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FLEXICURITY: MODELLO SCANDINAVO ESPORTABILE A SUD? | ||||||||||
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Da Copenhagen a Helsinki. La Finlandia non nasconde un certo vanto del proprio sistema di Welfare State, al punto da dedicargli ben due pagine dell'opuscolo distribuito ai giornalisti in occasione dell'apertura del semestre di presidenza dell'Unione Europea. Il Governo finlandese rende noto che il salario medio è di 2304 euro al mese, con una settimana lavorativa pari a 37 ore e mezzo. Il costo delle cure ospedaliere per la nascita di un figlio ammontano a meno di 100 euro: per ogni nuovo nato la famiglia riceve un pacco dono contenente vestiti e articoli per la cura del bebé. La paternità e la maternità contemplano la corresponsione del 70% del salario normale per un anno. Lo Stato paga alle famiglie tra i 100 e i 172 euro al mese per tutti i bambini fino all'età di 17 anni, mentre tutta l'educazione fino all'università è gratuita. I disoccupati ricevono il 60% del loro salario nei primi 500 giorni senza lavoro. Infine, le pensioni ammontano a circa il 60% dell'ultimo salario, con una pensione minima pari a 505 euro al mese. Kimmo Ruth, consulente del Ministero del Lavoro finlandese...
RUTH: "La parola flexicurity è abbastanza nuova in Finlandia, in realtà arriva dalla Danimarca. Ma il nostro sistema di welfare state e mercato del lavoro è molto vicino a quello svedese e danese. Se lei vuole un paragone con il sistema di Welfare State danese, dobbiamo dire che i nostri sussidi di disoccupazione non sono così alti come a Copenhagen, sono piuttosto in media con l'Europa... né durano così a lungo come in Danimarca. Ma ci sono pochi poveri in Finlandia, anche se dobbiamo comunque ammettere che sono cresciuti recentemente. In ogni caso il nostro modello è paragonabile a quello degli altri Paesi scandinavi, soprattutto se teniamo conto che abbiamo un settore pubblico molto ampio". Quali le sfide per la sostenibilità del modello finlandese?, abbiamo allora chiesto. Ancora Kimmo Ruth... RUTH: "La popolazione invecchia, e da noi anche più rapidamente che in altri Paesi europei. La nostra prima sfida è quindi legata alla demografia. Abbiamo riformato le pensioni all'inizio del 2005, per incoraggiare i lavoratori a rimanere attivi più a lungo. L'età media di pensionamento sta aumentando lentamente... ma sale, grazie anche a un incremento delle pensioni per chi resta più a lungo al lavoro. Ma anche grazie a un ricambio generazionale: le nuove generazioni sono meglio formate ed educate rispetto a quelle passate, e sono quindi più incentivate a rimanere attive". |
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Helsinki, capitale della Finlandia | ||||||||||