Manuale per la coltivazione della Marijuana indoor

Liberiamola!



Sommario


Introduzione
Ognuno può farlo
Terreno
Contenitori
Fertilizzanti
Luci
Temperatura e Umidità
Ventilazione
Deumidificazione
Innaffiamento
Parassiti
Potatura
Raccolto ed essiccamento

Introduzione
Coltivare la marijuana dentro casa si avvia a diventare un passatempo americano. Le ragioni sono varie. Con l'aumentato interesse e la sperimentazione della coltivazione delle piante in casa è stato inevitabile che le persone applicassero la loro conoscenza sulla cura delle piante alla crescita della marijuana. Molti di coloro ai quali occasionalmente piace accendersi una canna possono trovare difficoltà a reperirla oppure sono esitanti a entrare in contatto con elementi forse insani della società per ottenere l'erba. Naturalmente c'è l'aspetto criminale dell'acquisto o dello scambio di erba; coltivare la marijuana è illegale come comprarla, venderla o fumarla, ma crescerla è qualcosa che si può fare nel privato della propria casa senza dovere entrare in contatto con qualcuno che non si conosce o di cui non ci si fida. La migliore ragione per coltivare la propria pianta è il divertimento che si ha guardando quei piccolissimi semi germogliare e diventare una delle più amabili tra tutte le piante di casa.
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Ognuno può farlo:
Anche se non hai mai coltivato piante a casa tua, puoi avere con successo un raccolto di marijuana seguendo le semplici indicazioni presenti in questo opuscolo. Se nel passato hai avuto problemi con la coltivazione di marijuana puoi trovare le soluzioni nei capitoli che seguono. Coltivare la marijuana necessita quattro indicazioni fondamentali: 1] trovare i semi : se non hai ancora i semi, puoi chiedere ai tuoi amici di conservarti i semi di buona erba con la quale sono venuti in contatto. Scoprirai così che molte persone hanno già una collezione di semi e vorrebbero scambiare alcuni semi con un po' di prodotto finito; 2] far germogliare i semi: puoi semplicemente mettere un seme in terreno umido, ma per farlo germogliare devi essere sicuro che il seme produrrà una pianta. Per far germogliare i semi, quindi, mettine un gruppo tra circa sei tovaglioli di carta umidi, o nei pori di una spugna umida. Mantieni i tovaglioli o la spugna umidi ma non inzuppati. Alcuni semi germoglieranno in 24 ore, altri possono impiegare alcuni giorni o persino una settimana; 3] piantare i germogli: non appena un seme si apre ed inizia a germogliare, mettilo in un po' di terreno umido e spargi un po' di terreno in superficie; 4] fornire alle piante la luce: le luci fluorescenti sono le migliori. Poni le luci a cinque centimetri dal suolo e quando la piantina appare sul terreno continua a mantenere le luci a cinque cm circa dalla piantina. E' molto facile. Se segui questi quattro consigli riuscirai a coltivare una pianta di marijuana. Per assicurare la migliore qualità e la più alta produzione nel più breve tempo possibile, comunque, sono necessari ulteriori dettagli. .
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Terreno
L'interesse primario, dopo aver scelto semi di alta qualità, è il terreno. Usa il migliore che puoi trovare. Risparmiare sul terreno non conviene a lunga scadenza. Se usi un terreno non sterilizzato quasi certamente troverai parassiti e probabilmente sarà troppo tardi per trapiantare la tua piantina in un altro vaso. Puoi trovare terreno eccellente nel locale negozio di piante o vivaio. Il terreno che usi deve avere queste proprietà per il miglior risultato possibile: 1] Deve filtrare bene l'acqua: per questo deve essere presente un po' di sabbia e qualche pietra spugnosa; 2] Il pH deve essere compreso tra 6.5 e 7.5, perché la marijuana non cresce bene in suolo acido. L'alta acidità, infatti, incoraggia la pianta ad essere di sesso maschile, e ciò non è quello che noi vogliamo; 3] Il terreno deve contenere anche humus per trattenere l'umidità ed i principi nutrienti. Se vuoi fare da solo la tua miscela di terreno puoi usare questa ricetta: miscela due parti di terreno acquoso con una parte di sabbia ed una di pietre spugnose per 15 chili di terreno. Verifica il pH del tuo terreno con le cartine al tornasole o con un kit per esaminare il terreno reperibile in tutti i negozi di piante. Per raggiungere il pH desiderato aggiungi 200 g. di calce mezzo metro cubo di terreno per ogni punto di pH che vuoi aggiungere. Se insisti con l'usare terreno non sterilizzato concimalo con letame, che prenderai dalla strada, e sterilizzalo cuocendolo al forno per circa un'ora a 250°. Assicurati di inumidirlo perfettamente prima di cuocerlo, e preparati ad una rapida fuga dalla tua cucina perché il terreno caldo diventa estremamente puzzolente. Quindi aggiungi alla miscela un cucchiaio da tavola di fertilizzante (va bene "Crescita Rapida") per ogni gallone di terreno e mescola accuratamente. Tuttavia è meglio se salti l'intero procedimento e spendi pochi soldi per il terreno già pronto. .
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Contenitori
Dopo che hai preparato il terreno devi procurarti qualche contenitore in cui sistemarlo. Il contenitore deve essere perfettamente sterilizzato, specialmente se è stato utilizzato in precedenza per altre piante. La misura del vaso è molto importante perché collegata al tasso di crescita ed alla misura della tua pianta. Devi comunque preventivare di trapiantare la tua piantina non più di una volta, perché il processo di trapianto può costituire uno shock per la pianta, che avrà bisogno di un periodo di riposo durante il quale la sua crescita, per un breve intervallo, potrebbe rallentare o addirittura fermarsi. Il primo vaso che usi deve essere non più largo di 15 cm. di diametro e il materiale di cui è fatto deve essere l'argilla o la plastica. Per trapiantare, semplicemente metti la pianta capovolta, insieme al vaso, e colpisci delicatamente l'orlo del vaso contro una superficie piana o il lavandino. Il terreno e le radici verranno fuori dal vaso delicatamente, ed il terreno manterrà la forma del vaso senza, perciò, disturbare le radici. Alla marijuana non piace che le sue radici siano costrette in piccoli spazi, così assicurati sempre che il vaso che usi sia abbastanza profondo per le radici della tua pianta. E' molto difficile trapiantare un albero di marijuana di 150 cm., così trapianta la tua piantina quando è piccola. Diventerà molto grande. Le piante piccole saranno pronte per essere trapiantate nei loro vasi definitivi in circa due settimane. Fai una buona guardia su di loro dopo la prima settimana per evitare che le radici abbiano poco spazio, giacché le piante non si sviluppano al loro meglio se le radici sono compresse. .
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Fertilizzante
Alla marijuana piace molto mangiare, ma potresti danneggiarla se ti dimostri troppo zelante. Alcuni fertilizzanti possono bruciare una pianta e danneggiare le sue radici se usati ad alte concentrazioni. Alcuni tipi di terreno presenti in commercio hanno abbastanza elementi nutrienti in essi da mantenere una pianta per almeno tre settimane di crescita così che non devi preoccuparti di nutrire la tua pianta fino alla fine della terza settimana. La cosa più importante che devi ricordare è introdurre la concentrazione fertilizzante nella tua pianta in maniera graduale. Comincia con una soluzione fertilizzante abbastanza diluita ed aumenta gradualmente il dosaggio. Ci sono molti buoni fertilizzanti per marijuana in vendita, due di questi sono "crescita rapida" e "eco-crescita". "Crescita rapida" è largamente impiegato nelle coltivazioni di marijuana e si trova facilmente in molte parti degli U.S.A.. Anche "eco-crescita" e particolarmente buono per la marijuana perché contiene ingredienti che evitano che il terreno diventi acido. Molti fertilizzanti determinano un cambiamento di pH nel terreno. Aggiungere fertilizzanti nel terreno molto spesso rende più acido il pH. Con l'andare del tempo, i sali prodotti dallo scioglimento dei fertilizzanti nel terreno causano un progressivo inacidimento del terreno stesso, e, in alcuni casi la concentrazione di questi sali nel terreno può bloccare lo sviluppo della pianta o bruciarne le foglie. Ciò accade perché le radici della pianta continuano ad invecchiare, ma le foglie non riescono a ricevere il nutrimento necessario. Per evitare l'accumulazione di sali nel terreno ed assicurarsi che la pianta riceva il nutrimento necessario puoi cominciare a nutrire le foglie quando la pianta raggiunge il mese e mezzo circa. Sciogli il fertilizzante in acqua tiepida e vaporizza la soluzione direttamente sulle foglie. Queste assorbiranno il fertilizzante tramite le venature. Se vuoi continuare a mettere fertilizzante nel terreno per nutrire le foglie, assicurati di non esagerare. Ricorda che la tua pianta deve ricevere gradualmente l'aumento di nutrimento. La marijuana sembra in grado di ricevere tanto fertilizzante quanto tu vuoi dargliene se esso, però, è introdotto dopo un certo periodo di tempo. Durante i primi tre mesi circa, fertilizza la tua pianta ogni pochi giorni. Appena il ritmo di crescita delle foglie rallenta per la preparazione alla fioritura e per la produzione di semi, l'introduzione di fertilizzante nella pianta deve rallentare anch'essa. Non fertilizzare mai la pianta prima del raccolto, perché il fertilizzante incoraggerà la produzione di foglie e rallenterà la produzione di resina. Una parola sui principali fertilizzanti organici: concimi organici. Come saprai, i lombrichi sono allevati per essere venduti ai giardinieri. Gli allevatori mettono i lombrichi in miscele di composti organici, e mentre i lombrichi si riproducono essi mangiano la materia organica ed espellono sostanze che costituiscono il miglior nutrimento per la marijuana. Dopo che i lombrichi hanno mangiato tutta la materia organica presente nel composto, sono rimossi e venduti e ciò che rimane è anch'esso venduto come concime organico. Questi concimi sono talmente ricchi che puoi coltivare marijuana servendoti solo di essi. In realtà ciò non è necessario, e non è neanche facilmente realizzabile in quanto questi concimi sono molto cari. Se puoi permettertelo, naturalmente, puoi mescolare questi concimi al tuo terreno ed otterrai un ottimo fertilizzante organico. .
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Luci
Senza luci le piante non possono crescere. Nei paesi in cui la marijuana cresce meglio è il sole la fonte di luce. la quantità di luce e la lunghezza della stagione della crescita in questi paesi fa si che crescano piante enormi come alberi. In molte parti del Nord America, comunque, il sole non è abbastanza intenso per periodi di tempo talmente lunghi da produrre piante della stessa misura e qualità di quelle che crescono spontaneamente in America Latina o in altri paesi tropicali. La risposta al problema della mancanza di sole, specialmente nei mesi invernali è coltivare le piante dentro casa sotto condizioni simulate. Il segreto del pollice verde sembra essere più luce e la migliore possibile. In un esperimento di cui siamo venuti a conoscenza, furono utilizzate "luci della crescita" VHO fissate al muro all'altezza di otto piedi, per otto piante. Le piante crescevano ad un ritmo sorprendente. Le luci erano fornite ogni giorno. Ci sono molti tipi di luci artificiale, ed ognuna da differenti vantaggi alla tua pianta. Le comuni lampadine incandescenti emettono alcune frequenze luminose che la pianta può utilizzare, ma emettono anche un'alta percentuale di raggi ultrarossi ed infrarossi i quali fanno si che la pianta concentri la sua crescita sul tronco. Si ottengono così piante che si allungano verso la luce fino a diventare così alte da cadere giù. Ci sono due tipi di lampadine, uno è il faretto incandescente che emette alte quantità di raggi rossi e blu, più della normale lampadina. E' già un miglioramento, ma ha i suoi svantaggi: è troppo caldo per esempio e non può essere posto vicino le piante; conseguentemente la pianta tende ad allungarsi e c'è il pericolo che si allunghi troppo verso la luce e cada giù. I raggi rossi, infatti, sembra che incoraggino la crescita del tronco, cosa non auspicabile nella coltivazione della marijuana. L'idea è quella di incoraggiare la crescita del fogliame per ovvie ragioni. Le luci GRO-LUX sono, probabilmente, le più comuni luci fluorescenti per le piante. Nella nostra esperienza con esse si sono dimostrate estremamente efficaci. Esse possono essere alte da uno ad otto piedi, così che tu puoi allestire la tua stanza per la coltivazione in un magazzino o in un bagno. Ci sono due tipi di luci GRO-LUX: le Standard e le Wide Spectrum; esse possono essere usate insieme con altre, sopratutto le Wide Spectrum non sono sufficienti da sole. Le luci Wide Spectrum, infatti, furono introdotte come fonti di luce supplementari e sono più economiche delle luci Standard. Le Wide Spectrum emettono le stesse bande di luce delle Standard, ma queste ultime emettono più alte concentrazioni di bande rosse e blu, che sono quelle di cui la pianta ha bisogno per crescere. Le Wide Spectrum emettono, infatti, anche raggi infrarossi, i cui effetti sulla crescita del tronco, però, abbiamo già visto. Se hai intenzione di fare una piantagione in larga scala ti interesserà sapere che le normali lampade fluorescenti, i tipi usati nell'illuminazione commerciale, sono efficaci se usate con luci GRO-LUX Standard. Queste luci commerciali sono chiamate "cool whites" (bianche fredde ) e sono le più economiche tra le lampade fluorescenti che abbiamo elencato. Esse emettono raggi violetti come le GRO-LUX Standard ed i raggi violetti sono quelli che la pianta usa per la crescita del fogliame. Veniamo adesso alla questione della intensità. Sia le lampade Standard che le Wide Spectrum sono disponibili in tre intensità: regolare (RO), alta (HO) e molto alta (VHO). Puoi ottenere un buon raccolto di piante sotto lampade ad intensità regolare (RO) e probabilmente sarai soddisfatto dei risultati ottenuti. La differenza tra usare lampade ad intensità HO o VHO è il tempo che occorre per ottenere un raccolto. Sotto lampade ad intensità VHO la pianta cresce ad un ritmo che è circa tre volte il ritmo al quale crescerebbe sotto una lampada Standard. Alcune persone hanno visto piante diventare in due mesi mt. 1,20 sotto una di queste luci. Con lampade ad intensità VHO devi fornire la luce ogni giorno per ottenere un ritmo di crescita di almeno 5 cm. al giorno. L'unico svantaggio è l'alto costo delle lampade ad intensità VHO: esse, infatti, costano almeno il doppio delle lampade Standard. Se ti interessa la nostra opinione, comunque, ne vale la pena. Adesso che hai la tua luce, sarai curioso di sapere quanta luce devi somministrare alla tua pianta ogni giorno: più lungo sarà il periodo di buio ogni giorno, prima la pianta fiorirà. Parlando in generale, minore è il periodo di buio al giorno meglio è durante i primi sei mesi di vita della pianta. Più vecchia è la pianta prima di fiorire e di produrre i semi migliore sarà la tua erba. Appena la pianta è pronta per fiorire il suo ritmo metabolico rallenta così che la qualità della pianta non migliora con l'età allo stesso ritmo in cui migliorava prima di essere pronta alla fioritura. L'idea, quindi, è lasciare che la pianta diventi più vecchia possibile prima di essere pronta a fiorire, così che la potenza sarà più alta possibile al tempo del raccolto. Un modo relativamente sicuro di impedire alla tua pianta di fiorire finché tu non sei pronto è lasciare le luci per tutto il tempo possibile. Potrebbe capitare che la pianta fiorisca comunque, ma questa è l'eccezione piuttosto che la regola. Se la tua pianta riceve 12 ore di luce al giorno maturerà probabilmente in 2-2,5 mesi; se riceve 16 ore di luce al giorno maturerà in 3,5-4 mesi circa; con 18 ore di luce al giorno la tua pianta fiorirà in 4,5-5 mesi circa. E' una buona idea mettere un timer alle tue luci per assicurare che la quantità di luci che la tua pianta riceve ogni giorno sia costante. .
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Temperatura ed Umidità
La temperatura ideale per le ore di luce è dai 20 ai 26 gradi , e per le ore di buio dovrebbe esserci un abbassamento di almeno 8/9 gradi. La stanza allestita per la crescita deve essere relativamente asciutta, se possibile. Quello che vuoi ottenere è, infatti, uno strato di resina e, per spingere la tua pianta a produrlo devi convincerla che ne ha bisogno per proteggersi dall'essiccamento. In una stanza estremamente umida la pianta produce foglie larghe e non produce molta resina. Devi stare attento a non lasciare che la temperatura nella stanza asciutta diventi troppo calda perché la pianta non può assimilare acqua abbastanza in fretta per evitare che le sue radici e le sue foglie comincino a bruciarsi. .
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Ventilazione
Anche la ventilazione nella tua stanza "per la crescita" è molto importante. Più piante hai in una stanza, più importante diventa una buona ventilazione. Le piante respirano attraverso le loro foglie. Esse si liberano anche delle sostanze nocive attraverso le foglie. Se non è assicurata una buona ventilazione, i pori delle foglie si ottureranno e le foglie moriranno. Se c'è, invece, una libera circolazione di aria, i veleni possono evaporare dalle foglie e la pianta può respirare e quindi restare sana. In un piccolo bagno dove ci sono poche piante puoi creare una circolazione d'aria abbastanza buona semplicemente aprendo la porta. Sebbene sia possibile crescere piante sane in stanze poco ventilate, esse potrebbero essere più grandi e più sane se fossero poste in un ambiente ben ventilato. Se tu trascorri molto tempo nella stanza dove tieni le piante queste cresceranno meglio, perché useranno il diossido di carbonio che tu espiri attorno a loro. A volte è abbastanza difficile fornire una buona ventilazione perché la tua stanza di solito è nascosta in un angolo segreto della tua casa, possibilmente in soffitta o in cantina. In questi casi un ventilatore ti servirà a creare un po' di movimento d'aria. Esso stimolerà anche le tue piante a crescere con un tronco più sano e più forte. Spesso infatti in una crescita "indoor", i tronchi delle piante non riescono a diventare rigidi, perché non interagiscono con gli elementi del vento e della pioggia. Dall'altro lato però questo è un vantaggio, perché la pianta impiega la maggior parte delle sue energie nella produzione di foglie e di resina piuttosto che in quella del tronco. .
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Deumidificare la tua " stanza della crescita"
La Cannabis che cresce in un ambiente caldo e asciutto ha foglie più strette di quella che cresce in un ambiente umido. La ragione sta nel fatto che in un ambiente asciutto la pianta può respirare più facilmente perché l'umidità nelle foglie evapora più presto. In un ambiente umido, l'umidità non può evaporare così presto. Di conseguenza le foglie saranno più larghe per espellere le sostanze che la pianta deve eliminare. Giacché le foglie larghe producono meno resina di quelle strette, ci sarà più resina in 30 g. di foglia stretta che in 30 g. di foglia larga. Ci sarà sicuramente più materia in una pianta a foglie larghe, ma molte persone coltivano le loro piante per la qualità piuttosto che per la quantità. Giacché la resina nelle piante di marijuana serve allo scopo di prevenire l'essiccamento delle foglie, c'è più inclinazione a produrre resina in una stanza asciutta piuttosto che in una umida.
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Innaffiamento Se vivi in montagna vicino ad un corso d'acqua, puoi saltare questo paragrafo sulla qualità dell'acqua. Molti di noi, però, prendono l'acqua dalle città, e molte città aggiungono sostanze chimiche all'acqua. Tutte le città, comunque, aggiungono cloro all'acqua in varie quantità. Gli uomini più grandi hanno imparato a rifiutare questo tipo d'acqua, oppure a conviverci, ma la pianta di marijuana non ha il tempo di abituarsi a queste sostanze, quindi meglio evitare di somministargliele. Puoi fare evaporare il cloro lasciando l'acqua in un contenitore aperto per 24 ore: questo ti servirà a due scopi: la temperatura dell'acqua sarà la stessa della stanza, e le tue piante non dovranno subire lo shock di essere innaffiate con acqua fredda. Utilizza, quindi, sempre acqua tiepida per innaffiare le tue piante, e per eliminare un eccesso di cloro ricorri alle pillole anti-cloro che trovi nel locale negozio di animali. La cosa più importante per l'innaffiamento è farlo bene. Una pianta in un contenitore di tre galloni può essere innaffiata con tre quarti d'acqua. L'idea è quella di lasciare il terreno sempre umido, anche in fondo al vaso. Se usi poca acqua, anche se innaffi spesso, non arriva in profondità, e le radici sotto il terreno umido cominceranno a girarsi per raggiungere l'acqua. La seconda cosa molto importante riguardo l' innaffiamento è assicurarsi che il vaso abbia un buon drenaggio. Dovrebbero esserci alcuni buchi in fondo al vaso per permettere all'acqua in eccesso di uscire dal vaso. Se il vaso non ha un buon drenaggio, l'eccesso di acqua si accumulerà in una sacca e le radici della pianta marciranno o, comunque, sarà il terreno a diventare acido o ammuffito. Il terreno, come abbiamo già detto, deve permettere all'acqua di filtrare sempre perfettamente e non deve mai diventare duro o compatto. Se hai messo nel terreno sabbia o pietre spugnose non avrai problemi di drenaggio. Per capire dove innaffiare tocca il terreno con un dito: se il terreno ti sembra umido puoi aspettare un giorno o due prima di innaffiare. Il terreno in superficie, infatti, è sempre più asciutto di quello posto più in profondità. Puoi affogare la tua pianta con la stessa facilità con la quale puoi lasciarla seccare, ma per essa è più facile sopravvivere senz'acqua per un breve periodo che non sopravvivere con troppa acqua. Quando innaffi le tue piante fallo bene, e non le innaffiare quando non ne hanno bisogno. .
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Parassiti
Se vuoi evitare i parassiti fallo dal primo vaso in cui metti le tue piante. Appena le tue piante sono attaccate dai parassiti, infatti, dovrai probabilmente combatterli per il resto della vita delle tue piante. Per evitare i parassiti assicurati di usare terreno e contenitori sterilizzati e non portare altre piante da fuori alla stanza che hai destinato alla crescita delle tue piantine. Se hai animali assicurati che non entrino in questa stanza, perché potrebbero avere parassiti sul pelo. Esamina le tue piante regolarmente per rilevare eventuali segni di insetti, macchie, buchi nelle foglie, bruciature nelle cime delle foglie e rami curvi. Se trovi qualcuno di questi segni nonostante le tue precauzioni la tua pianta è piena di parassiti e dovrai spruzzare qualche insetticida sulla tua pianta. Dovrai usare qualche prodotto che uccida i parassiti ma non te, quindi lascia passare qualche giorno prima di fumare! I piccoli ragni sono probabilmente gli insetti che danneggiano più degli altri le piante di marijuana. Una delle ragioni è che sono microscopici e quindi difficili da individuare. Sono chiamati piccoli ragni perché lasciano una tela attaccata alle foglie. Essi causano anche l'apparizione di minuscole macchie sulle foglie. Probabilmente, comunque, la prima cosa che noterai è che la tua pianta appare sofferente e depressa. Questi piccoli ragni, infatti, succhiano gli enzimi dalle foglie che, di conseguenza, perdono in parte il loro colore verde e la lucentezza. A volte sembra che le foglie abbiano qualche fungo. Le uova sono piccolissimi puntini neri. Puoi saggiamente usare una lente d'ingrandimento in modo da esaminare attentamente la tua pianta. Assicurati di esaminare anche la parte inferiore delle foglie. I ragnetti si possono spesso trovare appesi alla parte inferiore così come alla cima della foglia. Prima cominci a combattere i parassiti, prima ti libererai di essi. Fai una buona guardia sulle tue piante perché basta un solo uovo per reinfestare la pianta. Se vedi piccoli insetti volare attorno alla tua pianta, si tratta probabilmente di mosche bianche. Gli adulti sono immuni alla maggior parte degli insetticidi presenti in commercio. E' la fase larvale di questi insetti che fa più danni. Questi succhiano gli enzimi, e se indisturbati uccidono la pianta. Un metodo organico per controllare gli insetti è usare schiuma di sapone. L'ovvio svantaggio è che non puoi risciacquare la schiuma dalla pianta e quindi l'erba ti saprà di sapone .
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Potatura
In base alla nostra esperienza la potatura non sempre è necessaria. Gli scopi della potatura sono due: incoraggiare la crescita secondaria e permettere alla luce di raggiungere le foglie immature. Alcuni tipi d'erba crescono naturalmente folti e cespugliosi e se non sono potati la linfa si muove in un flusso ininterrotto verso la cima della pianta dove produce fiori pieni di resina. Dall'altro lato se le tue piante appaiono allungate per la loro età loro probabilmente necessitano una piccola sistemata per ottenere una pianta con molte foglie. A tre settimane di età la tua pianta dovrebbe avere almeno due parti ramificate o quattro grappoli di foglie ed una cima. Per potare la pianta taglia semplicemente la cima nel punto dove le ramificazioni si incontrano. Usa una lama di rasoio e fai un taglio retto. Se vuoi puoi ripiantare la cima in un po' d'acqua, e quando le radici appaiono piantale in terreno umido ed otterrai un'altra pianta. Se stai per ripiantare la cima devi tagliare la punta stavolta con un taglio diagonale al fine di esporre più superficie all'acqua o alla soluzione per le radici. Il vantaggio di tagliare la pianta è che essa produce più cime. Le cime hanno la resina che è ciò che ci interessa. Ogni volta che tagli una cima, la pianta crea altre due ramificazioni alla base di quelle già esistenti. La potatura inoltre incoraggia i rami sottostanti a crescere più in fretta che se la cima non fosse stata tagliata. .
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Raccolto ed essiccamento
A questo punto non rimane che tagliare la pianta e appenderrla a testa in giù per circa 24 ore. Poi avvolgila in un involucro di carta di giornale con l'estremità superiore aperta per 3 o 4 giorni o fino a che senti le foglie secche al tatto. Buona fumata e pensami.....
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libera traduzione by tpac