COMUNICATI STAMPA

Gruppo Consiliare Verdi ......................... 13 marzo 2002

AMBIENTALISTI E ALLEVATORI

A TUTELA DEL LATTE FRESCO ITALIANO

 

Si è tenuta oggi, mercoledì 13 marz 2002, presso il Gruppo Consiliare Verdi della Provincia di Firenze, la conferenza stampa “Ambientalisti e allevatori a tutela del latte fresco italiano”. Sono intervenuti Sergio GATTESCHI Consigliere provinciale Verdi, Adriano BORGIOLI Presidente Associazione Provinciale Allevatori, Daniele BONINI Associazione Produttori Lattiero-Caseari Mugello, Giuseppe PIETRACITO Presidente Cooperativa “Emilio Sereni”, Alessandro PULITI Cooperativa Agricola “Il Monte”.

 

Il Consigliere Provinciale dei Verdi Sergio Gatteschi ha affermato che “la dizione “latte fresco” concessa a latte di importazione che non corrisponde agli stessi requisiti ed alle stesse condizioni previste dalla legge italiana è inaccettabile”.

 

1)      Non è possibile, né logico, che alla stessa dizione “latte fresco” corrispondano tipi di latte trattati in maniera diversa e con diversa data di scadenza, concedendo al latte importato di essere “fresco” per 8 giorni, contro i 4 del latte italiano.

 

2)      E’ suicida per l’agricoltura italiana, e specie per quella di zone come la Provincia di Firenze, introdurre elementi di concorrenza sleale in un momento già difficile, e desta meraviglia la circolare del Ministero delle Attività Produttive che apre al mercato italiano prodotti d’importazione che, come già detto, non sono logicamente equiparabili a quelli che seguono la nostra normativa.

 

3)      Occorre che dagli Enti locali, dallo Stato, dalle Associazioni di categoria e dei Consumatori, parta una iniziativa forte e decisa perché la normativa, italiana ed europea, tuteli le produzioni locali e dia classificazioni diverse a seconda dei tipi di trattamento: non si vede perché al nuovo latte filtrato, a cui è data una scadenza di 8 giorni, non si possa applicare una dizione “terza”, rispetto al “fresco” o “a lunga conservazione”.

 

I Verdi hanno espresso la loro solidarietà e disponibilità agli agricoltori, nella convinzione che la vicinanza del produttore al consumatore, i presidio delle zone montane, la qualità dei prodotti, rappresentino valori culturali, ambientali ed economici di assoluta importanza.

 

Infine provvedimenti ambigui, come quello del Ministero delle Attività Produttive, rischiano nella sola Provincia di Firenze di mettere a rischio più di mille lavoratori.