Le Sabbie di Avalon
capitolo VI
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CAPITOLO
VI - RIVELAZIONI
12
Agosto, casa Lupin
"Tu?"
chiesero in coro i tre ragazzini alla vista di Fleur.
"Lei"
la voce gentile di Remus venne da dietro le spalle della ragazza.
"Noi"
disse divertita Fleur.
"Vogliamo
ripetere lo stesso teatrino dell'altro ieri?" Sirius arrivò ridendo alla
porta.
Fleur
e Remus sorrisero, mentre Harry, Ron ed Hermione guardavano la scenetta sempre
più sorpresi. "Fleur! Ma cosa ci fai...?" iniziò Harry, sentendosi
prendere in giro.
"Calma
calma Harry....ora venite dentro, riposatevi, ed io e Sirius vi racconteremo
tutto..." consigliò Lupin facendo entrare i tre amici.
"Naturalmente,
lei è la sorpresa di cui parlavo nella mia lettera" disse Black sorridendo
mentre salutava Potter con un abbraccio.
"Lo
avevamo capito..."
"E
non è ancora finita" mormorò Remus non facendosi sentire da Fleur.
Quando
i sei passarono l'ingresso, e si trovarono all'interno dell'unica camera che
costituiva la parte centrale dell'abitazione, fu il turno di Hermione di
spalancare la bocca.
Davanti
a loro, in piena forma e con un sorriso smagliante sul volto, stava Dominic,
che, impaziente, aspettava la reazione dei tre ragazzini alla sua vista.
"Cosa..."
sussurrò Hermione.
"Ciao"
disse incerto e balbettante il ragazzo.
"Sirius...?"
chiese Hermione con aria di rimprovero, mentre Ron ed Harry si guardavano negli
occhi, allibiti.
"Ecco
la seconda parte della sorpresa, ragazzi" Black sorrise "Fleur ed il
suo...ehm...ragazzo saranno nostri ospiti per un po' di tempo"
Dominic
aggrottò le sopracciglia e guardò Sirius di traverso. Non gli piaceva essere
chiamato il "ragazzo di Fleur", e certo non da lui.
"Sirius...?"
ripeté Hermione con voce flebile, cercando di realizzare la situazione.
L'aria
nella stanza era intrisa di perplessità. La tensione era palpabile. Hermione
guardava Sirius con aria interrogativa e con occhi fiammeggianti, Sirius
guardava Remus cercando disperatamente aiuto, Dominic guardava Sirius torvo,
Fleur guardava i ragazzini tormentandosi con nervosismo il nastro blu che aveva
legato alla vita, Ron ed Harry si guardavano l'un l'altro con sguardi da idiota.
L'unico
che non sembrava affatto toccato dalla situazione era Lupin, impassabile ed
impassibile come al solito, gli occhi fissi ed attenti e la bocca curvata in un
lieve sorriso.
"Non
preoccuparti, Hermione...più tardi vi spiegheremo tutto...ora...su, Remus, che
razza di benvenuto stiamo dando a questi ragazzi...sedetevi, su, prendi il tè,
qualcosa da mangiare, fagli posare in mantelli..." Sirius cercò in tutti i
modi di sbloccare il silenzio di ghiaccio che si era venuto a creare, tentando
di riportare tutto alla normalità...e la cosa sembrò funzionare.
I
tre studenti di Hogwarts posarono le loro cose nella cameretta che Remus aveva
loro preparato, arrangiando tre letti in uno spazietto minuscolo, si riposarono,
si ristorarono, per un po' non sembrarono più pensare a Fleur ed al suo
ritrovato amore.
Fu
solo nel tardo pomeriggio, quando ormai il Sole era basso in cielo, e la foresta
era avvolta da una luce crepuscolare ovattata e dorata, che Sirius e Remus
poterono finalmente parlare con i loro giovani ospiti. Fleur e Dominic,
comprendendo la delicatezza della situazione, si erano opportunamente dileguati
con la scusa di fare quattro passi, dando così modo agli altri cinque di poter
parlare in tutta tranquillità. La reazione di Harry fu calma e passiva, così
come calma e passiva fu quella di Ron.
Solo
Hermione sembrava avere le stesse preoccupazioni che affliggevano Sirius, ed in
parte anche Remus. Solo lei sapeva cosa volesse dire trovarsi di fronte, vivere
sotto lo stesso tetto con la persona che non molti mesi prima aveva tentato di
ucciderti. Comunque, fino a quando la cosa andava bene al Professor Lupin,
allora anche la ragazza era tranquillizzata.
In
serata, la cena venne accolta in un'atmosfera generalmente più rilassata
rispetto a quella della mattinata. Ormai tutti i dubbi, bene o male, erano stati
chiariti.
"Sirius"
esordì Harry ad un certo punto della cena, mentre Fleur raccontava ad Hermione
dei suoi esami dell'ultimo anno a Beauxbatons, "Sirius, quando porterete
Fleur ad Hogwarts...vi fermerete per un po' con noi? Sarebbe bellissimo avervi
per un po' di tempo a scuola"
Sirius
sorrise e fece per rispondere, quando fu interrotto da un colpo di tosse di
Remus, che, un po' timoroso, attirò l'attenzione su di se.
"Io...avrei...qualcosa
da dire in proposito" disse il mago a voce bassa ma chiara.
Sirius
lo guardò con un'occhiata inquisitoria e tagliente, che Remus poté avvertire,
come una freccia che gli trapassava il petto da parte a parte
"Vedete...io...be'...Silente....lo
scorso anno...mi ha offerto nuovamente il posto di Difesa contro le Arti Oscure,
per il vostro sesto anno ad Hogwarts" Lupin mandò lo sguardo ai tre
ragazzini, che sembravano estasiati da quella notizia.
"Come
mai non me ne hai parlato?" chiese Black cupo,
"Non
ho ancora accettato...prima volevo sapere la tua opinione...e quella dei
ragazzi" rispose Remus. "Ti prego Remus, torna!" si affrettò ad
urlare Harry, seguito a ruota da Ron.
"Sirius...mi
spiace...di non avertene parlato prima..."
Dapprima
Black sembrò non condividere la gioia dei suoi ospiti, poi il suo sguardo scuro
si tramutò in un sorriso in direzione di Lupin, che tirò un sospiro di
sollievo.
"Per
me va benissimo, testone...però sappi che non ti libererai di me tanto
facilmente. Se vai tu, vengo anche io" disse ridendo.
"Quest'anno
Hogwàrts sarà affollata" commentò Fleur.
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