Il Ciondolo delle Tre Ametiste
capitolo IX
------------------------------------------------------------
- Uffaaaaaa - Sentenziò Lockart sbadigliando rumorosamente - Si può sapere dove ci stai conducendo, Black???? IO ho sonno, è tardi e devo avere una pessima cera! In più questa notte non riuscirò a mettermi sulla testa i miei preziosi bigodini, domattina avrò un aspetto terribile!-
- Avrai un aspetto terribile se non incominci a startene zitto! - Replicò seccamente Snape scoccando al biondo compagno un’occhiata raggelante - ... siamo ancora in tempo a tornare indietro e a riappenderti al lampadario! -
- Buahhhhh!!!! Perche mi tratti sempre così male Snappuccio???? - Disse Gilderoy saltando al collo del collega - E pensare che io ti voglio così beneeeee !!!! sigh sigh
- Staccati imbecille - Ruggì il mago bruno cercando di divincolarsi dalla presa dell’altro - E smettila di fare il ruffiano! Non parlerò del tuo nuovo libro sulle abitudini erotiche dei vermicoli al mio amico editore! -
- …. Ma Severus … è un lavoro di alta editoria! L’ho scritto in collaborazione con uno dei migliori studiosi al mondo di creature magiche! -
- E chi sarebbe di grazia? -
- Ehm … Hagrid!
- …. Ah! L’essenza della cultura … - Rispose Severus mordendosi il labbro inferiore per evitare di scoppiare a ridere, mentre Lockart sorrideva orgogliosamente avendo preso molto sul serio il commento sarcastico del mago dai capelli scuri.
Sibilla sospirò con aria rassegnata e rivolse lo sguardo a Black, che ancora in sembianze di cane, avanzava rapidamente lungo il corridoio fiutando la pista del suo beneamato lupo mannaro.
- Allora Black, ci stiamo avvicinando a Remus? - Chiese con una punta di apprensione nella voce.
Sirius non diede segno di averla sentita e continuò ad avanzare, finchè non si bloccò di fronte ad un enorme specchio, appeso proprio alla fine del percorso.
- Di qua non si può più avanzare! - Intervenne Lockart mettendo via il libro sui vermicoli del quale aveva appena letto l’introduzione ad un sempre più allucinato Snape che aveva preso in seria considerazione l’idea di trasformare lo stesso Gilderoy in uno di quegli animaletti striscianti
- … Mi sa che il tuo naso ha qualche difetto di funzionamento, Sirius, se vuoi conosco un incantesimo che … -
…Ma le parole gli morirono in gola vedendo Severus e Sibilla estrarre minacciosamente le rispettive bacchette da sotto il mantello.
- Ok ok … me ne sto qui buonino buonino … - Disse stizzito ricordandosi di quando la sera prima gli avevano chiuso la bocca con una cerniera lampo … per non parlare di quando prima lo volevano lasciare appeso come un salame al soffitto … quei due sarebbero stati capaci di fargli sparire le braccia o chissà quale altra diavoleria!
Sirius osservò divertito la scena e velocemente riprese la sua solita forma umana
- Moony è oltre quello specchio … - Disse osservando ad uno ad uno i suoi compagni
- Pensi che si tratti di una passaporta? - Chiese Sibilla all’animagus, che non riuscì a rispondere, perché dallo specchio emerse una risatina sommessa che fece sobbalzare i quattro maghi: all’interno della cornice d’argento ( il fatto che Remus non se ne fosse appropriato, magari rimpicciolendolo con la magia, preoccupò di molto Sirius ^_^ ) era apparsa la figura di una strana donna. Doveva avere all’incirca cinquant’anni ma era agghindata come una di venti: le palpebre erano pesantemente colorate con un vistoso ombretto blu scuro e gli occhi, neri e scintillanti, contornati di eye liner nero e da lunghe ciglia del medesimo colore, troppo perfette per non essere finte; sulla bocca portava un rossetto rosso ciliegia che creava uno strano contrasto con il bianco della pelle. L’abito era in stile impero e di uno sgargiante color rosa; intessuto di fine seta… ma talmente scollato da sembrare davvero volgare; il tutto era coronato dai lunghissimi capelli, mossi e di un bel castano chiaro, che scendevano morbidamente sulle spalle seminude, comprendo per quello che era possibile le rughe che si intravedevano sul collo della donna, adornato da molti giri di una preziosa collana di corallo rosso.
I quattro rimasero a fissare sbigottiti quell’apparizione, finchè Sirius non prese la parola:
- Ehm … chi sei? E’ come ha detto Sibilla? Sei una passaporta? -
La donna ridacchiò di nuovo, fissando Black con un’aria famelica
- No … - Disse - Non sono affatto una passaporta … -
- E allora che diavolo ci stai a fare qui? - Chiese Snape sbrigativo; quella tizia lo metteva a disagio.
- Non sono una passaporta … - Ripetè quella spostando gli occhi spiritati sul professore di pozioni
- … sono una passaporca -
- Una passaporca?!!? - Esclamò Sirius scoppiando a ridere - … Sembra una battuta di quel cretino di Lockart! -
- Prego? - Chies Gilderoy con aria risentita
- Poche storie - Tagliò corto Snape - … Passaporta o no noi dobbiamo andare oltre il tuo stramaledetto specchio … con le buone o con le cattive - Aggiunse estraendo la bacchetta e puntandola contro la donna
- Aspetta Severus! - Esclamò la Cooman bloccandogli il braccio - … non lo fare … se tu dovessi distruggerlo … allora … -
- Sibilla ha ragione - Intervenne Sirius - Se distruggi questa passapor … ehm passaporca non potremmo più raggiungere Moony! -
La Cooman arrossì; lei intendeva dire che se Snape rompeva lo specchio sarebbero stati sette anni di guai … di gia che erano abbastanza sfigati … però si riservò di non dire nulla per non fare una figuraccia.
- Insomma … disse Lockart spazientito - Sentiamo cos’ha da dire quella donna … -
La donna dello specchio sorrise e guardò i presenti maliziosamente
- Solo tre di voi passeranno per di qua - Disse fissando ad uno ad uno gli uomini della compagnia e fregandosi pericolosamente le mani - … Perché uno di voi dovrà rimanere qui fino al ritorno degli altri … in compagnia mia e delle mie AMICHE, che presto saranno qui, uah uah uah … -
I tre rimasero di stucco; non era difficile pensare che cosa avrebbe dovuto fare il malcapitato … ma Sirius si riprese in fretta dallo shock e battè amichevolmente sul didietro di Snape, che irritato, cercò di colpirlo con un destro ben assestato, mancandolo.
- Sev …. Tu che hai bisogno di sfogare la tua carica sessuale … mi sembra un’occasione per farlo -
Il professore di pozioni fulminò il mago dai lunghi capelli neri con lo sguardo
- Di una passaporca … è megli che si occupi un PORCO non ti pare? … E toglimi quella maledetta mano dal sedere … - Rispose il professore indignato.
- Decidete pure con calma! - Fece da dentro lo specchio la donna frugando da qualche parte dietro di lei - Io intanto mi do una sistematina! - E fischiettando scomparì momentaneamente -
Black e Severus intanto avevano afferrato Lockart per la collottola e stavano cercando di trascinarlo verso la passaporca, tra le urla di disperazione del malcapitato.
- Nooooo vi pregooooo - Frignava l’ex insegnante di difesa cercando di divincolarsi
- Smettila di fare tutte queste storie - Sbraitò Severus
- Gia, uno che è stato avvinghiato su un letto alla Cooman per tutto quel tempo dovrebbe essere pronto a tutto ! - Osservò Sirius cercando di non farsi sentire dalla donna che invece lo udidì benissimo e gli parcheggiò un calcio in uno stinco …
- Ragazzi … non ci sarebbe un’altra alternativa? - Disse la donna guardando perplessa Lockart piangere come un vitello, mentre Sirius saltellava su una gamba sola per il dolore.
I tre uomini la fissarono in silenzio per qualche attimo, poi si guardarono a vicenda sogghignando:
- I baffi ci sono … - Disse Snape scoccandole un’occhiata trionfante
- I peli nelle gambe anche … - Continuò Lockart entusiasta
- … Basta cambiarle il vestito e sarà perfetta … - Concluse Sirius
La donna si sentì inquieta
- Ehm … cosa avete intenzione di fare? … - Biascicò osservando i volti dei suoi compagni piegarsi in sadici sogghigni.
- Eheheheh -
- Ahahahah -
- Ihhiihhihii -
Pochi minuti più tardi la donna dello specchio riemerse da dov’era sparita: si era reincipriata il naso, ritoccata il rossetto e aveva calato ancora di più il vestito sul seno, da rendere per quanto possibile la scollatura ancora più volgare.
- Scusate puccini miei - Disse entusiasta - Mi sono fatta bella per il fortunato che rimarrà a tenermi compagnia per le prossime ore … sempre che quelli che entrano riescano a tornare indietro ovviamente - Concluse ridacchiando
- Abbiamo scelto … - disse Black ridacchiando osservando la Cooman che con disappunto si teneva seminascosto il volto nel mantello che Lockart le aveva dato in cambio del suo.
Gilderoy, dal canto suo era molto felice di avere salvato le sue grazie dalle mani della matrona marpiona e dal suo viso coperto dagli occhiali a fondo di bottiglia spuntava uno splendido sorriso.
- Bene bene …- Sogghignò la donna dello specchio … allora quando il vostro amico sarà entrato potrete passare … Vieni caro, vieni … - Disse facendo cenno alla Cooman, che obbedì; non appena la strega fu sparita il tutto si dileguò in una nube di fumo, lasciando al suo posto un passaggio che rivelava un piccolo cunicolo scavato nel muro.
- Pensate che le succederà qualcosa di male? - Chiese Gilderoy pensieroso
- Ma no dai … - Rispose Sirius pensoso - Anche se porta un po sfiga la Cooman non è un tipo violento! -
- Ne sono convinto anch’io - Replicò Snape con aria seria - Al massimo le danneggerà lo specchio … si può sempre riparare! -
- emh … io veramente mi preoccupavo per Sibilla - Disse Gilderoy confuso
- Qualunque cosa succeda, non pago i danni, vi avverto! … - Aggiunse Sirius convinto - Ci penserai tu vero Sev? -
- Neanche morto … a proposito … il mio portafogli non è ancora saltato fuori … -
- Uff … ma quanto sei noioso con questa storia del portafogli … quando sarà finito tutto questo, te ne comprerò uno nuovo ok? -
- Non è una cattiva idea … lo voglio in pelle di animagus però … - Affermò Severus guardandolo storto
- Ok - Rispose Sirius - Alla fine del viaggio avrai uno splendido portafogli in pelle di Wormtail ( Codaliscia, ovvero Peter Minus _ Nda )
- Veramente io mi riferivo a te … -
- Che stronzo … -
- Sei tu lo stronzo … tu e quell’altro tuo compare … LADRI! -
- Quante volte te lo devo ripetere che non so nulla dei tuoi stramaledetti soldi? -
Lockart sospirò e si lisciò i capelli … sempre così quei due!
- Vogliamo andare avanti? - Chiese frapponendosi ai due litiganti - … prima che riducano Remus a uno spezzatino di lupo mannaro? -
- Questa volta hai ragione Lockart - Disse Sirius facendosi improvvisamente molto serio - C’è la vita del mio Moony in gioco … e non voglio rischiare di perderla Coraggio Lockart, vai avanti tu … - Continuò poi l’animagus rivolto verso il biondo
- Emh … perché proprio io? - Chiese quello impallidendo e guardando con apprensione lo stretto cunicolo, dentro al quale di certo ci si sarebbe potuti muovere soltanto uno dietro l’altro e strisciando a gattoni.
- Prima le signore … - Ironizzò Snape alludendo agli abiti femminili della Cooman dentro cui era avvolto il vanesio mago.
L’interpellato non seppe che altro dire, così dopo essersi accucciato si introdusse di malavoglia nel passaggio.
Snape osservò Sirius stringere i pugni ; sembrava davvero preoccupato per il suo compagno, quei due, nonostante formassero davvero una strana coppia, dovevano volersi davvero molto bene …
- Snape ora tocca a te - disse Sirius interrompendo i suoi pensieri
- Vai avanti tu, io vi copro le spalle … -
- Scherzi? E io come faccio a palparti il sedere? - Ridacchiò l’altro, rimediando un sonoro ceffone dal professore di pozioni che, afferratolo per un braccio, lo spinse dentro al cunicolo, seguendolo poi velocemente.
* Ma guarda a cosa va a pensare questo in un momento simile * Pensò indispettito, sparendo assieme agli altri nella tetra oscurità che si parava loro innanzi.
------------------------------------------------------------