolo Paolo in II Tess. 2:9 dice: "la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri,"

L'Apostolo Giovanni (Apoc.13:13-14) dice: "Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra... "

Il personaggio di cui parla Giovanni non è l'Anticristo ma il falso profeta che metterà al suo servizio le conoscenze magiche occulte delle quali sarà diventato padrone, al quale, attraverso queste conoscenze, sarà dato di  sedurre gli abitanti della terra.
Sarà questo falso profeta che istituirà il Marchio.
Le parole dell'Apostolo Paolo non sono in contrasto con quelle dell'Apostolo Giovanni, anzi, sono complementari. Paolo parla dell'Anticristo indicando la sua venuta a causa di opere potenti, di segni e prodigi bugiardi, ma non specifica che egli ne sarà  l'autore diretto, bensì il beneficiario, infatti la realizzazione di tali opere potenti e segni e prodigi bugiardi sarà resa possibile "nella potenza di satana", presumibilmente congiunta con quella dei suoi agenti in Terra.
L'Apostolo Giovanni entra più nel dettaglio e pone una distinzione netta e precisa tra l'Anticristo, ovvero la Bestia che sale dal mare, e il Falso Profeta attraverso il quale l'Anticristo sarà adorato dagli abitanti della Terra, rappresentando questo Falso Profeta con una Bestia che sale dalla Terra.
La relazione tra il primo verso del capitolo 13 del Deuteronomio di Mosè e la Fine dei Tempi, è da rilevare con l'avvento e conseguente -predicazione- del Falso Profeta che sì porrà al servizio dell'Anticristo.
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Prima analogia : il profeta che mostra segni e prodigi.


Verso 3 :

"[3]e il segno e il prodigio annunciato succeda ed egli ti dica: Seguiamo dei stranieri, che tu non hai mai conosciuti, e rendiamo loro un culto,"

Questi segni e prodigi di cui parla Mosè avrebbero avuto come scopo la seduzione del popolo di Dio, spingendolo a seguire dei fino ad allora sconosciuti, così come il falso profeta del tempo che verrà avrà come scopo la seduzione degli abitanti della terra per spingerli a servire l'Anticristo. Questi saranno sedotti, cioè sviati da Dio: "... perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi.". "... ( Nota : i quali) ... hanno acconsentito all'iniquità." ( II Tess. 2:10-12), il che significa che trarranno un qualche genere di beneficio personale da questa loro scelta.

Questi segni e prodigi non sono fini a se stessi, ma attuati allo scopo di distogliere la fede degli uomini in Dio per indirizzarla verso altri dei. Da notare che questo scopo è diametralmente opposto a quello voluto dal Cristo nei miracoli che Egli operava, il quale se sanava malati, dava la vista ai ciechi, mondava lebbrosi, resuscitava i morti, faceva ciò a testimonianza della Potenza do Dio, e questo affinché gli uomini avessero fede nel Padre.
Il Falso Profeta, invece, compirà tali prodigi per spingere all'adorazione dell'Anticristo e, quindi, all'adorazione di Satana in lui.
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Seconda analogia : tali segni spingono
all' allontanamento da Dio.


Versi 3, 7, 14:

"[3]e il segno e il prodigio annunciato succeda ed egli ti dica: Seguiamo dei stranieri, che tu non hai mai conosciuti, e rendiamo loro un culto,

"[7]Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l'amico che è come te stesso, t'istighi in segreto, dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, dei che né tu né i tuoi padri avete conosciuti,"

"[14]che uomini iniqui sono usciti in mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, che voi non avete mai conosciuti,"

Per tre volte Mosè sottolinea che questi dei verso i quali i falsi profeti spingeranno il popolo, saranno degli dei che loro non avevano mai conosciuto.
Immediato è quindi il collegamento con il libro di Daniele, nel quale, parlando dell'ultimo personaggio negativo del tempo della fine egli dice: "[37] Egli non si curerà neppure delle divinità dei suoi padri né del dio amato dalle donne, né di altro dio, poiché egli si esalterà sopra tutti. [38] Onorerà invece il dio delle fortezze: onorerà, con oro e argento, con gemme e con cose preziose, un dio che i suoi padri non hanno mai conosciuto. " ( Dan 11:37-38 ).
Questo secondo la versione biblica CEI.

Il Martini invece dice: "Egli non farà stima del dio de' suoi padri, e sarà dominato dalla libidine, e non terrà conto d'alcuno degli dei, perché si metterà al di sopra di tutte le cose. Ma renderà onore al dio Maozim  nella sua residenza: e questo dio ignoto a' padri suoi onorerà con doni d'oro, d'argento, di pietre preziose, e di ricca suppellettile."
Il Martini ci fornisce il nome di questo dio che sarà adorato da questo personaggio.
Il Martini dice: "dio Maozim".

"Deum autem Maozim ..." secondo la Vulgata.

"Et Deum Mahozim ..." secondo la bibbia ebraico-latina Pagnini del 1581.

La parola ebraica -Maozim- così come viene pronunciata significa in effetti -fortezze- e  la -m- finale pluralizza la parola.
Nei tre casi sopra citati la parola è stata restituita così come appare dall'ebraico ed è assunta a funzione di nome proprio (nota: ne ignoro il motivo), nelle altre Bibbie il termine è  semplicemente tradotto nel suo significato: -fortezze-.
Comunque sia :
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Terza analogia : dèi sconosciuti ai padri.



Verso 6 :

"[6]Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto l'apostasia dal Signore, dal vostro Dio, che vi ha fatti uscire dal paese di Egitto e vi ha riscattati dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore tuo Dio ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male da te."

Questo falso profeta che compie segni e opere straordinarie spinge all'apostasia dal Signore.
Apostasia, non significa un semplice allontanamento, ma piuttosto rinnegamento.
"Nel suo significato originale indica l'abbandono totale della fede cristiana da parte di chi è stato battezzato" (Enciclopedia Minerva).
L'apostata non è colui che cessa di credere in Dio, ma bensì colui che si ribella volontariamente a Dio, ben consapevole della sua esistenza.
Nell'apostata è insita la profonda convinzione che ciò che Dio fa, o che ha fatto, è sbagliato, l'apostata è profondamente convinto di saper far funzionare le cose in modo migliore di come possa fare Dio, ... egli conosce un modo migliore.
Per pensare di poter fare le cose meglio di Dio serve naturalmente una fiducia sconfinata in se stessi, che in altre parole significa possedere un orgoglio sterminato.
L'aver fiducia in se stessi è sicuramente un lato positivo che ogni essere umano dovrebbe avere, mentre l'ergersi al di sopra di quelli che sono i limiti reali rientra in quella sfera dell'orgoglio umano nella quale Satana gioca, contro l'uomo, le sue carte migliori.
L'orgoglio è una grossa e temibile bestia contro la quale Dio ha da sempre usato nei suoi profeti la spada tagliente dell'umiltà perché rimanessero integri nei loro cuori e nelle loro menti. L'apostata è quell'uomo orgoglioso che non sentendosi riconosciuto nei suoi meriti passa dalla parte opposta. Giuda Iscariota è un perfetto esempio di apostata. Quando si rese conto che la via di Cristo non era parallela alla sua non esitò, e lo dette in man dei suoi nemici.
Apostasia e tradimento abitano insieme.
Chi sarà traditore? Chi si ergerà al di sopra dei suoi limiti per andare a giudicare Iddio?
Chi gli dirà : - Dio, tu hai sbagliato, adesso spostati e lascia fare a noi - ?
Poiché questo è ciò che lo spirito di Satana nell'Anticristo spingerà a fare, spingerà all'apostasia.

L'apostasia  è tra i segni dell'ultimo tempo prima che il Cristo ritorni per stabilire il Suo Regno Eterno sulla Terra: "... Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia..." (2Tess 2:3).
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Quarta analogia : l'apostasia.



Verso 15 :

"[15]tu farai le indagini, investigherai, interrogherai con cura; se troverai che la cosa è vera, che il fatto sussiste e che un tale abominio è stato realmente commesso in mezzo a te,"

La parola abominazione appare anche nel libro di Daniele che dice: 
"
[31] Forze da lui armate si muoveranno a profanare il santuario della cittadella, aboliranno il sacrificio quotidiano e vi metteranno l'abominio della desolazione." (Dan. 11: 31).

Mosè applica il termine -abominazione- in queste circostanze:
"[10]Non si trovi in mezzo a te (Nota : popolo d' Israele) chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; [11]né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, [12]perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni (nota : le quali commettono tali cose) davanti a te." ... quindi chi esercita arti occulte è abominazione all'Eterno. 

In  II Re 21:1-7 viene descritto Manasse, Re di Giuda, che si rese responsabile di tutte le abominazioni  descritte in Deuteronomio 18:10-12. Egli eresse altari a Baal, si dette alla magia, fece passare il figlio per il fuoco, adorò l'esercito del cielo, fece idoli d'Astarte.
Lo stesso testo si trova anche in  II Cronache 33:1-7.
E' a motivo di tali pratiche magiche, profane e demoniache che Iddio dette agli Israeliti ordine di non prendere moglie, né andare a marito con nessuno di quelle nazioni, alfine di non esserne a loro volta contaminati.
Esdra, all'udire dai capi, che i capi stessi e il popolo ignoravano questa legge di Mosè si stracciò le vesti ed il mantello, si strappò i capelli della testa e della barba e si mise a sedere, costernato,  fino all'ora dell'oblazione della sera, poi pregò dicendo:
"6] ... Mio Dio, sono confuso, ho vergogna di alzare, Dio mio, la faccia verso di te, poiché le nostre colpe si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa; la nostra colpevolezza è aumentata fino al cielo." (Esdra 9:6). 

Egli nella sua preghiera ricorda, in segno di colpa, il comandamento dato dai profeti al popolo, i quali dissero : 
"
[11] ... Il paese di cui voi andate a prendere il possesso è un paese immondo, per l'immondezza dei popoli indigeni, per le nefandezze di cui l'hanno colmato da un capo all'altro con le loro impurità." (Esdra 9:11)

I capi del popolo riferendo tali cose ad Esdra dissero:
"
[1] ... -Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i leviti non si sono separati dalle popolazioni locali, nonostante i loro abomini, ... [2] ma hanno preso in moglie le loro figlie per sé e per i loro figli: così hanno profanato la stirpe santa con le popolazioni locali; anzi i capi e i magistrati sono stati i primi a darsi a questa infedeltà-." (Esdra 9:1-2).

-Abominazione- è esercitare arti occulte.

In Deuteronomio 7:25 Mosè dice che le immagini degli dei sono un'abominazione.
Apocalisse 13:15 (sul falso profeta): "[15] Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia."

L'immagine della bestia che sarà creata nel Tempo della Fine è abominazione a Dio, perché rappresenta l'immagine di un dio. Tale immagine sarà adorata dagli uomini.

Il Cristo dice in Matteo 24: "15] Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -, [16] allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, [17] chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, [18] e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. ... [21] Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà." (versi 15-18 e 21)

Ora, qual può essere abominazione più grande dell'immagine di un dio che esercita arti occulte? E qual desolazione può essere più grande di tale immagine posta nel Santuario di Dio? E qual ribellione a Dio può esser maggiore dell'adorazione del popolo di tale immagine?
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Quinta analogia : parola -abominazione-
e suoi significati derivati.


Verso 14 :

"[14]che uomini iniqui sono usciti in mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, che voi non avete mai conosciuti,"

Dal testo originale ebraico in questo verso è presente il termine -Belijja'al-, che è tradotto con -uomini perversi-.
Tale termine ha un significato oscuro.
Nel Grande Lessico del Vecchio Testamento delle edizioni Paideia il termine non è tradotto, proprio a causa della difficoltà di assegnargli un solo significato. Tale lessico riferisce testualmente: "L'etimologia è incerta e controversa, e le versioni antiche ci aiutano solo a delimitare la sfera semantica della parola, non a chiarire il problema etimologico." (Colonna 1329, termine studiato ed esposto da B. Otzen).

Trascrivo i significati di questo termine ebraico, tratti dal lessico sopramenzionato:

 A) : Signore dei capri  (col. 1329)
 B) : Derivazione dal nome della dea accadica Belili, dea infernale, quindi il termine significherebbe -aldilà- (col. 1329)
 C) : Coloro che si sono scrollati di dosso il giogo di Dio (col. 1330)
 D) : Ciò che non sale (col. 1330)
 E) : Ciò che non ha successo (dunque -disperazione-) (col. 1330)
 F) : Luogo da cui non si risale, o che non lascia risalire con riferimento al regno dei morti. (col. 1330)
 G) : Inutilità,  comportamento negativo, nullità (col. 1331)
 H) : Non-re (col. 1331)
  I) : Confondere o danneggiare (col. 1331)
 L) : Confusione o danno, forse -persona dannosa- (col. 1331)
 M) : Divorare, distruzione, abisso ,-divoratore-, oppure, personificato -nemico-. (col.1331)
 N) : Alcuni pongono in rilievo l'aspetto personale: Belijja'al sarebbe una forma del diavolo, un principe del regno dei morti, oppure un idolo (col. 1331)
 O) : I -torrenti di Belijja'al-(a) hanno chiaramente carattere  infernale e  rappresentano tanto la morte quanto le acque del caos, dato che il pensiero ebraico identifica il regno dei morti e le profondità del caos. (col. 1333)
 P) : tutto ciò che proviene dalle forze del caos: per gli israeliti questo è tutto ciò che è nemico di Dio e della società.  (col. 1333)
 Q) : Male primordiale (col. 1334)
 R) : Re Davide, salmo 101:3, si dice esente da -ogni cosa di Belijja'al- (col. 1335)
 S) : In II Samuele 23 è- l'antitesi del re giusto - (col. 1335)
 T) : In Proverbi 6:12 si dice che -il perverso è un uomo di Belijja'al, che inganna il prossimo con gesti strani.- Secondo il Mowinckel, questi gesti sono-segni magici- o -carichi di forza- di cui si serve il mago, autore d'iniquità. Per mezzo loro egli abusa dei poteri cultuali. (col.1337)
 U) : Uno che -dissotterra sciagura- (col. 1337)

L'Apostolo Paolo nella sua seconda lettera ai Corinzi, cap 6:14-15, dice:  
"[14] Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? [15] Quale intesa tra Cristo e Beliar ..."

L'Apostolo presenta Beliar come qualcosa di diametralmente opposto a Cristo, così come le tenebre sono opposte alla luce, e come l'iniquità è opposta alla giustizia.
I due termini, l'ebraico Belijja'al e il greco Beliar, appaiono molto simili, con un unica differenza nella lettera finale, la -elle- dell'ebraico, contro la -erre- del greco.
Secondo l'Encyclopaedia Judaica (in lingua inglese, editore Keter Publishing -Gerusalemme- 1971, pag. 428-429), i due termini esprimono lo stesso concetto (vedi alla voce: Belial).
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Belijjal, o Beliar, è qualcosa di diametralmente opposto al Cristo.

La suddetta enciclopedia cita testualmente:" ... Belial ( usually written Beliar ) is the name of the Prince of Evil." Che tradotto significa:  "... Belial (solitamente scritto Beliar) è il nome del Principe del Male".
Continua inoltre: "Belial è lo spirito delle tenebre ... Gli uomini malvagi sono dominati da esso o dai suoi spiriti attendenti."

Sia dunque che il termine Belijja'al simboleggi un'entità spirituale ben definita, oppure che rappresenti il mondo infernale, renderemo la traduzione del verso 13 con :


"Degli uomini di Belijja'al ...".

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Sesta analogia: Belijja'al



(Nota : non spiego volutamente il motivo per cui collego il termine Belijja'al al Tempo della Fine perché mi riservo di trattare l'argomento più avanti, mi limito perciò semplicemente a segnalarlo come analogia. )
 



 

Versi 16-17 :

"
[16]allora dovrai passare a fil di spada gli abitanti di quella città, la voterai allo sterminio, con quanto contiene e passerai a fil di spada anche il suo bestiame.
[17]Poi radunerai tutto il bottino in mezzo alla piazza e brucerai nel fuoco la città e l'intero suo bottino, sacrificio per il Signore tuo Dio; diventerà una rovina per sempre e non sarà più ricostruita."

Tutto il capitolo 13 del libro del Deuteronomio di Mosè è un anatema contro chiunque si ribelli a Dio o pratichi arti occulte, in particolare contro chi, praticando tali prodigi, ne faccia uso affinché i figli di Dio siano sviati dalla giusta fede.
Di tutto questo capitolo i versi dal 12 alla fine costituiscono la sentenza, ovvero la condanna di tutti quegli uomini di Belijja'al che seducendo i figli d'Israele li istigano al servizio di altri dei, condanna che colpisce altresì tutti quei figliuoli d'Israele che si lasciano fuorviare. La colpa risulta essere così grave che anche le cose venute a contatto con questi uomini divengono impure in modo tale che possono e devono solo essere bruciate, gli abitanti e gli animali passati a fil di spada, e la città distrutta interamente con divieto perpetuo di ricostruzione, con divieto inoltre, a coloro che avrebbero eseguito la condanna, di impossessarsi di alcun tesoro o cosa appartenuta alla città.

Questa è la conseguenza naturale, ragionata e pacifica della fede degli uomini in Belijja'al.

Considerando che la Terra, meravigliata, andrà dietro alla Bestia (Apocalisse 13:3 "...Allora la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia"), essa, Terra tutta, si renderà colpevole di abominazione agli occhi di Dio, e il profeta Isaia nel capitolo 24 dice:
"[3] Sarà tutta spaccata la terra sarà tutta saccheggiata... 5] La terra è stata profanata dai suoi abitanti, perché hanno trasgredito le leggi, hanno disobbedito al decreto, hanno infranto l'alleanza eterna. [6] Per questo la maledizione divora la terra, i suoi abitanti ne scontano la pena; per questo sono bruciati gli abitanti della terrae sono rimasti solo pochi uomini."

Se l'atto di condanna di Mosè pronunciato in questo capitolo dovrà essere eseguito letteralmente ciò significherebbe che a seguito dell' adorazione della Terra  di quest'uomo elevato a dio, tutta la Terra sarà data alle fiamme ed ogni cosa in essa, distrutta.
Cosa siano in realtà queste -fiamme- non saprei. 
Certo è che in ogni parte delle Scritture quel giorno è descritto come qualcosa di terribile e tremendo.
Ho già detto e ripeto che la Fine dei Tempi non è la fine del genere umano, ma che in quella Fine dei Tempi il genere umano si sentirà addosso il peso dell'ira del Giudizio di Dio questo è certo !

"[37] Come fu ai giorni di Noè... venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo" dice il Cristo (Matteo 24:37-39).

Matteo 13:24-30, parabola delle zizzanie.
"[24] Un'altra parabola espose loro così: "Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. [25] Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. [26] Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. [27] Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? [28] Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? [29] No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. [30] Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio".

Spiegazione: ( Matteo 13 : 37-43 )

"[37] Ed egli rispose: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. [38] Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, [39] e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo (Nota: letteralmente -il compimento dell' evo-), e i mietitori sono gli angeli. [40] Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. [41] Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità [42] e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. [43] Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!"

L'Apostolo Pietro dice nella sua seconda lettera (vs. 3:7-12):
"
[7] Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi... [10] Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta... [12] ... la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno!"

Con un ipotesi così agghiacciante in vista ognuno si sentirebbe spronato a fare in modo che tale giorno arrivi il più tardi possibile, invece l'Apostolo Pietro sempre nella sua seconda lettera, cap.3 versi 11 e 12 dice: "[11] Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, [12] attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio..." e il Cristo, in Matteo 24:14: "[14] Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine."
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Settima Analogia : il Fuoco.


La predicazione del futuro Regno di Dio sulla Terra da parte di ogni credente sarà ciò che affretterà la venuta di quel giorno, ed essi saranno combattuti aspramente e violentemente dai figli delle tenebre viventi su questa Terra, che ne stermineranno in gran numero .

Dan 11: "[32] ... ma quanti riconoscono il proprio Dio si fortificheranno e agiranno. [33] I più saggi tra il popolo ammaestreranno molti, ma cadranno di spada, saranno dati alle fiamme, condotti in schiavitù e saccheggiati per molti giorni."

Dan 8: "[24] ... distruggerà i potenti e il popolo dei santi."

Dan 7:  "[25] ... i santi gli saranno dati in mano per un tempo, più tempi e la metà di un tempo."

Apoc. 13: "[7] Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli..."

Matteo 24: "[21] Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. [22] E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati."

Questo sarà l'epilogo della guerra iniziata al principio del mondo, la grande guerra dello Spirito, le forze del bene contrapposte a  quelle del male, le forze della luce contrapposte a quelle delle tenebre, le forze del Cristo contrapposte a quelle dell'Anticristo, e i suoi effetti devasteranno la terra e l'animo di ogni essere umano vivente e vissuto.

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"Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno."
(Luca 21:33).
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Note.
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(a)   
"[5] Mi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti impetuosi (Nota: torrenti di Belijja'al)". (Salmo 18:4). In questo verso Re Davide preannuncia la morte del Cristo (Nota: vedi tutto il Salmo).
 


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