Capodanno ad Eastbourne

capitolo XVII

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Percorremmo la strada del ritorno abbracciati strettamente l'uno all'altro; era come se ci trasmettessimo a vicenda un calore che nessun mantello, neanche il più morbido e caldo, avrebbe mai potuto eguagliare.
Risalire lo stretto e decisamente pericolante passaggio sulla scogliera, fu molt più semplice rispetto di quanto non lo fosse stato all'andata. Questo per due validi motivi: per prima cosa ormai conoscevo alla meglio il sentiero e mettere i piedi su un'area conosciuta mi metteva alquanto a mio agio. Seconda motivazione, ma non di minore importanza rispetto alla prima, mi sentivo vicino a Moony molto più di quanto non avessi mai osato sperare! Chi l'avrebbe mai deti che quel viaggio in un posto sperduto sull'oceano, mi avrebbe portato tanta fortuna?
Certo mi sentivo lusingato e felice per il fatto che Moony si fosse aperto con me in quella maniera tanto profonda; sapere che lui nutriva per me tanta fiducia mi rendeva più che felice; però ... eh eh eh ... allo stesso tempo non facevo altro che pensare al mio Remus steso su quel letto; alle sue mani sulla mia pelle, all'umidità della sua bocca sulle labbra. Ahhhhhh ... che emozioni fantastiche!!!!!!

Il mio sorriso da beota non sfuggì a Moony che intuì al volo i pensieri che mi scorrevano nella testa.

- A che stai pensando? - Chiese retoricamente, addocchiandomi con un impagabile sogghigno

- Emh ... a nulla in particolare - Risposi, mordendomi poi le labbra per evitare di scoppiare a ridere.

Remus ridacchiò in vece mia ...

- La tua espressione si commenta da sola - Disse fingendosi offeso - Io mi sforzo di essere serio e tu ... ma guarda che atteggiamento! -

Sogghignai, cogliendo l'ironia della sua frase e colso l'occasione per lasciare scivolare una mano sotto il suo mantello e dandogli un pizzicotto sul sedere

- Ahi!!!!! - Esclamò Remus sobbalzando - Ma!!! Sirius!!!!!!! -

- Ah ah ah Prendimi se ti riesce!!! - Gridai cominciando a correre, prontamente inseguito dal mio compagno.

- Se ti becco ti disintegro!!!! - Asserì Moony lanciandosi verso di me - Mi hai fatto malissimo! -

- Che balla, per un pizzicotto ...!!! - Esclamai continuando a scompisciarmi dalle risate.

Così tra grida e schiamazzi, arrivammo fino in cima al passaggio, giusto all'imbocco del lungo viale che insieme avevamo percorso all'andata.

- Preso!!!! - Urlò Remus non appena mi ebbe raggiunto - Eccoti qui adesso me la pagherai cara!!! -

- Ah si? - Chiesi con aria seducente, lasciandomi circondare dalle sue braccia - Non c'è proprio modo di farmi perdonare? -

- No no - Rispose Moony avvicinando la bocca al mio orecchio sinistro - I malandrini vanno puniti, non lo sai? -

Ridacchiai, sentendo di nuovo la solita sensazione di calore alla pancia, tipica di quando avevo Remus tanto prossimo a me.

- Ma anche tu sei un malandrino! Allora devi essere punito anche tu! - Protestai strofinandomi con la guancia contro le sue labbra.

- Prima punisco te ...poi tu punirai me - Rispose Moony avvicinando sensualmente la bocca alla mia, per poi baciarmi con immenso trasporto.

... Dio quanto adoravo quelle improvvisate!!! Ah ah ah ah!!!

Cercai di intrufolare una mano curiosa sotto il mantello del mio amore, ma questi la scansò con abilità

Azz ... allora voleva punirmi davvero!!!

- Tieni a cuccia le mani! - Disse Remus facendomi l'occhiolino - ... Qui ci sono delle case, potremmo essere visti -

- Umh ... non vedrebbero nulla di male - Risi afferrandolo saldamente tra le braccia e sollevandolo da terra.

- Siriussss!!!!!! Mollamiii!!! -

- Ah ah ah scordatelo! -

Che bello era sentire il suo corpo tra le mie braccia ... mentre ridevo come un pazzo rispondenso alle invettive di Moony, tenevo la testa china a livello del suo petto.
Anche se gli abiti di Remus non potevano certo vantare nè la stoffa nè la marca migliore; erano comunque sempre puliti e in ordine ed emanavano un delicato profumo di lavanda. Adoravo quell'odore ... lo collegavo direttamente al mio Remus e mi ci perdevo completamente ...

Lo sbattere di una finestra mi riportò subuto alla realtà; Moony aveva ragione; meglio ricomporsi! In fondo eravamo in mezzo alla strada eh eh eh. Lo sentii mentre laciava scivolare una mano nella mia.

- Andiamo, ti accompagno - Disse rivolgendomi un meraviglioso sorriso - E' ora che tu vada, se non ti trovano in camera sei fritto! -

Annuii ridacchiando, pensando alla faccia di mia madre se mi avesse saputo in giro chissà dove e per di più con un maniaco a piede libero ( Rubens Nda ); di sicuro sarebbe svenuta all'istante.
Le stradine erano sempre più imbiancate dalla neve, che ora scendeva a fiocchi sempre più radi; molte delle numerose candele poste sui davanzali delle finestre, si erano ormai consumate e alcuni lampioni oscurati, probabilmente la neve aveva danneggiato alcune vie elettriche.
Gia; Quella era fondamentalmente una cittadina babbana … era curioso notare quanto fossero ingegnose eppure estremamente fragili le invenzioni dei non maghi!

In poco tempo raggiunsi in compagnia di Remus, il piccolo parco in cui avevo preso la passaporta che mi era stata gentilmente mostrata da Amber Ann.

- Così ci salutiamo … - Disse improvvisamente Moony, non appena ci trovammo di fronte alla panchina in candido marmo, anch’essa ricoperta di neve.

- Già … - Dissi ponendomi davanti a lui e cingendogli la vita con le mani

Remus emise un lungo sospiro; era evidentemente sofferente per il distacco, anche se era consapevole che sarebbe stato di breve durata.

- Quando potrò rivederti? - Chiese abbassando lo sguardo verso il ciottolato del vialetto e stringendosi maggiormente al mio corpo.

- Presto - Risposi sorridendogli - Molto presto … anche domani sera se vuoi, dopo che mi sarò liberato dei miei e di tutti gli altri invitati! -

- Davvero? Ci vediamo domani sera? - Disse felice il mio compagno - Fantastico!!! Dirò a mia zia di farci delle altre focaccine alla crema!!! -

- meno male!!! - replicai ridendo - Visto che te le sei fatte fuori tutte tu stasera!!! -

- Che ballista!!!! - Disse lui mettendo il broncio - Ma se ne hai mangiato più della metà!!! -

- Non è vero, tu ne hai ingurgitate più di me!!! E domani sera te le sequestro, non ti voglio mica tutto ciccia e brufoli! - Dissi ridacchiando

- Ma che razza di … -

- Facciamo così, dato che tra i due litiganti il terzo gode … le focacce me le prendo io - Esclamò una voce a noi ben nota.

Sulla panchina accanto a noi, era apparso nientemeno che Rubens; il quale recava sotto braccio una sorta di scatola di cartone contenente un vasto assortimento di cianfrusaglie.

- Stasera era la tua serata vero Rubens? - Lo canzonai alludendo a tutta quella strana moltitudine di oggetti.

- Certo! - Disse lui con orgoglio - Ho trovato un pollo da spennare e sono riuscito a sottrargli grazie alla mia abilità questi rarissimi pezzi di antiquariato! -

La sua espressione convinta, non mi lasciò cuore di replicare altro in obiezione; mentre Remus non si pose affatto il problema e scoppiò a ridere a crepapelle.

- Che ridi ragazzo? - Chese Rubens a Moony, apparentemente ignaro di essere l’oggetto della sua ilarità

- Niente, niente!!! - Taglio corto il mio amico - … Paddy è proprio ora che tu vada temo … è tardissimo! -

Annuii sorridendogli; avrei voluto baciarlo, ma la presenza del mio fantasma da guardia mi tratteneva; nonostante fossi certo che Rubens avesse intuito cosa c’era tra me e il mio bel licantropo, non ero ancora pronto a scambiare effusioni in presenza di altri. Mi limitai a prendergli la mano e a stringergliela.

- Ciao Moony, a domani … fai buon Natale a tua madre e ai tuoi zii -

- Lo farò, stai tranquillo -

- COOOSAAAA??? A DOMANIIII???? - Strillò lo spirito espirando fumo di pipa come una ciminiera … evidentemente il mio programma per la serata successiva non gli aggradava molto. - SEI PAZZO??? GIA HO FATTO FATICA A FARTI USCIRE SI NASCOSTO OGGI, SE … -

Ma non rimasi fermo ad ascoltare le sue prediche; rivolto un ultimo cenno di capo a Moony, mi sedetti sulla panchina e dissi a voce alta e ben chiara

“ Violante “

E nel giro di un attimo, mi ritrovai catapultato di nuovo nel corridoio del castello, di fronte al grande arazzo raffigurante il parchetto.

Mi girai a guardare attentamente la tela: era talmente realistica che mi aspettavo di vederci ancora Remus camminare per il vialetto! Purtroppo per me, le cose non stavano così: tutto cio che stava all’interno della preziosa cornice era perfettamente immobile e la luna piena continuava a sovrastare il panorama.

Pochi istanti dopo, dall’arazzo uscì anche Rubens, visibilmente seccato.

- Senti giovane … - Iniziò imbronciato - Se credi che ti copra tutte le sere mentre sei in giro farti i tuoi comodi ti sbagli di grosso!!! -

- Dai Rubens, solo per domani, poi penserò a un’alternativa, ok? - Lo rassicurai, con evidente scarso successo.

- va bene … va bene … - Tagliò corto - Ma ora fila a letto! È tardissimo! Io mi vado a infilare nella mia sveglia! E bada che domattina ti sveglio lo stesso, non sperare che ti permetta di startene a oziare fino all’ora di pranzo!!! -

- Ok - Dissi - Andiamo … -

… E insieme ci avviammo verso la mia camera.

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Mi ero oramai coricato da diverse ore, ma il sonno proprio non voleva saperne di cogliermi.

Forse tutte le emozioni della serata appena trascorsa mi avevano messo una tale eccitazione da tenere i miei neuroni bene attivi, nonostante l'ora tarda e il peso della stanchezza; in ogni caso la realtà era che non avevo affatto sonno.
Mi rigirai nel letto sul finaco destro e gettai una rapida occhiata alla vecchia svglia, dimora di Rubens... Le cinque e mezza! Beh, in fondo era presto ma neppure troppo. Avrei potuto farmi un buon bagno e una passeggiata nel grande parco del castello, in attesa della colazione ... e dei regali ovviamente, che avrei trovato sotto il grande albero del salone. I miei non avevano mai avuto l'abitudine di farmi trovare i pacchi natalizi ai piedi del mio letto; per tradizione di famiglia, i doni venivano aperti tutti insieme durante la colazione! E devo dire che quella era stata una gran bella fortuna, o non avrei potuto attardarmi con Remus fino a notte fonda la sera prima!

Mi alzai velocemente e presa dalla cassettiera della biancheria pulita, mi infilai nel mio bagnetto privato ... non molto grande ma assai funzionale.

Fu un vero sollievo gettarmi sotto il getto bollente della doccia; la sera pecedente mi ero preso davvero un gran freddo!!! Era soprendentroe che non mi fossi buscato un malanno!
Rabbrividii al pensiero: stare a letto con la febbre in vacanza non era il massimo ... con Moony pronto per piegarsi ad ogni mio desiderio poi ... ghggghghghghghg Sarebbe stato un delitto; anzi, il peggiore dei delitti.

Confabulando tra me e me, finii di lavarmi e mi vestii in fretta;una bella passeggiata di fuori nel parco non me l'avrebbe tolta nessuno; di certo l'aria del mattino mi avrebbe aiutato a svegliarmi!
Uscii dalla stanza facendo molta attenzione a non fare troppo rumore, dopodichè mi incamminai per il corridoio deserto.
Camminare nel più completo silenzio, mi diede l'opportunità di addocchiare i bellissimi quadri e gli affreschi appesi alle pareti; quel castello era veramente una meraviglia!!!
Scesi un paio di rampe di scale, sempre assorto nella contemplazione dei magnifici fregi, quando udii uno strano suono: sembravano colpi di tosse ... o no?
Accelerai il passo, mentre il suono si faceva più distinto e vicino: forse era qualcuno che stava male ...

Mi misi praticamente a correre per il corridoio, finchè non arrivai in prossimità della sorgente del rumore e rimasi non poco sorpreso nel constatare che mi trovavo giusto di fronte alla camera di Amber Ann.

E' vero ... la mia nuova amica a quanto pare era di salute cagionevole; probabilmente si era sentita male e magari aveva bisogno di aiuto.

Mi avvicinai alla porta e bussai energicamente.

Dall'interno sentii la ragazza tossire di nuovo ed emettere una sorta di conato ... poi dire ansimante, ma a voce sostenuta

- Nelly! vai via, non ho bisogno di aiuto!!! -

Rimasi in silenzio per pochi attimi, sentendola cogliere da una ennesimo eccesso di tosse, poi bussai di nuovo.

- Amber!!! sono io ... Sirius! - Dissi quietamente

Non passarono che pochi secondi, prima di sentire la sua voce dire

- Sirius? ... aspetta ... -

Sentii lo scroscio d'acqua di un lavandino e in seguito la avvertii spostarsi da una parte all'altra della stanza e trafficare con qualcosa su una specie di ripiano; improvvisamente mi ricordai delle bottigliette riposte sulla cassettiera: forse stava assumendo qualche medicinale ...

- Sirius ... un attimo ... - Disse di nuovo; immaginai che fosse poco vestita dato che l'ora non era certo tarda.

Pochi minuti dopo, la porta si aprì, rivelando sulla soglia una Amber Ann più pallida e provata che mai ...

Aveva i lunghi capelli neri raccolti in una treccia, che ormai si stava sciogliendo sulla radice della capigliatura. Il volto bianchissimo faceva a gara con la camicia da notte candida e inamidata ... difficile dire quale dei due fosse più cangiante: se la morbida seta o la pelle della mia giovane amica.

- Ciao! - Disse con voce roca - Che ci fai in giro a quest'ora? -

- Niente di speciale, volevo venire a vedere come stavi e a ringraziarti per ieri sera - Mentii, ma non me ne pentii affatto, quando vidi il raggiante sorriso che spuntò sul viso di Amber Ann; di sicuro le faceva piacere ricevere visite, non doveva essere affatto una cosa allegra essere ammalati e starsene gran parte del giorno chiusi dentro ua stanza in compagnia di un' elfa domestica tediante.

- Entra ... - Concluse sorridendo - Non sta bene stare sul ciglio della porta di una signorina, c'è chi potrebbe pensare male -

Ridacchiai divertito e accettai il suo invito.

La stanza era sempre la medesima, solo il letto era un po disfatto e le lenzuola erano state tirate sopra il cuscino. Avanzai fino ad esso e mi sedetti sul bordo, mentre la mia amica si posò accanto a me.

- Allora? - Chiese allegramente - Vi siete divertiti ieri sera? -

- Moltissimo - Risposi cercando di non arrossire - Sono andato dal mio amico, nella locanda dei suoi zii!!! Abbiamo bevuto ottima burrobirra, mangiato focaccine alla crema ... ah e poi siamo andati a vedere il mare ... davvero fantastico! -

- Ah siete andati sulla scogliera? - Chiese Amber Ann dando un colpo di tosse ... - Straordinario non è vero? -

- Il precipizio? - Ribattei seguendola con lo sguardo mentre frugava con la mano sotto al cuscino e ne estraeva un fazzoletto piuttosto ampio.

Annuì, contimuando a tossire violentemente nella stoffa colorata.

- Amber ... - Dissi avvicinandomi a lei - Stai bene? -

- lascia! - Disse lei bruscamente, allontanadosi in fretta, ma non abbastanza da non farmi notare che il fazzoletto era macchiat o da tanti piccoli schizzi di sangue ... In un millesimo di secondo mi vennero alla mente un sacco di cose ... non pensavo che Amber Ann stesse così male ... ma per una volta riuscii a mantenere il controllo sulle mie emozioni e finsi di non essermi accorto di nulla.

- Amber - Ripetei - Va tutto bene ... vedrai che in poco tempo ti passa ... -

- Aspetta ... non ... -

L'abbracciai da dietro stringendola forte ... era calda ... molto più calda di quanto non mi fossi aspettato; forse aveva la febbre ...

Rimase tesa per pochi attimi, poi si rilassò tra le mie braccia e tra noi due calò il silenzio.

Mi chiesi se per caso fosse arrossita, come io avevo fatto con Remus nel corridoio della scuola. Certo la situazione era molto diversa ... ma in fondo non così tanto differente.

- Emh Paddy - Disse lei ridacchiando nervosamente - Siamo in una posizione alquanto compromettente ... -

- Davvero? - Dissi io sogghignando.

In effetti ero seduto sul letto di una ragazza e la stavo pure abbracciando ... se non era compromettente quello. ma tanto chi ci poteva vedere se non quella pazza elfa di nome Nelly?

La porta si aprì improvvisamente e una figura entrò di corsa ...

- Ann ... mi ha detto lo zio via gufo che ieri ti sei sentita ... -

Al personaggio appena entrato, morì la frase in bocca vedendoci in quella situazione.

E purtroppo per me era un individuo fin troppo noto ...

- Snape! - Dissi tra i denti ... - ma ma ma ma .....ma sei una persecuzione ... anche qui ... -

Amber Ann guardò il volto stravolto del fratello, che una volta tanto era rimasto senza argomenti e disse

- Ma vi conoscete gia? -

- Non mi dire che è lui tuo fratello - Chiesi diventando di tutti i colori

La mia amica non fece in tempo a rispondere, perchè il caro Severus se ne prese la briga per lei.

- Si - Ruggì lo slytherin - E questa volta ti ammazzo davvero ... -

Dallo sguardo quel maledetto sembrava intenzionato a mettere in pratica la sua minaccia, così mi preparai ad affrontarlo, balzando in piedi di fronte a lui.

Quello era stato davvero l'incontro più pessimo dell'intera vacanza.

- Volete smetterla voi due???? - Strillò Amber Ann visibilmente alterata, parandosi tra me e il fratello, il quale abbassò rapidamente la bacchetta, guardandola nervosamente.

- Tu come stai? - Chiese dimenticandosi improvvisamente della mia presenza - Ieri sei stata male; lo zio ha mandato un gufo a papà per avvertirlo, così ci siamo precipitati … -

- Ah è per questo che sei qui a quest’ora… dovevate arrivare verso mezzogiorno se non sbaglio -

- esattamente … - Replicò Snape storcendo il naso - Ma a quanto pare ho fatto davvero bene ad anticipare la partenza, ancora qualche minuto e questo pervertito ti avrebbe violentata!!!! -

Mi gettai di scatto contro di lui; avrei voluto strangolarlo!!!!! Ma come si permetteva di dire certe idiozie???

- Come osi??? - Gridai arrabbiatissimo - Naso da ameba … il porco sei tu!!! -

- Sirius!!!! - Disse Amber Ann girandosi verso di me - Non ti permetto di insultare mio fratello davanti a me -

- Veramente è lui che ha insultato me - Mi difesi

Amber aveva ragione ad arrabbiarsi, ma non potevo certo permettere a quello scemo di Snivellus di venire a tirare fuori ste menate.

- L’hai sentita babbanofilo schifoso … - Ruggì Severus tra i denti - Alza i tacchi e vattene dalla stanza di mia sorella … e se ti ripesco ancora nei paraggi sono guai! -

- Ah si? E cosa vorresti farmi? Sentiamo? - Dissi con aria provocatoria … -

- Mah … - Rispose lui sogghignado - … non saprei … potrei chiedere consiglio a quel mezzosangue pezzente che fa combricola con te e Potter -

Non potevo rimanere impassibile davanti a quella affermazione; ogni insulto rivolto verso Remus, era un insulto rivolto a me e non avrei permesso a questo sporco slytherin di farla franca un’altra volta, specie dopo quello che avevano detto lui e Malfoy sulla madre di Moony due giorni prima.

Ignorando gli strilli indignati della ragazza mi gettai su Sivellus e cominciai a colpirlo al volto con tutta la forza che avevo, deciso a raddrizzargli il naso con qualche destro ben piazzato.

Anche lui comunque non era da meno: afferratomi per i capelli, mi scaraventò lontano da lui e senza concedermi il tempo di rialzarmi, mi parcheggiò un discreto calcione proprio in mezzo allo stomaco, che mi mandò letteralmente ko.

Rimasi a terra a contorcermi per il dolore … cavolo!!! Ci era andato giù pesante il bastardo!!!! Mentre alla mia sinistra, Snape era in piedi ansimante, che si teneva un occhio gonfio … eh eh eh peccato che non gli avevo colpito il naso …

- Siete soddisfatti adesso? - Chiese Amber Ann da dietro le spalle del fratello - O dovete continuare per molto? -

- Mi rialzai indolenzito, sotto lo sguardo rabbioso di Snivellus … tsk … proprio lui faceva l’offeso? Ero stato io ad essere maggiormente insultato!!!

Posai lo sguardo sulla mia amica e notai che sembrava veramente arrabbiata; sul suo volto candido le guance parevano assai colorite; sembravano due grosse fragole immerse nella panna montata!

- Allora, vuoi togliere il disturbo o devo dartene ancora? - Chiese Severus ignorando completamente l’intervento della sorella

- Severus … vuoi ascoltarmi per favore? - Disse Amber afferrando il fratello per il braccio - Lascialo stare! Ma cosa ti ha fatto? -

- Ann … questi non sono affari che ti riguardano … - Disse Lui con arroganza - C’entriamo solo io e questo babbanofilo qui presente … -

- Ancora con questa storia dei babbanofili …. - Intervenne lei storcendo il naso - Mi sembra di sentire parlare nostro padre … -

Irritato Snape si volse nella sua direzione

- Ann … ti ho detto che … - ma dopo avere fissato il volto della sorella, interruppe la frase e fece un piccolo gesto nella sua direzione.

Ad Amber in effetti usciva un piccolo rigagnolo di sangue dal naso …

Lei sobbalzò e prontamente si portò il fazzolettino che aveva in mano al volto, pulendosi celermente …

- Grazie - Disse rivolta verso Snivellus - … Ora sarebbe meglio se usciste tutti e due, vorrei cambiarmi …

Severus annuì silenziosamente e si incamminò verso la porta.

- Black, faresti meglio ad alzare le chiappe! - Disse senza neppure degnarmi di uno sguardo - La tua presenza è un peso che Amber non può più sostenere … -

Amber alzò gli occhi al cielo, mentre si tamponava nuovamente le narici con il fazzoletto.

Mi alzai molto più indolenzito e preoccupato di quanto forse non fosse necessario, ma come potevo non essere in ansia per la mia nuova amica? Con il fratello che si ritrovava poi eh eh eh …

- Vado allora - Dissi rivolgendole un mezzo sorriso

- Va bene - Rispose lei - Ci vediamo per il pranzo forse … -

Non volli replicare alla sua affermazione; ovviamente Amber Ann sarebbe potuta scendere a pranzare in comapagnia solo se si fosse sentita meglio … certo che la sua presenza mi avrebbe in qualche modo allietato il pranzo; il solo pensiero di dovere sedere allo stesso tavolo di quell’idiota di Snape era sufficiente a farmi perdere l’appetito anche per i prossimi natali a venire!

- Cerca di esserci - Mi raccomandai strizzandole l’occhio.

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