Domanda:
Ad un certo punto però lei mi chiede di fermarmi perchè non riesce più a continuare a causa di una sensazione che prova, e che mi dice essere somigliante al fastidio provocato dal solletico.
Volevo chiedere a voi ragazze, se vi è mai capitata una cosa del genere, e come la avete risolta .

Risposta
di Elleboro


Io ad un post simile al tuo avevo già replicato, per cui modifico un po'e sostanzialmente ripropongo quanto avevo già scritto.
Anch'io ho il problema del solletico, solo che ce l'ho all'inizio e immediatamente dopo l'orgasmo.
Ne consegue che all'inizio ho bisogno di un approccio delicato, ma con un contatto continuo, non sospeso a pochi decimi di millimetro, che diviene terribilmente solleticoso.
Poi va bene un po' tutto ed anche il solletichino diventa piacevolissimo.
Proseguendo l'incontro, con l'aumentare dell'eccitazione, desidero una pressione decisamente più forte, che coinvolga tutta la zona.
Una volta venuta, torna indispensabile il primo tipo di stimolazione, anche se per lo più preferisco una pausa di una decina di minuti.
Un problema simile a quello che tu descrivi pare invece lo avesse la ex-ragazza di uno della mia compagnia, che ci racconta che lei lo aveva potuto risolvere solo con l'aiuto di uno psico-sessuologo (una terapia breve, comunque), trattandosi di una sua inibizione abbastanza forte.

   

Domanda:
Vorrei consigli e suggerimenti circa come giocare col clitoride :)) e anche come farci giocare il partner.

Risposta
di "Giskard"




La cosa migliore è mangiarlo, e con lui tutto quello che sta intorno. Adoro
mangiarla.
Non sono un fanatico, ma il pensiero di accostarmi a lei e mangiarla, ogni
volta ancora mi turba. Credo abbia a che fare con il fatto di aprirsi, e non
solo in senso figurato; è la fiducia che lei ti concede schiudendoti il suo
fiore segreto e abbandonandosi al tuo gioco.

Può anche darsi che abbia ancora molto da imparare. Voi come fate?

Io faccio così. Innanzi tutto apprezzo che la figa sia pulita, ma non appena
lavata; si deve sentire il suo odore; poi, se fosse anche depilata......beh!
Tripla libidine. Inoltre stravedo per le piccole labbra molto sviluppate,
ben visibili e sporgenti, gustosissime da succhiare. Ecco, tutto questo per
me è il massimo, ma ho moltissimo spirito di adattamento. Credo poi che il
mangiarsi il sesso sia un'azione in cui a volte dare ed altre ricevere, ma
non simultaneamente. Il mangiare e, contemporaneamente, essere mangiati
provoca un incrociarsi di sensazioni diverse che si disturbano tra loro.
Almeno per me è così; perciò tendo a evitare il 69.

Il primo contatto è importantissimo. Certo dipende dal suo livello di
eccitazione, dal suo carattere, da quanto si sente "porca" in quel
momento......supponiamo di avere a che fare con partner sì eccitata, ma non
ancora partita per la tangente. Una certa corrente di pensiero, forse più
letteraria che reale, consiglia di farla "soffrire" con una lenta manovra di
avvicinamento: carezze e leccatine che, partendo da lontano, lentamente si
avvicinano e si fanno sempre più audaci. Io non sono d'accordo e punto
direttamente al centro del suo piacere. Non voglio dire che mi ci butto a
pesce cominciando a leccarla come un forsennato, ma cerco di avere un primo
leggerissimo contatto con la punta della lingua, proprio sul suo clit. Al
massimo, con le mani in posizione il più possibile esterna, cerco di aprirla
un po', ma solo se indispensabile. Dicevo, un tocco leggerissimo con la
lingua proprio lì, e poi sto fermo qualche secondo prima di ripetere. Di
solito, lei viene scossa da piccoli brividi piacevolissimi da vedere. Dopo
alcuni di questi contatti mi fermo e le faccio capire che sto attentamente
osservando ogni più piccolo particolare della sua vulva, ogni più piccola
piega della pelle. L'ideale sarebbe che ci fosse la luce di una lampada
puntata proprio lì; lei si sentirebbe ancora più nuda e ne verrebbe appagato
il suo naturale esibizionismo.

Quindi, con le mani inizio a carezzare le labbra, a pizzicarle dolcemente,
e, con la lingua, torno sul clit per dei contatti sempre leggeri e lenti, ma
più prolungati dei precedenti. Di lì a poco lei dovrebbe essere piuttosto
eccitata: la sua carne turgida, umida e le labbra dischiuse e con la sua
fessura in piena evidenza. Dopo qualche altra leccatina, scendo ad esplorare
con la lingua tutto il suo sesso, mordicchiando piano le labbra, insinuando
la lingua nelle pieghe più profonde, sempre più giù, leccandola per bene
sino ad arrivare al buchino del culetto sul quale mi soffermo con impegno e
dedizione. Con le mani le tengo ben allargate le natiche, mentre con la
punta della lingua cerco, per quanto possibile, di farmi strada. Questo
trattamento mi sembra venga molto apprezzato, almeno a giudicare dai mugolii
che lei si lascia sfuggire. Poi, ripercorro lentamente la strada inversa e
torno a dedicarmi intensamente al clit. Questa volta con le mani la tengo il
più aperta possibile; lei deve avvertirlo di come la scopro completamente al
mio sguardo e alla mia lingua. Alterno sequenze di leccatine leggere e
veloci con altre molto, molto lente e molto marcate e specie in queste
ultime è importante che lei senta bene come la sto tenendo aperta. Poi
chiedo a lei di tenersi bene aperta così, continuando a leccarla, la posso
penetrare con le dita dedicando una mano al buchino davanti e l'altra a
quello dietro.

Poi.......dipende....