COMUNICATI STAMPA

Gruppo Consiliare Verdi ........... 14 Ottobre 1998

VARIANTE ALLE ZONE EXTRAURBANE DEL P.R.G. DI

LASTRA A SIGNA: CRITICHE DA AMBIENTALISTI E VERDI.

La variante al Piano Regolatore che il Comune di Lastra a Signa ha recentemente approvato per le zone extra-urbane., non è piaciuta alle Associazioni Ambientaliste ed ai Verdi, che con un documento inviato al Sindaco ed ai Presidenti della Provincia e della Giunta Regionale, e sottoscritto congiuntamente da Leonardo Rombai (ITALIA NOSTRA), Erasmo D'Angelis (LEGAMBIENTE), Guido Scoccianti (WWF- Toscana) ed Alberto Di Cintio (Gruppo dei Verdi in Consiglio Provinciale), hanno espresso le loro critiche alle scelte operate dal Comune.

"Le Associazioni Ambientaliste ed i Verdi - è scritto nel documento - osservano con preoccupazione che il P.R.G. - Variante Zone Extraurbane del Comune di Lastra a Signa, può:

1) Aprire la strada a pressoché automatici cambiamenti di destinazione di ville-fattoria e case coloniche dalle tradizionali funzioni agricole a nuove funzioni ricettive di ordine soprattutto turistico, con ciò andando incontro agli interessi della grande e media proprietà fondiaria. Nello stesso tempo, la Variante non manca di premiare anche i piccoli e piccolissimi proprietari che si vedono riconosciuta la possibilità di costruire annessi agricoli anche sui micro-fondi (art.22d delle Norme di Attuazione).

2) determinare processi di espansione residenziale o produttiva in aree per le quali non sono state eseguite le necessarie verifiche geologiche di tollerabilità degli interventi. Infatti, risulta che siano state escluse dalla verifica di fattibilità le aree che nello strumento urbanistico generale erano destinate ad insediamenti edilizi; e che le indicazioni di compatibilità geologica per le altre aree non siano state inserite nelle schede normative ma prodotte in elaborati diversi e non integrati con le prime".

"Con queste osservazioni - dicono Associazioni Ambientaliste e Verdi - vogliano manifestare un segnale d'allarme e sottolineare la portata generale delle normative urbanistiche adottate a Lastra a Signa che - se definitivamente approvate - di fatto potrebbero essere fatte proprie da altri Comuni e così vanificare, in breve tempo, l'azione di riordinamento urbanistico e di salvaguardia dell'ambiente per molti anni svolta dalla Regione Toscana e gli stessi orientamenti improntati al concetto dello "sviluppo sostenibile" che qualificano la legge urbanistica regionale n. 5/1995".

Nel documento inviato a Comune, Provincia e Regione, Ambientalisti e Verdi, chiedono quindi che le diverse istituzioni si attivino affinchè:

  • lo strumento delle 1400 schede di censimento redatte e le relative normative di riferimento allo stato di fatto di tutto il patrimonio edilizio esistente, senza precisare la legittimità o meno di edifici ed annessi, non si traduca in un condono generalizzato: c'è infatti da temere che tali schede possano servire a sanare qualsiasi abuso mediante la richiesta di accertamento automatico di conformità (art.13 legge 47/85);