Il Ciondolo delle Tre Ametiste
capitolo VIII
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Snape raggiunse di volata il piano superiore e si fermò davanti alla stanza da dove i rumori diventavano sempre più forti e insistenti.
- Accidenti!!! Ma questa è proprio la nostra camera!!!! - Disse Black sopraggiungendo - … Che starà combinando Moony? -
Dall’interno si sentì un sonoro GNICK GNACK GNICK GNACK, seguito da una specie di mugolio che parve mettere in seria agitazione l’animagus.
- Ehm … devo proprio dirti la mia opinione Black? … - Replicò Snape imbarazzato.
- Non dire sciocchezze! - Ribattè l’altro con foga gettandosi sulla porta e cominciando a battere tremendi colpi sul legno - MOONYYYYY MOOONNYYYY???? APRI QUESTA POR … -
- Ma tu sei completamente pazzo! - Sibilò Snape tra i denti bloccando le braccia dell’ex prigioniero di Azkaban - … Vuoi che ci sentano tutti??? -
- Cosa vuoi che me ne importi??? C’è il mio Moony là dentro … e sicuramente qualcuno lo sta aggredendo!!! -
Improvvisamente il rumore si bloccò e i due rimasero in ascolto …
- Hanno smesso … - Sussurrò Sirius
- Pare di si -
- Che facciamo? -
- Che domanda imbecille, entriamo! Possiamo ricorrere alla magia, o no? -
Senza replicare altro Black estrasse la sua bacchetta
- Alohomora … -
Ma la porta non accennò a nessun movimento, lasciando i due maghi di stucco.
- Maledizione! - Disse Snape irritato - Possibile che tu sia così incapace? … Alohomora ! -
Ma ancora una volta l’incantesimo non funzionò.
- eh eh eh possibilechetusiacosìincapace???? gne gne - Recitò Sirius con petulanza mentre l’altro lo fulminava con lo sguardo. Una provvidenziale serie supplementare di mugolii provenienti dalla stanza, interruppe un altrimenti sicuro battibecco tra i due.
- REMUS!!! - Gridò di nuovo Sirius, discreto come al solito
- SSSTTT … vieni qui! - Gli disse Severus indicando il buco della serratura - Guardiamo che succede là dentro … -
L’altro obbedì prontamente, avvicinandosi e chinandosi verso il piccolo foro posto sotto alla maniglia da dove gia Snape stava cercando di sbirciare.
- Vedi qualcosa Severus? -
- Certo che no! Vuoi lasciarmi un po’ di spazio? …. E toglimi la mano dal sedere! -
- Hi hi hi … fammi smettere se ti riesce! -
- SEI UN POR… -
- Hey, che volume … non avevi detto di non gridare? -
Il professore di pozioni lo guardò furioso surrurrando - Sei un ignobile maiale, vergognati - E continuò con una serie di appellativi più o meno nominabili mentre l’altro interperrito continuava con la sua opera di palpeggiamento.
Tutti intenti com’erano a curiosare dentro la stanza, non si accorsero che dietro di loro una delle porte delle camere si era spalancata e una terribile vecchietta aveva fatto capolino da essa stropicciandosi gli occhietti neri ancora intorpiditi dal sonno, interrotto bruscamente per colpa di qualche rompiscatole che si era messo a gridare nel corridoio…
- Chi c’è??? Siete i soliti giovinastri ubriachi scommetto!!! - Disse con la sua vocetta gracchiante, decisa a cantarne quattro agli importuni disturbatori della quiete notturna … era un hotel serio quello e che cavolo!!!
Ma sistematasi gli occhiali rosa pastello, una visione raccapricciante le gelò il sangue nelle vene …
- Oh Santo Merlino!!! - Quasi gridò, vedendo due uomini … sicuramente due pervertiti, spiare dal buco della serratura di una rispettabile stanza di rispettabili persone; … in più uno dei due, toccava lascivamente il didietro dell’altro uomo, ridendo libidinoso, mentre quest’ultimo gli sussurrava qualcosa … di sicuro le più innominabili oscenità che la mente umana possa concepire!
- Vade Retro!!! - Gridò la vecchia brandendo il suo fedele bastone.
I due finalmente si accorsero di non essere più soli nel corridoio, ma non abbastanza in tempo per evitare di ritrovarsi parcheggiati sul cranio i trementi fendenti della vecchia inferocita, che prese a rincorrerli per il corridoio.
- Questo è un posto di persone per bene, andate altrove a fare le vostre sconcerie!!!! -
I due si ritrovarono in un primo momento spiazzati, poi bastò uno sguardo d’intesa e sulla punta delle loro bacchette scintillò una luce, prima di fare scoccare il medesimo incantesimo…
- EXPELLIARMUS !!! - Gridarono all’unisono, mentre la loro tremenda avversaria cadeva priva di sensi sul pavimento del corridoio.
- Schiantare vecchie pazze dopo che ti hanno assalito non deve essere tanto grave, vero? - Riflettè Black osservando la donna stesa a terra.e massaggiandosi la nuca energicamente.
- Direi di no - Replicò Severus con aria molto seria - Comunque il nostro problema è un altro: C’è un incantesimo potente che protegge questa stanza e la cosa è molto sospetta … -
- Lo sapevo!!! - Disse l’animagus picchiando un pugno contro il muro - E’ stato il conte! Ha aspettato che uscissi per introdursi nella nostra camera e struppare il povero Remus! Vigliacco!!! … Ho visto come lo guardava stasera a cena!!! -
- Ehm … si dice Stuprare, Black … comunque potremo provare a d aprire quella stramaledetta porta lanciando un incantesimo combinato come con la megera! -
- Proviamo!!! Il mio povero Remus starà invocando il mio nome!!! - Recitò Sirius con aria melodrammatica
- Non per contraddirti … ma non mi sembra di sentir gridare nessuno …si sente solo mugolare e saltellare sul letto! - Lo rimbeccò sadicamente Snape
- Nessuno ha chiesto la tua opinione! - Ribattè nervosamente Sirius - Poi Remus non è quel tipo di persona!!! -
- Un tipo come te vuoi dire? - Sghignazzò Severus
- ORA BASTA! - Disse Sirius ormai saturo dalle battute pungenti di Snape e dalla preoccupazione - Entriamo e basta! -
…. Remus che lo tradiva con un altro???!!! Giammai!!! Impossibile, inconcepibile, inimmaginabile, impen …. Forse.
Mentre i due prendevano la mira e colpivano la porta lo scricchiolio del letto si fece più veloce e la portà cadde in mille pezzi.
Sirius si catapultò dentro con il cuore in gola, seguito da Severus
- MOONY!!!! SE HAI PERMESSO A QUELL’INFAME DI METTERTI LE MANI ADDOSSO IO NON RISPONDO PIU’ DI … -
La frase gli morì in gola, vedendo le due figure avvinghiate nel letto, mentre Severus si affiancò a lui a bocca aperta.
- Sibilla … - Disse il professore di pozioni stupito.
- Lockart … - Riuscì a biascicare Black al colmo della sorpresa.
Sul letto della stanza stavano, legati come due salami e imbavagliati a dovere, il mago e la strega che si dimenavano e mugolavano saltellando sul materasso, mentre di Remus non c’era traccia. Con un rapido movimento della bacchetta, Severus fece sparire i bavagli e i legacci ai due, ansioso di sapere cosa diavolo fosse successo in primo luogo a loro due e poi al ladro … emh al lupo mannaro.
In Quanto a Black; … si può dire che fosse diventato idrofobo: saltò sul letto con un balzo e prese il fascinoso Gilderoy per il bavero della giacca.
- Che cosa … che cosa … - Balbettò, incapace di articolare altro.
- Ahhhh …. - Lockart emise un sospiro di puro sollievo - Meno male che siete arrivati! E’ una vita che saltelliamo su questo accidenti di letto scricchiolante per attirare l’attenzione di qualcuno! Guardate qui, mi si è sgualcito tutto il vestito!!! -
- Potevate anche fare con più comodo … eh eh eh non c’era fretta … - Replicò la Cooman, che non pareva per niente disturbata dal fatto di avere passato l’ultima ora in stretta simbiosi con l’arrapante … emh, affascinante mago e continuava abbondantemente a sbavare liquido ectoplasmico ( Così come lo definiva lei ) su di lui.
Black rafforzò la stretta intorno al collo di Lockart:
- CHISSENEFREGA DEI VOSTRI SALTELLAMENTI!!!! - Gridò fuori di sé - VOGLIO SAPERE DOV’E’REMUS … ADESSO! -
- Calmati Black - Intervenne Severus - Ti sembra questo il modo di rivolgersi al nostro ESIMIO compagno?
- Vedi Sirius caro??? Severus è una persona ragionevole, non c’è assolutamente bisogno di alzare la voce! Specie se si ha a che fare un mago della mia potenza … - Disse Lockart convinto, mantre lo sguardo dell’animagus indugiava sulle babbucce a forma di smorfiotto di pelouches ( Non sapevo che animale metterci nda )del fascinoso ( ? ) mago.
- E va bene potente mago! - Continuò Sirius mollando la presa - Raccontateci che è successo! -
- E’ stato il conte! - Intervenne la Cooman inquieta - Voleva Remus perché … -
- Lascia fare a me cara! Una dolce fanciulla come te non deve occuparsi di queste faccende da uomini! - Esordì Lockart col suo solito fare pomposo; La Cooman s’incupì, ma non perse come al solito l’occasione di dargli ragione, ammiccando nella sua direzione con uno sbattimento di ciglia alla Audrey Hepburn ( si scrive così? Ci ho beccato? ) pettinandosi la folta peluria delle gambe, con aria provocante, causando a Snape violenti conati di vomito.
* Dolce fanciulla??!!?? * Pensò Sirius distraendosi per un attimo dal pensiero di Remus, guardando con aria dubbiosa la donnna stesa sul letto che tanto gli ricordava un australopiteco … prima della seduta depilatoria dall’estetista!
L’animagus si riprese comunque subito, osservando sinistramente il Bel Gilderoy che aveva scoperto di nuovo la presenza della bava …(o dell’essenza ectoplasmica della Cooman a piacere ) e dopo un attimo di perplessità aveva cominciato a spalmarsela abbondantemente sui capelli, come era accaduto nella foresta proibita.
- Toh ! Anche Remus usa la mia stessa marca di gel … -
- Ehm … Gilderoy, sei sicuro? - Chiese la Cooman tra i denti temendo che il mago scoprisse la reale natura della sostanza.
- Certo, vuoi che non riconosca il mio gel per capelli??? - Disse quello tutto orgoglioso - Probabilmente il tubetto era sul letto e rotolandoci lo abbiamo fatto muovere … ehm … muovendoci lo abbiamo fatto rotolare e rovesciare. -
Sirius e Snape guardarono apprensivamente Gilderoy arrossire come un semaforo e la Cooman ammiccare di nuovo …
* Vuoi vedere che questi due … * Riflettè Severus … ma al pensiero della Cooman che si rotolava a letto con qualcuno ebbe un altro tremendo attacco di nausea e vomitò nel lavandino.
- SENTI LOCKART ! - Disse Sirius spazientendosi, ancora con i brividi sottopelle per lo stesso motivo del professore di pozioni - O parli o trasformo TE in un gel! -
- Ma quanto sei apprensivo caro - Disse Lockart con aria di compatimento - I fatti sono questi: Questa sera, come tutte le sere, mi stavo preparando per andare a letto, così ho fatto un bel bagno caldo, ho indossato le mie ciabattine di pelouches a forma di smorfiotto), la mia vestaglietta color rosa, ho messo i bigodini, ho … -
- Vuoi tagliare corto Gilderoy? - Disse Severus che aveva smesso di vomitare, ma il cui solito colorito pallido aveva preso una inquietante sfumatura verdastra
- Ci sto arrivando … ci sto arrivando … - Si difese il vanesio mago con aria spazientita - Dove ero arrivato? … -
- Ai bigodini … - Replicò il professore di pozioni tra i denti
- Ah si … dunque, mi stavo andando a fare una tazza di tè .. perché sapete se io non bevo il tè proprio … -
- LOOOOCKAAART !!!! - Gridò Sirius emettendo fumo dal naso e intimidendo non poco l’ex professore di difesa alle arti oscure ( se lo picchiava, magari i avrebbe potuto rovinargli i ponti ai denti!Per l’amor di Merlino!!! Con quello che erano costati!!! )
- Ehm scusate, mi ero distratto … dicevo che prima di mettermi a letto qualcuno ha bussato alla porta … indovinate chi era? -
- Il conte ! … quello struppatore!!!- Abbaiò Sirius
- Scommetto che era Lupin! - Azzardò Severus
- No no! - Replicò Lockart - Era la qui presente Sibilla, la quale mi ha riferito una importante scoperta che aveva fatto consultando i suoi testi di divinazione, vero Sibilla? -
- Si, infatti io … -
- Non ti preoccupare cara, ci penso io a relare per entrambi - La interruppe il mago biondo con un gesto elegante della mano; Da dietro la donna gli fece una linguaccia e l’essenza di aglio, ormai tristemente nota, che uscì dalle sue fauci spalancate raggiunse in pieno il povero Snape, che dovette di nuovo correre al lavandino a vomitare. - Stavo dicendo che Sibilla aveva scoperto una cosa importantissima sul conte … a proposito, sapete quella storiella che … -
Questa volta Sirius e la Cooman si fissarono negli occhi con stampato sul volto un ghigno diabolico e nel giro di pochi secondi Lockart si ritrovò legato, imbavagliato e appeso al soffitto, per la gioia di tutti i presenti ( e dei lettori nda ).
- Allora Sibilla … Spiega … - Esordì Black guardando soddisfatto il biondo mago agitarsi, mentre penzolava dal lampadario cercando inutilmente di mugugnare qualcosa. La donna si rialzò dal letto su cui era sdraiata e si mise in piedi davanti a Sirius
- Ieri sera, quando il conte è venuto al nostro tavolo, ho notato un segno davvero particolare, tatuato proprio sul suo polso … - Esordì
- Di che stai parlando Sibilla? - Chiese Severus
- Non è che ti riferisci al suo … ehm, al suo … - Disse Black esitante
La strega lo fulminò con gli occhi:
- Ho notato il SUO … - Disse indispettita - Ma non è quello a cui mi riferisco! Mentre voi eravate impegnati a farvi compatire dai clienti del locale, io ho osservato attentamente quell’uomo e … -
- Ce ne siamo accorti - Sussurrò Snape a Black che annuì ridacchiando. La strega finse di non sentire e continuò:
- … Sul polso aveva tatuata una luna piena completamente nera; non ne ero del tutto sicura, ma avevo avuto modi di vedere ancora quel simbolo maledetto … -
- E’ per questo che dopo cena sei filata diritto in biblioteca - Intervenne Severus
La strega assentì
- Si, e ho trovato cio che cercavo: avevo visto quel simbolo su un testo che parla delle creature magiche pericolose -
- Vuoi dire che ora Remus è in compagnia di … che ne so? … Una specie di vampiro? - Chiese Sirius con apprensione.
La donna guardò i due maghi di fronte, con aria molto seria:
- … Molto peggio Sirius… - Disse - Quel mago fa parte della setta dei Cacciatori di Luna … una congregazione di fanatici che hanno la convinzione di ripulire il mondo magico dai lupi mannari … dicono che quando un licantropo cade nelle loro mani, viene ucciso in maniera orribile! -
Snape e Sirius rimasero di stucco e guardarono la donna senza riuscire a proferire parola.
- Ma allora … Remus … - Riuscì a dire Sirius con voce tremante.
Sibilla chinò il capo e si sedette sul letto.
- Mi dispiace Sirius … - Replicò - Appena accertata la notizia, sono venuta per avvertire Remus, e l’ho trovato qui, con Lockart intento a raccontargli una delle sue solite stronzate … ehm una delle sue splendide barzellette … non avevo ancora iniziato a parlare quando qualcuno ha bussato alla porta e Remus ha aperto convinto che fossi tu; purtroppo sono entrati il conte e altri uomini che ci hanno schiantato. Alla fine mi sono svegliata legata e imbavagliata in compagnia di Lockart e di Remus non vi era traccia! -
- Pensi che l’abbiano gia ucciso? - Chiese Snape rivolto alla donna
Sirius lo incenerì con lo sguardo.
- Non lo dire neanche per scherzo, Remus sa come difendersi! -
- Ma è solo … e non sappiamo quanti siano i seguaci di questa setta -
- Questo è vero! - Intervenne la donna - Ma è anche vero che Remus non è solo, c’è Brunello con lui; sono certa che quell’accidenti di affare nasconda molto più di quanto noi tutti non immaginiamo! … In ogni caso propongo di ricominciare da subito le ricerche -
- Ben detto, muoviamoci! - Convenne prontamente Sirius
- E dove pensate di cercarlo? - Chiese Snape dubbioso - Potrebbe averlo portato ovunque, inoltre questo luogo potrebbe avere dei passaggi segreti di cui noi ignoriamo la presenza! -
Black fece un sorrisetto e strizzò l’occhio al professore di pozioni
- Stai dimenticando un particolare Severus… - Disse con sicurezza - Io posso trasformarmi in un cane e con il mio formidabile fiuto sarà uno scherzo trovare il nostro Moony e Brunello -
- Fantastico Sirius! - Gridò la strega battendo le mani, mentre Severus storse il naso … non voleva certo dare soddisfazione a quell’impiastro di Black! L’animagus notò il disappunto dell’insegnante di pozioni e disse sogghignando
- Sev, non essere così sorpreso … eppure prima mi era sembrato di averti mostrato quanto sono DOTATO -
Snape, rosso come un papavero, gli tirò la prima cosa che gli capitò tra le mani, ma l’animagus si trasformò appena in tempo per evitare di essere colpito e sgattaiolò fuori dalla porta con le sembianze di un maestoso cane nero.
- Aspetta un attimo Snape! - La Cooman bloccò Severus prima che uscisse dalla stanza, rivolgendo lo sguardo a Lockart che ancora ciondolava dal soffitto come un salame. Il professore fece un gesto di noncuranza replicando:
- Lascialo lì, così non ne combinerà una delle sue … -
La strega annuì e lo seguì senza aggiungere altro, mentre Lockart, tra sé e sé, lanciava imprecazioni in tutte le lingue.
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