![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
IMMIGRAZIONE: parla Hammarberg | |||||||||
![]() |
C'è forte preoccupazione al Consiglio d'Europa di Strasburgo per le misure proposte dal Governo italiano sull'immigrazione clandestina e i rom. Lo svedese Thomas Hammarberg, Commissario per i Diritti dell'Uomo dell'organizzazione internazionale, non nasconde le sue inquietudini. E dice: "queste misure potrebbero violare i diritti umani". Lo ha intervistato Sergio Nava.
HAMMARBERG: I rapporti sull'Italia che ricevo da varie fonti sono preoccupanti. Ho l'impressione che ci sia un'ondata di molestie e intimidazioni verso i rom. Spero che questa ondata non si diffonda ulteriormente, che i politici vi si oppongano, dicano che ciò non è giusto. NAVA: L'impressione però è che le misure del Governo vadano nella direzione di un giro di vite, soprattutto se guardiamo sia alla possibile introduzione del reato di immigrazione clandestina, sia al varo di un Commissario per i rom... Spero che non sia questo il caso. Ho avviato un dialogo col Governo italiano, attraverso il vostro ambasciatore a Strasburgo. Spero che mi chiariscano precisamente le posizioni dell'esecutivo sulla questione. Spero davvero che non introdurranno leggi mirate ai Rom, leggi che sarebbero contrarie ai principi del Consiglio d'Europa. Qual è allora il miglior bilanciamento -secondo lei- tra il garantire la sicurezza ai cittadini e assicurare politiche migratorie in linea col rispetto dei diritti umani? Ciascun Paese deve proteggere i suoi cittadini contro il crimine. E deve avere allo stesso tempo una politica di accoglienza verso gli immigrati. E' però importante che gli immigrati godano dei diritti umani fondamentali. Non è un crimine cercare di entrare in un Paese o chiedere un permesso di soggiorno. Parlando dei rom, il tema al momento in cima all'agenda italiana, è importante chiarire che occorre fare una distinzione tra i criminali che si nascondono all'interno della comunità rom e la comunità stessa, intesa in senso lato. Qualsiasi dichiarazione che indichi i rom come un gruppo di criminali andrebbe a detrimento del principio dei diritti umani. Passiamo alle proposte nel dettaglio: cosa pensa dell'introduzione del reato di immigrazione clandestina? E' qualcosa in linea con gli standard europei? Ciascun Governo ha il diritto di negare l'ingresso nel Paese a determinate persone. Ma non le deve criminalizzare e incarcerare solo perché hanno cercato di superare i confini e ottenere un permesso di soggiorno. In Europa esiste anche il principio della libertà di circolazione tra i Paesi membri, un principio importante, che dovremmo proteggere. E cosa pensa dell'idea di un Commissario per i Rom? Questo è un punto su cui proprio oggi ho chiesto chiarimenti al Governo italiano. Se l'idea è quella di istituire degli ufficiali di polizia incaricati solamente di controllare i crimini commessi dalla comunità rom, il messaggio che passa allora è che i rom sono nel mirino. La polizia dovrebbe concentrarsi sulla natura dei crimini, anziché sui singoli gruppi etnici e culturali. Il rischio infatti è quello di diffondere pregiudizi e peggiorare ulteriormente la situazione. Se le misure legislative italiane finissero con lo scontrarsi con i principi guida del Consiglio d'Europa, Roma rischierebbe sanzioni da parte vostra? La sanzione più forte sarebbe una dichiarazione della nostra istituzione, in cui si definisce la legislazione italiana come "non in linea con gli standard europei per i diritti umani". Esiste però anche la possibilità, per i cittadini italiani, di ricorrere alla Corte Europea dei Diritti Umani. In quel caso la Corte valuterebbe se una violazione ha avuto luogo. Un'eventuale sentenza di condanna obbligherebbe l'Italia a cambiare le proprie leggi in materia. Spero però che questa questione si risolverà molto prima: per questo intendo esaminare precisamente quanto viene proposto dal Governo italiano, e fornire i miei consigli al riguardo, affinché la legislazione del vostro Paese resti all'interno dei paletti fissati dall'Europa. Il Ministro degli Esteri Franco Frattini propone di "fare il tagliando" al Trattato europeo di Schengen per la libera circolazione delle persone. E' d'accordo? Anche su questo tema sto cercando chiarimenti dal vostro Governo. Ritengo assolutamente cruciale continuare ad armonizzare le normative europee su migranti e rifugiati. In questo Frattini ha giocato un ruolo importante da Commissario Europeo. Ora, non sarebbe assolutamente positivo se l'Italia lasciasse Schengen o introducesse eccezioni su Schengen: sarebbe un passo indietro rispetto a queste politiche di armonizzazione. Milano, 16/5/2008 |
||||||||
Il Commissario ai Diritti Umani Thomas Hammarberg, del Consiglio d'Europa |
|||||||||
ASCOLTA L'INTERVISTA IN FORMATO MP3 O SUL SITO DEL CONSIGLIO D'EUROPA |
|||||||||