Il Ciondolo delle Tre Ametiste
capitolo XII
------------------------------------------------------------
Intanto Severus e Black avanzavano ancora, alla estenuante ricerca di una qualche traccia che potesse condurli nel luogo dov’era stato portato Remus; tuttavia, nonostante fossero ormai da parecchio tempo dentro al passaggio, le loro indagini non avevano ancora dato alcun frutto.
- Maledizione, questo dannato corridoio sembra non avere mai fine - Sbottò Severus, che ormai era sul punto di perdere il suo proverbiale sangue freddo - … man mano che si prosegue sembra diventare sempre più buio, sempre più freddo e sempre più umido … -
- Hai ragione … - Rispose Sirius distrattamente esaminando una parete alla ricerca di qualche eventuale passaggio segreto - … Sembra casa tua .. -
- Prrrrego? - Ribattè prontamente Snape alzando un sopracciglio in direzione dell’animagus
- Emh … niente niente … - Replicò l’altro ridacchiando sotto i baffi
Il professore di pozioni sospirò e alzando gli occhi al cielo si convinse che quello non era assolutamente il momento per mettersi a battibeccare con quel decelebrato di un animagus.
- Invece di sparare stupidaggini come al solito, dimmi invece se hai scoperto qualcosa da quella parte! - Si limitò a rispondere, nella speranza di riceve una risposta positiva al suo quesito.
- Mah! … a dire la verità io vorrei “ scoprire “ te, ma ogni volta fai un sacco di storie … - Rispose il mago dai lunghi capelli, mentre l’altro gli lanciava un’occhiata assassina, risparmiandosi ogni sorta di commento all’indegna affermazione di quell’ex galeotto buono a nulla.
Black percorse ancora velocemente con la mano la parete, finchè fermatosi in un punto ben preciso, rimase per qualche attimo immobile, posando l’orecchio sul muro e facendo un cenno al compagno, che in breve fu al suo fianco.
- Che c’è? - Sussurrò il professore di pozioni
- Ssstt … fammi ascoltare …- Replicò Black e l’altro si zittì rimanendo col fiato sospeso.
L’animagus battè un colpo sulla parete, che risuonò come se dalla parte opposta ad essa ci fosse uno spazio vuoto.
- C’è qualcosa qui dietro - Disse Sirius sommessamente
- Hai ragione, C’è di certo un passaggio oltre questo muro! - esclamò Severus - … Forse si tratta proprio di quello che stiamo cercando! -
Sirius annuì in silenzio
- Si, ma non è solo questo … - Aggiunse fissando lo sguardo sul collega - Presta bene attenzione …-
Snape lo guardò con aria interrogativa, chiedendosi a che cosa si riferisse quell’impiastro di Black; ma ben presto capì: dall’altra parte del muro era risuonato chiaramente un altro colpo: qualcuno aveva dato un pugno nel muro.
- Sarà Remus oppure il conte con i suoi uomini? - Chiese Snape con aria tesa al compagno, che alzò le spalle
- Magari è solo quell’idiota di Lockart che tramite una passaporta è finito in qualche corridoio contiguo a questo - Ipotizzò l’animagus dubbioso.
- Mhhh … - Il professore di pozioni non sapeva cosa pensare.
Tuttavia le riflessioni dei due maghi furono interrotte da una serie di colpi dati di seguito al muro.
- Chiunque sia si è accorto della nostra presenza! - Disse Snape assorto
- E secondo te starebbe cercando di raggiungerci buttando giù la parete a pugni? - Obiettò ironicamente Sirius
- Ma no … - Rispose l’ex death eater, con un gesto di stizza - …Ascolta bene … sembrerebbe che voglia comunicare con noi tramite una specie di codice -
- Tipo un alfabeto a morse? -
- Si, ascolta … - Lo zittì Severus accompagnando la sua affermazione a un brusco gesto della mano.
Per una volta Black obbedì senza replicare; era abbastanza pratico in quel genere di cose.
Il ticchettio alla parete riprese, diventando via via più veloce
- Umh … questa è una V … - Disse prontamente Sirius
- Però, te la cavi … - Rispose Severus stizzoso - … ah ecco una I -
- … A … VIA -
- Umh … D … A … doppia elle …E … DALLE -
- P … A … un’altra doppia elle … E … PALLE???!!! -
I due uomini si guardarono sbigottiti prima di recitare all’unisono:
- VIA DALLE PALLE!!!! -
Si udì un sonoro boato e parte del muro di fronte ai due maghi crollo, poco prima che entrambi riuscissero a mettersi in salvo gettandosi a terra di lato, venendo appena sfiorati dalle macerie.
- AHIO!!! - Esclamò Snape dolorante - … dovevi proprio cadere SOPRA di me? - Disse guardando il compagno in cagnesco, mentre l’altro lo squadrò con un’aria sorniona
- … Certo … ti ho salvato la vita e adesso devi saldare il tuo debito - Ridacchiò l’animagus cercando di intrufolare le mani nelle estremità più remote del corpo del professore di pozioni, che prontamente lo colpì diritto sul muso.
- Che ballista … guarda che mi sono gettato prima io di te! - Replicò l’ex death eater - … E togliti che mi stai soffocando; non sei poi così leggero … -
Black fece per replicare, quando la sua attenzione, così come quella di Snape, fu attirata da un suono di passi alle loro spalle; tra una nube di polvere e i pezzi di muratura sparsi nel corridoio, i maghi videro sbucare due figure a loro ben note.
- MOONY! - Gridò Sirius alzandosi e correndo verso il suo amante.
- LOCKART! - Disse Severus sollevandosi a sua volta da terra, raggiungendo l’ex collega, mentre Sirius e il lupo mannaro erano ormai in apnea ( il super bacio alla francese ci vuole ^__^ nda )
- Che è successo, come siete arrivati fin qui? -
Il vanesio mago lo guardò con aria sconvolta, mentre con le gambe tremanti si sedette a riprender fiato; evidentemente i due avevano appena affrontato una lunga corsa.
- Ahhh Ehhh …Conte … Pietra … scappati … Minus … - Balbettò il biondo cercando di calmarsi
Severus lo guardò a bocca aperta, mentre Sirius interruppe finalmente l’appassionato bacio che stava scambiando con il suo compagno e lo fissò stringendo i pugni con fare minaccioso.
- Minus? - Sussurrò l’animagus - Che cosa stai vaneggiando Lockart? -
- E’ una lunga storia … - Disse Remus mettendo una mano sulla spalla dell’uomo dai lunghi capelli corvini - … Ora non abbiamo tempo per raccontarvi tutto, sappiate che il conte è alleato dei death eater, che ora ci stanno dando la caccia -
- Vuoi dire che il signore oscuro sa della nostra missione? - Chiese Severus incupendosi
- In parte … - Rispose Remus - Ma ora, ve l’ho già detto, dobbiamo fuggire e alla svelta! -
In quell’istante Brunello spuntò fuori dalla tunica del lupo mannaro, mandando un sospiro
- ARGHH!!! Stavo per soffocare! - Disse ansimante, guardando gli altri membri della compagnia dell’uccello ( ^____^ ) - Sono quasi felice di rivedere le vostre brutte facce, ce la siamo vista grigia noi là dentro, sapete? -
- Sa … sapessi noi! - Balbettò Black ripensando al rischio che avevano corso con la passaporca - Per poco non venivamo stuprati da una vecchia ninfomane! -
- A proposito di vecchie ninfomani … - Rispose il ciondolo magico guardandosi intorno - Dov’è finita la Cooman? -
- Non parlar male della dolce e cara Sibilla - Disse Lockart irritato
- Vorresti dire che non è una maniaca? - Ribattè Brunello guardandolo scettico
- Ehm … beh, …. non è vecchia, ecco! -
Severus alzò gli occhi al cielo; Dolce e cara??? LA COOMAN????? …. Ma la sua attenzione fu improvvisamente catturata da un dettaglio che fino a quel momento non aveva osservato: sulla fronte di Brunello era incastonata una meravigliosa e scintillante pietra viola.
- E quella? - Disse con voce acuta indicando la gemma col dito
Tutti i presenti ammutolirono
- Ah! La pietra che ho trovato! - Disse Lockart allegramente - Volevo regalarla a Sibilla, ma a quanto pare è proprio una di quelle che stiamo cercando! -
- … E ce lo dici così???? - Replicò Black - Ma dove … -
- Era in possesso di Minus e del conte -.Spiegò Remus - Ma … -
Un chiaro suono di passi di corsa e di grida umane lo zittì: di certo i loro nemici stavano per raggiungerli ed erano di certo molto vicini.
- Fuggiamo sciocchi! - Gridò Brunello tornando a nascondersi sotto al manto del licantropo, mentre tutta la compagnia si avviò di gran carriera verso l’uscita del passaggio.
Percorsero tutta la lunghezza del corridoio, fino ad arrivare alla strettoia che si trovava appena prima della passaporca
- Siete proprio sicuri che riusciremo a trovare Sibilla? - Intervenne Lockart sempre più nervoso, mentre le voci alle loro spalle diventavano sempre più distinguibili.
- Non ti preoccupare - Replicò Snape - Continua a sperare, magari è la volta buona che ce la togliamo di torno! -
- Ma … veramente io … -
- Silenzio! - Intimò Black che procedeva in testa alla compagnia - Siamo arrivati dietro allo specchio della vecchia! -
L’animagus aveva ragione: davanti a loro vi era il retro dimora della passaporca
- Come facciamo a passare? - Chiese Remus al compagno
- Possiamo provare a spazzarla via con un bello schiantesimo! - Azzardò Black
- Seee … bella mossa, così magari rimaniamo tutti bloccati qui! Distruggendo lo specchio potremmo anche estinguere per sempre l’unica possibile uscita! -
- Severus ha ragione, meglio non correre il rischio! - Replicò Remus rivolto a Black
- Perché non proviamo a bussare? - Cinguettò Lockart alle loro spalle
Tutti si girarono a guardarlo con commiserazione
- Beh … si può sempre provare - Insistette il biondo arrossendo
Black dalla testa della fila rise di gusto
- Seee perché non ci eravamo arrivati prima? - Disse con aria canzonatoria bussando sonoramente contro il retro d’argento dell’enorme specchio - bastava fare toc toc … -
Con grande sorpresa di tutti l’argentea parete si aprì proprio come se si trattasse di una porta, rimanendo socchiusa.
- Visto che avevo ragione? - Ribattè il vanesio mago con aria trionfante, mentre Remus e Severus guardarono ridendo l’animagus spalancare la bocca per la sorpresa per poi successivamente diventare bordeaux in viso.
- Hey Black! Come ci si sente ad essere surclassati da Lockart? - Sghignazzò ferocemente Brunello
- Ora basta, stiamo perdendo tempo! - Ribattè l’animagus risentito mentre gli altri continuavano a ridacchiare - Entriamo in quella maledetta porta e poche storie! -
I quattro maghi con al seguito il ciondolo magico, varcarono quindi la preziosa soglia d’argento che conduceva dentro lo specchio e con loro grande sorpresa si trovarono davanti ad uno spettacolo veramente increscioso. Così per lo meno pensò Severus Snape, mentre a bocca aperta osservava la Cooman, che in compagnia di altre sei o sette donne piangenti, tutte dall’aria volgare, si ribaltava sul pavimento completamente ubriaca. Intorno a loro era sparso un intero mazzo di tarocchi, e parecchie bottiglie vuote di vino.
- Ma ma ma ma … ?????? -
- Che???? … -
- ???!!!!! -
- ….. -
Lockart e Black raggiunsero la strega che, abbracciata alla padrona dello specchio, piangeva a dirotto, imitata dall’altra.
- BOOOOOHHHHHH …- Si disperava la Passaporca - Rimarrò zitella per tutta la vita, avrò un figlio da un poco di buono che mi abbandonerà incinta, scappando in Tailandia con una sgualdrina di vent’anni, portandosi dietro tutti i soldi … e da grande mio figlio mi lascerà in un ricovero per vecchie dementi, dilapidando tutti i miei risparmi per drogarsi …. BOOOHHHH -
- Bhe, sul fatto che rimarrà zitella non ho alcun dubbio! - Ridacchiò Sirius tra se e se, immaginando cio che era successo: appena scoperto che la Cooman non poteva essere un possibile fidanzato, perché peli a parte era sempre una femmina, la passaporca e le sue amiche avevano approfittato delle doti divinatorie della strega per scoprire il loro futuro amoroso, che a quanto pareva si prospettava alquanto disastroso. In seguito alle terrificanti previsioni della strega più portajella di Hogwarts, le vecchie babbione si erano poi ubriacate per lo shock … e a quanto pareva la Cooman aveva deciso di tenere loro compagnia.
- Sibilla, lo sai che l’alcool non lo reggi! - La ammonì Gilderoy - Ieri sera quando sei entrata in camera mia, prima di fare … -
Tutti i membri della compagnia si volsero a guardare avidamente il biondo mago in attesa di una qualche rivelazione, che non venne poiché quest’ultimo si rese conto di avere parlato troppo e arrossendo come un semaforo cambiò prontamente discorso - Beh … si sa che l’alcool fa male ecco … -
- Ahhhhhhh …. - Fecero gli altri guardandolo con sospetto
- Ehm … prendiamo Sibilla e andiamocene - Tagliò corto il biondo mago.
- Troppo tardi signor Lockart! - Esclamò una voce proveniente dal luogo dove erano entrati - Ormai siete tutti in trappola -
Nella stanza comparvero il conte Iacula, Minus e altri quattro uomini, tutti brandenti la loro bacchetta.
- Maledetto verme!! - Gridò Sirius scagliandosi su Minus, ma fu prontamente fermato da Snape
- Ma … Severus… - Obiettò l’animagus cercando di divincolarsi dalla stretta dell’ex death eater.
- Non essere sciocco, sei ancora disarmato - sussurrò il professore di pozioni all’orecchio del’animagus che annuì digrignando i denti senza smettere di guardare con puro odio l’ex compagno di scuola.
- Ridateci la pietra! - Disse il conte - O sarà peggio per voi -
- Non scherzare, non vi daremo un bel niente! - Replicò Remus irritato
Il conte rise
- Non mi pare che voi siate nella condizione di dare ordini, caro Lupin - Esclamò l’uomo - Mi permetto di farvi notare che noi siamo in sei e voi soltanto in cinque … senza contare che non credo la strega possa esservi di una qualche utilità in quello stato - Continuò indicando la Cooman, che ora stava cominciando a cantare tutto il repertorio delle canzoni delle sorelle stravagarie.
La tensione era alle stelle, ma improvvisamente a Sirius venne un’idea e afferata la vecchia passaporca le gridò nelle orecchie, indicando il conte Iacula:
- GUARDI!!!! E’ LUI!!!! E LUI QUELLO CHE LA METTERA’ INCINTA E L’ABBANDONERA’FREGANDOLE TUTTI I SOLDI!!!!! -
La donna smise di piangere fissando il conte con uno sguardo folle
- Gia! … E QUELLO E’ LO SPACCIATORE CHE VENDERA’ LA DROGA A SUO FIGLIO! - Continuò Lockart indicando Minus, dimostrando così un’insolita prontezza di spirito
- Ma cosa? - Commentò il conte allibito scambiando uno sguardo con un Minus altrettanto sorpreso.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso: la passaporca scattò in piedi gridando
- BASTARDIIIII!!!! ….. RAGAZZE! CA-RI-CAAAAA!!!!!! -
In breve gli antagonisti dei nostri eroi ( ? ) si ritrovarono assediati da un’orda di vecchie inferocite e ciò diede modo ai membri della compagnia dell’uccello di fuggire a gambe levate.
------------------------------------------------------------