Le Sabbie di Avalon
capitolo XXIII
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23
Dicembre, Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts
"Ragaaaazziiiiiiii"
l'urlo gracchiato del Professor Vitious fece rimanere di sasso Harry, Ron ed
Hermione, che tranquillamente camminavano verso la classe di Remus per unirsi al
resto dei loro compagni Grifondoro.
L'omettino
in casacca blu venne dietro loro correndo come un ossesso, gridando a squarcia
gola "Fate largo! Attenzione!!", e coprendosi alla meglio il capo
liscio con le braccia.
Quando
si fu fiondato al di là del gruppetto, fu presto seguito da una nuvoletta
dorata in cui Harry riuscì a malapena a distinguere una decina di dispettose
fatine, che cercavano in tutti i modi di tirare sul malcapitato mago palline e
fili di Natale. Gioco che, a giudicare dai loro visetti vispi e maligni, le
divertiva moltissimo.
Hermione
scosse la testa sconsolata mentre vedeva la buffa sagoma del Professore
allontanarsi disperato, urtando chiunque gli si parasse davanti. La reazione di
Harry e Ron fu del tutto differente...non riuscivano a trattenere le risate,
cosa che naturalmente fece fare una smorfia di disapprovazione alla ragazzina
"Qualche
volta credo proprio che Fleur abbia ragione...forse non tutti, ma alcuni dei
nostri Professori a volte sono proprio degli imbranati" commentò scuotendo
nuovamente la testa.
"Avanti...poverino..."
ammonì Harry.
"Poverino?
Capisco che si nasconda sotto il tavolo ogni volta che Thor entra nella Sala
Grande...ma addirittura farsi prendere in giro...dalle decorazioni di
Natale!" rispose Hermione stizzita.
A
questo punto Ron non riuscì proprio più a trattenersi, ed esplose in una
risata incontrollata che presto contagiò anche Harry.
"In
ogni caso non è carino ridere così alle spalle delle persone" continuò
Hermione severa "E poi mi sembra che voi due avevate qualcosa di importante
da dirmi prima che...fossimo...interrotti"
"Tanto
non te ne importerà niente, come al solito quando si parla della Cooman..."
mormorò Ron ancora ridacchiando.
"Oh
no, ancora??" si lamentò Hermione stufa.
"Senti
Hermione...io...io non posso continuare così! Quella donna è diventata
insostenibile...e sono sicuro che qui dentro c'è qualcosa che non va. Ne sono
sicuro" rispose Harry battendosi un pugno sul palmo.
"Ma
cosa? Ho notato anch'io che Silente...e anche Sirius e Remus...si comportano in
maniera strana. Ma...non abbiamo alcuna base su cui lavorare" disse
Hermione mentre si dirigevano verso la classe.
"Ecco
che torna la nostra Hermione Holmes..." commentò Ron sorridendo.
"Almeno
io mi do da fare. Non come una certa persona che conosco, capelli rossi e
lentiggini, che non fa nulla dalla mattina alla sera..." disse Hermione a
denti stretti, pungente.
"S---si
sta riferendo a Ginny, vero??" chiese balbettando Ron a Harry, a bassa
voce.
"Oh
si certo..." rispose il ragazzo dando un colpetto sulle spalle dell'amico,
per poi rivolgersi di nuovo a Hermione "Uhm...qualcosa c'è su cui
lavorare. É da giorni che la Cooman, quando hai i suoi...attacchi...continua a
ripetere una parola. Potrebbe essere un nome...oppure una qualsiasi parola in
qualche lingua sconosciuta, non lo so...Lydia...vi fa pensare a qualcosa?"
disse Harry precipitosamente. Hermione e Ron scossero la testa con espressione
poco convinta, ed Harry tornò ad i suoi pensieri. "Sirius e Remus
sono...cambiati dopo la prima notte di Luna Piena. E poi hanno parlato con
Silente...ed ogni volta che noi o Fleur proviamo a chiedere spiegazioni, loro
sono sempre evasivi. La Foresta Proibita...forse c'è qualcosa lì..."
continuò Harry pensieroso.
"QUALSIASI
cosa, ma non la Foresta Proibita!" esclamò di scatto Ron con terrore
"Lì non ci torno" Harry sorrise "Non ci torniamo...per ora. E
poi abbiamo così poco che..."
"...che
cosa, Harry? Non vi sembra ora di entrare?" Remus si affacciò dalla porta
della sua classe sorridendo. I tre ragazzi, soprappensiero, non si erano neanche
accorti di essere giunti davanti all'aula di Lupin, e fecero un piccolo sobbalzo
nell'udire la voce soffice di Remus proprio ad un palmo di mano dai loro nasi.
"Oh...ci--ciao
Remus, scusa per il ritardo" disse Harry mentre entrava con i due amici,
per prender parte all'ultima lezione prima delle vacanze.
Nella
mezza giornata che seguì quell'ultima lezione tutta Hogwarts sembrò essere
presa dalla smania vacanziera. C'era chi si preparava a partire per casa, chi
era ancora indeciso sul da farsi, e chi, come Sirius e Remus, si preparava a
trascorrere un tranquillo Natale a scuola.
Come
ogni anno, la cena natalizia fu grandiosa, con il solito dispiego di magnifiche
decorazioni, che rendevano tutte le sale dell'altrimenti tetro castello un vero
spettacolo per gli occhi. Dopo la cena, i Grifondoro rimasti a scuola avevano
organizzato un'allegra festa nella Sala Comune, per scambiarsi i regali e
mangiare dolci fino all'alba.
Fleur
e Dominic erano stati invitati, così come Black e Lupin, malgrado qualche
studente del primo anno si fosse lamentato alquanto di questa decisione
("Un...Professore a festeggiare con noi??").
Passare
un Natale tra i Grifondoro...chi se lo sarebbe mai immaginato! Sirius fremeva
alla sola idea. Ritrovare quell'aria accogliente, quel calore e quell'ambiente
placido racchiuso tra le mura ovattate della Sala Comune..."Se me lo
avessero detto venti anni fa, non ci avrei creduto" disse Sirius ridendo
mentre si recava assieme a Remus verso la Torre della casa del Grifone
"...non ci avrei mai creduto che a distanza di tanti anni, sarei stato
ancora qui, a festeggiare il Natale a Hogwarts" completò il suo pensiero,
gli occhi neri luccicanti di gioia.
"...e
pensa quanto ci avrei creduto io, se me lo avessero detto...una decina di anni
fa" commentò Remus prendendogli la mano.
Sirius
non disse una parola. Si limitò a guardare Remus negli occhi, come faceva
sempre quando le parole non bastavano ad esprimere una sensazione...un
sentimento racchiuso in uno sguardo che in se aveva tutte le sfaccettature
dell'amore, del dolore.
Remus
comprese il disagio di Sirius. Lo baciò sulla guancia e mormorò
"...chiudiamo con il passato per stasera".
Sirius
sorrise. Ed insieme entrarono nel chiasso e nella baraonda dei festeggiamenti
dei giovani Grifondoro.
"Buon
Natale!" appena entrati furono accolti da un coro di auguri, tra i quali
spiccava la voce armonica di Fleur che si avvicinava a loro, splendente in un
abito rosso e argento.
"Joyeux
Noël, Malandrini" disse la ragazza abbracciando e baciando i due
"Aspettavamo solo voi...stiamo per aprire i regali" concluse, per poi
andare a raggiungere Dominic, che se ne stava seduto tra un paio di ragazzine in
adorazione, in un angolo vicino al camino.
"Benissimo"
commentò Sirius ridendo e sfregandosi le mani "É la parte che
preferisco".
"Questo
perchè non hai ancora visto il mio regalo..." mormorò Remus.
"Mmh?"
"Oh,
nulla...sappi solo che ne avevi bisogno, quindi non lamentarti quando lo
apri" continuò Lupin misterioso.
"Vedremo..."
rispose Sirius sorridendo dubbioso.
"Ma
adesso apri il nostro, Sirius!" disse Harry alzandosi ed avanzando verso il
padrino, che si era accomodato assieme a Remus su un divanetto vicino a Fleur ed
Hermione.
Il
ragazzino tra le mani portava un grosso pacco decorato con carta porpora e
gialla "Da parte mia, di Ron ed Hermione" annunciò Harry orgoglioso.
Sirius
scartò il pacco e sbarrò gli occhi d'ebano nel vedere all'interno della carta
una giacca di pelle nera da motociclista, con tanto di guanti ed occhialoni,
tutti luccicanti e profumati di nuovo.
"Per
la serie...regali utili..." commentò pungente Remus dando una scrollata
alla vecchia e logora giacca di Black, che il mago aveva poggiato su uno dei
braccioli della sedia appena entrato.
"Quella
è la mia giacca e non si tocca..." rispose Sirius togliendo l'indumento
dalle mani di Lupin con uno sguardo falsamente arrabbiato "...ma questa è
davvero bellissima!" continuò guardando il nuovo dono, e sorridendo a
pieno viso ai tre ragazzi "E deve costare una fortuna...ragazzi, non
dovevate. Grazie!" Sirius abbracciò Harry dolcemente, e diede uno
strattone a Remus "Su...adesso dagli il nostro regalo"
Remus
prese da sotto il mantello tre pacchetti tutti avvolti in carta dorata, e ne
diede uno per uno a Harry, Ron ed Hermione, che accettarono timidamente.
"E
non vi preoccupate, ho evitato che Professor Lupin vi prendesse i primi tre
volumi di 'Vita di uno Schiopodo in Cinque Tomi'..." esclamò Sirius
sorridendo in maniera complice a Remus.
"Be'...comunque
avrei voluto leggerlo quel libro! Vuol dire che lo comprerò da sola..."
commentò Hermione, mentre Ron sembrava terrorizzato al solo pensiero.
"Hai
visto, almeno a lei potevamo prenderlo!" si lamentò Lupin.
"Ma
scherzi?? Ogni volume è di millecinquecento pagine e lo schiopodo al massimo si
muove di due centimetri nel giro di quattrocento pagine..." rispose Sirius
ridendo.
"Ma
è interessante..."
"Si,
va bene testone, come vuoi tu. Allora ragazzi, che aspettate?"
I
tre amici aprirono in contemporanea i tre pacchetti, e vi trovarono dentro...tre
bigliettini...
"NON
CI POSSO CREDERE!" urlò Ron quasi saltando ad un paio di metri da terra
"NON CI POSSO CREDERE!!" continuò, avendo il forte impulso di saltare
al collo di Sirius e Remus per abbracciarli. Pensando poi che la cosa sarebbe
risultata alquanto imbarazzante, preferì saltare al collo di Hermione.
"Siamo contenti che vi piacciano" commentò Remus divertito.
"State
scherzando...i biglietti per la prossima partita di Quidditch dell'Inghilterra
sono INTROVABILI...ma...ma...come avete fatto?" domandò Ron diventato
tutto rosso per la gioia. "Conoscenze..." fece Sirius vago.
"...conoscenze
criminali" incalzò Remus mandando uno sguardo tagliente a Black.
"Be',
dodici anni ad Azkaban almeno sono serviti a qualcosa, no?" rispose Sirius
stendendosi con aria orgogliosa sulla spalliera del divano per andarsi ad
accoccolare tra le braccia di Lupin.
"Lui
avrà pure le conoscenze...ma i soldi ce li ho messi io" sussurrò Remus ai
tre ragazzi, sorridendo all'entusiasmo di Sirius.
"Ora
tocca a me" Fleur si fece avanti, accompagnata dal delizioso tintinnio dei
suoi bracciali, portando due pacchi tra le braccia. Dominic le si avvicinò
"Per fare due regali ci ha messo due settimane" commentò sorridendo e
guardando con amore la fanciulla.
"Oh,
smettila...si, forse sono perfesionista, ma almeno i regali, anche se piccoli,
per me devono aver un significato" disse Fleur porgendo un dono a Remus ed
uno a Sirius.
"Grazie
Fleur...non dovevi...davvero" commentò Remus timidamente.
"Anche
perchè noi non ti abbiamo preso niente" esclamò Sirius con un sorrisetto
malizioso ed ammiccante.
"Smettila
Sirius...Vediamo..." disse Remus scartando il suo pacco, e mandando delle
occhiate di traverso alla strega francese, che sorrideva solare, aspettando la
reazione di Sirius al suo regalo...
"Oh"
fece il mago dai capelli ingrigiti "Ora abbiamo riformato la coppia"
continuò, mostrando con divertimento a Sirius il regalo di Fleur...un
lupacchiotto di peluche dal pelo fulvo e dagli occhi di vetro color dell'ambra.
Sirius
rise scartando il suo regalo "Almeno il tartufino non si sentirà solo a
casa" commentò, mentre Fleur li guardava con aria interrogativa. Ai suoi
sguardi, Sirius rispose "É una storia lunga..."
"Ci
ho messo una vita per trovarlo del colore giusto" dichiarò Fleur con
dolcezza, aggiungendo "Avanti Siriùs...apri il tuo" Black scartò il
pacchetto e ne tirò fuori una bandana colorata con una bella B cucita sopra,
tra ghirigori splendenti fatti di preziosi tessuti azzurri e rosa.
"É
per la moto" confermò Fleur dopo un attimo di esitazione di Black "Ci
sono cusciti sopra i simboli di Beuxbatons...la puoi legare alla moto, così ti
ricorderai sempre di m----di noi, di noi" disse tutto d'un fiato in maniera
nervosa. Le due immense vasche blu chiaro che aveva per occhi le si illuminarono
talmente che tutto il suo essere sembrava diventato evanescente e tremendamente
bello.
Sirius
la osservò intensamente, ed un particolare fulgore stellato irrompè nelle
notte perenne dei suoi occhi...Remus le puntò gli occhi addosso facedola
sentire come una---una...Fleur arrossì. La sua mente passò nel giro di pochi
secondi da un pensiero all'altro, incontrollata...Nicky, Sirius, Remus. Lei.
Cosa
stava facendo? Cosa le era saltato in mente? Era una povera sciocca--e si stava
comportando come una ragazzina.
Oppure
no...cosa aveva visto negli occhi neri di Black...interesse? Disgusto? Cos'era
quello scintillio... "Amore" Fleur ripiombò pesantemente nella realtà
grazie alla voce dolce e calda di Dominic che le proveniva da dietro le spalle.
"G-grazie.."
mormorò Sirius nel riporre la sciarpa.
"Prego
Siriùs...cosa, cosa c'è Nicky?" domandò la ragazza cercando di
riprendere controllo di se.
"Il
mio regalo per te, cherie" sorrise il ragazzo porgendo a Fleur un sacchetto
chiuso da un nastro d'argento.
"Grazie
tesoro..." rispose la ragazza, aprendo il piccolo dono...non appena lo ebbe
fatto, i suoi occhi furono abbagliati dalla lucentezza dell'oggetto che era
racchiuso nella morbida stoffa del sacchetto. Hermione e Ginny le si
avvicinarono per vedere meglio il gioiello che la strega teneva tra le mani,
cosa che ben presto fecero anche Ron, Harry, Sirius e Remus.
Nel
palmo della mano candida della ragazza splendeva il più bel ciondolo che tutti
loro avessero mai visto. Attorniata da fili d'argento e d'oro rosso, una perla
lattea e perfettamente liscia era attaccata ad un pendente a forma di giglio,
formato da pietre preziose. Il piccolo capolavoro era legato ad una leggerissima
catenina d'oro, finemente cesellata in un meraviglioso motivo floreale.
Fleur
era rimasta a bocca aperta. Riuscì ad arrancare un paio di parole a voce roca
"Ni---nicky...è...è...bellissimo..."
"Sono
felisce che ti piaccia" rispose il ragazzo, legandogli la collanina al
collo "Questo è il mio amore...devi promettermi che non te lo toglierai
mai"
Fleur
si girò e gli diede un bacio "Non lo farò"
"Tienitelo
stretto Fleur" mormorò Sirius rivolgendosi alla ragazza, cercando di non
farsi sentire dagli altri "É un ragazzo magnifico"
"Credo
che tu abbia ragione" rispose sotto voce la strega, per poi passare
affettuosamente una mano tra i capelli castani di Dominic.
"Bè
non è ancora finita" Remus richiamò l'attenzione dei presenti "Ci
sono ancora un paio di regali" disse, tirando fuori dal mantello altri due
pacchi.
"Uno
è per te" Sirius porse a Fleur un dono avvolto da carta rosa.
"No
dai...non dovevate" rispose imbarazzata la ragazza.
"Se
non lo vuoi, ce lo riprendiamo" scherzò Sirius.
"NO...serve
più a lei. Serve decisamente più a lei" rispose Remus ridendo.
"Perchè...cos'è..."
Fleur finì di togliere la carta e poi lesse ad alta voce il titolo del libro
dalla copertina verde che teneva tra le mani "...'Come diventare una cuoca
provetta in una settimana'..." la fanciulla scoppiò a ridere seguita a
ruota da tutti gli altri "Questo non dovevate farmelo..." esclamò
soffocando il riso.
"É
un dono all'umanità, quel libro" commentò Ron sarcastico.
"Ed
ora davvero l'ultimo regalo" fece Remus consegnando a Sirius il suo dono
"Buon Natale, Felpato" Black sorrise nel prendere il pacchetto, e lo
scartò in pochi secondi.
Rimanendo
allibito.
"Te
lo avevo detto che è un regalo utile...ne avevi bisogno, il tuo è
distrutto..." commentò Remus soffocando una risata.
"Hey
Sirius, ma Remus ti porta anche a passeggio con quello?" domandò ironico
Harry. "Non...dite...una...parola" rispose secco Sirius, rimirando
nuovamente il suo nuovo bel collare su cui brillavano a caratteri chiari le
lettere della parola "Felpato".
"Con
te, facciamo i conti dopo" disse rivolto a Lupin, con un'occhiata
minacciosa.
"A
proposito...e tu, non gli hai regalato niente a Remus?" chiese Fleur
d'improvviso.
"Il
mio regalo a Lunastorta, glielo do dopo in camera..." rispose Sirius
mandando uno sorriso malizioso e Remus.
"Io
lo amo, questo cane..." gli rispose Lupin divertito, abbracciandolo, nel
calore di quell'allegra compagnia, mentre gli ultimi fiocchi di neve cadevano
fuori dalla finestra gelata.
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