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ITALIA E FONDI STRUTTURALI: INTERVISTA A DANUTA HUEBNER | ||||||||||
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BILANCIO EUROPEO 2007-2013 E FONDI STRUTTURALI ALLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO: ALLA VIGILIA DEL (POI FALLITO) CONSIGLIO EUROPEO DEL 16-17 GIUGNO, SERGIO NAVA HA INTERVISTATO LA COMMISSARIA UE ALLE POLITICHE REGIONALI DANUTA HUEBNER. HUEBNER: "C’è ancora tempo per le trattative: occorre fare tutto il possibile per trovare un accordo sul bilancio a giugno: tutti i leader europei capiscono che non c’è periodo migliore per varare le prospettive finanziarie dal 2007 e il 2013. Sono certa che il presidente di turno Juncker non risparmierà gli sforzi per raggiungere l’obiettivo". NAVA: Lei nelle scorse settimane ha lanciato l’allarme: la proposta di compromesso sui fondi strutturali mette a rischio le politiche di coesione in Europa, in particolare l’obiettivo 2. E’ ancora della stessa opinione? “Devo ammettere che la proposta della presidenza lussemburghese sui fondi strutturali e le politiche di coesione, anche se più bassa rispetto a quella della Commissione, ci permette ancora di mantenere l’architettura generale della politica di coesione che ci eravamo prefissati: l’obiettivo 1 per le regioni più povere, quattro delle quali sono italiane; l’obiettivo due, che eroga fondi per la competitività regionale, destinati a numerose regioni italiane, e l’obiettivo 3, anche questo importante per il vostro Paese, in quanto stimola la cooperazione transfrontaliera. E’ però vero che i tagli proposti dalla presidenza renderanno più difficile la realizzazione delle politiche regionali per gli obiettivi 2 e 3”. Se la sente di fare una previsione sulla fetta di finanziamenti che le politiche di coesione otterranno in un ipotetico accordo finale sul bilancio? "E’ impossibile dare un giudizio oggi. Tutti gli Stati membri riceveranno fondi a un livello molto minore rispetto a quello attuale. Anche l’Italia soffrirà dei tagli alla politica di coesione, ma resteranno in ogni caso fondi per aiutare il sud: quattro regioni beneficeranno dell’obiettivo più generoso, quello della convergenza, mentre la Basilicata uscirà dall’obiettivo 1 per un effetto statistico dovuto all’allargamento. Penso che nel corso dei negoziati con la presidenza aumenterà il consenso per i fondi a queste regioni. E per quanto riguarda la Sardegna, che entra nell’obiettivo 2, spero che riuscirà a conservare un livello di fondi adeguato. Riassumendo: da un lato ci saranno meno soldi per finanziare i fondi strutturali, ma dall’altro questo denaro non sparirà del tutto. Ci saranno ancora programmi regionali dedicati: spero che usciremo a utilizzarle questo denaro in modo efficiente, come nel caso delle regioni italiane". Per quanto riguarda l’Italia, quanti miliardi di euro prevede riceveranno le regioni dal prossimo bilancio europeo? "Non penso possiamo fare questa simulazione ora. So solo che il Governo italiano si attende dai negoziati sul bilancio un incremento dei fondi strutturali per le regioni depresse. Tutto dipenderà dal compromesso finale. Faccio i miei migliori auguri al Mezzogiorno, e spero che la somma proposta dalla presidenza sarà aumentata nel corso dei negoziati. Ma spetta agli Stati membri decidere." La Commissione Europea appoggerebbe un eventuale veto dell’Italia sui fondi strutturali, nel caso il livello concordato tra il 2007 e il 2013 risultasse troppo basso? "Penso dobbiamo fare tutto il possibile per evitare qualsiasi tipo di veto. Ne pagheremmo tutti le conseguenze. Dobbiamo piuttosto cercare un compromesso in questi due giorni, un compromesso che ci permetta di continuare ad aiutare le regioni più povere dell’Unione. Sono fiduciosa che nei negoziati tra l’Italia e gli altri Stati membri si troverà una soluzione. Ho già visto alcuni cambiamenti in positivo rispetto alle proposte iniziali della presidenza lussemburghese, che migliorano la situazione dell’Italia, per cui sono certa che –alla fine- il compromesso troverà d’accordo anche l’Italia". Bruxelles, 15/6/2005 |
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La Commissaria UE alle Politiche Regionali Danuta Huebner | ||||||||||