![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
NO ALLA COSTITUZIONE: REAZIONI | |||||||||||||||||||||||
Il doppio "no" franco-olandese ha scatenato una ridda di reazioni da parte di politici, analisti e gente comune. In questa pagina, le interviste di Sergio Nava e le trascrizioni di alcune delle principali conferenze stampa che hanno fatto da corollario allo storico evento. | |||||||||||||||||||||||
![]() |
|||||||||||||||||||||||
"NO" FRANCESE IL MESSAGGIO DI JACQUES CHIRAC ALLA NAZIONE "I nostri interessi e le nostre ambizioni sono profondamente legati all'Europa. La Francia, Paese fondatore dell'Unione, resta naturalmente nell'Unione. E tengo a dire a voi, ai nostri partner e a tutti i popoli europei che la Francia continuerà a tenervi tutto il suo posto nel rispetto dei suoi impegni. Veglierò su questo. Il 16 giugno il Consiglio Europeo si riunirà a Bruxelles. In quel contesto difenderò la posizione del nostro Paese. La decisione della Francia crea però inevitabilmente un contesto difficile per la difesa dei nostri interessi in Europa" LA CONFERENZA STAMPA DI JOSE' MANUEL DURAO BARROSO "La cosa importante ora è rispettare e capire il risultato del referendum francese, il cui esito è chiaro. Ma dobbiamo pure tenere presente ricordare che nell'Unione ci sono altri 24 Stati, nove dei quali hanno già ratificato il Trattato. Dobbiamo prendere in considerazione il quadro generale. E' molto difficile tratte conclusioni basandosi su un solo Paese, anche se è una nazione importante, un membro fondatore della Comunità Europea. Ritengo comunque che non sia accettabile chiedere ai francesi, dopo un risultato così chiaro, di rivotare sul Trattato". |
|||||||||||||||||||||||
![]() |
|||||||||||||||||||||||
Jacques Chirac | |||||||||||||||||||||||
![]() |
|||||||||||||||||||||||
José Manuel Durao Barroso | |||||||||||||||||||||||
"NO OLANDESE" L'INTERVISTA DI SERGIO NAVA AL MINISTRO PER GLI AFF. EUROPEI ATZO NICOLAI NAVA: Un "no olandese" significa la fine della Costituzione? NICOLAI: No, non dichiareremo finita la costituzione. E' stato molto importante che lo stesso presidente Chirac, dopo il "no" francese, abbia reso chiaro che il rigetto è un problema per la Francia e per l'Europa, ma il Trattato non è morto. Anche dopo due no, il trattato non è morto. Spero che potremo continuare, e spero che tutti i Paesi si prenderanno la responsabilità di dire sì o no. Siete quindi a favore di una prosecuzione delle ratifiche? Penso che sia l'atteggiamento migliore. Nessuno deve seguire l'esempio francese od olandese. Formalmente abbiamo deciso che tutti si devono prendere le proprie responsabilità: alla fine delle ratifiche vedremo quanti sono a favore e quanti contro questa costituzione. Come si spiega il "no"? La mia impressione è che il dissenso non sia strettamente collegato alla Costituzione Europea in sé, ma abbia piuttosto a che fare con un gap crescente tra la gente e la politica nel suo senso più ampio. In Olanda la maggior parte dell'establishment era a favore del Trattato, come pure i sindacati e le organizzazioni non governative. La maggior parte della gente ha però votato contro. Questo è veramente un problema, ma non ho alcuna soluzione a portata di mano. Nè possiamo definire chiaramente tutti i tipi di insoddisfazione della gente. Penso che abbia molto a che fare con il fatto che la politica europea è sempre stata decisa dai politici, a un livello superiore. Non appena la gente ha potuto dire la sua, ha detto "no". Un'altra ragione è che nella percezione della gente l'Europa ha corso troppo velocemente, come con l'allargamento. E' un problema che non si può risolvere dal giorno alla notte. Abbiamo bisogno di maggior dibattito in Olanda, e spero potremo arrivare a una modalità decisionale più aperta, a livello europeo. Dobbiamo prendere più seriamente in considerazione i cittadini. |
|||||||||||||||||||||||
![]() |
|||||||||||||||||||||||
Atzo Nicolai | |||||||||||||||||||||||
![]() |
|||||||||||||||||||||||
WHAT NEXT? L'ATTEGGIAMENTO BRITANNICO INTERVISTA A DANIEL KEOHANE DEL CER DI LONDRA "Penso sia abbastanza ovvio che il Governo laburista non voglia un referendum ora. Molto dipende da ciò che Francia e Olanda diranno agli altri Paesi nel prossimo Consiglio Europeo. Se ribadiranno che è impossibile tenere un secondo referendum nei loro Paesi, il Trattato sarà morto. Non avrà senso continuare con le ratifiche: questa è la linea del Governo britannico. Ma non potranno stabilirlo da soli: occorrerà prendere una decisione comune di tutti e 25 i Paesi membri. Ma è abbastanza ovvio che Londra non intende votare sul Trattato". |
|||||||||||||||||||||||
Daniel Keohane | |||||||||||||||||||||||