L'EURO SECONDO
PADOA-SCHIOPPA
L'economista Tommaso Padoa-Schioppa, già membro del board esecutivo della Banca Centrale Europea, si racconta in questa intervista a Sergio Nava per il programma settimanale di Radio 24 "Babel". In queste pagine, il comunicato stampa dell'intervista e le agenzie che ne hanno parlato.
TOMMASO PADOA SCHIOPPA A "BABEL":
"L'EURO CAPRO ESPIATORIO DELLO SCONTRO POLITICO"


"L'Europa non è in crisi. E l'euro non è un fattore di impoverimento".
E' una difesa a spada tratta del progetto di integrazione comunitaria
quella che l'ex-membro dell'executive board della Banca Centrale Europea
Tommaso Padoa Schioppa fa dai microfoni di Radio 24, nel corso della
trasmissione "Babel", che andrà in onda sabato 21 gennaio alle 13,
condotta da Cristina Carpinelli e Sergio Nava.

Sull'euro, Padoa Schioppa ha convenuto che il rincaro dei prezzi
percepito dall'opinione pubblica ha fatto registrare aumenti
ingiustificati dovuti al cambiamento di moneta. "Ma l'inflazione
percepita è molto più alta di quella reale, perché gli aumenti si
concentrano su pochi beni", ha aggiunto. "La cosa deprecabile", per
Padoa Schioppa, "è che sull'euro si sia innescata in Italia una polemica
di tipo politico tra centrodestra e centrosinistra. Si è voluto far
apparire l'euro come la scelta di una sola parte. Il tentativo di fare
dell'euro un capro espiatorio lo si può capire solo in una logica di
contrasto politico". Alla domanda su cosa ne pensi di un cambio 1 euro =
1500 lire (suggerito dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in
un'apparizione televisiva, ndr), Padoa Schioppa ha risposto: "credo sia
una semplice sciocchezza". Sulle prospettive di ripresa dell'economia in
Europa, Tommaso Padoa Schioppa ha dichiarato: "tutti ci auguriamo che il
2006 sia un anno di ripresa. Purtroppo l'economia europea è stagnante da
parecchi anni: ha bisogno di forti spinte e dinamismo interno, l'Italia
in particolare". Circa l'attuale stallo dell'Europa, Padoa Schioppa
preferisce non usare la parola crisi: "non amo che si qualifichi la
situazione europea come "crisi". E' un momento di difficoltà e di stallo
per l'economia e il progetto politico. La crisi è di natura politica,
non di natura economica. Tuttavia, il clima di stagnazione economica
certamente contribuisce ad aggravare il senso di stallo". I recenti
scandali bancari e finanziari hanno minato la credibilità dell'Italia
all'estero? "E' stata una pubblicità fortemente negativa per l'Italia
quella delle vicende finanziarie. Quello che più mi ha colpito è stato
il tempo necessario affinché questa vicenda si "sciogliesse", come
avvenuto nelle ultime settimane. Ma la perdita di credibilità si può
sanare con la dimostrazione di una capacità di cambiamento e di
correzione degli errori, energica e inflessibile. E' questo che oggi ci
si attende. Ci sono vicende, come Parmalat, che hanno fatto pubblicità
negativa al nostro Paese, ma il modo in cui sono state affrontate ha
creato una pubblicità positiva all'italia".
Tommaso
Padoa-Schioppa
NELLE AGENZIE
DI
STAMPA