Le Sabbie di Avalon

capitolo IX

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CAPITOLO IX - PRIGIONIERA

30 Agosto, Inghilterra...?

Il corridoio che stava attraversando era freddo e totalmente buio. La giovane donna dai capelli ricci e castani avanzava incerta. Tutto ciò che riusciva a vedere era il pavimento che le si faceva chiaro alla luce di una bacchetta, e la mano rigida del mago che le era accanto che le tratteneva il braccio con forza.

La ragazza, infreddolita e stanca, aveva le mani legate e continuava a camminare, a piedi nudi sulla roccia umida, senza neanche più far caso a cosa le era intorno, andando avanti come un automa, gli enormi occhi verdi fissi, un'espressione incomprensibile sul volto.

"Sbrigati" di tanto in tanto le intimava l'uomo incappucciato con voce squittente, tirandole un po' il braccio per farla avanzare. Sulle lastre grigie e muschiate che formavano il corridoio di tanto in tanto si vedevano passare viscidi insetti, topi e rettili che si nascondevano fugacemente in qualche crepa o buco nel muro. A quell'orrendo spettacolo la fanciulla rispondeva con lenti ed impauriti gemiti, che l'uomo accanto a lei percepiva, sbuffando.

"Vedrai, il Signore non è così disgustoso come la sua dimora può far pensare" irruppe ad un tratto, quasi a volersi giustificare "Anzi, è una persona molto raffinata ed elegante...imparerai a conoscerlo". "Conoscerlo?" la ragazza proruppe in un mezzo singhiozzo "Io non voglio conoscerlo" la sua voce era profonda e roca "Per lui sono solo un oggetto, una macchina..."

"Oh andiamo tesoro, non fare la melodrammatica ora. Non sei una vittima, e lo sai bene"

"No? E come definiresti allora una persona che viene strappata alla sua famiglia con la forza..." "Famiglia?" chiese sarcastico il mago "Un branco di tagliagole pronti a vendersi l'un l'altro pur di campare...quella la chiami famiglia? La tua gente non ha alcuna regola morale, e senza morale vanno trattati"

"Sei disgustoso" rispose la ragazza con disprezzo "Io non servirò mai Voldemort..."

"Non hai scelta, mia cara. Non hai alcuna scelta. E lo sai benissimo. I veggenti non possono chiamare a piacere le loro visioni...e con un potere tanto grande come quello di cui ci stiamo per impossessare.." gli occhi azzurri dell'ometto si illuminarono "Il Signore Oscuro tornerà al pieno potere, e non ci sarà nessun Potter...e nessun Felpato ad intralciargli la strada!"

"Ma di cosa vai farneticando, Minus?" chiese la ragazza tra il sorpreso e l'impaurito. La sua domanda fu interrotta da un improvviso fascio di luce accecante che le colpì il viso, costringendola a chiudere gli occhi. Quando riuscì a riaprirli vide dinnanzi a lei un stanza molto vasta e luminosa, completamente estranea alla sporcizia ed all'oscurità che caratterizzavano il corridoio adiacente. Alte finestre di vetro scuro la circondavano nei quattro lati, e vicino ognuna di essere vi era in piedi, e perfettamente immobile, una guardia Mangiamorte in nero. Sul fondo di uno dei lati un trono di pietra era circondato da altre persone incappucciate. Ai piedi del trono era appisolato un enorme seprente attorcigliato su se stesso.

Erano giunti nella Sala dove li aspettava...

"Lord Voldemort" Peter Minus andò a prostrarsi davanti al suo padrone, facendosi largo tra i Mangiamorte che nascondevano alla vista il potente mago, e trascinando dietro di se la fanciulla. "Codaliscia" la voce serpentina del Signore Oscuro si fece largo, tagliente, nelle orecchie della giovane prigioniera.

"É questa la ragazza?"

"Si mio Signore" rispose Codaliscia untuoso "Come avevate chiesto" e nel parlare si appiattiva sempre di più verso Voldemort, che piano aveva iniziato ad avvicinarsi ai due, con andatura lenta e quasi altalenante.

"Bene" esclamò il mago sorridendo con i denti putridi, quando ormai si trovava di fronte alla ragazza. Lei poteva sentirne il respiro pacato, e l'odio che traspirava dalle sue pupille infuocate.

"Finalmente ti abbiamo trovato, signorina. Ci abbiamo impiegato un po', ma finalmente ti abbiamo trovato" nella sua voce c'era un'aria di soddisfazione "Sarai un bene prezioso, una volta che avremo recuperato..."

"Non avverrà mai!" irruppe la fanciulla dimenandosi nella stretta di Minus "Non ci riuscirete mai..." più che convincere Voldemort, sembrava quasi che volesse convincere se stessa.

"Oh certo certo...tu non preoccuparti di questo" il Signore non fu minimamente scosso dall'irrompere della giovane, e voltandosi verso le sue guardie Mangiamorte "Allora, troviamo una sistemazione per la nostra ospite? La più giovane degli ultimi zingari chiromanti va trattata con ogni riguardo...è merce preziosa..." disse con voce sibilante "La nostra chiave per Avalon"

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