Il Ciondolo delle Tre Ametiste

capitolo XVII

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Lucius Malfoy, con passo celere, svoltò in una via alquanto tetra; doveva sbrigarsi se non voleva arrivare in ritardo all’appuntamento con Avery! Per fortuna Hogsmeade non aveva segreti per lui; conosceva la cittadina fin da ragazzino e quindi era a conoscenza di parecchie scorciatoie utili!

Nel silenzio della notte, il biondo mago poteva udire soltanto il rimbombare dei suoi passi nella dura pietra del manto stradale; per questo rimase molto sorpreso nell’udire, appena qualche minuto dopo, una voce umana proferire parole assai poco eleganti:

- Vaff***** brutto bastardo!!!! –

La frase proveniva da un portone spalancato, da cui spuntavano l’inconfondibile profilo di un goblin e la avvenente figura di Sirius Black, che con le gambe all’aria, penzolava da una delle manone della creatura.

- Mettimi giù! Mettimi giùùùùù maledetto ********!!!!!!!!– Strillò l’animagus alla creatura che lo teneva sollevato a testa in giù.

Il Goblin non parve minimamente urtato dagli appellativi poco carini di cui lo stava fregiando il mago e mantenendo il suo tono formale replicò freddamente:

- Bene, la sua pena è stata scontata signore! – E facendo volteggiare in aria il malcapitato, lo lanciò poi sulla strada – Ci auguriamo che sceglierà ancora la nostra assicurazione – Concluse poi, apparentemente senza nessuna vena ironica.

L’uomo si alzò barcollando da terra e ancora incerto sulle ginocchia inveì di nuovo contro il suo aggressore, tramite tutto il repertorio di insolenze a lui conosciuto. A quel punto Lucius malfoy decise di farsi avanti: la cattura di Sirius Black sarebbe stato un ottimo omaggio per il suo Signore; Avery non avrebbe dunque atteso invano. Silenzioso come un dissennatore, giunse in prossimità dell’uomo, che si stava battendo energicamente gli abiti, non più troppo puliti dopo la tragica esperienza con il goblin.

- Sirius Black – Disse Lucius, pronunciando il nome del mago con profondo disprezzo. Non poteva pensare che Severus lo avesse mollato per mettersi con un deficiente del genere! La sola possibilità lo faceva impazzire. Prima di catturare quel maledetto animagus, doveva parlare con lui a quattrocchi della faccenda. Eh no … uno non poteva permettersi di sottrarre a un Malfoy ciò che gli apparteneva senza pagarne le conseguenze!

Sirius, sentendo chiamare il suo nome, si girò di scatto rivelando due occhi furenti.

- Se lo prendo … maledetto!!!! – Ruggì rabbiosamente, senza prestare la benché minima attenzione al nuovo arrivato, che si irritò non di poco.

- Che diavolo stai dicendo Black? Di chi parli? – Sibilò Malfoy senza capire. Cos’era? Una tattica per scampargli? Pensava davvero che ignorarlo sarebbe servito per sfuggirgli? O per prenderlo alla sorpresa???

Sirius Black intanto pareva fuori di sé e con gesti frenetici si mise sulle spalle il mantello finito sull’asfalto, brandendo la bacchetta con aggressività.

- Severus … - Sputò, digrignando i denti – se lo prendo io … io … -

Sentire il nome del suo amante provenire dalle labbra dell’energumeno con cui Sev lo stava tradendo,ebbe il potere di far ribollire il sangue nelle vene a Lucius. La sua mente iniziò a macchinare mille congetture, mille tresche, mille modi per fare a pezzi lo schifoso bastardo che si trovava di fronte. Cercò invando di controllarsi, mentre le mani gli tremavano dalla rabbia.

- E sentiamo … che farai quando lo troverai? – Chiese piano, con voce sottile e innaturale; l’aria di una belva che si appresta a colpire la preda. In quel momento, come al solito, a Black venne da rispondere l’ultima cosa che avrebbe mai voluto dire:

- Appena lo scovo, GLI FACCIO UN CULO COSI’ GRANDEEEEEE!!!! – Gridò inferocito il moro; Snape infatti, un paio d’ore prima,  lo aveva lasciato in balia del goblin a subire ogni genere di angheria     ( e ne era anche stato felice ovviamente ^__^  nda ).

In quel medesimo istante, nella mente di Lucius, già alterato di suo … prese forma un’interpretazione decisamente troppo letterale delle parole dell’animagus … Severus … fare il culo … Severus … fare il culo …

- TI AMMAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO – Gridò brandendo la bacchetta e gettandosi all’inseguimento dell’animagus, che si diede immediatamente alla fuga con il biondo alle calcagna. Sirius Black pensò che decisamente quella non era la sua serata.

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Altrove, nel bosco, Remus Lupin sbadigliò, rigirandosi nello scomodo giaciglio che si era allestito per la notte. Il mago dai capelli ramati si stropicciò gli occhi, mentre allungava la mano libera verso il punto ove avrebbe dovuto essere coricato il suo compagno: Sirius Black.

- Sirius … - Sussurrò il licantropo, non tastando il corpo caldo dell’amante. – Sirius!!! – Ripetè poi con voce più sostenuta, girandosi alle sue spalle. Con sua grande sorpresa e preoccupazione però, accanto a sé non vide la figura addormentata dell’animagus, ma solo il mucchietto di coperte che gli avevano fatto da letto. Il mago toccò le coperte con attenzione: erano fredde, ciò significava che Sirius doveva essere sparito da parecchio ed era quindi impossibile che si fosse allontanato semplicemente per soddisfare un bisogno fisico! ( ebbene si, anche i maghi fanni pipì ^ ^ ‘ ). Remus si sollevò dal suo giaciglio con vistosa apprensione: attorno a sé, vide soltanto la Cooman che se la dormiva della grossa e Lockart, il quale profondamente addormentato, biascicava di tanto in tanto parole incomprensibili. Di Sirius e Snape nemmeno l’ombra … Il lupo mannaro ancora istupidito dal sonno da poco interrotto si sfregò gli occhi, quasi per capire se stesse ancora sognando e tornò a fissare i due compagni rimasti

- Ma dove diavolo … - Disse con voce alterata

Dal suo petto Brunello si mosse appena

- Ehy Lupin, che succede? – Esclamò il ciondolo emergendo dalla tunica del mago. – Perché ti sei svegliato? –

Remus, pallido come un cencio, non rispose ma si limitò a indicare al magico oggetto i giacilii vuoti di Sirius e Severus.

- Tsk … quei due bastardi! Potevano chiamarci se volevano fare qualche giochino erotico! –

Non fece in tempo a finire la frase che Lupin, geloso e inviperito, lo colpì sul naso dorato con due dita e Brunello capì che non era il momento più indicato per scherzare ^^’

- Smettila di fare l’imbecille – Lo ammonì il mago dai capelli castani – Hai qualche idea di dove possano essersi cacciati? –

Il ciondolo sospirò con aria rassegnata; quel Severus … credeva che dopo la ramanzina del pomeriggio scorso avesse abbandonato l’idea di anadare da solo a cercare Malfoy, ma a quanto pareva, quelluomo aveva la testa davvero dura!

- Per Black non posso garantire nulla, ma sono certo di sapere dove se n’è andato Snape. Tsk! Quel tipo ha la zucca più dura di quel pervertito di Black quando è arrapato! -

- Senti chi parla di perversione … - Lo rimbeccò Lupin – Comunque che aspetti? Avanti, dimmi dove pensi che possa essere andato Severus, di sicuro Sirius lo avrà seguito! –

In quel momento, Lockart emise un forte starnuto e si sollevò dal suo sacco a pelo stiracchiandosi pigramente

- Mhhh che succede? – Chiese fissando gli occhi assonnati su Lupin e Brunello

- Sirius e Severus sono spariti … - Rispose prontamente Remus in tono grave

- Davvero??? – Rispose Lockart con entusiasmo - Finalmente una buona notizia! – Ma il mago si pentì amaramente di ciò che aveva appena detto, dato che si ritrovò sparato in faccia il suo zainetto a forma di tartaruga. Quando era ansioso, Remus diventava anche piuttosto violento.

- Waahahahahha delinquente!!! … mi verrà il livido sul mio splendido voltooooo – Gridò il biondo preso dal panico, estraendo in fretta dallo zaino uno specchietto e uno spray anti – ematomi istantaneo.

Tutto quel rumore fece svegliare anche la Cooman, che riposava a poca distanza da Gilderoy; la donna si sollevò con le mani incrociate sul petto modello mummia, rivelando due inquietanti orbite oculari sovrastate da un paio di grosse fette di cetriolo.

- Wahahahahahahrghhhhhhhhhhhhh – Un urlo si sollevò dai tre compagni di viaggio della donna; non erano pronti alla vista di tale abominio proprio appena svegli. – Un mostroooooo !!!!!!!!!!!!!! …. –

La donna si girò di scatto alle sue spalle

- Un mostro? Dove? – Disse incuriosita togliendosi i cetrioli dagli occhi     ( con grande sollievo di tutti i presenti ).

- Emh , no dobbiamo avere avuto una visione tesoro … - Disse Lockart con le carotidi che quasi si vedevano pulsare dal collo( :-DDDDD)

- Si lo spacciatore di Lockart, stavolta deve averci fornito roba tagliata male – Sghignazzò Brunello

- Se volete ho ancora un po di polvere del mitomane nella borsa!!! Ci facciamo una bella pista in compagnia!!! – Asserì la Cooman tirando fuori dalla tasca una specie di  sottile cannuccia

- Emh … un’altra volta Sibilla, Grazie – Intervenne Lupin che non voleva perdere altro tempo – Come vedi Sirius e Severus sono scomparsi nel nulla e forse Brunello sa come possiamo raggiungerli! –

Senza aggiungere altro Gilderoy e la scimmia … emh, la donna, si avvicinarono a Lupin e Brunello.

- Allora, cosa sai di questa storia? – incalzò Remus

Brunello si schiarì la voce e con fare spiccio disse:

- Dunque, non chiedetemi come perché non ve lo dico …  Severus è venuto a conoscenza del fatto che la prossima pietra è posseduta da Lucius Malfoy a Malfoy manor. Gli avevo predicato di non andare solo, ma a quanto pare non ha voluto sentire ragioni! –

- Lucius Malfoy? – Chiese la Cooman – Praticamente nella tana del nemico! –

- Esatto – Replicò Brunello - …inoltre a quanto pare l’imbecille pervertito, alias Sirius Black, lo ha sorpreso ad andarsene e l’ha seguito –

- Quindi la nostra destinazione è Malfoy Manor – Disse Lockart – Di sicuro li incontreremo là –

- Speriamo che non accada loro nulla! – Sospirò Lupin

In quel momento Brunello si mise in allerta

- Ragazzi, c’è qualcuno qui intorno … - Disse – Diversi Uomini … presto, dobbiamo andarcene alla svelta! –

I tre non se lo fecero ripetere due volte e senza neppure curarsi di raccogliere i propri effetti personali, iniziarono a procedere di corsa verso il termine del bosco.

- Presto, correte! – Li spronava il ciondolo, ma non fecero in tempo a percorrere più di qualche centinaio di metri, prima che un gruppo di uomini si parasse sulla loro strada. Lockart e la Cooman si bloccarono immediatamente, mentre il lupo mannaro nascondeva non visto Brunello tra le sue vesti, chiudendosi il bavero del mantello fino quasi al mento.

- Ebbene vi abbiamo finalmente raggiunti – Disse una voce a loro nota. Dal gruppetto di death eaters che sbarrava la strada a Remus e compagni, spuntò infatti l’elegante figura del conte Iacula. – Expelliarmus!!! – Gridò quest’ultimo, mentre a tale comando, le bacchette dei due maghi e della strega, volarono velocemente per terra, a discreta distanza dai rispettivi padroni.

- Voi … - Disse Lupin tra i denti

- Proprio io, mio caro amico … l’ultima volta ve ne siete andato senza nemmeno salutare; un gesto piuttosto maleducato verso me e il vostro vecchio compagno di scuola Wormtail, non trovate? –

Remus strinse i pugni, ma non disse nulla. Era meglio non cedere alle provocazioni di quell’uomo.

- Remus, fai attenzione! Quello è il capo dei cacciatori di Luna! Se scopre che sei un licantropo ti farà uccidere! – Sussurrò Sibilla con voce talmente sottile da risultare quasi incomprensibile.

- Non ti preoccupare! – Strillò Lockart convinto – Remus non è tanto sciocco da dire a quel tipo che è un lic … -

La bocca dell’indiscreto mago fu tappata da entrambi i suoi compagni

- Sta zitto imbecille! – Sibilarono Remus e la Cooman all’unisono.

- Basta con le ciance! – Intervenne il conte con aria seccata – Ora mettiamoci in marcia, abbiamo un’ordine da rispettare! Il Signore Oscuro sarà molto felice di vedere ben tre dei seguaci di Silente che stiamo cercando … a proposito, dove si trovano i due che mancano all’appello? –

I tre maghi interpellati rimasero in silenzio … era una bella domanda! Avrebbero voluto sapere anche loro dove diavolo erano finiti Severus e Sirius!!!

- Non me lo volete dire? – Continuò il nobiluomo minaccioso – Forse sarà il caso di utilizzare argomenti maggiormente convincenti – E detto questo indirizzò un cenno della bacchetta verso Remus, che si sentì improvvisamente come stringere in una specie di morsa.

- Aiha! – Disse il licantropo indispettito

- Lupin!!! – Gridarono Lockart e la Cooman insieme, protendendosi verso il compagno di viaggio, ma il gruppo di death eaters alle loro spalle li immobilizzò con la magia.

- Allora … - Esordì il conte in tono paziente – Volete dirmi dove si trovano gli altri due o dobbiamo proprio prenderci il disturbo di torturarvi? –

- Divertiamoci un po’ con loro signore! Wahahah – Sghignazzò uno degli uomini incappucciati –

- Già, violentiamo la donna e torturiamo gli uomini! – Disse crudelmente un altro alle spalle della Cooman – Fatti vedere bellezza! – Questi, in compagnia di un altro compare, si avvicinò alla presunta leggiadra fanciulla ( :-DDDDD ) e afferrandola per il capelli la costrinse a girare il capo verso lui, dandole modo di mostrarsi in tutta la sua ruspante … emh … bellezza ^^’

- Arghhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!! Non mi avrete maiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! – Strillò la strega sconvolta

- Wahrghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! – Gridarono i due improvvisati ( e impressionati n.d.swan ^__^ ) stupratori allontanandosi in fretta

- Non toccate la mia Sibilla Bruti!!!! – Asserì con convinzione Lockart assai indispettito dal fatto di essere stato immobilizzato … aveva un ciuffo di capelli fuori posto e senza muovere liberamente gli arti non poteva sistemarlo!

- Ma chi te la tocca – Rispose uno dei due ancora tremante – … Mamma mia !!! Che shock!!! –

- Che ne direste se violentassimo gli uomini e torturassimo la donna? – Propose un altro sconcertato

- Si meglio … - Affermò un tipo basso grattandosi il mento con aria smarrita.

- E se invece ci andassimo a prendere un buon the tutti assieme? eheheheh – Intervenne Remus ancora sotto l’incantesimo del conte

- Non fate tanto lo spiritoso signor Lupin! – Lo rimbeccò il comandante dei death eaters – Non credo siate nella posizione ideale per concedervi questo lusso! E ora per l’ultima volta: dove sono gli altri due? -

- Non lo sappiamo! – Affermò il lupo mannaro con sincerità

- Sciocchezze! – Lo rimbeccò il conte

- Lupin dice il vero caro conte! – Intervenne Lockart – Però se vuole posso raccontarle una storiella niente male! ghghghghgh … -

- Gilderoy ti prego!!! – Piagnucoloò la Cooman

- Storiella??? Che storiella? – Chiese il nobiluomo rivolto al biondo mago

- Eheheheh Ci sono due donne che si incontrano dopo che una delle due ha avuto un figlio …. – Iniziò Lockart

- Stavolta ci ammazzano davvero … - Sospirò Lupin con rassegnazione; ma Lockart fece finta di non sentire e seguitò interperrito:

- La neo mamma dice all’altra: “ Somiglia tutto al suo papà “ e l’altra: “ Un pochino però anche a tuo marito, dai! “ WAAAHHAAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAH Non è fantastica??? WAHHHHAHAHAHAHAHHAHA!!! –

Remus e la Cooman scoppiarono in lacrime, mentre il conte e i suoi sgherri, dopo un attimo di disorientamento, presero la drastica decisione di torturarli tutti e tre a morte.

Con la bacchetta alzata il capo dei death eaters gridò:

- Cru … - Ma non riuscì a terminare l’anatema, in quanto accadde qualcosa di assolutamente imprevisto: dal nulla si materializzò una figura umana che planò estremamente veloce su di lui, gettandolo a terra e facendogli perdere i sensi. Da un altro lato Fawkes, la splendida fenice di Dumbledore, si avventò su alcuni dei death eaters disarmandoli. In un attimo, sentendosi ormai liberi di agire, Remus, la Cooman e Lockart si rimpossessarono delle loro bacchette riverse al suolo, schiantando i nemici rimasti con le rispettive armi magiche. Gilderoy tossicchiò spolverandosi i vestiti e sistemando finalmente quel maledetto ciuffo ribelle che non gli dava tregua da quando erano stati catturati; la Cooman tirò un sospiro di sollievo accasciandosi al suolo, mentre Remus osservava soddisfatto la decina di death eaters che avevano messo fuori combattimento: avevano vinto!!!

- Ce l’abbiamo fatta ragazzi! – Esclamò il licantropo verso i compagni

- Già – Esclamò la strega – Ma chi sarà stato ad aiutarci? Andava talmente veloce che non ho visto chi o cosa era! –

- Ehy voi … - La voce di Brunello fece sobbalzare tutti, mentre Remus si affrettò a liberare il pestifero ciondolo dalla stoffa dei suoi abiti

- Adesso sei libero! – Disse sorridendo Lupin, al magico oggetto

- Era ora … - Tagliò corto quello – Comunque fareste meglio a guardare chi avete sopra la testa … -

I tre, incuriositi sollevarono il capo e rimasero assolutamente sbalorditi alla vista del preside Albus Dumbledore, che galleggiava sopra le loro teste cavalcando un enorme tavola da surf.

- Ciao ragazzi! – Li salutò il preside con un sorriso a piena dentatura.

- ????????????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! – ( tutti – n.d.swan :-DDDD )

Albus Dumbledore portava calzoncini corti fantasia, ciabatte infradito, una canotta in cotone con sopra un logo che recitava “ Chi non bussa non stussa! “; un paio di occhiali da sole in stile anni ‘60 aveva sostituito le sue solite lenti a mezzaluna e sembrava parecchio abbronzato.

- Allora, come va? Ero venuto a fare una capatina per vedere se tutto procedeva per il meglio … a quanto pare sono giunto giusto in tempo ehehehehehe ! – Disse l’uomo cercando qualcosa nelle larghe tasche dei pantaloncini.

- Scommetto che tutto questo tempo, mentre NOI soffrivamo – Commentò Remus – LEI è stato chiuso nel suo ufficio a ideare nuovi piani contro il Signore Oscuro, non è così? –

- Emh … si certamente – Rispose il preside arrossendo come un peperone da sotto le enormi lenti scure. - … Comunque vedo che manca una parte del gruppo – Continuò l’anziano uomo estraendo la bacchetta e riprendendo un abbigliamento più consono alla situazione.

- Sirius e Severus sono spariti! – Intervenne Gilderoy

- Di certo stanno marciando verso Malfoy Mannor Mettiamoci in cammino prima che quei due imbecilli rovinino tutto l’esito della missione e prima che si sveglino questi rompiscatole! –  Disse Brunello alludendo al conte e ai death eaters ancora stesi in terra svenuti.

Per una volta, nessuno ebbe nulla da obiettare e la compagnia, con alla testa Dumbledore, riprese il cammino.

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