Il manuale del piccolo profeta.
http://www.oocities.org/mapipro

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Salmo 23.

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Uno speciale ringraziamento a     che ospita questa pagina.

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"23 Il buon pastore


[1] Salmo. Di Davide. 


Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla;

[2] su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce.

[3] Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome.

[4] Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.

[5] Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca.

[6] Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni."


Oggi  20  Maggio  1994  inizio a scrivere il mio libro sul computer.
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Sono felice di questo acquisto perché credo che questo aggeggio(a) mi aiuterà non poco nella sua stesura. Ho iniziato con il Salmo 23 perché mi è particolarmente caro.
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Perché un libro sull'Anticristo?
Nella sua traduzione della Bibbia di metà settecento il Martini, in una nota riferita al capitolo 13 dell'Apocalisse che parla della Bestia che sale dal mare il cui nome è 666 dice:

"Siccome adunque innumerabili sono le combinazioni di lettere, dalle quali può risultare questo numero, non occorre perciò che uno si occupi inutilmente a far ricerche sopra una cosa, la quale non per altro è stata notata da San Giovanni, se non perché, a suo tempo, e da questo e da altri segni, che egli ci da' in questo suo libro, possano i fedeli riconoscere agevolmente questo figliuol di perdizione, e guardarsi dalle sue trame ."

Il perché del libro è proprio questo, sia che l'Anticristo abbia già preso forma umana o che ciò accada tra mille anni, sarei soddisfatto se gli studi e le ricerche che ho eseguito costituissero anche solo una minima indicazione affinché coloro che saranno in vita a quel tempo possano da essi trarne un qualche vantaggio, al fine di poter dare a loro tempo un nome e un cognome a tal essere spregevole e "guardarsi altresì dalle sue trame", sempre che ciò sia a loro permesso.
Altra mia intenzione era quella di sfatare alcune credenze e luoghi comuni su questa figura, sulla fine del mondo e questioni simili, confutando da un punto di vista strettamente scritturale teorie e dottrine che sono precetti d'uomini, e che perciò niente hanno a che fare con la Parola di Dio.

Mi pare che la lettura delle Sacre Scritture sia caduta in disuso se si accettano compromessi secondo i quali la Bibbia non va presa in senso letterale ma principalmente simbolico.

Secondo l’art. 115 del Catechismo della Chiesa Cattolica (anno 1992) è dalla “... piena concordanza dei quattro sensi”, cioè quello letterale, quello allegorico, quello morale e quello anagogico che ci viene assicurata la lettura viva della Scrittura in tutta la sua ricchezza. L’art.116 inoltre citando San Tommaso d’Aquino afferma che : “Tutti i sensi della Sacra Scrittura si basano su quello letterale”.
Intendo pertanto in questo mio scritto spezzare una lancia in favore della tanta bistrattata letteralità biblica.
Sostengo infatti che è proprio dall'interpretazione letterale della Bibbia che si ha accesso ai misteri divini più profondi ed eterni.
Se vi resta difficile il credere che Iddio abbia creato il mondo in sei giorni questo libro vi sarà di altrettanta difficile comprensione.

Le Scritture dicono sempre ciò che è.

Fuor d'ogni dubbio che la simbologia sia una costante fissa nei testi profetici, ma essa è profeticamente letterale nel suo compimento.

Un libro di Verità Assoluta quindi?

Al contrario, poiché siccome l'argomento trattato è alquanto complesso e delicato prendo a prestito alcune parole del Bach ;

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 " Ogni  cosa
in questo libro
può essere sbagliata."
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Note :

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(a)  S. Ignazio scrive: "L'uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio Nostro Signore ... e le altre cose sulla faccia della terra (nota: quindi anche un computer) sono create per l'uomo affinché lo aiutino al raggiungimento del fine per cui è stato creato."
(Esercizi spirituali, punto 23).
 
 
 
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