NEWS OF THE DAY
23/12/2007

Conclusi ieri al valico triestino di Rabuiese i festeggiamenti per l'allargamento di Schengen.

La zona Schengen allargata ha anche il fragore, la luce e i colori dei fuochi d’artificio che hanno illuminato una notte storica sul confine italo-sloveno. Anche le ultime barriere sono state simbolicamente sollevate lungo i valichi che per decenni hanno diviso l’Italia dai Balcani, valichi dove gli unici fragori potevano essere quelli dei cannoni. E’ stata festa grande ieri a Rabuiese/Skofjie, alla presenza delle massime autorità italiane, slovene ed europee: stop ai controlli passaporti ai valichi doganali, ma senza abbassare la guardia, come afferma il Ministro dell’Interno Giuliano Amato. Entusiasta, interpellato da Sergio Nava, anche il Ministro degli Esteri sloveno Dimitri Rupel. Per il suo Paese l’ingresso in Schengen significa la piena appartenenza all’Europa. Mentre il presidente della Commissione Europea José Barroso sente la portata storica della giornata, e definisce la cancellazione dei confini doganali "un grande evento".

22/12/2007

Festa grande questo pomeriggio al confine italo-sloveno per l’ingresso di Lubiana nella zona Schengen.

Anche le ultime barriere sono cadute: l’Europa ha concluso oggi la tre giorni di celebrazioni per l’allargamento della zona Schengen dal Valico di Rabuiese/Skofjie, lungo uno dei confini più insanguinati e contesi del Novecento continentale. A festeggiare l’evento le principali autorità italiane, slovene ed europee: “quello che qui è caduto qui era per noi più che un confine. Divideva due mondi”, ha osservato il Ministro dell’Interno Giuliano Amato, che non ha mancato di rassicurare sul mantenimento di un livello adeguato di controlli per vigilare contro immigrazione illegale e criminalità. E se il presidente della Commissione Europea José Barroso parla di “grande evento”, quello della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy guarda al futuro. Circolazione senza più controllo passaporti in ben 24 Paesi per 400 milioni di cittadini: entusiasta anche il presidente di turno dell’Unione, il premier portoghese José Socrates.

22/12/2007

Le barriere doganali si sono alzate ieri per l’ultima volta lungo un confine immenso, che spazia dal Mar Baltico fino all’Adriatico: 400 milioni di europei possono ora spostarsi liberamente nei 24 Paesi dell’area Schengen.


Stop ai controlli di identità ai valichi delle frontieri terrestri e marittime tra est e ovest Europa, mentre per quelli aeroportuali occorrerà aspettare marzo. Con l’ingresso di nove nuovi Paesi nell’area di libera circolazione si è completata la riunificazione europea, avviata tre anni fa con l’allargamento a 25. “Un momento storico”, l’ha definito la cancelliera tedesca Angela Merkel dalla città di Zittau, luogo simbolo di incontro fra tre frontiere: polacca, ceca e per l’appunto tedesca. Brindisi e festeggiamenti hanno segnato l’intera giornata, lasciando da parte i timori per un possibile acuirsi del pericolo di immigrazione illegale lungo le nuove e sempre più orientali frontiere dell’Unione Europea. In Italia festa grande al valico Casa Rossa di Gorizia, la Berlino italiana, e a quello di Fernetti, nei pressi di Trieste, l’ormai ex “terra di nessuno”. Oggi l’Europa chiude la tre giorni di festeggiamenti con una cerimonia ufficiale al valico di Rabuiese, nei pressi di Trieste: un evento che Radio 24 seguirà nel corso dei principali notiziari odierni.
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