Capodanno ad Eastbourne

capitolo IX

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Quando arrivammo alla torre dei grifondoro, seduti sul letto, trovammo soltanto James e Peter; di Rubens non ve ne era neppure l’ombra; evidentemente quel dannato fantasma aveva finalmente deciso di ritornare dentro la sua sveglia.

- Ah! Sei tornato finalmente - Disse James voltandosi verso me e Moony - … Pensavo stessi spremendo le zucche per fare il succo … -

Io e Moony ridacchiammo di gusto

- MI spiace, ma non ho portato nulla, diciamo che sono stato trattenuto … - Dissi indirizzando uno sguardo a Remus, che abbassò il capo arrossendo lievemente.

Il suo gesto imbarazzato non sfuggì agli occhi del mio migliore amico, che dapprima parve sorpreso e successivamente mi guardò fugacemente sorridendomi con aria complice.

- Ehm … Moony … va tutto bene adesso? - Chiese Peter che forse aveva interpretato l’inquietudine di Moony come una reazione a cio che era successo giù alla sala grande con Snape, Malfoy e gli altri slytherin.

- Si grazie … - Rispose l’interpellato - Non preoccuparti … -

- Che domande Peter! - Esclamai sorridendo - Moony è un marauders … ci vuole ben altro per impressionarci; altro che i deliri di quegli imbecilli! -

- Infatti … - Rispose James sghignazzando - …Esiste solo una cosa che ci fa davvero impressione … -

- E cosa sarebbe? -

- Il naso di Snivellus, no? -

Ah! ah! ah! Il solito James …mentre ridevo con gli altri mi chiesi come avrei fatto a passare le prossime settimane senza di lui … il mio amico più caro.

Con tutto quel che era successo mi ero completamente scordato del fatto che tra una mezz’ora al massimo io e Remus avremo preso il treno per tornarcene a Londra!

A quel pensiero il cuore prese a battere dentro al petto come impazzito: questo voleva dire rimanere da solo con Moony … dichiarargli i miei sentimenti …

Nonostante questo fosse esattamente cio che avevo sempre sognato di fare, sentivo il mio animo caricarsi di timore e insicurezza. Certo, dopo quello che era appena successo, avevo per lo meno la certezza di non essergli indifferente, ma un bacio poteva voler dire tutto o nulla; forse Remus si era lasciato trasportare, forse lo aveva fatto perché era ancora sconvolto per le parole di Malfoy; magari ora si era già pentito di avermi baciato …

Cosa dovevo fare? Come avrei dovuto comportarmi?

Lasciai correre il mio sguardo fino ad incontrare quello di Prongs e gli strizzai l’occhio destro due volte di seguito: quello era il nostro segnale per avvertirci a vicenda di quando avevamo bisogno di parlarci in privato. James sicuramente avrebbe saputo come consigliarmi!

Il mio amico, come sempre mi capì al volo e afferrata una delle mie valigie ( poiché saremmo stati via da scuola solo un paio di settimane era superfluo portarci dietro i bauli; bastavano poche borse ) disse:

- Ti aiuto a portare di sotto i bagagli Paddy … -

Io annuii, seguendolo oltre la porta.

- Ci vediamo di sotto, devo ancora sistemare un paio di cose - Concluse Remus

- Andate tranquilli, aiuto io Remus! - Squittì Peter allegramente.

Una volta fuori dalla stanza, James prese a correre giù dalle scale con una velocità impressionante; quasi faticavo a stargli dietro!

- Hey Prongs, aspettami!!! -

Il mio amico, per tutta risposta, si mise a ridere infilandosi in un’aula vuota.

Entrammo nella stanza deserta e gettammo le valigie in una angolo, mentre James ancora rideva a crepapelle.

- Si può sapere che hai tanto da sghignazzare? - Gli chiesi indispettito, ansimando per la folle corsa appena conclusa.

Prongie si sedette sulla cattedra e intrecciò le gambe.

- Non mi dirai che hai così poco fiato … come farai a soddisfare Moony quando farete … -

- Come sarebbe a dire? - Chiesi io con aria beffarda - … Mi stai offendendo sai? Non vorrai mettere in discussione le mie doti amatorie!-

- No certo, è solo un consiglio … dopotutto non ti scordare che ti stai per mettere assieme a un lupo mannaro … - ridacchò il mio amico.

- E tu non scordarti che io sono un animagus … - Ribattei io strizzandogli un occhio.

James annuì sorridendo

- Piuttosto … - Esordì accomodandosi bene sul tavolo e tirando fuori dal mantello una lattina di burrobirra - … Di cosa volevi parlarmi? Il tuo esperto in faccende di cuore è qui per aiutarti! -

- E quella da dove sbuca? - Gli chiesi ridendo

- Se aspettavamo te, stavamo freschi … - Rispose lui prima di bere un lungo sorso - … Dunque, di che si tratta? -

- Beh … ecco … - Esitai; accidenti,era tremendamente imbarazzante, anche se si trattava di parlarne con il mio migliore amico!

- Allora? - Fece Prongs con impazienza - Perché prima Moony è diventato rosso come un peperone? … Sei riuscito a parlargli? -

- Umh … si e no … non gli ho ancora rivelato nulla, però … è successa una cosa… -

- Una cosa? … Che cosa? Vuoi smettere di fare il vago e parlare chiaramente? - Chiese James con impazienza.

Sospirai e inghiottii, sentendomi le guance avvampare

- Ci siamo baciati! - Dissi di getto

James sobbalzò dal tavolo e sputò fuori metà della burrobirra che stava tracannando.

- Cheeee????? - Chiese tossendo all’impazzata, mentre io scoppiavo a ridere … era troppo buffo!

James però interpretò male la mia ilarità.

- Stupido! - Disse guardandomi male - … Per poco non mi fai affogare per niente … -

- Ma guarda che è la verità … -

- E’ una balla! Vuoi prendermi in giro … -

- James … perché dovrei mentirti? -

- Sei troppo imbranato in amore, è impossibile che tu abbia avuto il coraggio di baciarlo!-

- Ah! Grazie! - Ribattei, fingendomi profondamente offeso - Comunque non ho detto che sono stato io a prendere l’iniziativa -

James sputò per la seconda volta tutta la burrobirra che aveva in bocca

- Di questo passo non te ne rimarrà nemmeno un goccio! - Lo canzonai

Il mio amico però non mi ascoltò neppure, ma mi fissò sbalordito con gli occhi che parevano fuoriuscire dalle orbite

- Vuoi … vuoi dire che Moony … -

- Si … -

- …Il santerellino … il secchione… il perfettino … - Continuò allibito

- Te l’ho detto … non ho preso io l’iniziativa . -

- Ahahhhhhh!!!!! Te l’avevo detto che quando sarebbe uscita la sua parte animale, non lo avrebbe fermato più nessuno - Disse James gasatissimo - Paddy! Preparati a essere sbranato dal tuo lupo mannaro! -

- Sciocco! - Risposi sogghignando

- E poi che vi siete detti? -

- beh … Niente … - Dissi imbarazzato; solo ripensandoci ora mi sembrava un’assurdità non avere chiarito subito la situazione con Remus.

- Come sarebbe a dire? -

Sospirai sedendomi sopra ad un banco retrostante

- Non ci siamo chiariti; Moony sembrava molto imbarazzato, così mi sono limitato ad abbracciarlo

James parve riflettere

- In ogni caso .. - disse - Moony aveva un’aria davvero allegra … stavolta è fatta amico mio! -

Sorrisi sollevato; in genere le sensazioni di James erano sempre veritiere

- Allora secondo te non è pentito di avermi baciato? - Chiesi al mio amico, dando sfogo alla mia principale paura di quel momento.

Prongs rise

- Sai che a volte mi stupisci per quanto sai essere cieco? - Chiese squadrandomi con uno strano sguardo indagatore, quasi non capisse se la mia domanda era sincera o se lo stessi prendendo in giro - … Certo che non era pentito! Si vedeva lontano un miglio che viaggiava a un metro da terra! -

Tutto il peso della mia insicurezza scivolò via dal mio cuore, facendomi sentire estremamente più leggero.

Moony … mi amava … si, Moony mi amava.

- Cosa dovrò dirgli dopo? - Dissi a Prongs fissando il pavimento

- E’ semplice - Rispose - Non dovrai fare altro che baciarlo e dirgli che lo ami … nient’altro … ah ! … E un’altra cosa … -

- Cosa? - Replicai guardandolo con curiosità

- Per una volta lascia le tue solite pare ben chiuse dentro la valigia - Aggiunse James sorridendo

Risi in maniera liberatoria; James aveva tutte le ragioni per parlare così … dovevo avere più fiducia in me stesso.

- Cercherò - Risposi sorridendo

Era davvero molto più rilassato ora; parlare con James era un vero toccasana!

Caricammo di nuovo le valigie sulle spalle, incamminandoci nel cortile dove mi aspettavano le solite carrozze senza cavalli per portarci al treno.

Era oramai ora di partire per Londra.

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