Il Ciondolo delle Tre Ametiste

capitolo XVI

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Era ormai scesa la notte sulla foresta e dopo un'intera giornata di
marcia, l'intera compagnia si era accampata ai piedi di un'immensa
quercia secolare per concedersi qualche ora di meritato riposo.
Snape aprì gli occhi, guardandosi attorno con circospezione; il
giorno prima aveva promesso a Brunello di non agire singolarmente,
però dato come stavano le cose, era assurdo che tutti quanti loro
corressero il rischio di venire catturati: la cosa migliore era
sicuramente che lui stesso si presentasse da Lucius, magari con la
scusa di riferire qualcosa sul loro viaggio … cosa che si sarebbe
rivelata doppiamente utile, in quanto avrebbe potuto raccontare
qualche bufala in modo da depistare il nemico.

Il professore sospirò,ripensando al biondo mago … Si, era senz'altro
la cosa migliore da fare.

Lentamente, fece per sollevarsi dal proprio giaciglio di fortuna,
quando sentì uno strano rumore, molto probabilmente un fruscio di
vesti, provenire dalla sua destra.
Non passò molto tempo, prima che il professore di pozioni si
accorgesse che chi aveva provocato tale suono era Black, che
alzatosi furtivamente e buttatosi il mantello sulle spalle, ora
stava chiamando sottovoce la fenice di Dumbledore.

- Fawkes … Fawkes guarda che ho qui per te … - Sussurrò l'animagus
rivolto al nobile volatile, che riposava tra le fronde dell'albero
sovrastante.

La fenice emise dapprima un piccolo verso, poi quando si fu accorta
del succulento biscotto che il mago aveva tra le dita, si precipitò
sulla sua spalla, sgranocchiando con soddisfazione il dolcetto che
prontamente Black gli porse.

- Brava Fawkes, brava ! - Disse l'uomo accarezzando l'animale e dopo
essersi accertato che tutto attorno a lui fosse tranquillo, si
inoltrò nella finestra.

Snape sobbalzò; ma dove diavolo stava andando Black???? si alzò in
tutta velocità, gettandosi all'inseguimento dell'animagus.
Sirius si avvicinò a una quercia secolare e fermatosi sotto le sue
fronde, cominciò a frugarsi nelle tasche, da cui ne trasse un
piccolo foglietto di carta.

- Ufficio CIEDI a Hogsmeade! - Disse ad alta voce e in breve fu
avvolto da un fascio di luce, per poi scomparire nel nulla.

Snape ridacchiò; dunque l'animagus voleva tentare di riprendersi la
sua bacchetta … ma come pensava di fare? Era assolutamente
impossibile che si fosse impossessato dei 10000 zellini in poche
ore!!! Allora come pensava di riuscire?
Snape si preparò lui stesso alla materializzazione; Qualunque cosa
quell'uomo stesse macchinando, l'avrebbe di sicuro scoperta! Non
poteva permettergli di cacciarsi nei guai mettendo a repentaglio
l'esito della missione.

Malfoy Mannor avrebbe aspettato.

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Altrove, un uomo biondo, dall'aria altera, era arrivato in
prossimità di una vecchia casa dall'aria fatiscente.
La sua espressione sembrava molto accigliata e il nervosismo che
dominava il suo animo era reso noto dal modo in cui egli rigirava
tra le mani il prezioso porta- bacchetta.
Tsk … Così Severus aveva deciso di gettarsi nelle mani di quell'ex
galeotto depravato; bene, molto bene; era liberissimo di farlo …
tuttavia Lucius Malfoy non era uomo da arrendersi tanto facilmente,
in un modo o nell'altro si sarebbe ripreso il suo amante, con le
buone o con le cattive.
Questo Severus avrebbe dovuto saperlo bene …
Arrivato davanti all'uscio della antica costruzione, il mago diede
tre colpi secchi sul legno marcio con il porta-bacchetta e rimase in
attesa …
In breve la porta si aprì di pochi centimetri, scricchiolando
sinistramente e Lucius con un gran calcio, fece per spalancarla (
non voleva certo toccare quella portaccia tutta sporca ^^ Nda ), ma
disgraziatamente finì per demolirla del tutto, dato il pessimo stato
in cui versava il materiale del quale era costituito l'uscio.

- Emh … Lucius, vieni pure dentro - Disse una timida voce
dall'interno

Tra mille imprecazioni e togliendosi le schegge di legname che gli
erano rimaste impigliate nei pantaloni, Lucius seguì l'invito,
trovandosi in un immenso salone buio, illuminato dalla luce di una
candela sostenuta da un piccolo uomo calvo e dall'aria smunta.

- Wormtail … - Sibilò - Portami dal signore oscuro … ho molta
premura di parlargli! -

- Non c'è di che per la porta eh? - Rispose l'ometto con fare
risentito - … Comunque seguimi … il padrone è da questa parte -

Senza dire una parola, il biondo mago seguì il piccolo uomo,
pensando alle parole che avrebbe dovuto dire al signore oscuro. Per
quanto si ricordava, l'ultima volta che aveva avuto occasione di
parlare con lord Voldemort, quest'ultimo gli era parso molto
arrabbiato nei confronti di Severus; probabilmente era certo che il
professore di pozioni li avesse traditi!
In effetti il comportamento del suo ex compagno era stato molto
ambiguo negli ultimi mesi. Soprattutto l'assurda decisione che aveva
avuto di troncare la loro relazione e di mettersi con uno sporco
babbanofilo!
In ogni caso, come avrebbe potuto difenderlo dalle ire del padrone?
Come convincere Lord voldemort della sua innocenza. Più Malfoy ci
pensava, più non sapeva che risposte darsi.

Salirono le scale di quello che una volta doveva essere stato un
salone nobiliare, fino ad arrivare al piano superiore. Qui Wormatail
lo condusse fino ad una stanza in fondo al corridoio, l'unica dalla
porta chiusa.

- Il signore oscuro è qui dentro che ti aspetta - Disse l'animagus
strascicando le parole.

- Bene -

Il piccolo mago lo guardò di sottecchi e girò sui tacchi,
allontanadosi dal collega death eaters

A Lucius parve si sentirlo borbottare qualcosa a proposito di porte
sfondate e danni da pagare … ma non ci fece caso più di tanto; aveva
bene altro a cui pensare in quel momento!

Entrando, si era aspettato di trovarsi in una stanza buia e tetra,
ma rimase sorpreso quando si ritrovò in un'ampia camera, arredata
sobriamente e ben illuminata.
Sul lato destro della camera, troneggiava un vasto camino, di fronte
al quale era posta una grande e maestosa poltrona, visibilmente
occupata da qualcuno.

- Vieni avanti Lucius, amico mio … - Disse una voce al biondo mago
ben nota

- Si signore … - Rispose prontamente il rappresentante della
famiglia Malfoy avvicinandosi al suo padrone e maestro.

In quel momento Lord Voldemort, si alzò dal seggio, ergendosi in
tutta la sua statura e fronteggiando Lucius con occhi fiammeggianti.

- Allora Lucius … hai fatto cio che ti ho chiesto? - Disse con voce
terribile - Hai scoperto se Severus Snape è ancora dalla nostra
parte o se è soltanto un altro sporco traditore? -

- Signore! - Lucius emise quella parola quasi senza accorgersene,
rendendosi conto soltanto dopo averla emessa che aveva l'accento di
una supplica.
In un momento si chiese come avrebbe fatto a convincere Lord
Voldemort dell'innocienza di Severus, se anche lui stesso ne
dubitava … Come avrebbe potuto nascondere la sua inquietudine? Egli
non aveva le stesse formidabili capacitò di Severus nel
padroneggiare l'occlumanzia. Decise di incrociare le dita e andare
avanti.

- Si, mio signore … - Disse dando fondo a tutta la sua proverbiale
freddezza e maledicendo se stesso per il fatto che ogni volta che
l'argomento era il suo amante, egli perdeva in obiettività e in
determinazione. - Ho parlato con Severus e ho avuto modo di appurare
che egli vi è ancora fedele! -
Voldemort rise sommessamente girando le spalle al death eater e
indirizzandosi verso la finestra aperta.

- Bene bene … - Disse il potente mago con uno strano sogghigno
stampato sulle labbra - Dunque potremo ancora usufruire della sua
abilità come spia …-

- Si, certo mio signore - Rispose Lucius chinando il capo

Il signore oscuro fece una pausa, poi si limitò a replicare:

- Bene … molto bene … appena lo vedrai informalo che al più presto
lo richiamerò a rapporto tramite il marchio nero e che stavolta è
CALDAMENTE invitato a rispondere all'appello del suo padrone; non
accetterò scusa alcuna, mi sono spiegato? -

- Sissignore -

- Inoltre desidero che mi riferisca TUTTO sulla missione che
Dumbledore avrebbe affidato a lui e a a quegli altri che lo seguono
in questo viaggio. E ora parliamo d'altro Malfoy … - Tagliò corto
Voldemort avvicinandosi a Lucius - Mac Nair e Avery stanno
progettando diversi attentati ad Hogsmeade; voglio che tu come
membro del ministero ti occupi di formulare una lista con i nomi di
tutti gli auror e dei loro famigliari residenti nella zona; basterà
schiacciare qualcuno di quei vermi per instaurare un regime di
terrore vedrai -

Lucius cercava di ascoltare con attenzione le parole del signore
oscuro, ma nonriusciva a non essere preoccupato per Severus. Era
stato fin troppo facile convincere il signore oscuro della buona
fede del professore di pozioni! Inoltre il suo maestro aveva
tagliato il discorso troppo in fretta e cio era piuttosto insolito,
specie se si trattava i un possibile tradimento ad opera di qualcuno
appartenente alle sue fila. Che Voldemort sapesse qualcosa che lui
ignorava?
Con l'animo tutbato da questi cupi pensieri, Lucius si apprestò a
ricevere le istruzioni che colui che non deve essere nominato gli
fornì.

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Nel frattempo Sirius, inconsapevolmente inseguito da Severus, era
arrivato alla sua meta e dopo essere ricomparso davanti alla porta
d'ingresso dell'agenzia di assicurazioni, afferrò gentilmente
Fawkes, frugando la tre sue piume ed estraendone una specie di
piccola carta plastificata.
Il professore di pozioni, che lo spiava da poco distante, si chiese
curiosamente cosa poteva mai essere, quando improvvisamente gli si
schiarirono le idee: che quella fosse la sua carta di credito???
Maledetto Black, lo sapeva che il portafogli glielo aveva fregato
lui!

- Ehy tu! - Gridò, uscendo allo scoperto - Black!!! -

Sirius si voltò di scatto verso il professore, cercando di
nascondere alla meglio sotto il mantello la carta che teneva in mano.

- Se… Severus - Balbettò l'animagus in evidente imbarazzo - Che ci
fai qui? -

Il professore di pozioni si sentì ribollire per la rabbia

- Cosa ci faccio qui io??? - Chiese fuori di se - cosa ci fai TU
qui! … Ti ho visto mentre ti allontanavi di soppiatto così ho deciso
di seguirti; e a quanto pare ho fatto più che bene!!! RIDAMMI SUBITO
IL MIO MAGOMAT O TI AMMAZZO! -

Sirius sfoderò un sorriso smagliante

- ma Sev … che dici? -

- Dammi subito quella carta - Intimò Snape guardando l'altro con
aria assassina

- Tu cosa mi dai in cambio? - Fece l'altro sogghignado

- Smettila di fare … ehy! Fermo!!!! -

Sirius era scattato in tutta velocità trasportandosi dentro
l'edificio e Snape si gettò prontamente all'inseguimento
dell'animagus. Non gli avrebbe permesso di recuperare la bacchetta
magica col proprio denaro!

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Dopo il colloquio con il signore oscuro, Lucius si diresse subito
verso Hogsmeade, dove Avery lo stava gia aspettando.
I suoi passi rimbombavano sinistramente nella strada deserta che
stava percorrendo, mentre i pensieri del biondo mago spaziavano ora
verso cio che doveva fare ora su una persona in particolare: Severus.
Si chiedeva che cosa stesse facendo in quel momento e non poteva
esimersi dall'immaginarlo di nuovo steso sul suo letto, con i lunghi
capelli corvini sparsi per il cuscino …
Il biondo mago scosse energicamente il capo, quasi potesse in
quel modo scacciare il pensiero; non era il momento di lasciarsi
attanagliare dai ricordi, aveva un lavoro da svolgere e doveva
raggiungere al più presto il suo collega death eater.

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Sirius, sempre con Snape alle calcagna, girò in lungo e in largo
l'edificio, fino ad arrivare a una specie di sportello situato in
uno scantinato.
Sopra lo sportello era impresso il nome " Sportello ufficio CIEDI "
… quello che stava cercando!!!!!! Dunque la sua bacchetta i trovava
la dentro, ma come fare per entrare?
Nel frattempo, Severus pareva averlo raggiunto:

- Black, maledetto ladro! Anf … anf … - Disse arrivando di corsa -
ridammi cio che è mio … anf anf -

- Sev!!! Gia ansimi!!!!! - Disse Black ridendo - Pensa a quando avrò
inserito il mio **beep** nel tuo **beep**!!!! -

Il professore di pozioni, abituato alle incessanti avances
dell'animagus non replicò altro, ma gli si avvicinò deciso a
riprendere il suo prezioso magomat.

- Avanti, sgancia il bottino! - Disse irritato

Black sbuffò

- Uffa, ti ho gia detto che non è roba tua! - Affermò estraendo la
carta di prima dal mantello - Guarda! … -

Il professore di pozioni afferrò l'oggetto che l'animagus gli porse,
con evidente sospetto per poi osservarlo con minuziosa attenzione.
In effetti non era il suo magomat … ma allora a chi apparteneva??? A
Lckart? Alla Cooman?

- A chi l'hai rubato? - Chiese a Black senza scomporsi

- Rubato??? Come puoi pensare questo di me??? - Gli chiese l'uomo
dai lunghissimi capelli covini - L'ho trovato ! -

- Trovato? - Ripetè il professore dubbioso - E dovrei crederci? -

- Certo! - Asserì l'altro allegramente - La portava Fawkes su di se
quando l'ho trovata! Chissà dove l'ha presa! -

- Ah! ecco perché eri diventato improvvisamente così gentile con la
fenice de preside - Riflettè Snape guardando Fawkes svolazzare sopra
la testa di Sirius.

- Eh eh eh - Ridacchiò l'ex prigioniero di Azkaban - Comunque ora
devo pensare a come recuperare la mia bacchetta; ci sarà un servizio
automatico??? -

- Umh … - Riflettè Snape - guarda laggiù c'è una specie di sportello
automatico; sembra una specie di sigh ç__ç magomat -

- Hai ragione … chissà se funziona anche di notte! -

- Proviamo! -

I due maghi si avvicinarono a quello che aveva tutta l'aria di uno
sportello automatico per la restituzione delle bacchette e Black
inserì la carta dentro un'apposita fessura in alto a destra.
Passarono pochi secondi prima che nello schermo di fronte a loro
apparisse una scritta in sovrimpressione con su scritto

" Chi è che rompe i coglioni a quest'ora? "

I due maghi rimasero di sasso

- Hem … sono Sirius Black … sono venuto a ritirare la mia bacchetta;
mi era stata ritirata perché non avevo pagato le rate
dell'assicurazione -

Attesero altri secondi finchè sullo schermo non apparve un'altra
scritta

" Devi digitarlo, non dirlo a voce, testa di merluzzo … "

Sirius obbedì in prontezza, mentre Snape si sbellicava dalle risate
e la risposta dello scortese macchinario non si fece attendere.

- Ah! Ho visualizzato i tuoi dati, sei quell'imbecille che non paga
le rate da 15 anni … va bene, sto attivando le operazioni di
pagamento, in pochi minuti riavrai la tua bacchetta -

- Ah! e' fatta!!!! - Esclamò Sirius felice

Tre minuti dopo infatti lo sportello in basso si aprì e rivelò la
bacchetta di Black come nuova.

- Bene bene, arrivederci e grazie - Digitò nuovamente Sirius, che
non vedeva l'ora di andarsene con la sua arma tra le mani.

Ma la risposta del macchinario fu più inquietante della Cooman in
baby doll ( il che è tutto dire ^^ Nda )

" Arrivederci e grazie un corno! " Comparve scritto sullo schermo "
Per evasioni di pagamento superiori ai 10 anni è prevista anche una
punizione "

I due maghi si guardarono vicendevolmente

" che tipo di punizione? " Chiese Black che cominciava a dare segni
di nervosismo

" Lo scoprirai presto eh eh eh " scrisse la macchina, spegnendosi
poi automaticamente.

- Che significa che lo scoprirò prestoooo???? - Gridò Sirius
alterato - Hey, torna qui!!!! -

- Coraggio Black, calmati! - Replicò Snape sogghignando - Cosa vuoi
che sia? -

- Tsk cosa vuoi che sia? … E che ne so???? -

Improvvisamente dalla porta d'ingresso comparve un gigantesco Goblin
dall'aria assassina, dotato di una minacciosa mazza chiodata.

- Scusate … Sirius Black è uno di voi? - Chiese ai due fissandoli
con occhi terribili - Ho una consegna da effettuare a lui in persona
… -

- Emh … no, no guardi che si sbaglia! - Disse prontamente Sirius
nascondendosi dietro al professore di pozioni, che replicò
crudelmente

- No no, non sbaglia affatto, è proprio lui Sirius Black! -

- Molto bene - Disse il Goblin brandendo la mazza - Allora posso
erogarle cio che le spetta -

- No, no aspetti AIHAAAA!!!!!!!!! - Gridò Black mentre quello
continuava a dargli mazzate senza pietà.

Severus si defilò ridacchiando; era ora che quell'animagus da
strapazzo si predesse le sue responsabilità!

- Snapeeeeee te la faccio pagareeeee!!!!!!!!!! - lo sentì gridare
alle sue spalle.

Ma ormai il professore di pozioni era gia lontano, aveva una meta da
raggiungere: Malfoy Mannor.

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