Le Sabbie di Avalon

capitolo VIII

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CAPITOLO VIII - IL FRESCO DELLA SERA

 30 Agosto, casa Lupin

 Con l'incupirsi del cielo la serata si era rinfrescata, e nella casetta si respirava un'aria rilassata da fine estate. Finita la tremenda cena di Fleur, tutti avevano dato una mano a riassettare i pochi vani dell'abitazione, per poi dirigersi stanchi verso i rispettivi letti.

Tutti tranne Sirius, che per trovare ristoro dall'arsura che impregnava l'interno della casa, era uscito fuori a prendere una boccata d'aria, nella pacata e luminosa notte stellata, resa ancora più eterea e piacevolmente romantica da una Luna quasi nuova.

Era l'una passata e Black se ne stava ancora seduto sul ciglio del piccolo porticato di legno che precedeva la casetta, intento a fissare il cielo con i suoi occhi neri, e a giocherellare con una lucciola di passaggio, quando dietro di lui la porta della casa si aprì lentamente.

Sirius si voltò per veder apparire dal buio dell'interno la figura radiosa e lattea di Fleur, che veniva verso di lui cercando di non far rumore, per non svegliare gli altri. In quel silenzio quasi spettrale, in quella tranquillità surreale, la comparsa di Fleur pareva quasi il lento avvicinarsi di un angelo, tanto la fanciulla era bella nella sua camicia da notte chiara e leggera, i capelli mossi e dorati sciolti lungo le spalle, la pelle e gli occhi di uno splendore cristallino.

"Cosa ci fai ancora in piedi?" chiese Sirius ricadendo nella realtà, mentre questa figura da sogno si sedeva accanto a lui.

"Mi ero alsata per prendere un bicchiere d'acqua..e non ti ho visto nel letto. Mi domandavo dove fossi finito" rispose con voce dolce Fleur.

"Be', ora lo sai. É meglio che tu torni a letto adesso, domani sarà una giornata pesante" ammonì Black. "Oh no, dentro è peggio che in una serra. Qui invece si sta così bene, c'è una brezza squisita. Starò qui ancora un po’, se non ti disturbo" disse la ragazza chiudendo gli occhi ed assaporando la freschezza della sera.

"Fai pure" fu la secca risposta di Sirius.

"Cosa stavi fascendo qui, tutto solo?" chiese Fleur voltando lo sguardo verso Black.

"Niente" rispose distratto Sirius "Pensavo"

"A cosa?"

"Non so...un po' di tutto. Niente in particolare...Tra un paio di giorni c'è la Luna nuova" aggiunse guardando il cielo e la sfera luminosa che lo illuminava.

"Com'è in quei giorni per Remùs?" chiese Fleur guardando anche lei la Luna.

"Terribile" rispose Sirius soprappensiero "E fantastico"

Fleur gli mandò un'occhiata perplessa.

"Io e Remus...e naturalmente anche i ragazzi, ai tempi della scuola...ci divertivamo da matti. Incoscienti.." Sirius fece una piccola smorfia divertita.

"Cos'hai da sghignazzare?" chiese la fanciulla curiosa.

"...incoscienti...non è una parola che amo molto. E a dire il vero, non l'ho usata mai molto...se mi sentisse Lunastorta, lui si che la ama parecchio: era il suo aggettivo preferito da usare verso di me e verso Jim, quando eravamo ragazzi. E lo siamo stati davvero, incoscienti. E lo sono tuttora...anche se la prigione ti fa imparare la meditazione, si impara a pensare in prigione" Sirius sorrise amaramente.

"Deve essere bello avere amisci...così uniti, come fratelli" commentò Fleur sognante "A Beuxbatons non ho mai avuto molti amisci...non veri almeno. Tranne Nicky, ovviamente. Ci conosciamo da una vita. Io amo Nicky..." Fleur guardò intensamente Sirius "...ma, Siriùs..."

"Si Fleur?"

La ragazza lo guardò ancora con i profondi occhi gelidi "...C'è---io--non posso continuare a rimandare, c'è una cosa che devo chiederti"

"Cosa?"

"Sirius, non...ecco..." Fleur prese fiato "A scuola, l'anno scorso...Sirius, voglio dirti che quei tre basci non furono spinti solo da un comando di Voldemort..."

"Fleur..." disse Sirius in tono di ammonizione.

"Mi spiasce Siriùs, io amo Dominic...siamo cresciuti insieme, è stato tutto per me...ma, non posso fare a meno di pensare a te come a qualcosa di più di un amico" la ragazza guardava Sirius con uno sguardo languido e sospirando.

"Fleur, sei bellissima. Sei probabilmente la ragazza più bella che io abbia mai conosciuto, ma...tu non puoi capire cosa lega me e Remus...ho avuto tante ragazze, Fleur, ma c'è una sola persona che ho sempre amato, come un amico, come un fratello, e di più...e tu non puoi capirlo...sei una ragazzina, una ragazzina il cui unico problema è quello di essere intrappolata in un corpo troppo sexy per l'età che hai..." Sirius le parlò in maniera paterna.

"Invece credo che il problema sia esattamente opposto, Siriùs. Sono una donna...sono una donna, non una bambina, e nessuno riesce ancora a realizzarlo, neanche Nicky, anche lui mi tratta come..." nella voce di Fleur c'era una punta di amarezza.

"Non badare a come ti trattano gli altri, Fleur. Mai. Tu sei quello che decidi di essere, una lezione che imparai molto tempo fa. Mi dicevano che ero un criminale. Mi dicevano che il mio destino era segnato e che non avrei mai più vissuto un giorno da vero uomo...ed ora...sono felice, come mai lo sono stato nella mia vita" Sirius accarezzo la spalla liscia e scoperta della ragazza e le fece un sorriso "Se è Dominic colui che realmente ami, allora vai, amalo con tutta te stessa, non preoccuparti di niente altro".

Fleur appariva scossa e malinconica. Sirius le fece una smorfia buffa dicendo "Capita la lezione di zio Sirius?", facendole tornare il sorriso sulle labbra.

"Vai a dormire ora...anzi, vengo anche io, ormai è ora, e domani dobbiamo svegliarci presto" Sirius fece per alzarsi.

"Grazie Siriùs" disse Fleur sorridendo, alzandosi anche lei e rientrando in casa.

Sirius le aveva parlato da amico, malgrado mai avesse dato prova di questo suo affetto. Il suo legame con Remus era davvero così intoccabile? E Dominic, lei lo amava davvero? Con queste domande andò a coricarsi nuovamente, pur sapendo dentro di se che una cosa sola era certa: c'era in lei un forte sentimento per Black, aveva tentato di reprimerlo, ma non poteva in alcun modo negarlo.

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