Le Due Facce della Stessa Medaglia
capitolo III
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10 AGOSTO, casa di Remus Lupin
Remus abbracciava ancora Sirius quando si accorse che il suo amico era svenuto tra le sue braccia, per la stanchezza del viaggio. Lo adagiò sul letto, coprendolo con una mantella di lana. Era febbricitante, scottava e tremava. Remus preparò una tisana di erbe magiche e gliela fece bere tutta d'un sorso, fino a che Sirius non si calmò. La temperatura scese, ed ora dormiva tranquillamente nel letto di Remus, il viso sereno come se nessuna preoccupazione lo affliggesse. Remus vegliò su di lui per tutta la serata, e poi oltre, per tutta la notte, con la mente avvolta nei ricordi.
Quattro animali liberi e felici che correvano per la foresta proibita, sfidando a gara gli unicorni e giocando tra di loro alla lotta, proprio come é tipico tra i cuccioli...quei tempi ora non esistevano più. James era morto, Peter li aveva traditi tutti...e Sirius...Sirius...come era cambiato Felpato durante tutti quegli anni. Non più il ragazzo spensierato, quello che vedeva nel suo futuro solo scherzi e divertimenti...ora era un uomo stanco della vita, accusato di un crimine che non aveva mai commesso e per questo costretto a sprecare dodici anni della sua vita nel più terribile dei luoghi. I capelli erano sempre gli stessi, quei lunghi bellissimi capelli neri...ma il suo sguardo non era più quello di prima. Nei suoi occhi neri, un tempo pieni di vita, ora erano riflessi tutti gli orrori a cui aveva assistito, di cui era stato vittima.
Dopotutto anche Remus era cambiato, almeno fisicamente. I capelli rossi avevano lasciato posto ad ampie ciocche argentate, il viso non era più quello di un ragazzo, ma di un uomo provato, un uomo che aveva già assistito a troppe nefandezze, ognuna delle quali era rappresentata sul suo viso da una prematura ruga. Eppure entrambi ancora conservavano quella bellezza interiore che li faceva apparire ancora giovani ed affascinanti...quella bellezza che per prima aveva colpito Remus, quella volta alla King's Cross Station...
Sirius ebbe un sussulto nel sonno. Remus fu distolto dai suoi pensieri, e soffermò lo sguardo sul suo amico. Si...malgrado il viso scavato, gli occhi spenti...si, era ancora lui, era ancora il suo bellissimo Sirius...
A questo pensiero Remus fece scorrere le sue dita attraverso i capelli corvini di Black, proprio come lui aveva fatto quella sera di Luglio di tanti anni prima. Possibile che quella notte Sirius lo aveva baciato solo perché era ubriaco? Non provava proprio niente per lui? Eppure Remus avrebbe giurato che qualcosa c'era anche nel suo amico...
Le lacrime gli scendevano copiose e accarezzava ancora i capelli dell'amico quando dalla sua bocca, incontrollata, uscì una frase, un sussurro..."Sirius...io ti amo". In quel preciso istante gli occhi di Sirius si aprirono, fissò Remus. Il mago era diventato di pietra...Sirius allora era sveglio...aveva sentito...
"Anch'io Remus, anch'io..." sussurrò, alzando una mano e accarezzando la guancia di Remus, attraversata da una lacrima di gioia mista a stupore. Allora aveva ragione, allora anche in lui c'era qualcosa, c'era sempre stata qualcosa...
Sirius si alzò seduto sul letto, avvicinò la bocca di Remus alla sua, e le loro labbra si unirono in un secondo bacio, questa volta più lungo, appassionato..."Ti amo Lunastorta" sussurrò Black nell'orecchio del suo vecchio amico...Lunastorta...da quanto tempo era che qualcuno non lo chiamava così...
24 DICEMBRE di molti anni fa, Scuola di magia e Stregoneria di Hogwarts, Sala Comune dei Grifondoro
"Reeeemus! Reeemus!!!!!!! Ci SIAMO RIUSCITI!!!!!" la voce di James risuonò in tutta la sala comune, euforica e gioiosa. Sapeva che la Torre era deserta per le feste di Natale, così poté urlare tutta la sua felicità anche se ciò che aveva da dire a Lupin era un segreto. Remus era seduto vicino al camino. Stava giocando a scacchi magici con Lily, quando sentì le grida di Potter. "Jim santo cielo cosa é successo?" disse alzandosi e avvicinandosi all'amico. "Remus, Lily...io e Sirius e Pete....ci siamo riusciti...ci siamo trasformati integralmente!" e a queste parole un grosso cane nero apparve, scendendo la scala a chiocciola che portava alle stanze dei ragazzi. "Non vorrai dire...non vorrai dire che questo é..." sussurrò Lily indietreggiando, un po' impaurita dall'animale.
"Guarda tu stessa" esclamó James indicando il cane, che piano piano lasciò il posto alla figura di Sirius. "Oh mio Dio" esclamó Lily
"E tu...?"
"Guarda cara..." e così dicendo James si trasformò in un bellissimo cervo argentato, tanto grande da occupare metà della sala.
Remus, che era rimasto in silenzio, a bocca aperta, finalmente parlò "Io...io non posso crederci...ce l'avete fatta...siete diventati Animaghi..."
"Be' che credevi che non ne fossimo capaci? Certo ci abbiamo messo quasi quattro anni, però..." disse Sirius con aria sarcastica ed orgogliosa allo stesso tempo.
"E--e Peter?" chiese Remus
Si sentì uno squittio, e poi veloce un topo grigio entrò nella sala. "Be'...eccolo" disse James, che aveva ripreso la sua forma umana. "Pete, potevi scegliere un animale più carino..." disse Lily lanciando al topo un'occhiata un po' disgustata. "Figurati, é già stato difficile insegnargli come trasformarsi in un animale così piccolo..." disse Sirius.
"É fantastico ragazzi, noi...noi dobbiamo festeggiare" sentenziò Remus ancora sbalordito.
"Hai ragione...e poi non dico mai di no ad una bevuta lo sai...ma prima...visto che noi quattro malandrini ne faremo delle belle nelle nostre forme animalesche, ho pensato che dovremo inventarci dei nomi d'arte, che ne dite?" disse Sirius con il suo tipico sorriso mascalzone, come se già stesse pensando a quante ne poteva combinare ora che poteva trasformarsi.
"Ottima idea...che ne dite di Codaliscia per quanto mi riguarda?" chiese Minus.
"Se a te piace...per me cosa ne pensate di cornuto?". "Oh si certo bellissimo..." rispose Sirius in tono divertito "...ma dico TI SEI AMMATTITO?? Non ho mai sentito nulla di più ridicolo!" aggiunse soffocando un risata.
"Antipatico" rispose James con un sorriso. "Ha ragione, ti serve un nome più importante...che ne dici di...che ne dici di...Ramoso?" consigliò Lily.
"Per me avevo pensato a Felpato...ricordate quando decidemmo di diventare Animaghi io mi ero riproposto di trasformarmi in un cane dal pelo felpato...e ci sono riuscito! Ed ora..." aggiunse tirando al centro della stanza Remus, che fino ad allora era rimasto in disparte ad ascoltare i discorsi degli amici entusiasti "...ed ora pensiamo a te Mister Simpatia. Ho pensato al nome perfetto per il tuo carattere diciamo...uhm...diciamo un po' uggioso...che ne dici di Lunastorta? Azzeccato, no?"
"Lunastorta? S-si...mi piace..." disse Remus con un sorriso.
"Benissimo" disse Black prendendo per mano i tre amici e facendoli disporre accanto a lui come se avessero dovuto posare per una foto scolastica "Signorina Evans, le presento il gruppo dei Quattro Malandrini! Credo che diventeremo famosi in questa scuola, sapete?" aggiunse con un sorriso accattivante.
Aveva proprio ragione.
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