SCOPRI IL FILOSOFO CHE E' IN TE
Scegli tra i filosofi della "Scuola di Atene" di Raffaello quello che più ti attira  e scopri di che pasta filosofica sei fatto...


Clicco, ergo sum


 

 

 

 

 

PLATONE


  Ti senti un pezzo grosso, se hai scelto questo filosofo al centro della scena, con le fattezze nientemeno che di Leonardo da Vinci. Il tuo sguardo volge lontano dal mondo, nella direzione indicata dal dito di Platone, teso verso l'alto, verso il mondo delle idee. Discepolo di Socrate ed autore di dialoghi che sono tra i capolavori della letteratura nonché della filosofia greca, Platone è insieme ad Aristotele il padre del pensiero occidentale: la distinzione tra realtà sensibile e mondo delle idee, quindi tra ciò che è sensibile e ciò che invece è intangibile (lo spirito, l'anima...), il concetto stesso di "idea", l'immagine dell'uomo come animale politico e razionale, la definizione dell'arte come mimesi della realtà, l'immagine della filosofia come navigazione metafisica verso la struttura nascosta della realtà, al di là delle immagini illusorie dei sensi... Se non vi basta questo...

"Amore è filosofo"

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ARISTOTELE


Complimenti per la scelta. Non sei andato per il sottile, ed hai indicato con mano sicura Aristotele, padre del pensiero occidentale, che al centro dell'affresco, con il testo dell'Etica in una mano, indica con l'altra verso terra, a richiamare le nostre ambizioni filosofiche verso ciò che ci è più vicino, cioè il mondo reale, e non quello ideale vagheggiato dall'indica teso di Platone. La filosofia di Aristotele fonda la filosofia come disciplina rigorosa della razionalità, facendo del logos uno strumento di incessante ricerca della verità, da trovare attraverso l'osservazione dei fenomeni che possiamo osservare attorno a noi. Contro l'idealismo di Platone, Aristotele afferma il valore della ricerca concreta, dello sguardo rivolto senza distinzioni su ogni aspetto del reale: non c'è nulla indegno dello sguardo del filosofo.
Se c'è un Aristotele dentro di te, sei una persona solida, acuta nell'osservazione e rigorosa nell'argomentare: l'apparente freddezza dei tuoi discorsi nasconde invece un pensiero limpido e lucidissimo ma non per questo meno appassionato.

"Occorre affrontare senza disgusto l'indagine su ogni cosa, poiché vi è in tutte qualcosa di naturale e di bello"

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SOCRATE


Hai scelto un'immagine di profilo, poco identificabile, marginale rispetto al centro della scena. Ma se pensi di esserti defilato, ti sbagli di grosso. Il tuo mouse ha indicato niente meno che Socrate, l'icona più celebre della vita dedicata alla filosofia. La morte, avvenuta nel 399 a.C. dopo un celebre processo intentatogli per corruzione della gioventù, è rimasta il simbolo della coerenza del filosofo che difende le proprie idee anche di fronte alle minaccie, a rischio della vita. Si racconta che l'oracolo di Delfi l'avesse indicato come l'uomo più sapiente sulla Terra; di fronte allo stupore degli ateniesi, Socrate spiegava per la sua sapienza era da intendersi non come conoscenza tecnica, nozionismo, ma come consapevolezza dei propri limiti e quindi della natura umana. Socrate era il più sapiente tra gli uomini perché sapeva di non sapere, a differenza degli uomini che non sanno ma credono di sapere, e quindi non si vergognava  di fare domande e di mostrare curiosità verso cose che non conosceva, perché solo la consapevolezza della limitatezza del nostro sapere può spingerci sulla strada della conoscenza.
  Se ti senti come Socrate, difendi sempre le tue idee ma abbi anche il coraggio di ammettere i tuoi sbagli: impara dai tuoi errori, perché sono gli errori che ti rendono umano.

"Io so soltanto questo, cioè che non so nulla"

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DIOGENE


Ciò che cerchi è uno stile di vita più che una filosofia. In effetti, hai scelto una vita "da cane", infatti Diogene è il maestro della filosofia "cinica", da cane appunto. Il cinismo, nato con Antistene nel IV sec. a.C., si diffonde in epoca ellenistica come condotta morale più che come riflessione sistematica: i cinici predicavano il ritorno ad una forma di comportamento il più naturale possibile, nella convinzione che la vita in società avesse corrotto l'essenza autentica dell'uomo. Per questo, tra i molti aneddoti attorno a Diogene, si ricorda quello del filosofo che vaga per le strade di Atene con un lume acceso, in pieno giorno, urlando "cerco l'uomo", smarritosi negli artifici e nelle convenzioni della vita sociale.
L'atteggiamento anticonvenzionale del filosofo greco nel dipinto di Raffaello sta ad indicare questa insofferenza per le regole del vivere civile. Non starai pensando di traslocare in una botte ?

"Cerco l'uomo"

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ERACLITO


Sei forse un amante delle tenebre ? Il tuo colore preferito è il nero, ami la luce tenue delle candele e i film noir ? Allora hai fatto la scelta giusta indicando Eraclito, detto dai suoi concittadini "l'oscuro", sia per il carattere ombroso che per l'oscurità delle sue sentenze, veri e propri oracoli sulla verità. Per Eraclito la realtà ha come legge fondante il divenire, il continuo cambiamento: se ci fermiamo a riflettere, ogni cosa intorno a noi cambia, si modifica, seguendo il ciclo della natura che impone le fasi di crescita, sviluppo, decadenza e morte a ogni organismo vivente. Da qui la celebre immagini dell'uomo che non si immerge mai due volte nello stesso fiume, perché l'acqua che vi scorre cambia continuamente. Ogni realtà si genera attraverso il divenire, passando da un opposto all'altro, e tali opposti non si eliminano ma stanno in armonia, come in armonia stanno bianco e nero, luce e tenebre, perché la prima non potrebbe esistere senza la seconda.
  Per i novelli Eraclito solo un avvertimento: non siate troppo presuntuosi e non disprezzate, come  ha fatto spesso il vostro filosofo, coloro che vi stanno intorno. La verità ha volti che nemmeno immaginate...

"Per quanto tu possa camminare, e neppure percorrendo intera la via, tu potresti mai trovare i confini dell'anima"

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PITAGORA


A quanto pare, sei una persona a cui piace farsi sempre i conti in tasca: non a caso hai scelto Pitagora, il filosofo del numero come arché della realtà, principio della natura e della sua comprensibilità per l'uomo. Se il mondo è, per usare un'espressione galileiana, scritto in caratteri matematici, allora la nostra ragione potrà comprenderlo, ricostruirne le leggi e i significati. Il mondo non ci è più ostile, rischiarato com'è dai primi timidi bagliori del logos. Filosofo del VI-V sec. a.C., figura misteriosa per il rigoroso divieto, interno alla sua scuola, di divulgare le teorie del maestro all'esterno, Pitagora rappresenta l'inizio della crescita per il pensiero, che si libera dalle prime certezze faticosamente costruite (il mondo è fatto d'acqua, diceva Talete, d'aria diceva Anassimene) per avviarsi alla costruzione di sistemi filosofici più complessi.
  A proposito: se tutto è razionale e esprimibile da numeri razionali (interi), quanto fa la radice quadrata di 2 ?

"Principio di ogni cosa è il numero"

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EPICURO


  Piacere, Epicuro. Sono un filosofo greco per lungo tempo frainteso. Dal IV secolo a.C., quando sono vissuto, fino al Rinascimento tutti mi hanno considerato il simbolo stesso della lussuria, anche quel geniaccio di Dante. Per i vostri dizionari, ancora oggi, epicureo significa "amante dei piaceri". Con la presente colgo l'occasione per chiarire il mio pensiero: il fine della vita umana deve essere il piacere (chi potrebbe negare di cercarlo in ogni cosa che fa ?), inteso come serenità, assenza di passioni, controllo della ragione sui nostri istinti, sulle passioni come la paura della morte (quando c'è lei, non ci siamo noi, quando ci siamo noi, non c'è lei: facile, no?) o quella del dolore (finché soffriamo, sappiamo che almeno siamo vivi, e questo è un bene che nessun dolore può cancellare).

"Non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per la salute dell'anima"

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EUCLIDE


  "Non oltrepassi la soglia chi è digiuno di geometria": così recitava l'iscrizione all'ingresso dell'Accademia di Platone. E tu, caro visitatore, avresti avuto una raccomandazione eccellente per oltrepassarlo: la tua guida è infatti Euclide, fondatore della geometria piana, autore di quegli Elementi di geometria che costituiscono tutt'oggi un punto di riferimento per lo studio di questa disciplina. Riprova di nuovo, potrai avvicinarti maggiormente alla filosofia se scegli un altro personaggio.
 

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ZOROASTRO

Così parlai: son Zarathustra profeta persiano e temo che tu sia troppo ambizioso per le limitate pretese di questo gioco. Invece di immaginarti come fondatore di nuove religioni, cerca di scegliere un buon filosofo. Sarò buono, e te ne suggerirò uno che mi sta a cuore e con il quale ho un debito perché mi ha reso molto popolare.

RACCOMANDAZIONE FILOSOFICA

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NIETZSCHE

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Contenuto
Figura cruciale per la nascita del pensiero moderno, Nietzsche è il martello filosofico che ha mostrato tutta la fragilità di quel mondo dei valori sul quale la storia dell'occidente si è fondata. Da Nietzsche in poi non possiamo più guardare con gli stessi occhi i valori morali o le certezze della scienza e della filosofia. Il suo nichilismo, se ben inteso, ci insegna non ad affermare il nulla ma ad esercitare sempre la nostra coscienza critica.
Posologia
Da prendere con moderazione e seguendo la prescrizione del filosofo curante.
Controindicazioni
In alcuni pazienti particolarmente sensibili ai componenti del nichilismo possono verificarsi fenomeni di violenza, pazzia, manie di persecuzione e di onnipotenza, razzismo, nazismo.
E' un presidio filosofico garantito.

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ZENONE

Il mio nome è Zenone, da non confondere con l'omonimo Zenone di Elea, quello dei paradossi come Achille e la tartaruga, la freccia in movimento che in realtà è ferma ecc... Ho fondato una scuola filosofica, la Stoà, che si basa sulla certezza della razionalità del cosmo ma che predica anche la sopportazione, appunto, stoica del dolore e delle sofferenze insite nella natura dell'uomo e del mondo che abita. I risultati più interessanti li ho raggiunti nel campo dell'etica: vivendo in un'epoca di forte instabilità, di grande confusione sulla gerarchia dei valori, ho cercato di dare ai miei concittadini un appiglio, qualche certezza valida per tutti. Questa certezza è la legge del dovere: anche se non arrivi a comprendere perchè la tua ragione ti spinge a fare delle azioni giudicandole come bene, segui le sue indicazioni e fidati (essendo stabilita dal logos non potrà ingannarti), rispetta la legge del dovere.

"Vivi in modo coerente"

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PARMENIDE


  Essere o non-essere, questo non è un problema: io non ho dubbi, come lo stolto Amleto dalla doppia testa. Uno solo è il Sentiero della Verità per Parmenide d'Elea. Il logos è l'Essere, perché ogni cosa, prima di essere bianca o viola, alta o bassa, pesante o leggera, innanzitutto "è". Ma cosa significa questo "è" ? L'essere è il fondamento ontologico del mondo. E il nulla ? Cos'è il non-essere ? Ma si può forse dire cosa sia ciò che per definizione non è, cioè il nulla ?
Viandante che con passo cauto percorri la strada della verità, fermati di fronte a questo primo terribile abisso del pensiero.

"L'essere è, e non può non essere. Il non-essere non è, e non può essere"

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