Sommario

LA RISVEGLIA

quadrimestrale di varia umanità

n°3/4 Gennaio - Aprile 2000, Maggio - Agosto 2000

Vittorio Alunno (appendice)


L'espatrio di Vittorio Alunno

“R. Prefettura di Grosseto
Grosseto, 13 dicembre 1937

Oggetto: Giagnoni Italiano fu Filippo e fu Dei Ezzelina, nato il 20 novembre 1888 a Massa Marittima...

On. Ministero dell'Interno
Direzione generale della P.S.
Casellario politico centrale
Roma

e p.c. alle LL.EE. Prefetti Livorno Firenze Imperia

Con riferimento alla lettera suindicata diretta a questo ufficio e per conoscenza alle RR. Prefetture di Livorno e Firenze pregiomi comunicare che giusta segnalazione del Commissariato di P.S. di confine di Ventimiglia, il soprascritto è stato il 21 novembre u.s. fermato colà perché proveniente dalla Francia sprovvisto di passaporto e di mezzi. Per questo motivo è stata chiesta la revoca dell'iscrizione del Giagnoni in rubrica di frontiera, che questo ufficio aveva chiesto sin dal 27 ottobre u.s. Attualmente il predetto trovasi detenuto a Ventimiglia per essere da quella R. Questura denunziato per espatrio clandestino. Si ritiene che l'espatrio sia stato causato da motivi politici perché il Giagnoni, di idee comuniste, inviò da Bastia a un conoscente, che risiede in questa giurisdizione, una cartolina con la dicitura: “Ricevete i più sinceri ed affettuosi saluti e augurandovi tante buone cose anima e corpo risanato il cieco va cercando la vista”.

Il Giagnoni infatti è offeso da un occhio dal quale vede pochissimo. La frase “anima e corpo risanato il cieco va cercando la vista” da lui usata in relazione ai suoi precedenti di sovversivo, fa ritenere, come si è detto che l'espatrio sia stato determinato da motivi politici. Il Commissariato P.S. di confine al Ponte S. Luigi ha comunicato che è stato richiesto il predetto nulla osta di cotesto on. Ministero per la denuncia. Il Giagnoni, a soddisfatta giustizia, sarà tradotto qui, dovendo essere interrogato sulle vicende e modalità dell'espatrio. Intanto, dalle indagini fatte esperire, è risultato che il Loffredo Genesio ha percepito dall'Aureli Pietro, ambedue già oggetto di precorsa corrispondenza, la somma di lire 900 all'atto della consegna della barca. Il Loffredo, opportunamente interrogato, ha dichiarato di avere riferito con ritardo tale circostanza per esimersi da una contravvenzione a suo carico da parte dell'autorità marittima di Porto S. Stefano, in dipendenza della vendita effettuata della barca, senza averne denunciato il passaggio di proprietà. Questo ufficio ha disposto che la contravvenzione venga ugualmente elevata.
Il prefetto Trotta”


La perquisizione dell'abitazione di Vittorio Alunno

L'anno millenovecento 37 XVI il giorno 30 del mese di dicembre in Grosseto

Noi sottoscritti funzionari di P.S. ed agenti di P.S., per ordine del sig. Questore, abbiamo proceduto ad una perquisizione in casa di Duchini Annunziata, matrigna di Alunno Vittorio, abitante alle case degli Sfrattati, allo scopo di rinvenire materiale sovversivo e corrispondenza comunque sospetta specie con il nominato Alunno Vittorio, Rossi Angelo, Amadei Luigi.
Alla perquisizione ha assistito la stessa Duchini Annunziata, che nulla ha saputo dire in merito all'attuale domicilio del figliastro. Si è rinvenuta soltanto una cartolina illustrata proveniente da Marsiglia in data 25 ottobre scorso, inviata dal predetto Alunno Vittorio, che, come è noto, è espatriato clandestinamente.

Proietti Mario agente P.S.
Capurro Mario agente P.S.
Daini Giuseppe Vice commissario agg. P.S.


Guerrino Alunno. Mio fratello Vittorio

D.: Te però nel dopoguerra hai incontrato uno di quelli che era andato con loro, l'Amadei, no?
R.: Sì.
D.: Che tipo era l'Amadei? Te lo volevo domandare, sono venuto anche per quello...
R.: Un omo abbastanza..., io l'ho visto in montagna. Una volta ero lì a Casteldelpiano, a sede' in una panchina, e ragionava questo Amadei, con diversi, ma io un lo conoscevo, avevo visto prima che aveva sposato una ragazza, che lavorava dal Porciatti in San Lorenzo, e allora dicevano di questo Vittorio,... allora io poi a un certo punto gli dissi: “Ma scusate...” “Sì?”, dice. “Io, io so' il su' fratello”. Allora poi mi riconobbe perché l'avevo [già] visto e mi disse che erano partiti con questa barca, erano andati a Bastia... e allora [Vittorio] da Bastia ci scrisse una cartolina a casa, una cartolina, la mi' mamma, lei lo sapeva un po'..., poi venne la Questura.
D.: Volevano sequestrare la cartolina.
R.: Buttarono all'aria tutto, un casotto, e lì da questa cartolina poi un ho saputo più niente e questo Amadei mi disse che lui era andato da Bastia, erano andati in Francia e in Spagna, al fronte... E lui [Vittorio] rimase ferito, a quello che ho saputo... L'Amadei poi ritornò lui, e lo trasportarono un pezzetto, perché c'era la ritirata, un so che città...
D.: Campillo
R.: E allora poi toccò lasciarlo perché un ce la facevano a portarlo più, se no chiappavano anche loro, e allora fu lì che lui, per quanto, morì perché era ferito.
D.: Senti, ma l'Amadei dove lo incontrasti te?
R.: A Casteldelpiano.
D.: Ma lui rimase sempre qui in Maremma, l'Amadei, dopo...
R.: Io penso che sia rimasto sempre qui...
D.: Quando l'avete saputo che [Vittorio] era morto?
R.: Noi s'è saputo che era morto nel '38, ora un mi ricordo, ma di questi anni qui, prima del '40.
D.: Ma te eri eri in casa quando vennero a farvi la perquisizione perché cercavano la cartolina?
R.: Sì, sì, ero in casa con la mi' mamma, i mi' fratelli e s'era a letto, la mattina alle sei, venne la polizia e dissero: “Siamo la polizia” e allora la mi' mamma: “Apettate un momento”, e s'era a letto, e gli aprì, e ruzzolarono tutto... Poi andiedero anche a casa dei Mari, buttarono all'aria la casa anche a loro per cosà tutto...”


Pilade Rotella. Vittorio Alunno

"Nessuno conosceva l'Alunno, eppure nella mia città, dove tutti eravamo amici, era difficile non conoscerci. Difficile, soprattutto per quelli della mia generazione che, al sabato, si ritrovavano alla premilitare. Ma l'Alunno non veniva alla premilitare. Abitava fuori Porta Vecchia, in una casa d'operai, già operaio anche lui, malgrado fosse giovanissimo. Quando cominciammo a parlare, sottovoce, di lui, qualcuno disse che era un ragazzo serio, poco comunicativo, quasi sospettoso. Sapemmo anche, ma ripeto che chi ne parlava lo faceva soltanto con gli amici e con cautela, che l'Alunno passava lunghe ore in fiumara, insieme con un amico, uno solo del quale nessuno pareva conoscere il nome. Quando cominciammo, comunque, a parlare di lui e del suo amico, fu perché l'Alunno era partito, con una barca rudimentalmente attrezzata, per la Corsica".


Dove morì Vittorio Alunno

Pretura unificata di Bologna. Atto di notorietà
16 giugno 1951
L'anno 1951 questo giorno di sabato 16 del mese di giugno in Bologna nella residenza dell'intestata Pretura.
Avanti da noi dott. Mario Ranieri pretore, assistito dal sottoscritto cancelliere sono personalmente comparsi i signori
1º Rossi Angelo di anni 35 nato e residente a Grosseto (1)
2º Vanelli Lorenzo di anni 48 nato a Bologna ivi residente (2)
3º Trippa Giovanni di anni 43 nato a Medicina ivi residente (3)
4º Melli Giuseppe di anni 40, nato a Vergato e residente a Bologna (4)
Allo scopo di porre in essere il presente atto di notorietà a richiesta di riguardanti il signor Alunno Vittorio:
...Quindi i testimoni stando in piedi prestano il giuramento pronunciando le frasi “Lo giuro”. Sotto il vincolo del prestato giuramento fanno la seguente dichiarazione:
“Possiamo attestare ed attestiamo, per essere notorio e conforme a verità, che il signor Alunno Vittorio fu Giuseppe e fu Mari Palmina, nato a Grosseto il 27 agosto 1912, già ivi residente, morì in combattimento il 17 febbraio 1938 in Spagna sul fronte dell'Estremadura, nei pressi del paese di Campillo; che lo stesso signor Alunno Vittorio apparteneva quale soldato semplice alla 12ª Brigata “Giuseppe Garibaldi”, 4º Battaglione, inquadrata nelle Brigate internazionali, alle dipendenze del Comando dell'esercito popolare della repubblica Spagnola”.
Del che è redatto il presente verbale... Letto, confermato e sottoscritto.

F.to Rossi Angelo
F.to Vanelli Lorenzo
F.to Trippa Giovanni
F.to Melli Giuseppe
Il pretore F.to Ranieri
Il Cancelliere F.to Sestini...

Note

1)Volontario nelle Brigate internazionali. Nato a Grosseto il trenta settembre 1915.
2)Volontario nelle Brigate internazionali. Nato a Bologna il 22 ottobre 1902.
3)Volontario nelle Brigate internazionali. Nato a Medicina (Bologna) il primo ottobre 1907.
4)Volontario nelle Brigate internazionali. Nato a Vergato (Bologna) il 28 gennaio 1911.


LA RISVEGLIA nuova serie on-line del giornale fondato nel 1872