Il manuale del piccolo profeta.
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Lettera aperta al Signor Onorevole
Oscar Luigi Scalfaro,
Presidente della Repubblica Italiana.

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Uno speciale ringraziamento a     che ospita questa pagina.

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Al Signor On. Oscar Luigi Scalfaro,
Presidente della Repubblica e del
Consiglio Superiore della Magistratura.
 

       Firenze il 11 / 11 / 96

    Illustrissimo Signor Presidente,
in relazione alla lettera aperta trasmessaLe in data 15/02/96 dal Virgilio Gaito (allegato1), attuale Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, è mio pregio esporLe quanto segue.

    Il Gaito fin dalle prime righe della stessa e poi più in appresso (punti evidenziati
nell'allegato 1), dichiara apertamente la "regolarità", nonché la palesità dell'Ordine ch'egli presiede. Tale "regolarità ", stando a quanto risulta sul libro I Massoni di Marcel Valmy, massone anch'egli, edito da Cantini in Firenze nel 1991, pag 24 è così ottenuta :

"Il riconoscimento della regolarità o meno di una Grande Loggia, in qualsiasi paese si trovi, dipende ancor oggi dalle decisioni della Gran Loggia Madre Britannica, alle quali in seguito si conformano di norma tutte le altre Grandi Logge da essa riconosciute."

    In allegato 2 Le trasmetto fotocopia dell'annuncio fatto pubblicare in forma ufficiale ed a nome del Grande Oriente d'Italia, dallo stesso Gaito sul quotidiano inglese Times del giorno 16/02/96, ossia, il giorno successivo a quello in cui il Gaito si è premurato di scriverLe l'anzidetta lettera, annuncio apparso in terza pagina, in basso a destra e d'ampiezza pari a un quarto di pagina (la fotocopia in allegato 2 è a grandezza naturale).

    Come potrà sincerarsi personalmente il Gaito afferma che l'Ordine Massonico ch'egli stesso presiede "... è stato ingiustamente e infondatamente considerato come irregolare dai vostri Corpi Istituzionali fin dal 1993".

    Io mi chiedo: com'è possibile un giorno sbandierare a Lei, Signor Presidente, la propria "regolarità" e il giorno dopo (il "letterale" "giorno dopo") lamentarsi pubblicamente proprio verso la fratellanza massone inglese perché l'Autorità Massonica Mondiale con sede a Londra, la Loggia Madre che dispensa tali "certificati di regolarità" considera il Grande Oriente d'Italia irregolare? E irregolare sin dal 1993?  E tutto ciò solo e "limitatamente" circa il merito della pretesa regolarità del Gaito, poiché anche pur ammettendone il "legale" possesso, quello della Massoneria è, è sempre stato e sempre sarà un problema da risolvere.

    Or forte dell'insegnamento del mio Signore, Gesù il Cristo, che chi è fedele nelle piccole cose lo sarà anche nelle grandi, e altresì che chi è infedele nelle minime lo sarà anche nelle grandi passo ad esporLe un'altro punto "equivoco" della stessa lettera, "equivoco" in quanto che, al pari di quanto già esposto, necessiterebbe di approfondite delucidazioni.

    Trascrivo dalla stessa: "Ma al secondo punto, a proposito del Magistrato civile supremo e subordinato, si sancisce che un Muratore è un -pacifico suddito- dei Poteri Civili (ovviamente intesi in tutta la gamma statuale), ovunque egli risieda o lavori e non deve essere mai coinvolto in complotti e cospirazioni contro la pace ed il benessere della Nazione. Ecco la risposta a chi ci ha accusato di mene eversive o di complotti."

     Il Gaito afferma dunque che nei loro Statuti "sta scritto" -che non si deve cospirare-.

    Mi pregio trascriverLe ciò che invece sta scritto nel libro Rituali massoni del primo e del trentesimo grado ... per la prima volta pubblicati e commentati, edito nel 1874 dalla Tipografia Cattolica in Roma ed a cura (probabilmente) di un Gesuita.

    Ho esaminato tale libro presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze che è catalogato sotto la collocazione 10.9.73 e attualmente in restauro.

    L'autore scrive a pag. 59: "Finalmente; chi entra in massoneria entra in una setta segreta, non solo empia e antireligiosa, ma ribelle e antipolitica. E dico che questo scopo settario ed antipolitico della massoneria si dee, da chi non sia proprio un imbecille, capire a prima vista anche se entri per la prima volta in massoneria. E basti a ciò dimostrare il discorso che, secondo il Rituale del Clavel, fa il Venerabile all'Apprendista nello stesso primo ricevimento: - ... I massoni si devono aiutare tutti con tutti i mezzi, all'occasione " ed annota il gesuita: "(cosicché se un massone è carcerato o reo ed un massone è giudice o carceriere, si sa quello che dee nascere: e così si spiegano certi misteri di fughe e di assoluzioni)." Prosegue poi il Rituale: "E' impedito ai massoni di immischiarsi nelle cospirazioni. Ma se avvenisse che voi giungeste a sapere che un massone si è accinto a simili imprese, e se vi soccombe, dovete aver compassione della sua sciagura: ed il legame massonico vi farebbe anche un dovere di usare tutta la vostra influenza personale e quella dei vostri amici per scemare il rigore della pena in cui fosse incorso.-"

    Che i Rituali Massoni siano a tutt'oggi ancora in vigore si evince dal libro Statuti
Generali della Società dei Liberi Muratori del Rito Scozzese Antico e accettato pubblicati in Napoli nel 1820, con prefazione di Longino Valbia, edito dal Dott. Giovanni Bolla, 1960, (collocazione presso la stessa Biblioteca: B.10.3.829), che a pag. 103, circa gli Statuti Generali e i Rituali riporta i seguenti articoli :

"Art. 532 - Formano parte integrante degli Statuti e portano conseguentemente lo stesso carattere d'inviolabilità, i cosi detti rituali, divisi l'un l'altro, e relativi ai misteri, ai segreti, alla disciplina, alla liturgia, ed alle dottrine di ciascuno dei 33 gradi della Massoneria Scozzese.
Art. 533 - La lettura dei rituali non può senza profanazione, permettersi ai massoni, se non in ragione dei gradi rispettivamente posseduti. In conseguenza la loro pubblicazione per mezzo della stampa è riguardata e punita come alto tradimento."

    Ora, l'-alto tradimento- richiama alla mente una organizzazione di stampo prettamente militare.
    Gli stessi due articoli vengono citati dal gesuita nel suo libro del 1874, con la sola differenza del numero dell'articolo poiché l'attuale 532 lo riporta come il 533, e l'attuale 533 come il 534. Sempre dalla stessa fonte gesuita Le riporto alcune parole-chiave dei Rituali "caduti in mano" delle autorità cattoliche e riguardanti il preteso disinteresse massonico alle attività politiche.

    Da pag. XII in nota: "Or ecco quello che si legge nel rituale segretissimo del 29 grado a pag. 48: - Quanto sarebbero degenerati i massonicii misteri se, volendo tener dietro al programma del volgo dei massoni, l'iniziato non dovesse mai occuparsi né di politica né di religione. - E nel Rituale del grado 22 a pag. 46, si dice: -La società dei liberi muratori è da considerarsi in uno stato di permanente cospirazione contro i loro oppressori.-
E nel Rituale del grado 19 a pag. 8 si aggiunge: - In fin dei conti la società dei liberi muratori è né più né meno che una cospirazione contro il dispotismo politico ed il fanatismo religioso-."

    Certo che, se interpellato, il Gaito certamente negherebbe tali "pericolose" (per sé stesso) parole, giungendo forse fino al punto di esporsi al rischio dell'-alto tradimento- infrangendo l'anzidetto carattere di inviolabilità di tali Rituali e giungendo forse fino al punto di farLe dono di una copia, la qual sarebbe, altrettanto certamente, preventivamente e accuratamente ripulita e nettata da ogni sozzura.

    Chiudo l'argomento sottolineando, di contro, l'indiscutibile nobiltà d'animo dello stesso Gaito, il quale all'indomani del suo insediamento sul seggio massone avvenuto, com'egli stesso Le ricorda nella sua lettera, nel Dicembre 93, pochi giorni prima cioè in cui fu sventato un attentato contro il Procuratore Agostino Cordova che aveva individuato ventisei Logge "coperte", nonché settantacinque nominativi di magistrati massoni e ottenendo dall'allora Ministro della Giustizia Giovanni Conso provvedimenti disciplinari per ventuno di essi (che io sappia), si fece carico di dimostrare la propria e comune felicità massone nell'apprendere che tale attentato fosse stato, appunto, sventato. Ben ci pare evidente, infatti, qual triste evento sarebbe stato per il Gaito e la Massoneria tutta, s'egli avesse dovuto salutar la nomina a Venerabile Gran Maestro Massone nell'ordine del Grande Oriente d'Italia, con la ferale notizia della morte, in attentato, del Cordova. Invece egli, forte della anzidetta nobiltà d'animo non si fece scrupolo di rivolger al Cordova tali parole: "Le giungano le più vive congratulazioni della massoneria italiana di Palazzo Giustiniani per lo scampato pericolo ... (ed anche la) solidarietà e la collaborazione di tutti i massoni del Grande Oriente d'Italia, nella strenua lotta che ella ed i tanti magistrati italiani con coraggio e abnegazione conducono quotidianamente per debellare il fenomeno della criminalità organizzata." Di tal cosa bisogna dunque rendergli atto.

    Incerto se, potrebbe essere stato proprio a causa di tal inchiesta che l'ordine del Grande Oriente d'Italia perse, a detta dello stesso Gaito nell'annuncio sul Times, la tanto ricercata "regolarità ", tanto ricercata "regolarità " in quanto richiesta, a quanto mi risulta, nel lontano 1862, ottenuta "solo" centododici anni dopo nel 1974 e "ripersa" nel 1993 (credo ciò costituisca un vero e proprio record).

    Certo di non averLe trasmesso alcunché di ignoto o segreto creda alla mia lietezza d'animo che mi nasce dal sapere di aver assolto, nella presente, il mio buon dovere di cittadino italiano e cristiano sincero.

     Cordiali saluti.

                                                                                                        firma...
 
 



Trasmessa con raccomandata n. 7014 del 11/11/96 da uff. post. Firenze Centro
 

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