Le Sabbie di Avalon
capitolo XIII
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CAPITOLO
XIII - L'ARRIVO A HOGWARTS
1 Settembre, King's Cross Station
Il
treno era arrivato, e migliaia di ragazzi si accalcavano per salire. I signori
Weasley aiutarono a caricare i bagagli, salutarono i loro figli e gli altri
ragazzi, abbracciarono Lupin e si sedettero su una panca aspettando la partenza,
mentre all'interno tutti gli altri prendevano posto.
I
ragazzi si incontrarono con i loro amici Dean, Neville e Seamus, e lasciarono
Fleur, Dominic, Sirius e Remus in uno scompartimento vuoto. Remus si sedette
accanto al finestrino, Sirius di fronte a lui.
Il
mago dagli occhi ambrati guardò il suo compagno mentre si sedeva, sorridendo, e
guardando fuori dal finestrino. Dopo le emozioni di Diagon Alley, anche tornare
sull'Hogwarts Express era per Sirius una sensazione strana, bellissima, piena di
malinconia.
"Questo
treno non è cambiato di una virgola" disse Sirius guardanosi intorno
"Mi sembra quasi di rivedermi...di rivederci. Ti ricordi, la prima volta,
su questo treno?"
"Come
potrei non ricordarmelo...'Io mi chiamo Sirius Black, e tu?'...ed io, lì come
un imbecille a fissarti" ricordò Remus in un sorriso.
"Già,
in effetti non avevi un aspetto molto sveglio" ironizzò Sirius, beccandosi
un'occhiataccia da Lupin. "Ma già mi piacevi, così piccoletto come eri.
Uno scricciolo"
"Come?"
chiese Remus d'improvviso.
"Ho
detto che già mi piacevi, testone"
"No
no...come...come mi hai chiamato?"
"Scricciolo?"
disse Sirius confuso.
Remus
fece un ampio sorriso, e guardò Sirius con un affetto ancora più grande del
solito, lasciando che le lacrime si formassero a coprire i suoi luminosi occhi,
ma cercando di non farle uscire fuori. Non era in vena di dare spiegazioni.
Il
viaggio proseguì tranquillo fino a tardo pomeriggio. L'arrivo alla stazione di
Hogsmeade fu il solito di ogni anno, con l'unica differenza che questa volta tra
tanti ragazzi c'erano anche quattro "intrusi" pronti ad entrare nel
castello.
"Oh
che mi prenda un accidente, Sirius Black! Ed il Professore!!" Hagrid avanzò
con la sua lanterna in mano verso i due, la poggiò per terra e li abbracciò
entrambi, strozzandoli tra le sue enormi braccia e quasi sollevandoli dal
terreno.
"Si...ciao
Hagrid" farfugliò Sirius respirando a mala pena.
"H--hagrid,
mettici giù..." riuscì a dire Remus.
"Oh
si si certo, scusatemi tanto. É che mi fa sempre piacere vedere i vecchi
amici" disse il gigante sorridendo rubicondo.
"E
ti fa piascere rivedere anche me?" chiese una voce gentile da dietro le
spalle di Hagrid. L'omone si girò e sorrise "Fleur, ma certo che mi fa
piacere. Ma a te non ti abbraccio, ho paura di rovinarti. Sei splendida"
commentò timidamente.
"Grazie,
Hagrìd...lui è Nicky" Fleur fece fare avanti il ragazzo, restato in
disparte.
"Ciao
ragazzo...spero che ti trovi bene qui a Hogwarts" salutò Hagrid porgendo
la sua grande mano. "Ne sono scerto" rispose Dominic con un sorriso
tagliente.
"Be',
ora devo accompagnarci quelli del nuovo anno al castello...ma però tanto voi ci
sapete la strada! A dopo" Hagrid si allontanò verso le barche sul lago,
mentre una carrozza si avvicinò ai quattro lasciati soli con gli altri alunni.
Sirius
vide Harry che saliva su una della carrozze con i suoi amici, e salì egli
stesso assieme a Remus ed ai due fidanzati.
"Hogwarts,
preparati, Sirius Black sta tornando" disse Black quando le carrozze erano
prossime alla scuola, e già si potevano vedere le alte torri e le luccicanti
finestre del castello.
Gli
studenti e gli ospiti furono accolti all'ingresso dell'edificio da una raggiante
Professoressa McGrannitt, che sorrise nel vedere Sirius e Remus che le si
avvicinavano (sorriso che, però, si smorzò non poco quando anche Fleur fece il
suo ingresso).
"Bene,
sembra che quest'anno Hogwarts avrà un vecchio studente nelle sue classi"
disse la strega stringendo la mano di Sirius, con un'aria ironica.
Black
rabbrividì al solo pensiero "Non ci conti troppo Professoressa, non mi
vedrà su un libro neanche se minaccia di trasformarmi in un rospo" disse
ridendo.
"Ah
Black, non cambierai mai" rispose la strega dolcemente.
"Vero?
Lo dico sempre anch'io" ribattè Remus.
"Oh
santo cielo, sto qui a perdere tempo in chiacchiere mentre ci sono tutti i
ragazzi da sistemare. Vogliate scusarmi, voi potete anche andare ad accomodarvi
nella Sala Grande" la Professoressa si affrettò verso le file di ragazzini
che aspettavano impazienti di poter entrare e gustare finalmente la cena di
inizio anno.
Sirius
e Remus entrarono nella grande Sala, il cui magico soffitto rifletteva un cielo
terso, in cui si potevano chiaramente scorgere tutte le costellazioni.
"Lunastorta...ti
spiace se non ci sediamo al tavolo dei Professori?" chiese Sirius mandando
uno sguardo alla lunga tavolata di maghi e streghe, con soggezione.
"Ma
certo Sirius, per me non fa differenza. Andiamoci a sedere con i ragazzi"
Remus si diresse verso il tavolo dei Grifondoro "Ehi, Fleur!" aggiunse
ad alta voce gesticolando in direzione della ragazza, che era appena entrata ed
aveva un'aria confusa "...vieni qui, ti siederai con noi"
Fleur
sorrise e raggiunse Remus e Sirius, assieme a Dominic. I quattro presero posto
vicino ad Harry, Ron, Hermione e ad una timidissima Ginny, che arrossiva ogni
volta in cui Nicky guardava nella sua direzione. Ron notò la cosa, e non potè
fare a meno di pensare che la sorellina doveva essere impazzita. Invaghirsi di
un...Francese!
Silente
fece il suo solito discorso di benvenuto, per poi sedersi e guardare al tavolo
dei Grifondoro, mandando un'occhiata interrogativa a Lupin. Il mago gli rispose
con un gesto della testa, facendogli capire di non preoccuparsi, gli avrebbe
spiegato poi il motivo della loro assenza dal tavolo dei Professori.
La
cena proseguì tra chiacchiere e risate, e tutti erano talmente sazi che quasi
non toccarono lo squisito dessert alla frutta che fu servito per ultimo.
Tutti
tranne Ron e Sirius, ovviamente.
"Lunastorta,
dai assaggiane un pochino solo, è delizioso" disse Sirius rivolto a Remus,
il quale però non lo stette a sentire. Sembrava assorto da altro, e guardava in
direzione di Silente.
"Ehi
Remus, che hai?" chiese Sirius dando un colpetto al gomito di Lupin, e
posando il suo cucchiaio nel piatto quasi vuoto.
"Sirius"
disse Remus a bassa voce "Guarda Silente...guarda con chi sta
parlando"
Sirius
diresse lo sguardo verso i Professori "Piton! Orribile visione...be', finchè
lui sta là e noi qua sono contento" disse sarcastico.
"Andiamo,
non scherzare. Secondo te perchè Silente sta parlando con Piton, ed in maniera
così coinvolta, e guarda Piton, si guarda attorno come se stesse rivelando un
segreto" disse Remus conciso. "Su, non preoccuparti, se c'è qualcosa
sotto lo scopriremo prima o poi. Ora mangia un po' di dolce" Sirius prese
una cucchiaiata di dessert e la portò alla bocca di Remus.
"Avanti,
vuoi che ti metta in imbarazzo davanti a tutti questi ragazzi? Vuoi che domani
tutti i novellini dicano di aver visto il loro nuovo Professore di Difesa contro
le Arti Oscure essere imboccato da un..." Sirius fece un sorriso
compiaciuto "...fascinoso sconosciuto?"
"Ti
odio" sussurrò Remus sorridendo.
"Ti
amo anche io, Lunastorta" rispose Sirius, ridendo, perso nello sguardo
dell'altro.
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