Che cosa vuol dire "domesticazione"
La domesticazione è quel processo per cui una specie, vegetale o animale, viene trasferita da una situazione naturale ad una situazione che prevede il controllo e l'intervento da parte dell'uomo su alcune funzioni fisiologiche, in particolare nutrizione e riproduzione.
Per una specie vegetale quindi, il processo di domesticazione può dirsi concluso quando questa non è più in grado di crescere in condizioni spontanee, ma solo se coltivata (Lorenzetti et al., 1994).
Scopo della domesticazione è far subire ad una specie quelle mutazioni genetiche che la rendano sempre più adatta a soddisfare le esigenze dell'uomo. Oggi questo processo è consapevole e altamente specializzato (sia tramite la selezione delle varietà, sia grazie all'applicazione delle più recenti tecniche d'ingegneria genetica), ma così non è stato per i primi agricoltori, dato che le forme più antiche di domesticazione risalgono proprio alle origini dell'agricoltura (Diamond, 1998).
Dall'analisi dei reperti archeologici, si è potuto stabilire che intorno a 10000-8000 anni a.C. l'uomo comincia a scegliere e a coltivare quelle specie che sembrano essere più adatte a soddisfare le sue esigenze, innanzitutto quelle alimentari. Ma le conoscenze necessarie ad un miglioramento genetico consapevole sono state raggiunte solo molto più tardi.
La domesticazione coincide quindi con il passaggio, fondamentale per la storia dell'uomo, dalla semplice raccolta alla coltivazione delle piante. Diversi sono i siti dedicati all'argomento. Tra questi, http://www.le.ac.uk/archaeology/rug/AR210/TransitionToFarming/Introduction.html ,che dedica diverse pagine alla nascita dell'agricoltura e riporta alcuni esempi di domesticazione relativi ai cereali. Altre notizie si possono trovare anche su http://www.ag.usask.ca/exhibits/walkway/what/plantdom.html ,nonchè sul sito dell'Università di Reading, U.K., http://www.ecifm.rgd.ac.uk/history.htm .