Counter CURRICULUM  VITAE ATQUE STUDIORUM

CURRICULUM  VITAE ATQUE STUDIORUM .

 

Il desiderio di investigare il rapporto fra la Filosofia e quella moderna forma conoscitiva indicata con il generico nome di Scienza mi persuase della possibilità di proporre al Prof. Umberto Curi, Ordinario di Storia della Filosofia moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Padova, quale tesi universitaria una ricerca che ruotasse attorno ad un confronto fra la speculazione propriamente ontologica di Giordano Bruno e le sue stesse argomentazioni naturali. Per questo considerai inizialmente l'eventualità di uno studio delle prime opere bruniane sino alla Cena de le Ceneri, ma che includesse, per un esame della fase iniziale della metafisica bruniana, anche il De la Causa, Principio e Uno (testo da me già analizzato in uno degli esami universitari). Così iniziai lo studio della prima delle opere bruniane a noi pervenute: il De umbris idearum.

Non riuscendo a trovare una traduzione del trattato, accluso al De umbris, intitolato Ars memoriae, decisi di provvedere personalmente alla elaborazione di una sua versione italiana. Tale elaborazione veniva di pari passo sviluppata insieme alla delineazione analitica dei contenuti: in questo modo ritenni di poter presentare quale tesi di laurea i risultati analitici del vicendevole e mutuo sviluppo di traduzione e commento del testo. Il risultato di questo lavoro è stato raccolto sotto il titolo: La meta-logicità dell'Ars memoriae bruniano.

 

Subito dopo la laurea, desiderando procedere nello studio del rapporto fra speculazione ontologica bruniana e le sue stesse considerazioni fisiche ovvero matematiche, decisi (tenendo presente la possibilità che tale studio mi permettesse la preparazione di un adeguato progetto di ricerca da far valere nei concorsi di dottorato di ricerca) di dedicare la mia attenzione ad un altro testo del filosofo nolano: gli Articuli centum et sexaginta adversus huius tempestatis mathematicos atque philosophos (testo edito a Praga nel 1588). Così mi accinsi ad iniziare lo stesso tipo di lavoro (traduzione e commento) compiuto per la tesi.

Mi imbattei però subito in una difficoltà: Bruno premetteva al testo vero e proprio la considerazione degli Elementi di Euclide. Fui costretto, in tal modo, ad iniziare lo studio dell'opera euclidea.

 

Interrotto tale studio alla fine del I Libro per la partecipazione ad un seminario, organizzato dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e relativo proprio alla figura del pensatore campano ("Bruno, Campanella, Vico: il dialogo con l'Europa", 1 agosto - 5 agosto 1994, presso la Scuola Estiva <<Tommaso Campanella>> in Diamante, prov. di Cosenza), non lo ripresi più per la necessità invece di provvedere ad una rivisitazione del lavoro svolto sull'Ars memoriae.

Mi era stata infatti richiesta dal dott. Alessandro Tessari, incaricato dell’insegnamento di Storia del pensiero scientifico presso l'Università di Padova, una seppur breve relazione riguardante l’utilizzazione dell'arte della memoria da parte del pensatore nolano.

Per questo motivo riesaminai sia la parte introduttiva del De umbris che il testo dell'Ars memoriae vero e proprio. Risultato di quest'ultimo studio è un saggio breve intitolato: Il De umbris idearum bruniano fra riflessività e 'fantasia' della liberazione. Saggio di commento al De umbris idearum.

 

Il progetto sommariamente indicato dal titolo di quest’ultimo saggio resta, nelle sue linee essenziali, confermato: acquisisce però ulteriore materia attraverso il tentativo di utilizzare (e successivamente accostare al commento già preparato) il testo bruniano immediatamente seguente il De umbris idearum: il Cantus Circaeus. Testo che, credo, risolva i problemi emersi nella fase conclusiva del commento sopra indicato.

Risultato di quest’ultimo lavoro e ricerca (momentaneamente arrestatosi alla conclusione del I Dialogo) è il testo provvisoriamente intitolato: Il Cantus Circaeus bruniano fra libera possibilità e condensazione uniforme dei poteri.

 

Risultato dell’accostamento fra il primo commento e la prima parte del secondo, è il progetto di ricerca delineato per le tre prime opere bruniane: De umbris idearum, Cantus Circaeus e Candelaio.

 

Risultato del lavoro di ricerca su Bruno è pure la relazione intitolata: Per una critica della rappresentazione hegeliana della filosofia di Giordano Bruno, che prende sotto esame critico la voce ‘Bruno’, presente nelle hegeliane Lezioni sulla Storia della filosofia.

Progetto futuro, conosciuto ed approvato dallo stesso Prof. Curi, è dunque quello di completare la relazione sul Cantus Circaeus (II Dialogo); quindi continuare nell’analisi dei testi bruniani stampati nel 1582, sino al Candelaio, prepararne un commento e concludere così l’esame della prima trilogia bruniana.

In questo modo vorrei poter includere in un volume unico – con opportuna introduzione e conclusione – i tre singoli saggi così delineati e riguardanti, rispettivamente: l’apertura metafisicizzante del De umbris, la libera dialettica del desiderio presente nel Cantus ed il mondo negativo – privato di questa soluzione – quale sembra descritto nel Candelaio.

 

Voglio ancora ricordare, oltre all'idoneità ottenuta per i corsi di dottorato di ricerca in Filosofia presso l'Università di Padova (IX, X e XIII Ciclo) e l’Università di Venezia (XIII Ciclo), la partecipazione ai concorsi per il dottorato di ricerca in Filosofia (XI, XII Ciclo).

 

Fra le attività svolte voglio infine ricordare: il tutorato, assegnatomi dal Dott. Alessandro Tessari, riguardante una laureanda desiderosa di condurre a compimento una tesi su Giordano Bruno; la partecipazione, negli anni 1994-1995 e 1996-1997, ai corsi della Scuola di Perfezionamento per gli insegnanti della scuola secondaria, organizzati dall’Università degli Studi di Udine.

A quest’ultimo riguardo vorrei ricordare la tesina lì presentata ed intitolata: Antiaristotelismo ed anticiceronianismo in alcuni testi bruniani. Tesina letta ed apprezzata dai Proff. Griggio e Praloran, dell’Università di Udine.

Infine la partecipazione ai corsi di Greco Elementare (a.a. 1997 – 1998), organizzati dall’Università di Udine e tenuti dal Prof. G.Frappa.

 

Dal 1 novembre 1998 ho avuto infine l’opportunità di accedere al XIII ciclo per il Dottorato di Ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Padova. Durante il primo anno di corso ho avuto modo di frequentare i seminari curati dai Proff. Enrico Berti (su Aristotele) e Gianfranco Frigo (Il pensiero della Natura e la filosofia classica tedesca). Durante il secondo anno ho ripetuto la frequenza a questi seminari, aggiungendo la partecipazione al seminario tenuto dal Prof. Bottin (filosofia medievale). Durante il terzo anno ho concluso la frequenza relativa ai corsi dei Proff. Berti e Frigo.

Durante la frequentazione dei corsi di dottorato ho potuto portare a termine l’analisi ed il commento critico scritto integrale dei Dialoghi Italiani di Giordano Bruno.

Il 22 febbraio 2002 sono riuscito a conseguire il titolo di Dottore di Ricerca in Filosofia, con la tesi: Il concetto creativo e dialettico dello Spirito nei Dialoghi Italiani di Giordano Bruno. Il confronto con la tradizione neoplatonico-aristotelica: il testo bruniano De l’Infinito, Universo e mondi.

 

BREVE CURRICULUM  DELLE ESPERIENZE DIDATTICHE .

 

Dal 5 marzo 1997 al 31 agosto 1997 ho ottenuto un contratto di lavoro con la Scuola Media Statale “Guglielmo Marconi” di Rivignano, per un Corso assegnato tramite l’Ente Regionale per i Problemi dei Migranti di Udine (E.R.M.I., 80 ore totali).

Dal 2 febbraio 1998 al 31 maggio 1998 ho ottenuto un contratto di lavoro con la Scuola Media Statale “Guglielmo Marconi” di Rivignano, per un Corso assegnato tramite l’Ente Regionale per i Problemi dei Migranti di Udine (E.R.M.I., 40 ore totali).

Dal 28 gennaio 2002 ho iniziato ad insegnare su posto vacante (sino al 30 giugno 2002) presso la Scuola Media Statale “Cesare Peloso Gaspari” di Latisana (Italiano, Storia e Geografia) e presso la sezione di Muzzana del Turgnano dell’Istituto comprensivo di Palazzolo dello Stella (Storia e Geografia).

Dal 4 ottobre 2002 ho invece preso servizio, per i medesimi insegnamenti (sino al 30 giugno 2003), presso la Scuola Media Statale “Pellegrino da San Daniele”, di San Daniele del Friuli.

Dal 17 novembre 2003 al 1 dicembre 2003 ho svolto una supplenza breve in storia e filosofia presso il Convitto Nazionale “Paolo Diacono” di Cividale del Friuli (Udine), nel Liceo Scientifico annesso.

Dal 22 gennaio 2004 al 3 febbraio 2004 ho svolto una supplenza breve in storia e filosofia presso il Liceo Classico “Jacopo Stellini” di Udine.

Dal 16 febbraio 2004 al 7 giugno 2004, Italiano, Storia Educazione civica e Geografia presso la Scuola Media Statale “T. Marzuttini” di Gonars.

Nel gennaio 2004 ho realizzato un intervento didattico su Giordano Bruno ed i suoi Dialoghi Italiani (2 ore di lezione) durante il corso di insegnamento di Storia del Pensiero scientifico, tenuto presso l’Università degli Studi di Padova dal Prof. Alessandro Tessari. 

Dal 17 settembre 2004 al 31 gennaio 2005, Italiano, Storia Educazione civica e Geografia presso la Scuola Media Statale “T. Marzuttini” di Gonars.

Dal 10 febbraio 2004 al 3 giugno 2005, Italiano, Storia Educazione civica e Geografia presso la Scuola Media Statale “Leonardo da Vinci” di Mortegliano.

Dal 19 settembre 2005, Italiano, Storia Educazione civica e Geografia presso la Scuola Media Statale “Giovanni Bianchi” di Codroipo - sezione staccata di Varmo.

 

 

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                                                                                                                                                                                                                                   (Stefano Ulliana).

 

Codroipo, 25 settembre 2005.

 

Ulliana Stefano

Via Latisana, 23

33033 Codroipo (UD).

Tel. 0432-900829.

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E-mail:ulliana1@tin.it

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