Le Sabbie di Avalon
capitolo III
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10
Agosto, casa Lupin
Non
vedendo tornare Remus, Sirius si alzò dal letto e si recò alla porta, curioso
"Remus, chi é alla..." ma le sue parole furono interrotte dalla vista
delle due persone che stavano fuori.
Rimase
ad occhi sbarrati e dalla bocca gli uscì solo un fioco "Tu...?"
"Lei"
confermò Remus sbigottito.
"Noi"
corresse la voce melliflua della fanciulla che stava squadrando i due con i suoi
splendidi occhi azzurri, mentre con un braccio sosteneva il corpo semisvenuto di
un giovane dai capelli castani, con un'aria stordita sul volto.
"F---Fleur,
ma cosa...come...?" chiese Sirius con tono sempre più sorpreso.
"Siriús..."
disse la ragazza guardando il mago negli occhi con un'occhiata piena di emozione
"Remús..." aggiunse volgendo lo sguardo a Lupin "Ho bisogno del
vostro aiuto....vi prego, posso entrare?" "Ma...ma certo...che
idiota..scusami, ero talmente stupito che ho scordato le buone maniere...entrate
e...ehm...fai...fai stendere il ragazzo sul letto" si affrettò a
rispondere Remus portandosi una mano alla fronte, ed aiutando Fleur a trascinare
dentro il corpo pesante del giovane.
Sirius
guardava la scena allibito, cercando di mettere ordine tra le idee che gli
frullavano in testa. Fleur...era lì, a casa loro, e per di più era con il suo
amante...e l'ultima volta che lo avevano visto egli era ancora una delle
"guardie private" di Voldemort...c'era qualcosa che non andava.
"Fleur,
ma cosa sta succedendo?" chiese Black a voce alta quando la ragazza e Remus
ebbero sistemato Dominic sul letto "Credo che tu abbia qualcosa da
raccontarci, vero?" aggiunse indicando il ragazzo ormai addormentato.
Fleur
lo guardò per una seconda volta con uno sguardo profondo, tirò un sospiro. Era
molto diversa da come se la ricordavano: sempre bellissima, sempre un'aria di
superiorità negli occhi fieri...eppure c'era qualcosa in lei di più
"umano", che la rendeva più accessibile. Sembrava stravolta, i suoi
lunghi capelli d'oro erano arruffati, l'abito color lilla era sgualcito, e le
condizioni degli stivali scuri che portava ai piedi facevano intuire che aveva
dovuto camminare molto, e con fatica.
"Io...adesso
vi dirò tutto..." disse la giovane con aria stanca, lentamente. Remus la
scrutò "Fleur sembri...sembri sfinita, siediti..." le avvicinò una
delle sedie di legno che stavano attorno al tavolo "...e...Sirius, prendile
un po' di tè caldo" concluse il mago indicando la teiera fumante sul
comodino. Sirius portò alla ragazza una tazza piena della bevanda bollente.
Fleur mandò giù alcuni sorsi, per poi alzare di nuovo lo sguardo verso Black e
Lupin, che si erano seduti davanti a lei. Fece un altro sospiro. Le costava
tanto, le costava davvero tanto dover chiedere aiuto, lei, sempre così dinamica
e decisa, e soprattutto le dispiaceva intromettersi nella vita di persone che
aveva già fatto soffrire abbastanza con le sue azioni precedenti. Ma non c'era
altro modo, non sapeva davvero a chi altri rivolgersi.
"Siriús...io...mi
dispiasce di essere qui, di disturbarvi, ancora con i miei problemi...piombare
qui in questa maniera..." la coda dell'occhio di Fleur cadde sulla
colazione poggiata vicino al letto e sul pacco regalo scartato "...spero di
non darvi troppo fastidio, ma non sapevo davvero dove andare..."
Sirius
seguì la traiettoria dello sguardo della fanciulla "Non
preoccuparti...anche se temo che dovrò disdire la cenetta romantica che avevo
in programma per stasera!" disse scherzoso, facendo comparire un accenno di
sorriso sulle labbra della loro ospite.
"Allora
Fleur...cosa ti ha portato nuovamente in Inghilterra...e come...be', come sei
riuscita a..." iniziò Remus rivolto alla ragazza.
"Come
sono riuscita riavere Dominic con me?" la strega completò la domanda di
Lupin "Non ci sono riuscita...é stato lui a riuscirsci" Fleur mandò
uno sguardo dolce al ragazzo addormentato.
"Cosa?"
chiese Sirius allarmato.
"É...é
una storia...strana, quasi irreale..." cominciò la giovane posando la
tazza vuota sul tavolo vicino "...dopo la nostra...'avventura'...tornai in
Francia...dalla mia famiglia. Ed un giorno, un giorno qualsiasi in cui
continuavo a struggermi per lui...ecco...ecco che Nicky compare alla mia
porta..."
"Nicky?"
interruppe Lupin.
"Nicky...Dominic..."
sorrise la ragazza "...lui...be', apparve alla mia porta proprio come
questa mattina sono apparsa io alla vostra, lasciando tutti
esterrefatti...era...stravolto, stordito, confuso...quasi non ricordava cosa
fosse accaduto. Passò dei giorni tremendi, era febbriscitante, io cercavo di
curarlo con tutto l'amore possibile, e finalmente un giorno riacquistò
coscienza di ciò che gli era intorno...era tornato tra noi" Fleur lasciò
scivolare una lacrima sulla sua guancia liscia "...mi raccontò...di tutte
le cose orribili che aveva dovuto passare, dell'incantesimo che Voldemort gli
aveva fatto...di come era riuscito a scappare..."
"Ecco
la parte che mi interessa" sussurrò Sirius un po' scettico.
"...l'incantesimo,
assieme a tutti i poteri del Signore Oscuro, era diminuito da quando Voldemort
era stato sconfitto dall'intervento dei Quattro...Nicky era riuscito a tornare
in se, a riprendere controllo delle sue azioni, annullando l'incantesimo tramite
il ricordo delle cose più care che lo legavano alla sua vita precedente...il
mio amore per lui..." Fleur mandò un'altra occhiata a Dominic "...una
sera riuscì ad eludere la sorveglianza di Minús, riuscì a scappare...e dopo
un viaggio terribile, fatto di sofferenze, di dolori...é riuscito a
ritrovarmi"
"E
noi cosa abbiamo a che fare con questa bella favola?" chiese Black secco.
"In
Francia...noi non eravamo al sicuro. Nicky sa troppe cose...Voldemort lo cerca,
lo rivuole con se...vivo o morto. Siamo venuti in Inghilterra per nascondersci,
per chiedere aiuto a...Hogwárts...e voi...voi dovete aiutarsci a convincere
Silonte a darsci protezione per un po'...almeno fino a che non troviamo una
sistemazione migliore...vi prego...abbiamo viaggiato tanto, é stato Hagrìd a
fornirmi le indicazioni per trovare casa vostra...lui era l'unico davvero
gentile con me a scuola...Dominic é ancora debole...siamo stremati..."
Fleur si toccò le gambe graffiate con un'espressione dolorante, e poi guardò i
due con occhi compassionevoli.
"Non
preoccuparti Fleur...vi aiuteremo...per ora resterete qui, questo posto é
sicuro" la rassicurò Remus, dolcemente.
"Ehm...Fleur...ora
perché...perché non vai a rinfrescarti un po'...a riposarti?" propose
Sirius mandando un'occhiata di traverso a Lupin "devo parlarti da
solo" aggiunse a denti stretti rivolgendosi al compagno.
"Grazie...grazie...siete meravigliosi" Fleur si alzò ed abbracciò
Sirius stringendolo con le belle braccia bianche. Poi si diresse verso il vano
del bagno, per trovare ristoro.
Quando
la stanza fu sgombra, e gli unici rumori che potevano essere sentiti erano la
vasca che si riempiva d'acqua ed il respiro lento di Dominic, Sirius poté
finalmente parlare con Remus. Ma, a sua sorpresa, fu il mago dai capelli ramati
a prendere per primo la parola.
"Le
credi?" chiese scosso.
"Credo
a Fleur...ma non a...'Nicky'..." rispose Sirius preoccupato "Non é
così semplice scappare da Voldemort..."
"Credi
che sia ancora in combutta con lui?"
"Non
lo so Lunastorta...non lo so. E non so neanche se dovremmo portarlo ad Hogwarts..."
gli occhi neri di Black erano ombrati.
"Povera
Fleur...é così innamorata...però...potremmo dargli una chance..." disse
Remus soprappensiero. "E mettere in pericolo tutta Hogwarts?"
"Hai
ragione...ma ti sentiresti di rifiutare aiuto a quella ragazza?" affermò
Lupin rattristato e malinconico.
"Va
bene testone..." Sirius sorrise "...quando fai quella faccia sei
imbattibile. Hai vinto. Diamogli una possibilità...vediamo cosa succede durante
questi giorni...e poi all'inizio di Settembre decideremo..." Remus sorrise
a sua volta. E si, dopotutto sapeva che Sirius infondo era un gran romanticone,
anche se non voleva darlo a vedere. Gli si avvicinò e gli cinse il collo con le
braccia.
"Dove
eravamo rimasti prima che arrivasse Fleur?" disse guardandolo negli occhi.
"Alla
mia parte preferita" rispose Sirius ironico, ed i due unirono le loro
bocche in un furtivo, tenero bacio.
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