I Giardini della Rocca d'Ajello
Il nome Rocca d'Aiello deriva del latino "agellum" cioè "campicello":  la fortezza sorge infatti a circa 400m.
di altitudine su una 
collina da cui si domina il paesaggio circostante.
Il fatto che la costruzione sia stata concepita come fortezza, serve a spiegare il carattere particolare del giardino di Rocca d'Ajello, la cui struttura è rimasta invariata nel tempo proprio perché la configurazione collinare e boschiva del luogo e la presenza di una cinta muraria ne hanno impedito l'espansione e la trasformazione secondo il gusto dei secoli successivi.
Il giardino è in effetti, come ha rilevato un paesaggista inglese, una grande terrazza delimitata da mura merlate con vista sulle montagne e sul paesaggio circostante.
Sei grandi aiole circondate da siepi di bosso con al centro una vasca ovale e due panchine in pietra, costituiscono l'impianto originale del giardino. Alle estremità, fra gruppi di pini, aceri, ippocastani e tigli, sorgevano (attualmente ne rimane uno solo) due gazebi di gusto ottocentesco realizzati con piante di alloro: all'interno un tavolo e sedili in pietra.
Negli ultimi dieci anni il giardino è stato sottoposto ad una serie di interventi di restauro ed è stato completamente ripiantato: l'impianto attuale è quindi ancora molto giovane.
Oltre a consolidare le murature, sono state ripristinate le siepi in bosso in parte danneggiate da un crollo e la fitta coltre di edera che ricopriva la facciata è stata eliminata e sostituita da una serie di rose antiche rampicanti nelle tonalità del bianco e del rosa:
Rosa longicuspis, Albéric Barbier, Rosa Filipes Kiftsgate, che in pochi anni si è arrampicata fino a 10 metri di altezza, Rosa Brunonii varietà "La Mortola", Paul's Himalayan Musk, Zéphirine Drouhin, Souvenir de Mme Léonie Viennot.
Le clematidi si arrampicano un po' ovunque fra le rose e gli arbusti: sulla facciata troviamo due Clematis Montana,  una bianca e una rosa, e poi Comtesse de Bouchaud, Nelly Moser, Perle d'Azur, The President;    Polish Spirit, Viticella Kermesina, Rouge Cardinal, Prince Charles, Etoile Violette.  Molte altre clematidi  si trovano nel frutteto, nel giardino bianco e alla fattoria .
Nelle aiole predominano le rose: Iceberg, sempre in fiore fino a Natale, le profumatissime rose inglesi Heritage, GertrudeJekyll, Mary Rose, la muscosa Alfred de Dalmas, e poi Comte de Chambord,   Leonardo da Vinci di Meilland, rifiorentissima e dalla forma di rosa antica e molte altre.  Insieme alle rose, a seconda delle stagioni troviamo  delphinium, nicotiana, campanule, dalie, anemone japonica.
Nelle zone più ombrose, peonie, hostas, digitali, crisantemi coreani. Nei grandi vasi intorno alla vasca esuberanti fioriture di rosa 
Ballerina e poi diascia, aubretia, helianthemum piantati con tulipani e dalie in grandi bigonci di legno.
Le due panchine in pietra con teste di leoni sono circondate da rose:  
Baroness de RotschildAwakening, Francis E. Lester
Lungo la facciata sud della casa una bordura di arbusti, rose a cespuglio e piante tappezzanti: partendo dal cancello di ingresso, troviamo sul muro a destra le rose
Sombreuil , Marie Louise, Wedding Day , una piccola siepe di  Douceur Normande di Meilland.   La rosa  Félicité et Perpétue si intreccia sull'inferriata  a fianco del cancello.  Alle rose si accompagnano  piante di acanto, senecio, caryopteris clandonensis, spirea, aquilegia, weigelia, viburno, forsizia,  hypericum, hemerocallis,  buddleia, salvia. Una coltre di fragoline, pervinche, ajuga reptans, diascia, erigeron, lamium ricopre il terreno sotto i cespugli.
Alle due estremità del giardino, troviamo da un lato un gruppo di pini, dall'altro tigli, ippocastani e aceri. Sotto gli alberi sono state collocate delle mezze botti piene di  ortensie, bulbi e crisantemini bianchi . In primavera ovunque spuntano tulipani nelle varietà
Angélique, Peach Blossom e White Triumphator, narcisi, giacinti, allium ecc. Le fioriture si susseguono anche fuori dal giardino, lungo il vialetto di accesso, dove troviamo, fra le altre, le rose Rambling Rector, Blush Noisette, Glore de Dijon, Ophelia, Excelsa, Penelope, Nozomi, Golden Wings,  Charles de Mills, Ballerina, Bourbon Queen, insieme a cespugli di lavanda, phlomis,  corbezzoli, berberis, pyracantha, cotynus, agrifoglio, pitosforo,  spirea, teucrium fruticans, cistus, abelia. In primavera il sentiero è bordato da tromboni , cui seguono gli iris. C'è anche un piccolo giardino solo di fiori bianchi, dove crescono le rose Banksiae alba plena,  Prosperity,  Francine Austin, Little White Pet, Iceberg, M.me Alfred Carrière, insieme ad anemoni, narcisi, dalie, viburnum, buddleie, spiree, Exochorda Macranta "the Bride" , Hydrangea paniculata grandiflora Annabelle.
Il portale della chiesa è incorniciato dalle rose rampicanti Iceberg e Aloha, a fianco un'aiola di rose Ballerina . Nel grande cortile interno, pavimentato, altre rose in vaso, e piante di agrumi. Insomma tutto lo spazio disponibile è coltivato molto intensamente: ogni anno si piantano decine di nuove rose, arbusti, bulbi e piante perenni, nella continua ricerca di varietà che assicurino fioriture prolungate e resistenza alle malattie. Una particolare attrazione del luogo è anche la ricca fioritura primaverile di specie spontanee: primule, violette, ciclamini, ajuga, anemoni, iris, narcisi e orchidacee ricoprono prati e scarpate di veri e propri tappeti dai delicati colori.
Gli appassionati di giardinaggio potranno anche chiedere di visitare il cosiddetto  cutting garden, ovvero il giardino dove si coltivano i fiori da tagliare per realizzare composizioni e addobbi per i ricevimenti che si svolgono al castello. Si tratta di un giardino estremamente informale, situato intorno alla Retta, la fattoria  di fronte alla grande stalla,  centro dell'azienda agricola di Rocca d'Ajello. Anche qui fra bianche vacche marchigiane, trattori e rotoloni di fieno, le rose la fanno da padrone e le fioriture, grazie anche all'esposizione ottimale e al terreno estremamente fertile, sono veramente esuberanti. Fra le più belle ricordiamo la stupenda  Constance Spry , che sembra quasi una peonia, e poi M.me Isaac Pereire, Chianti, Reine des Violettes, Paul's Lemon Pillar, Albertine, Francois Juranville, Mrs Herbert Stevens, Boule de Neige, Bourbon Queen, La Ville de Bruxelles, Prosperity, Fritz Nobis, Queen Victoria , Iceberg, Fruhlingsgold, Golden Wings e tante altre. La facciata della fattoria è ricoperta da un''enorme  New Dawn, da Souvenir de la Malmaison e da una grande Clematis Jackmanii. Come rose da taglio sono state impiantate in gran quantità 3 rifiorentissime rose Meilland: Bonica, rosa confetto, White Meidiland e  Comtesse du Barry, giallo chiaro.
Da tre anni  è in fase di restauro il vecchio frutteto terrazzato sotto la Rocca, abbandonato da almeno 30 anni. Lungo i gradoni sono stati ripiantati molti nuovi alberi da frutto e alcuni meli da fiore (fra gli altri, Golden Hornet, John Downie, Red Sentinel). La scalinata che porta dal parcheggio al castello è stata ricostruita con traversine di legno e bordata di rose Comtesse du Barry e Tchaikowski,  lavanda, tromboni e muscari. La parte in fondo è diventata un roseto, con bordure di Bonica, Rabelais (rossa) e White Meidiland, molte altre rose Meilland come Cumbaya, Bingo, Lovely Meilland, Philippe Noiret,  Johann Strauss,  Yves Piaget,  Michelangelo, Jardins de Bagatelle e la rampicante Domaine de Courson.
lo scorso anno sono state messe a dimora moltissime  rose di Meilland, fornite dalla BMR rose, molte  rose inglesi di David Austin, le rose "Generosa" del vivaio francese Guillot e molte rose antiche rampicanti scelte nel ricco catalogo di  Rose & Rose Emporium di Roma. Quest'anno sono state piantate rose fornite da Barni e 1100 bulbi di tromboni "Dutchmaster", "Carlton"  e "Thalia" e  altrettanti tulipani  nelle varietà "White Triumphator", "Angélique", "Burgundy", "Jacqueline" e varie altre.
Il periodo migliore per visitare questi giardini va da metà maggio a metà giugno, quando la fioritura delle rose è al culmine (molte rose antiche non sono rifiorenti). Altrimenti da fine settembre a tutto ottobre. La visita va sempre prenotata perché i proprietari abitano a Roma e vengono solo per il week-end.   
HOME