Le Due Facce della Stessa Medaglia
capitolo VIII
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AGOSTO, Scuola di magia e Stregoneria di Hogwarts
I giorni che seguirono la riunione furono relativamente calmi. Piton non aveva detto più niente, anche se quando gli capitava di incontrare Remus o Sirius per i corridoi abbassava sempre lo sguardo. Silente aveva smentito, ma Remus era abbastanza sicuro che Severus era stato calmato dal Preside, che probabilmente gli aveva ricordato che la sicurezza di Hogwarts era molto più importante di vecchie liti tra ragazzi.
Sirius e Remus furono piacevolmente sorpresi dal fatto che alcuni giorni dopo arrivarono a Hogwarts anche altri vecchi compagni di scuola--Silente aveva convocato tutto il vecchio "gruppo" che anni prima si era già battuto contro Voldemort ed i suoi seguaci. Hagrid era quasi sempre in viaggio per conto del preside, per convincere i giganti ed altre creature magiche a non unirsi ai Mangiamorte, mentre i professori e tutti gli altri maghi al castello passavano le giornate a studiare complicati incantesimi e a documentarsi sui seguaci di Voldemort, con l'aiuto prezioso di Sirius. Hogwarts era ormai stata controllata centimetro per centimetro, corridoi magici e scale se movibili permettendo, ed ogni angolo che poteva risultare interessante per i Mangiamorte era stato soggetto di un qualche incantesimo. Tutti si davano da fare, perfino i fantasmi.
Remus e Sirius avevano poco tempo per restare soli quando erano a Hogwarts,dove ormai passavano quasi tutto il tempo, tornando solo brevemente alla casa ai confini con la foresta,dove potevano godersi i pochi momenti di intimità. Loro più degli altri non vedevano l'ora che la scuola riprendesse, per poter tornare alla loro tranquillità. C'era ancora così tanto da raccontarsi.
Finalmente la fine di Agosto arrivò. Le giornate erano stranamente più soleggiate rispetto all'inizio del mese, e Hogwarts era avvolta nella più grande tranquillità. Il parco ed il lago non erano mai stati così belli, ed un tepore piacevole accarezzava le giornate, che si facevano sempre più brevi. Nulla avrebbe fatto pensare al nervosismo e alla preoccupazione che affliggevano gli abitanti del castello.
Il mattino del trentuno fu salutato da un'abbondante colazione per tutti, seguita più tardi da un pranzo celebrativo in onore della riapertura della scuola e che servì anche come scacciapensieri per tutti gli insegnati, che stavano per iniziare quello che con ogni probabilità sarebbe stato l'anno più difficile della loro carriera. Per un pomeriggio nessuno più pensò a Voldemort, o a tutti gli incantesimi che con tanta fatica erano stati fatti in quei giorni.
Dopo cena molti si ritirarono presto nelle loro camere, il giorno seguente sarebbe stato molto duro. Sirius andò in biblioteca con il Professor Rüf per completare alcuni incantesimi dell'ultimo minuto, mentre Silente invitò Remus a bere qualcosa di fresco sulla veranda della Torre dei Tassorosso--veranda che Remus non aveva mai notato prima, quella scuola non finiva mai di stupirlo.
"E così domani ci lasciate...sentiremo la vostra mancanza, anche se tutto il trambusto dei ragazzi ci distrarrà sicuramente" disse Silente sereno "...volete un ghiacciolo al limone?"
"No...la ringrazio" rispose Remus sorridendo. Era davvero un tipo strano.
"Spero che abbiate pensato alla mia offerta..."
"Non ancora...devo parlarne con Sirius prima". Alcune settimane prima Silente in gran segreto aveva chiesto a Remus di tornare come insegnate per il sesto anno di Harry a Hogwarts. Remus non ne era sicuro...ora voleva restare con Sirius...e poi il sesto anno gli sembrava lontanissimo. Da quando era con Sirius aveva imparato a vivere alla giornata, a non fare più progetti.
"Sono lieto di sentire che lei e Sirius andiate così d'accordo..." disse Silente in tono distratto, tutto assorto come era nel tentativo di scartare un ghiacciolo.
"Oh si...d'accordissimo" rispose Remus "Lei non sa neanche quanto" pensò, sorseggiando il succo di zucca fresco che aveva tra le mani.
"Bene bene, mi fa piacere sentirlo. Remus, devo confessarle che avervi qui di nuovo entrambi mi ha fatto ritornare in mente i vecchi tempi...come eravate spensierati ed uniti voi ragazzi...un legame che oggi mi fa tornare in mente quello tra Harry, Ronald Weasley e Hermione Granger...povero James, povera Lily...come sarebbero fieri del loro ragazzo...mi sembra ieri il giorno in cui Lily entrò in chiesa, radiosa, con quella rosa appuntata sull'abito, e James vicino a lei, felice..."
UN MATTINO DI APRILE di molti anni fa, Casa Evans
"Mamma!!!! Mamma presto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò Lily dalla sua camera. La signora Evans corse su ed entrò. La figlia era davanti allo specchio, i capelli rossi arruffati, ancora in abito da notte.
"Bambina, sono le dieci, dovresti essere già pronta per andare...quei capelli hanno bisogno di una sistemata...di una grossa sistemata..."
"Lo so" disse Lily quasi piangente "Mamma!!!!" ormai aveva iniziato a piangere a dirotto, la testa giù sulla specchiera.
"Oh Lily su, lo so che é un giorno difficile, ma é il giorno più bello della tua vita, non essere nervosa..." e nel dire ciò scoppiò anche lei in un pianto isterico, e si sedette vicino alla figlia "Oh ma che dico, certo che devi essere nervosa, lo sono anch'io..."
"Mamma...hai convinto Petunia?" disse la ragazza, alzando lo sguardo verso lo specchio e asciugandosi le lacrime. "No tesoro...no. Verrà solo in chiesa...e questo perché l'ho costretta. Sai come é fatta tua sorella...a lei non piacciono i tuoi amici..."
"Si lo so...é una stupida testarda...ma mi mancherà lo stesso"
"Su avanti, dobbiamo andare a prepararci, alzati figliola..."
Ma una voce dal piano di sotto bloccò le fasi di preparazione "Tesoro, ci sono gli...ehm...amici di Lily" La voce del signor Evans echeggiò nella casa.
"Sono loro...sono arrivati!!!" disse Lily eccitata precipitandosi giù dalle scale e facendo cadere tutte le forcine che la madre stava cercando di ficcarle in testa.
Arrivata all'ingresso Lily saltò nelle braccia del primo dei tre amici, Sirius, che accolse la futura sposa con un bacio fraterno. Poi toccò a Remus, e poi al piccolo Peter. "Eh ehe...che abbigliamento originale questi giovani d'oggi...." commentò il signor Evans.
"Oh mio Dio ragazzi, siete qui! Non ci posso credere! Ma fatevi vedere, oh siete bellissimi!" disse dando un'occhiata ai tre maghi, tutti vestiti con i loro mantelli migliori.
"Io invece sono un mostro" disse imbronciata. "Non é vero Lily, sei la ragazza più carina che abbia mai visto, anche con quei capelli che sembrano la coda di un vecchio gatto" disse Sirius in tono scherzoso.
"Oh sei sempre il solito, venite nel salotto, accomodatevi prego" e li condusse in una bella stanza illuminata. "Oh ma Lily...é tardi..." disse la signora Evans.
"Non preoccupatevi signora, ci penso io..." Remus si alzò e con un tocco di bacchetta magica fece fermare tutti gli orologi "Ecco fatto...ora hai tutto il tempo per farti bella" disse rivolto a Lily.
"Oh be'...grazie...ora vi lascio alle vostre cose.." disse la signora Evans lasciando la stanza.
"Allora ragazzi...come mai siete qui?? Credevo di vedervi direttamente alla cerimonia"
"Be' futura signora Potter... visto che siamo i tuoi soli amici, abbiamo pensato noi alle solite tradizioni...altrimenti porta male, lo sai..." disse Remus "Pete, inizia tu..."
"Ecco qui per la novella sposa...qualcosa di vecchio..." disse Peter, facendo uscire dalla tasca un pacchetto, che conteneva un bellissimo pettine antico d'argento ornato con perle e pietre preziose.
"Io direi più qualcosa di decrepito...quello, cara futura-ex-signorina Evans, é niente di meno che il pettine della fu bellissima strega Priscilla Corvonero...opportunamente trafuga--ehm--recuperato dai qui presenti tre malandrini nelle cripte di Hogwarts..."
"Oh cielo ragazzi...é...é meraviglioso...spero che i Corvonero non se la prendano..."
"Oh no, e poi sta meglio a te" disse Remus sorridendo alla ragazza "Ed ora, mia bella rossa, qualcosa di nuovo..." continuò Lupin, anche lui cercando nella tasca del luminoso mantello di velluto "questi sciagurati proprio a me dovevano dare il compito di dartelo...be'...eccolo..." tirò fuori un pacchetto. Quando Lily lo aprì rimase un tantino sbigottita. "Uh...carino.." disse tirando fuori un capo di lingerie verde smeraldo. Remus arrossì e disse "Lo--lo abbiamo comprato a Hogsmeade, é magico sai...cambia colore quando lo indossi"
"Wow, grazie ragazzi, anche se credo che sarà Jim a ringraziarvi per questo..."
"In effetti quello era più un regalo pensato per James..." disse Sirius con il suo inconfondibile sorriso mascalzone sulle labbra "Perché non ci fai vedere come ti sta?" aggiunse, ricevendo un'occhiata di fuoco dai tre che stavano seduti sul divano, e che gridarono all'unisono "SIRIUS!"
"Eh be'...uno ci prova...andiamo avanti...qualcosa di prestato...spero che tu non pianga durante il matrimonio, ma non si sa mai" disse tirando fuori da sotto il mantello un bel fazzoletto di cotone bianco con pizzi e merletti ad adornarlo..."Certo la persona che ce lo ha dato non lo può usare più, però é un ricordo della sua vita passata quindi dopo il matrimonio dobbiamo portarlo di nuovo a Hogwarts...ce lo ha dato un'amica speciale" disse mandando uno sguardo di complicità a Remus che rispose con un sorriso.
"Che bello...ma chi ve lo ha dato? Ah ho capito..." continuò vedendo gli sguardi falsamente innocenti di Remus e Sirius "É un segreto..."
"Adesso..." esordì Peter "qualcosa di blu da indossare..." Minus cercò nella tasca e tirò fuori un fagottino, e lo porse a Lily.
"Oh....é bellissima!" esclamó ammirando la rosa azzurra contenuta all'interno.
"É una rosa magica porta fortuna...non appassisce mai...esprimi un desiderio e poi appuntala sul vestito" disse Sirius.
"Ed ora per l'ultima tradizione..." iniziò Remus..."Sai che noi maghi abbiamo una valuta diversa...ci siamo fatti i conti e in valuta Inglese dovrebbero essere...sei penny, vero? Sei penny fortunati da mettere nelle scarpe?"
"Si é proprio così" disse Lily sorridendo.
"Ragazzi..." disse Lupin. Tutti e tre alzarono le bacchette e con un piccolo vortice di luci fecero apparire una monetina da sei penny sul tavolino davanti a loro.
"Grazie ragazzi..." disse Lily prendendo la moneta come se fosse il tesoro più prezioso "Ragazzi...vi ho mai detto che vi voglio un mondo di bene?" una lacrima le scendeva sulla guancia.
"Si, ma non fa mai male sentirselo ripetere...forza malandrini, abbraccio di gruppo con questa sentimentalona della sposa e poi diritti dal quasi-ex-scapolo...abbiamo un paio di Veele da portargli in regalo..." disse Black ridendo e sdrammatizzando la situazione.
"Oh Sirius!...vieni qui" disse Lily con il ritornato sorriso sulle labbra. Abbracciò e baciò i tre amici "Io e James siamo fortunati ad avervi".
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