africa

Africa! Questo immenso continente di 55 stati, con una popolazione che si aggira sui 680.000.000 circa di individui*, su di una superfice di 30.339.134 Kmq. (compreso il Sinai) e che totalizza 1/5 delle terre emerse del globo, è un groviglio di lingue e popoli di origine ed estrazione diversa.Decine e decine di etnie suddivise a loro volta in centinaia di differenti realta', ove si pensa si parlino oltre 2.000 tra lingue e dialetti.Classificare tutto cio' è estremamente difficile, come risulta faticoso ordinare in maniera seria e credibile le varie popolazioni che vivono in una piccola parte di codesto continente, vale a dire la Tanzania.

Tanzania! Paese dalle mille bellezze, si estende su una superfice di 945.200 Kmq. Con una popolazione di 23.174.336 abitanti, la densita' è di 26 per Kmq. Ed il tasso di crescita della popolazione è del 2,8(dati del censimento nazionale del 1988). L'ex Tanganyika ha raggiunto l'indipendenza il 9/12/1961, l'isola di Unguja (Zanzibar) il 10/12/1963, ed il 26/04/1964 è stata formata la repubblica unita della Tanzania (Tanganyika e Zanzibar unite assieme); unione che negli ultimi tempi dà segno di un leggero cedimento. La capitale è stata trasferita a Dodoma da Dar es Salaam, che rimane tutt'ora sede di ministeri, ambasciate e dell'aeroporto internazionale. L'unità monetaria è lo scellino, la lingua ufficiale è il kiswahili, lingua originaria delle popolazioni bantu, il lessico invece fu arrichito nel tempo dall'influenza soprattutto dei commercianti arabi, nonché in misura minore da persiani, indiani, portoghesi, inglesi, tedeschi. Il kiswahili o swahili è parlato oltre che in Tanzania anche in Kenya, in Uganda, a nord del Mozambico e ad ovest dello Zaire, è considerata comunque lingua franca nell'Africa dell'est e centrale, essendo parlata da oltre 50.000.000 di individui e anche i neri d'America negli ultimi tempi la stanno riscoprendo come lingua propria.

Questa nazione nonostante si trovi agli ultimi posti nella graduatoria mondiale per quanto riguarda il prodotto nazionale lordo, a compiuto dopo l'indipendenza sotto la guida dell'ex presidente Julius Kambarage Nyerere (detto il mwalimu = maestro) uno sforzo enorme per quanto riguarda l'istruzione e l'assistenza sanitaria. La Tanzania è inoltre un caso, per molti aspetti esemplari, nella zona dell'Africa orientale per quanto riguarda la stabilità e la pace interna, è stata unita assieme in una sola nazione una popolazione con diversità etniche e religiose, nonché di usi, costumi e lingue (es. gli -Iraqw di lingua cusita,i -Sandawe di lingua clicks; popoli nilo-camiti e popolazioni bantu). E' stato sicuramente uno sforzo enorme riunire assieme tante diverse popolazioni che,ancor prima dell'occupazione germanica,si combattevano tra di loro. Costoro hanno pero' formato un'unica pacifica nazione, nel rispetto reciproco e nella speranza di una continuita' di questo rispetto; sicuramente anche la lingua nazionale ha avuto un ruolo di primo piano in codesto processo di unificazione.

La Tanzania confina ad est con l'oceano Indiano, a nord con il Kenya e l'Uganda, ad ovest troviamo il Rwanda, il Burundi e lo Zaire (ora R.D. del Congo), a sud-ovest lo Zambia e il Malawi ed infine a sud il Mozambico; teniamo però in considerazione i laghi che, praticamente, circondano la Tanzaia a nord-ovest e ne costituiscono una frontiera naturale con molti paesi confinanti. *683.021.000 (dati del 1994), proiezione per il 2.010: 1.030.581.000. Questa infatti è la zona dei grandi laghi, tra i maggiori: il lago Malawi, il Tanganyika ed il Vittoria; tra i minori: il lago Rukwa, il Kivu, il Twamwala, l' Eyasi, il Manyara, ed il Natron, oltre naturalmente ad altri piccoli laghi disseminati su gran parte del territorio nazionale, citando i più conosciuti: il lago Ngozi, di origine vulcanica (si pensa profondo 10 Km) situato sulle montagne Poroto, ed il lago Masoko, pure di origine vulcanica profondo 4 Km. Tra i maggiori corsi d'acqua ricordiamo il Rufiji che sfocia a delta nell'oceano Indiano, ed il Ruvuma, confine naturale col Mozambico. Fra le vette più alte da non dimenticare il massiccio del Kilimanjaro di origine vulcanica, che raggiungendo il picco a 5.895 m. è la vetta più alta d'Africa. Come posizione geografica la Tanzania è situata ad est del continente africano, tra il 1° e il 12° grado di latitudine sud ed il 30° e 40° grado di longitudine est, quindi praticamente si trova leggermente al di sotto del parallelo dell'equatore. Scarsa di risorse naturali, la Tanzania produce in agricoltura per il proprio fabbisogno interno: mais, cassava, fagioli, grano, sorgo, miglio, banane, zucchero e per l'esportazione: te, caffè, piretro, sisal, cotone e spezie, quest'ultime soprattutto da Zanzibar. Da non dimenticare e sottovalutare l'enorme patrimonio bovino, caprino. Una parentesi a parte viene aperta per sottolineare la bellezza dei suoi numerosi parchi nazionali e aree protette, ancora da incentivare a livello turistico ma rispettosi dell'ambiente.

Tralasciando le religioni di minor importanza per quanto riguarda il fattore numerico, si può dire che in Tanzania le religioni principali siano di estrazione cristiana, musulmana, ed un ruolo comunque fondamentale è giocato ancor oggi dalla religione tradizionale, vale a dire l'animisimo; gran parte della popolazione si rifà ancora ad essa, l'animismo è in pratica l'espressione religiosa della cultura e della fede africana (o dei popoli africani), la religione animista trasmessa di generazione in generazione attraverso i secoli, manca comunque della rivelazione propria del cristianesimo e dell'islam, molto spesso l'animismo sfocia in pratiche socio-religiose che naturalmente vanno valutate nel contesto nel quale esse sono inserite.

Si consolida sempre più l'ipotesi che il continente africano, e più precisamente la zona dei grandi laghi, sia la culla dell'umanità, ritrovamenti avvenuti in Etiopia, Kenya, Uganda, Zambia e Tanzania*, fanno supporre che il primo sviluppo dell'uomo sia avvenuto in Africa e più precisamente in questa area, questo perché l'Africa è il solo continente in cui siano stati ritrovati sino ad oggi tutti gli stadi di questa evoluzione: dall'Ausrtalopiteco, al Pitecantropo, all'uomo di Neanderthal e all'homo Sapiens Sapiens, tutto ciò accompagnato dai relativi utensili usati a cominciare da epoche remote fino al neolitico. Bisogna riconoscere quindi che l'Africa è il centro in cui dal paleolitico inferiore si irradiarono gli uomini e le loro primitive tecniche, un periodo dunque fondamentale nella storia umana. La moderna paleontologia umana, in base al ritrovamento di diversi reperti, (questi rinvenuti anche in Tanzania tra i quali: le impronte delle orme dei piedi lasciate vicino al vulcano Sadiman a Leatoli da due persone adulte ed un bambino, datate 3,6 milionidi anni fa, il ritrovamento di un teschio di Australopithecus Boisei "Zinjanthropus o uomo di Nutcracker"di 1,75 milioni di anni fa nella gola di Olduvai ed i reperti rinvenuti sia nella già citata gola di Olduvai che a Isimila, dell'ultimo periodo dell'Acheulano) sembra sempre più avvalorare l'ipotesi sopra citata. Come già detto, si fa quindi sempre più certa l'ipotesi che proprio in questa parte del mondo sia avvenuto il passaggio nell'evoluzione della specie, da homo Habilis, ad homo Herectus in seguito quindi poi sostituito dall'homo Sapiens. Molti sono i sostenitori della suddetta teoria la quale afferma che solo in questa zona del continente africano avvenne il passaggio tra homo Herectus e homo Sapiens, il quale si espanse poi su tutta la terra**; questa teoria si basa inoltre su ritrovamenti di pitture rupestri rinvenute nell'Africa del sud-ovest. Ma anche in Tanzania e più precisamente a Kondoa, nella regione di Dodoma. Molto probabilmente fuuurono prima i Pigmei e poi le popolazioni San ad essere i primi abitatori del territorio corrispondente all'attuale Tanzania.

Dopo questi antichi avvenimenti, avvicinandosi ad epoche meno remote vi furono nella zona diverse migrazioni di popoli di etnie diverse, da nord scesero popolazioni di cultura cuscita e successivamente popoli nilo-camiti. Per quanto riguarda le popolazioni bantu le versioni sono contrastanti, alcuni affermano essere provenienti (attorno al primo millenio) dagli attuali Niger e Congo, altri dal Camerun, altri ancora identificarono la loro venuta in epoca più remota dal Bellucistan "Asia". All'inizio comunque i bantu si insediarono nella zona dei grandi laghi, per espandersi poi sotto l'invasione di altre popolazioni.


*Da non sottovalutare le ultime importanti scoperte in Egitto e Sud-Africa.
**Vedi "compendi cronologico".

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