Le Sabbie di Avalon

capitolo X

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CAPITOLO X - PARTENZA

31 Agosto, casa Lupin

Il mattino del trentuno significò per la casetta nella foresta il caos più totale. Preparare e far uscire sette persone dallo spazio vitale in cui a mala pena in due riuscivano a starci si rivelò più complicato del previsto. Ed alla confusione dovuta a bagagli, bauli e gabbie varie, non giovarono certo le due ore che Fleur impiegò per prepararsi.

"Fleur, cherie, andiamo, sbrigati amore!" continuava ad urlare Dominic alla porta del bagno nel quale la ragazza era chiusa da decine di minuti.

"Nicky, sono quasi pronta tesoro, inziate a prepararvi con il camino" rispose la ragazza, finendo di sistemarsi il vestito.

"Spero che basti" mormorò Remus rivolto a Black prendendo dalla credenza il vecchio barattolo di polvere volante "Siamo un esercito" constatò sorridendo.

"Remus" iniziò Sirius a bassa voce "Per quanto riguarda Dominic..."

"Lasciamolo stare, Sirius" rispose Lupin "Non credo sia pericoloso"

"Spero che tu abbia ragione" disse Black mandando un'occhiata di soppiatto al ragazzo francese che aspettava Fleur fuori dal bagno "Non voglio che accada nulla di...lo scorso anno, ti ho quasi perso" Sirius accarezzo la guancia di Remus dolcemente con il dorso della mano.

Lupin prese la mano di Sirius nella sua, se la portò alla bocca e la baciò piano "Non preoccuparti, non accadrà nulla" Sirius sorrise, e si avvicinò a Remus per baciarlo, ma quando quasi stava per sfiorargli le labbra...

"Ehm..." Ron fece notare la sua presenza imbarazzato, con un leggero colpo di tosse. Sirius si allontanò da Remus sorridendo, mentre Lupin diventava rosso in viso.

"Vo---volevo solo dirvi che siamo tutti pronti per andare" sussurrò il ragazzino anch'egli arrossendo sulle guance piene di lentiggini.

"Va--va bene Ron, grazie" rispose Remus sottovoce, e Ron tornò da Harry ed Hermione che lo aspettavano nella loro camera. Sirius guardò Remus in maniera divertita "Sei diventato tutto rosso" disse ridendo.

"Lo sai che mi da fastidio..."

"Si si lo so, testone, sei troppo sensibile..." Black sorrise in direzione di Remus "Su, andiamo!" Fortunatamente, il viaggio con la polvere volante non fu difficile per nessuno, e tutti con facilità si ritrovarono al sicuro nel camino del Paiolo Magico.

All'interno dell'accogliente osteria i signori Weasley, assieme a Ginny, già aspettavano la comitiva da alcuni minuti.

"Oh, Harry! Come va, sono così felice di vederti!" urlò la signora Weasley non appena ebbe visto Potter, abbracciandolo il più forte possibile. Quando la famiglia ebbe salutato i tre ragazzi, si fecero avanti Sirius e Remus, un po' timidamente.

"Arthur, Molly..." disse Remus in tono pacato.

"Remus!" Arthur Weasley non riuscì a trattenersi, ed abbracciò il mago dai capelli ramati con grande affetto. La signora Weasley fece lo stesso, sotto gli sguardi stupiti di Sirius e degli altri. Ron non sapeva nemmeno che i suoi genitori conoscessero Lupin.

"Remus, sono passati..." iniziò Arthur.

"Trentuno anni quest'estate" Remus concluse la frase dell'altro sorridendo.

"L'ultima volta che ti abbiamo visto è stato al..."

"Si Molly. Ne è passato di tempo..." commentò Arthur malinconicamente "Eri un bambino, ma lo ricordo come se fosse ieri"

Sirius fissò Remus, il quale gli diede una di quelle sue occhiate che volevano dire "Lascia perdere, ti spiego dopo"

L'imbarazzo di quel momento di ricordi fu interrotto da un mormorio di voci proveniente da dietro le spalle di Black.

"Ehm..." Fleur fece notare la sua presenza agli altri.

"Oh, si certo..." iniziò Sirius ricadendo nel presente "Signori Weasley, questa è la professoressa Fleur Delacour, ed il suo fidanzato...Nicky, aggiungi tu il resto"

"Dominic Marais, molto piascere" fece il giovane porgendo la mano.

"Piacere cari" disse la signora Weasley sorridendo, per poi aggiungere a denti stretti "Chiudi quella bocca, Arthur" rivolta al marito.

"Scusa...è...che ai miei tempi i professori erano un po' diversi" si limitò a commentare Weasley fissando Fleur.

"Che gentile, signor Weasley" rispose la ragazza sorridendo.

"Disgustoso" fu il commento di Ron, con faccia corrucciata.

"Oh be'...adesso mettiamoci a tavola, è passata l'ora di pranzo e voi sarete affamati" propose Molly Weasley, conducendo tutti ad un tavolo che Tom l'oste aveva già preparato apposta per loro.

"E quanto pensate di fermarvi ad Hogwarts, cara?" chiese la signora Weasley a Fleur, che la guardava imbarazzata.

"Sinsceramente non lo so...questo...be' forse dipende anche da...Siriùs" la ragazza si girò in direzione del mago cercando appoggio, ma Sirius quasi non la sentì.

Era assorto nell'osservare Remus, nel cercare di carpire dai suoi occhi ambrati un segno, un accenno riguardante il misterioso legame di Lupin con i Weasley.

Come mai Remus non ne aveva mai parlato?

"Oh, ehm, scusa, si Fleur?" Black ripiombò con i piedi per terra rivolgendosi alla strega. Ma la risposta di Fleur fu interrotta dall'arrivo del cameriere che portava la prima portata del pranzo per la tavolata. "N--non ci posso credere, tu sei il famoso Harry Potter!" sbraitò l'uomo in grembiule mentre versava del succo di zucca al ragazzo con gli occhiali.

Harry fece per alzare la testa, annoiato, per rispondergli, quando si accorse che chi aveva avanti non era un cameriere qualsiasi.

"Oh...mio....Dio" sussurrò Harry, per poi tirare la manica di Ron che gli era seduto accanto. Tra le chiacchiere, gli altri non avevano neanche pensato di guardare in volto il cameriere. Anche Ron alzò gli occhi ed emise un gridolino di stupore, che attirò finalmente l'attenzione di tutti sul mago cameriere, che continuava a fissare Potter.

"Tu...non...sei...o...si?" chiese Harry stupito.

Alto, di indiscutibile bella presenza, capelli biondi e ricci, occhi chiari, malgrado i completini rosa-shoking e lilla fossero stati sostituiti da una più sobria casacca bianca con pantaloni scuri e grembiule color paglia, non c'era alcun dubbio: quello era proprio...

"Gilderoy, brutto idiota, cosa stai facendo, non dar fastidio ai clienti" da dietro il bancone venne l'urlo di Tom rivolto al cameriere, che subito tornò a versare il succo nei bicchieri, senza più osare parlare con nessuno della tavola.

"Professor Allock" disse Hermione allibita.

"Professore?" rispose il mago sottovoce per non farsi sentire dal principale "Oh questa è bella...io professore" Ron fece una risatina, che fu interrotta dopo che Ginny gli diede una gomitata nello stomaco.

Sirius, Remus, Fleur e Dominic sembravano un po' stupiti, mentre le facce dei tre ragazzi e della famiglia Weasley andava dal divertito al compassionevole.

"Ora devo andare a lavorare...è stato un onore conoscervi, signor Potter" disse Allock allontanandosi dal tavolo.

"Oh poveretto, guarda come si è ridotto" commentò Hermione.

"Poveretto?" controbatté sarcasticamente Ron.

"O vi prego, non mi dite che una volta ero invaghita di quello" disse Molly Weasley fissando con disprezzo il mago biondo che serviva ad un altro tavolo.

"Si mamma, eri invaghita di quello" rispose Ron tagliente.

"Grazie tesoro" disse Molly seccata.

"Harry, ma chi diavolo era quel tizio?" chiese Sirius curioso.

"Lascia perdere, ti spiego dopo" rispose Harry con una smorfia.

Sembrava proprio che un sacco di gente dovesse spiegargli qualcosa dopo, a Sirius.

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