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Convegno "L'Europa viaggia in tram: l'Italia rimane a piedi?" 25 marzo 2000

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ASSOCIAZIONE UTENTI DEL TRASPORTO PUBBLICO

presenta:


RITORNA IL TRAM A MESSINA

In esclusiva dall'UTP le foto dei lavori della nuova tramvia di Messina,

la prima città italiana a reintrodurre il tram dopo quasi 50 anni dalla soppressione

 

© Reportage di Cinzia Amorosia in Viale San Martino, 16 settembre 1999

© Reportage di Francesco Bloisi alla fermata di Villa Dante, inizio gennaio 2001

© Reportage di Francesco Bloisi alla fermata di Piazza Cairoli, 30 gennaio 2001

© Reportage di Fulvio Tresoldi alla fermata di Villa Dante, 2 maggio 2001

© Reportage di Fulvio Tresoldi alla fermata di Villa Dante, 2 maggio 2001

© Reportage di Fulvio Tresoldi dopo i Giardini di Villa Dante, 2 maggio 2001

© Reportage di Fulvio Tresoldi in viale San Martino, 2 maggio 2001

© Reportage di Fulvio Tresoldi in viale San Martino, 2 maggio 2001

© Reportage di Fulvio Tresoldi dopo il ponte FS presso lo Stadio, 2 maggio 2001

Presentazione del 1° tram Cityway - © Francesco Bloisi, 17 novembre 2001

riproduzione consentita con la citazione degli autori (ai sensi di Legge)


Cronistoria del progetto della tramvia di Messina: sett.1996-lug.1998

fonte: Gazzetta del Sud - 23 settembre 1998

 Quello del tram è stato indubbiamente un iter rapidissimo, se si confronta a quanto accaduto per quasi tutte le altre grandi opere pubbliche di Messina. Il 13 settembre '96 la Provincia e il Comune firmarono un accordo di programma per la realizzazione della linea tranviaria di collegamento nord-sud. Subito dopo il Consiglio comunale inserì il tram nel piano triennale delle opere pubbliche e approvò il progetto preliminare. Il 30 aprile '97 fu pubblicato il bando di gara del concorso internazionale per la progettazione di massima della tranvia Gazzi-Annunziata (valore stimato di 1 miliardo 458 milioni). Il 26 maggio '97 venne firmato a Palermo, alla presenza dell'assessore regionale Strano, l'accordo di programma per l'utilizzazione dei 290 miliardi stanziati dal Pop '94-98 (148 destinati a Messina). Il 25 giugno '97 la commissione nominata dal sindaco, presieduta dal segretario generale Filippo Ribaudo e composta dagli ingegneri Franco Frigo e Giuseppe Celi, stabilì la graduatoria di merito del concorso di progettazione: al primo posto il raggruppamento Systrà di Parigi-Sifretu-Sofrerail-studio ing. Cesare Fulci e ing. Santi Caminiti; al secondo, Metropolitana milanese-Lotti e associati-Società d'ingegneria. Poi, il progetto, finanziato in gran parte dai fondi dell'Unione europea, ha attraversato tutti i “passaggi” tecnico-burocratici previsti per legge, approdando per due volte al Ctar, ricevendo il parere favorevole del ministero dei Trasporti e della Motorizzazione di Roma, fino ad arrivare all'appalto aggiudicato al raggruppamento Ventura-Gepco-Enfacec

Imminente attuazione del progetto della tramvia di Messina: situazione luglio 1998

fonte: Gazzetta del Sud - 22 luglio 1998  

Come il tram cambierà la città / Gli alberi sostituiti verranno reimpiantati in altre zone. Nei prossimi giorni l'appalto per le vetture Il piano del verde sarà parte integrante del percorso

Più si avvicina la data della consegna ufficiale dei lavori e più crescono l'attesa, la curiosità, anche i timori, nell'immaginare quali cambiamenti deriveranno dalla realizzazione della linea tranviaria Gazzi-Annunziata. In questi giorni stiamo cercando di spiegare ai nostri lettori le linee essenziali di un progetto destinato a rivoluzionare il sistema di trasporto pubblico in città e l'assetto viario e urbanistico di molte strade e piazze del centro urbano. È il caso di ricordare che il progetto del tram è stato scelto in seguito ad un bando di gara internazionale e alla fine sono stati premiati gli elaborati della società parigina Systra e dell'èquipe di professionisti guidata dall'ing. Cesare Fulci. Successivamente è stata indetta la gara d'appalto internazionale per la realizzazione delle opere civili (un altro appalto sarà bandito per la fornitura di 15 vetture), aggiudicata lo scorso 7 luglio '98 al raggruppamento Ventura-Gepco Salc-Enfacec Engenharia. Insomma, di tram non si parla solo oggi, ma negli ultimi due anni sono state bruciate le tappe, in un clima di diffuso scetticismo (i messinesi sono sempre i primi a non credere che nella propria città si possa realizzare qualcosa di nuovo e duraturo). Tra le perplessità non vanno sottovalutate quelle di chi, pur considerando il tram il mezzo pubblico più ecologico, teme che l'avvio dei lavori possa causare uno sconvolgimento ambientale, con sradicamento di alberi e altri interventi dal forte impatto sul territorio. Il progetto, corredato da un piano del verde elaborato dal prof. Giovanni Chiofalo, si è posto il problema prioritario di conciliare la realizzazione della linea tranviaria con l'esigenza di dover rimuovere quelle piante che insistono su alcuni tratti delle strade interessate. Si è preso come modello quanto avvenuto a Strasburgo, dove la dotazione di verde della città francese è aumentata notevolmente, con la piantumazione di 1.420 nuove piante lungo il percorso del tram. Il verde diventa parte integrante del progetto. Per realizzare la tranvia occorre procedere all'estirpazione delle piante esistenti in piazza della Repubblica (magnolie, sterlizie, bougainvillea, hibiscus), in via Garibaldi (tigli, bougainvillea, oleandri, gardenie), in viale della Libertà (hibiscus, oleandri, celtis australis). Le piante di tiglio e di bagolaro verranno reimpiantate lungo la strada che dall'Annunziata Alta conduce alle Masse, lungo viale Giostra e sul torrente Bordonaro. Tutte le altre piante cespugliose verranno impiantate nelle varie aiuole cittadine prive o carenti di verde. Saranno contemporaneamente messe a dimora piante ad alto fusto nel viale San Martino, in via Tommaso Cannizzaro, via La Farina, via Primo Settembre, via Garibaldi, viale Giostra, via Pola, viale della Libertà, piazza della Repubblica e piazza Cairoli. Si tratta di due specie di palme (phoenix canariensis e arecastrum romanzoffianum) scelte perchè valorizzano gli ambienti con clima submediterraneo e le cui caratteristiche sono ottimali: resistenza alla siccità, adattibilità ai diversi tipi di terreno, resistenza al vento, longevità, eleganza, necessità di poca manutenzione. Tali palme saranno impiantate in modo da formare lunghi filari che segneranno il percorso del tram. Inoltre, saranno messe a dimora anche piante per siepe e piante arbustive, cespugliose e di alto fusto nelle aiuole di viale San Martino. Sarà integrato il verde già esistente negli spartitraffico del tratto del Viale da villa Dante a viale Europa. Un piccolo intervento è anche programmato negli spazi di piazza Cairoli e piazza della Repubblica. Previste anche piante acquatiche nella vasca che sostituirà l'attuale fontana davanti alla Stazione. Saranno realizzate porzioni di prato lungo tutta la linea tranviaria. Le opere a verde costituiscono, assieme ai lavori di armamento, alla realizzazione del deposito nei locali dell'ex Sidercomit, alle opere civili per la ristrutturazione delle piazze, alla realizzazione delle stazioni di fermata e alle opere elettriche, parte integrante del progetto da 81 miliardi aggiudicato al raggruppamento Ventura-Gepco-Enfacec. Il resto delle somme – importo a base d'asta di 42 miliardi – sarà impiegato nell'appalto per la fornitura delle vetture, ognuna delle quali dovrebbe costare 2 miliardi 800 milioni. La gara dovrebbe essere espletata al più presto ed è altrettanto importante rispetto a quella riguardante la realizzazione della linea tranviaria. La qualità delle vetture, infatti, è decisiva per la riuscita dell'intera opera ma anche la concezione estetica e la funzionalità, tutte caratteristiche che fanno del tram, almeno nelle città europee che lo hanno sperimentato, il mezzo pubblico di trasporto più amato e utilizzato.

l.d.


Attuazione del progetto della tramvia di Messina: situazione aprile 1999

fonte: Gazzetta del Sud - 27 aprile 1999  

Superati i problemi del primo tratto, si comincia adesso a lavorare con un buon ritmo
E il cantiere del tram si snoda lungo il Viale
di Alessandro Tumino


Si è aperto ieri il quinto cantiere del tram: quello decisivo di piazza Cairoli. Dapprima si lavorerà sulle due parallele del Viale che fiancheggiano la piazza (una ventina di giorni) e successivamente s'interverrà al centro (135 giorni in tutto): il bisturi dei progettisti entra nel cuore commerciale e nell'agorà per eccellenza. Dal lato monte ieri mattina presto la ruspa s'è messa in moto per smontare il ciglio del marciapiede. L'allargamento della carreggiata, secondo la tabella, sarebbe dovuta cominciare il 29 marzo scorso: il ritardo accumulatosi comporterà lo slittamento del termine finale dell'intero cantiere di Cairoli, dai primi di ottobre a novembre. Si prevede che le due vie (la parallela lato monte della piazza e la via Giordano Bruno) verranno allargate e con esse le quattro traversine perpendicolari d'accesso dalla piazza al Viale: le si porterà tutte e sei da due a tre corsie. L'allargamento medio delle strade sarà di un metro e 50 con una punta massima di 1 metro e 90 in corrispondenza della Banca del Sud. Questo nuovo assetto di marciapiedi più stretti e carreggiate più larghe servirà per garantire, tra una ventina di giorni, l'apertura del cantiere costruttivo nell'intersezione Viale-Cairoli con l'interdizione al traffico del centro della piazza. Questa chiusura avverrà in due fasi: sulla prima fase, che comincerà lato monte non appena si finirà col marciapiede, è in corso la febbrile consultazione tra l'amministrazione e i commercianti. Il primo “semicantiere”, essenziale dal punto di vista dell'armamento, durerà due mesi e mezzo e in questi giorni gli operatori, nell'imminenza dell'estate, stanno manifestando tutte le loro preoccupazioni. Il secondo semicantiere, lato Standa, avrà l'incidenza più rivoluzionaria dal punto di vista dell'arredo urbano, comprendendo un'ampia riqualificazione di Cairoli (verde e sedili): dovrebbe durare un po' meno del primo, circa due mesi. Su questa rivoluzione viario-urbanistica, che potrebbe avvicinare Messina ad affascinanti città nordeuropee, uno dei direttori dei lavori, l'ing. Maurizio Falzea, non ha dubbi: «Il punto che a noi preme di più e che solo apparentemente si presenta come un paradosso è “unire” piazza Cairoli facendoci passare il tram che, modernamente inteso, convive con i pedoni. Prova ne sia Strasburgo – esemplifica l'ing. Falzea: lì hanno chiuso un'autostrada urbana a quattro corsie che passava in centro e l'hanno trasformata in una zona pedonale dove passa solo il tram. Anche a Strasburgo vi furono perplessità, poi i commercianti si ricredettero ampiamente. Il risultato finale sarà un maggiore servizio per i pedoni, che sono i primi clienti dei loro esercizi. A Messina spariranno, per esempio, le interruzioni semaforiche alle intersezioni della piazza». Intanto proseguono con regolarita i lavori nel cantiere tra il viale Europa e la via Geraci. Una notizia importante riguarda il cantiere di Villa Dante: sono stati ultimati i test sull'“armamento sperimentale” e sono andati per il meglio: si garantirà così il massimo abbattimento delle vibrazioni e del rumore. In generale non dovrebbero più verificarsi ritardi come quello imposto dai sottoservizi scoperti nel controviale tra la villa Dante e il viale Europa, laddove lo spostamento delle tubazioni si è rivelato particolarmente complesso e delicato: «Non dovrebbe accadere più – spiega l'ing. Falzea – perché sotto il centro del viale San Martino, dove il cantiere camminerà adesso, bisognerà spostare soltanto le camere d'accesso ai pozzetti d'ispezione della fognatura. Infine al cantiere capofila dell'ex “Sidercomit”, a Maregrosso, si farà oggi una prova sui pali delle fondazioni dell'edificio che si sta ristrutturando e allargando per adibirlo a deposito delle vetture.


Attuazione del progetto della tramvia di Messina: situazione agosto 1999

fonte: Gazzetta del Sud - 31 luglio 1999

Comincia a delinearsi nei vari cantieri cittadini la grande infrastruttura viaria. Si lavora per recuperare i ritardi rispetto al termine di consegna (26 gennaio 2001)

I lavori del tram progrediscono sul Viale e in piazza Cairoli ma restano alcuni interrogativi

di Alessandro Tumino


Ormai la linea del tram non è solo un cantiere aperto, comincia a delinearsi quella rivoluzione viaria che disegna nuovi modi di vivere il traffico quotidiano. Eppure, ostacoli e ritardi non mancano; i nodi da sciogliere, specie sulla variante per trasferire le rotaie da via Garibaldi al porto, destano allarme. Ma facciamo il punto.

Piazza Cairoli

Qui i lavori – spiegano gli ingegneri Cesare Fulci e Santi Caminiti – procedono bene. Il termine della consegna è piuttosto ambizioso: «Entro Natale '99– fa presente Fulci – quest'area dovrebbe essere ultimata. Ne farò un'autentica battaglia perché non si registrano difficoltà tecniche di alcun tipo, semmai solamente qualche problema “interno all'impresa” relativo alla fornitura dei materiali». L'area centrale di piazza Cairoli, va ricordato, prevede il passaggio del tram al centro, con tutt'attorno un'area pedonale a verde, una fontana decorativa con 80 ugelli e un portale alto una decina di metri che schiuderà la visuale dal Viale verso il mare. Intanto i progettisti hanno lanciato una proposta d'arredo urbano all'Amministrazione della quale hanno fornito nella piazza, con un'installazione sperimentale, un saggio: perché non utilizzare per la pavimentazione, con una lieve rilavorazione, le pietre di basolato lavico che stanno riemergendo, intatte, dagli scavi?

Lungo il Viale – Luci e ombre

Il termine di consegna per il cantiere del Viale, da Cairoli a villa Dante, è il 25 ottobre 1999. Il rispetto integrale della scadenza sarà difficile ma si colgono primi positivi segnali. Se l'avanzamento dei lavori tra Villa Dante e viale Europa è incoraggiante (ieri è stata riaperta via Salandra) nel tratto seguente, tra viale Europa e via Geraci, entro l'8 agosto 1999 dovrebbe essere posate condotte, binari, aiuole e il marciapiede lato monte. Su quasi tutto il Viale, ormai sorgono platee e portalinee, salvo che nel tratto prossimo a Cairoli dove la “gettata” comunque incalza a un ritmo di 50 metri al giorno.

I maggiori ritardi - Attengono all'avvio dei cantieri

Ammonta a 2 mesi, ad esempio, quello del cantiere di via Catania accanto a villa Dante. Fibrillazione anche nel cantiere di via Bonino per cui l'impresa ha chiesto una proroga che la direzione lavori non vuole concedere. E poi l'interrogativo sulla cortina del porto, soprattutto per il passaggio del tram lungo la parte più stretta della via Vittorio Emanuele davanti alla Capitaneria «In quel punto – ha avvertito subito l'ing. Fulci – i Tir diretti da Boccetta alle Fs non potranno più passare». Speriamo bene...


Attuazione del progetto della tramvia di Messina: situazione 22 gennaio 2001

I lavori del tram pronti al 95% nella tratta Sud, molto indietro nella tratta Nord e ancora discussioni nella tratta intermedia

di Francesco Bloisi


ZONA SUD (Z.I.R. - Villa Dante - Viale San Martino - Piazza Cairoli - Stazione)

In questo tratto i lavori possono dirsi completati per il 95% tra la ZIR e Piazza Stazione, con esclusione di quest'ultima e del capolinea Sud. Mancano, tra le altre cose, gli scambi della fermata di Villa Dante, dove è stato già parzialmente messo in opera anche un tronchino per il ricovero di un complesso tranviario e qualche brevissimo tratto di raccordo. Ma gli incroci principali sul percorso sono stati già attraversati, armati, elettrificati, come anche tutti gli altri tratti, anch'essi con la catenaria già in posa. Nella ZIR però manca il tratto finale che scendendo dallo Stadio attraverso la parte terminale (verso il mare) del V.le Gazzi per un paio di centinaia di metri, raggiunge la ZIR vera e propria dove sono ancora in forte ritardo i lavori per la costruzione del capolinea (testata SUD). E' stato invece posato un unico scambio su tutto il tracciato: quello che si trova proprio sotto il ponte ferroviario della linea Messina-Palermo (tratta peraltro in procinto di essere abbandonata, con l'attivazione della nuova galleria sotto i Peloritani) che consente di proseguire dritto per altri venti metri in direzione di Via La Farina (senza farvi sostanzialmente ingresso, però) per poi piegare decisamente verso il mare con il raccordo, a doppio binario anche questo, che conduce al deposito-officina, che sorgerà sulle aree ex "Sidercomit" nelle immediate adiacenze del deposito ATM per i bus, dove i lavori di attrezzamento e posa dei binari e delle altre infrastrutture necessarie sono a meno del 40% completati. L'Azienda di Trasporto Municipalizzata, secondo le previsioni, potrebbe essere chiamata a gestire direttamente la rete tranviaria, anche se su questo punto sussistono alcuni dubbi. La linea tranviaria, sotto il ponte ferroviario suddetto, prosegue invece in deviata dal lato opposto al raccordo per il deposito, lungo la via curvone Gazzi affiancando il rilevato della linea ferroviaria per Palermo, per circa 250m prima di raggiungere la Via Catania, lungo la quale prosegue sino a Pzza De Gasperi, dove piega lievemente verso Viale San Martino e Villa Dante. Qui i binari fanno l'ingresso nel polmone verde e un tratto piuttosto tortuoso con una stretta doppia curva in discreta pendenza (dove i binari affondando direttamente nel soffice terreno) permette di giungere sugli scambi della fermata della Villa: qui come detto gli scambi mancano e comunque, una volta posati, prevedono che i tram li impegnino normalmente in posizione "deviata" : proseguendo, invece, si raggiunge il tronchino di ricovero atto a ospitare un convoglio. Una lieve doppia curva quindi permette l'ingresso sull'ampio piazzale. Da qui un'altra doppia curva reimmette sul Viale San Martino dove i binari si separano e scorrono lungo i cosiddetti "controviali", cioè le ex corsie preferenziali ai due lati, in sede sostanzialmente protetta da muretti spartitraffico piuttosto alti. In questo breve tratto, in cui i binari sono affogati nell'asfalto, è significativa la fermata del Provveditorato agli Studi (lato monte) dove verrà messa in opera anche una statua raffigurante il "Discobolo", al culmine dei lavori di ristrutturazione dello spiazzo prospiscente. La tranvia prosegue sempre in rettifilo attraversando l'incrocio con il Viale Europa dove i binari si ricongiungono a centro carreggiata e ritornano in sede protetta: lungo tutto il Viale San Martino da qui in poi, la via centrale della città, la tranvia viaggia su pavimentazione fono-assorbente appositamente studiata, contro la propagazione del rumore sino a giungere in Piazza Cairoli, che è stata profondamente trasformata dai cantieri del tram.

PIAZZA CAIROLI

I lavori hanno restituito ai messinesi una "piazza" totalmente pedonalizzata nella quale il tram si inserisce centralmente, laddove in passato Cairoli era più che altro un caotico snodo del traffico sopratutto privato. La pedonalizzazione degli spazi ha visto lo spostamento dei flussi di traffico in senso rotatorio sui lati della nuova piazza. Al centro si staglia - forse in modo un pò brutale e sicuramente contestato da molti cittadini - una enorme struttura (ancora priva di copertura) che nelle intenzioni dei progettisti è chiamata a testimoniare il ruolo "centrale" del nuovo vettore nel sistema di trasporto cittadino. Altre tettoie o pensiline sono state già collocate e si attendono ora le rifiniture all'armamento nella parte centrale e si lavora per la collocazione di una fontana "a scomparsa" che intende diventare un ulteriore elemento di interesse per il centro vitale della città. La piazza è stata parzialmente inaugurata in dicembre in occasione della manifestazione Telethon ed ora è in larga parte fruibile con benefici già ampiamente visibili e riconosciuti anche dai più scettici detrattori del tram.

Il tratto che segue, con una stretta curva, conduce su Via Cannizzaro scendendo verso la stazione Centrale dove i lavori sono appena iniziati: prima che gli escavatori entrassero in azione si è reso necessario trasferire il terminal dei bus urbani e parte di quelli suburbani nonchè delle autolinee nelle aree precedentemente impiegate come parcheggio per la stazione ferroviaria. Dal 22 gennaio, gli autobus hanno abbandonato Piazza della Repubblica per far posto ai cantieri della tranvia.

ZONA NORD (Viale Libertà - Annunziata)

E' stata completata la sola posa del binario (e non interamente), tra il Museo e l'imbarcadero della Tourist-Caronte. Presso il Baby-Park (fronte museo) sono stati posati i materiali per l'allestimento del capolinea Nord. In uno dei "progetti" originali la tranvia avrebbe dovuto attestarsi nella parte in cui il Viale Annunziata incrocia la Circonvallazione, ma la pendenza proibitiva ha sconsigliato di seguire questa strada e limitare il percorso di 200m.

TRATTA INTERMEDIA (Stazione - Viale Libertà)

Una lunga tele-novela non ha ancora permesso di giungere ad una determinazione certa del percorso tra Piazza Stazione e l'incrocio tra Viale Giostra e Viale della Libertà: da lì la tranvia invece, è certo proseguirà sino al museo ed in parte, come detto, è stata già armata. Le ipotesi sono due: tranvia che transiti da Via Garibaldi (ma si oppongono necessità di varia natura, quali la processione della "Vara", una macchina votiva, l'inopportunità di abbattere degli alberi e - non ultime - ragioni di Protezione Civile), oppure la tranvia potrebbe passare dalla Cortina del Porto (lato monte), con pedonalizzazione delle piccole mini-traverse che conducono alla Via Garibaldi stessa, con pochi danni per tutti. E sembra proprio che sarà questa la soluzione adottata, anche se presenta dei rischi connessi all'allungamento dei tempi di realizzazione e al rispetto dei termini previsti per usufruire dei finanziamenti comunitari.

TEMPISTICA

L'ipotesi di attivare solo una parte della tranvia (per es. da ZIR alla Stazione è quasi tutto finito, tranne i capolinea) è stata fortemente scartata perchè si ritiene che produrrebbe un blocco dei lavori nella restante tratta. In ogni caso la scadenza di fine gennaio 2001 (inizialmente prevista come data di attivazione, sia pure parziale) non vedrà i nuovi tram tipo "Cityway" correre lungo i binari messinesi. Anche la prevista data di consegna dei primi rotabili (fine gennaio/inizio febbraio) potrebbe slittare.


Attuazione del progetto della tramvia di Messina: situazione 17 novembre 2001

E' arrivato il primo tram: apertura all'esercizio prevista per aprile 2002

da notizie di Francesco Bloisi


Dopo il collaudo alle Officine di Colleferro, il primo tram è giunto via nave da Salerno a Messina. Sbarcato dalla N/T Cartour alle 21 di giovedì 15 novembre sul Molo Norimberga, è stato lungamente applaudito dalla direzione lavori e da molti curiosi. Quindi ha trascorso la notte in zona Falcata (per disposizioni che impediscono il transito nel perimetro urbano di carichi eccezionali nottetempo), e all'alba un TIR lo ha portato al capolinea di via Bonino.

Qui sabato 17 novembre mattina il tram è stato ufficialmente presentato. In seguito, con la spinta un tantino triste della gru anfibia strada-rotaia G 7201 della ditta Ventura, ha percorso il tratto sino allo scambio di ingresso del deposito ATM di via Bonsignore, entrandovi. La vettura sarà sorvegliata giorno e notte per evitare atti di vandalismo.

Le prove inizieranno tra una settimana circa tra via Bonino (Stadio) e Piazza Cairoli.

Il secondo tram è atteso per il 20 dicembre. La livrea dei rotabili è fondamentalmente a toni di grigio.

La tranvia sarà consegnata per intero, secondo le previsioni, nel mese di dicembre. L'apertura all'esercizio commerciale si spera possa arrivare col mese di aprile 2002.

La gestione sarà affidata all'ATM messinese con la collaborazione iniziale (si profila un'apposita convenzione) dei colleghi dell'ATM di Torino.


Prossimamente presenteremo notizie e immagini su altri progetti di nuove realizzazioni tramviarie italiane che interessano Torino (lavori in corso per ammodernare e prolungare la linea 4), Milano (consegna dei nuovi Eurotram, lavori in corso sulle metrotramvie Nord e Sud e tra Bicocca e Precotto, progetti metrotramvie Milano-Cinisello e Garibaldi-Axum, studi di riqualificazione delle tramvie interurbane per Limbiate e Desio), Bergamo (progetto tramvie delle Valli), Como (proposta di tramvia sul sedime FNM), Savona (progetto del minitram Vado-Savona-Albisola), Verona (progetto della prima linea recentemente appaltato alla Siemens), Padova (revisione del progetto della prima linea), Venezia (progetto tram su gomma Favaro-Mestre-Venezia), Bolzano (prime ipotesi di tram-treno), Bologna (revisione del progetto tram con nuove soluzioni metrò e tram su gomma), Firenze (aperti primi cantieri linea S.M.Novella-Scandicci e progetto seconda e terza linea), Pisa (progetto tram-treno), Livorno (progetto prima linea), Roma (nuove vetture FIAT e progetto nuova linea Termini-San Pietro), Napoli (ammodernamento del parco e completamento della ex-LTR), Catanzaro (studio di fattibilità per collegare con un tram la funicolare al centro), Cosenza (ipotesi per un metrò leggero Cosenza-Rende), Palermo (3 linee di prossima realizzazione), Cagliari (discussioni sul progetto di metrotram Monserrato-via Roma), Sassari (il primo tram-treno italiano in costruzione) e notizie su altri progetti di infrastrutture di trasporto pubblico che interessano Torino (iniziati i lavori per il metrò automatico VAL), Milano (progetto di linea 4 e ipotesi di linea 5), Monza (dibattito sul progetto di minimetrò a fune), Brescia (dibattito sul progetto Metrobus), Varese (recente riapertura della funicolare per il Sacro Monte e progetto di ripristino della funicolare del Campo dei Fiori), Genova (prossimo inizio lavori di prolungamento della filovia a Sampierdarena e progetto di prolungamento del metrò a Brignole), Udine (proposta di tram o Stream fra Udine e Tarcento), Pordenone (prime ipotesi per un sistema di tipo metropolitano fra Pordenone e Cordenons), Trieste (esperimenti in corso sul sistema Stream), Modena (ipotesi di metropolitana), Rimini (progetto TRC Rimini-Riccione), Pescara (progetto filovia per Montesilvano), Perugia (prossima realizzazione del minimetrò a fune), Salerno (metrò ferroviario in costruzione), Palermo (lavori per il potenziamento del metrò ferroviario), Catania (entrata in servizio del metrò ex-Circumetnea)

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Dal 2 ottobre 1999

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