Le Sabbie di Avalon
capitolo XXVII
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CAPITOLO
XXVII - PREOCCUPAZIONI
15
Aprile, Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts
"Non
ci posso credere" esclamò Remus con voce distrutta, gettandosi sul letto a
baldacchino con un tonfo sordo "Due ore...due ore con i primini di
Serpeverde...cosa, cosa ho fatto di male?"
"Il
nostro professore ha forse preferenze ed antipatie per le case?" chiese
Sirius ridendo e sedendosi vicino a lui "Non sai che dovresti essere
imparziale?"
Remus
lo guardò sgomento.
"Va
bene, va bene, i Serpeverde non sono il massimo della simpatia..." disse
Sirius malizioso "Ma almeno nelle tue classi non c'è nessuno come Piton"
"Su
questo ti do ragione" sorrise Remus tirando Black a se.
Sirius
si stese vicino al suo compagno e gli carezzò una guancia "Tra non molto
saremo in vacanza, non preoccupar--" Il discorso del mago fu interrotto da
pesanti battiti provenienti dalla porta chiusa.
Sirius
si alzò adirato. "Ma allora è un vizio interrompere sul più
bello..." mormorò aprendo la porta. Severus Piton era fermo e rigido di
fronte a Black, e non gli diede neanche il tempo di aprire bocca che esclamò
diretto "Venite, immediatamente"
"Parli
del diavolo..." sussurrò Sirius, mentre Remus si avvicinava ad i due.
"Cosa
è successo, Severus?"
"Poche
domande. Silente vuole vedervi subito. É una cosa seria" rispose il mago
in nero con una smorfia.
Sirius
tirò un sospiro rassegnato. Prese la mano di Remus, ed insieme seguirono
svogliatamente Piton, che li precedeva verso l'ufficio del Preside. Arrivati
all'uscio della piccola stanza che odorava di antico, i due maghi si sorpresero
nel sentire voci concitate che discutevano all'interno. Piton aprì la porta
lentamente, e nell'entrare Remus e Sirius rimasero a bocca aperta. Stretti nella
non ampissima saletta stavano Silente, accigliato e seduto dietro il suo tavolo,
Ron, che si guardava attorno, tra alambicchi e vecchi libri, un po' intimorito,
Harry, sul cui volto era dipinta apprensione e curiosità, e...Sirius non ci
poteva credere. Non voleva crederci. Quella donna, quell'orribile arpia della
Gazzetta del Profeta completava il quadretto, sventolando con le sue braccia
sottili svariati fogli, e con la penna magica sempre vicino, fedele compagna di
cattiverie. Farneticava e strillava contro l'inerte Preside, che la guardava con
pietà e rassegnazione.
"Bene
bene" disse Silente tentando di sopraffare la voce stridula della donna
"Eccovi qui...adesso ci siamo proprio tutti"
"Preside,
cosa succede? Cosa chi fate voi qui, Harry, Ron?" chiese Sirius tutto d'un
fiato, mentre Remus guardava Piton di soppiatto. Se lui era lì, se loro erano lì,
se la Skeeter era lì, qualcosa stava succedendo che non andava, e che
riguardava le Sabbie.
"Lo
dico io cosa accade, signor Black!" si intromise animatamente Rita
"Finalmente ho le prove...ho le prove di ciò che ho sempre sostenuto!
Hogwarts ed il Regno delle Creature Magiche...ed il Ministero ne saprà
sicuramente qualcosa!" la giornalista era eccitatissima per ciò che era
riuscita a scoprire.
"Si
è intrufolata di nascosto nell'aula della Cooman" la interruppe Harry
parlando con rabbia "E ha visto uno dei suoi attacchi..."
"Ma
non un attacco come quelli precedenti, purtroppo" Silente riprese parola
"Sirius, Remus...qualcosa non va'. Le Sabbie potrebbero essere in
pericolo...ho bisogno del vostro aiuto"
"Ma
insomma!!" urlò Harry attirando l'attenzione "Di cosa diavolo state
parlando tutti quanti?? Cosa sono queste Sabbie? Cosa ha la Cooman?!"
"Harry..."
mormorò Remus "É...è una lunga storia"
"Abbiamo
tempo" rispose Harry indignato.
"No"
disse risoluto Silente "Non più. Sirius, Remus...la Professoressa Cooman
ha ricevuto una...una...richiesta d'aiuto. Una richiesta d'aiuto che riguarda le
Sabbie...ed il loro antichi custodi" Remus guardò il Preside preoccupato
"Gli...non, non gli zingari, vero?" chiese in un fiato.
"Temo
di si, Professore. Naturalmente..." si affrettò ad aggiungere il mago, con
la sua voce dolce "...questo specie di contatto che ha portato alla
compilazione di quel messaggio" l'uomo indicò uno dei fogli che la Skeeter
teneva avidamente in mano "potrebbe essere solo un altro degli effetti
delle Sabbie, e non costituire un vero e proprio presagio di pericolo...ma non
possiamo rischiare"
"Ma
quel popolo è estinto da...secoli" affermò Sirius aggrottando le ciglia.
"Così
credono in molti...così in molti sono stati indotti a credere" iniziò il
vecchio Preside "meglio non fare sapere in giro dell'esistenza di tali
creature...in pochissimi conoscono l'esatto luogo dove essi ancora
dimorano...ma...ma se il messaggio è reale...allora...spero di no ma in quel
caso...Voldemort avrebbe potuto scoprire della loro esistenza...e quella parola
che la Professoressa Cooman ripeteva nel suo delirio...Lydia...potrebbe essere
il nome della prescelta...della chiave per arrivare alle Sabbie, e per
utilizzarle"
Mentre
Rita continuava a dettare appunti, entusiasta ed esaltata per le continue
rivelazioni, si sentì un gemito di terrore provenire dalla direzione di Ron.
"...le
Sabbie..." mormorò il ragazzino "...le Fate...ecco cos'era tutta
quella confusione al Ministero...cose pericolose..."
"Proprio
così, signor Weasley" esclamò Silente "Ed ora che lo sapete, non
dovrete farne parola con anima viva, intesi? Quello che avete saputo oggi non
deve uscire da questa stanza"
"Ma
noi cosa c'entriamo, Preside?" chiese Remus.
"Come
ho detto, non possiamo correre rischi. Dobbiamo rispondere all'aiuto
chiesto...vorrei che voi accompagnaste il Professor Piton nella terra degli
zingari. Se tutto lì risulterà apposto, allora avremo preso solo tutti un
grande spavento...altrimenti...dovremo trovare una soluzione, prima che le cose
si mettano male" Piton fece una smorfia di disgusto, emulato da Sirius che
fece altrettanto. "Noi...insieme??" chiese stupito Black.
"Il
Professor Piton si occupa delle Sabbie fin dall'inizio...e voi siete gli unici a
conoscenza di tutta la storia. Vi aiuterete a vicenda" rispose il Preside
sereno.
"E
poi naturalmente..." si intromise gracchiando la Sketeer "Ci sono
anch'io"
"Lei??"
chiesero in coro i tre maghi.
"Già
ho animatamente discusso con il Preside...in cambio del mio silenzio sui
sotterfugi di Hogwarts e del Ministero, chiedo di accompagnarvi e di prendere
parte e tutte le eventuali azioni contro Voldemort" gli occhi della donna
scintillavano "e poi, quando le acque si saranno calmate, potrò scrivere
un reportage esclusivo e diventerò famosissima..." Sirius ed Harry la
guardarono con sufficienza.
Silente
mandò ai due un'occhiata di rassegnazione "Partirete questa notte
stessa" iniziò "Senza farlo sapere a nessuno. E tornerete tra un paio
di giorni al massimo. Troveremo qualche scusa per la vostra assenza. Ora, se
Harry e Ron vogliono lasciarci, potremo anche discutere del viaggio..."
Harry
guardò Remus e Sirius con un'occhiata tagliente. Loro sapevano, sapevano tutto
su ciò che stava accadendo ad Hogwarts, e non avevano aperto bocca.
La
cosa gli faceva male, ma poi pian piano realizzò che se lo avevano fatto, era
stato solo per proteggerlo.
"Buona
fortuna" disse dolcemente abbracciandoli entrambi forte. Anche Ron augurò
loro un buon viaggio, ed ancora tremante e pallidissimo uscì dall'ufficio con
il suo amico.
Sirius
guardò Remus negli occhi d'ambra, mentre già la Sketeer e Piton parlavano con
il Preside.
Gli
sorrise mestamente, gli strinse la mano, gli carezzo la guancia con il dorso
delle dita "E io che già parlavo di andare in vacanza" mormorò
sommessamente, e provocando un lieve sorriso sulla preoccupata bocca dell'amato.
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