SCHEDA DEL FILM All the king's men USA 2004 Regia e Sceneggiatura: Steven Zaillian Romanzo: Robert Penn Warren Produzione: Columbia Pictures, Phoenix Pictures,Akm Productions Distribuzione: Sony Pictures Distribuito in Italia da: ? Genere: Dramma Politico |
CAST Jude Law (Jack Burden) Sean Penn (Willie Stark) Anthony Hopkins (Giudice Irwin) James Gandolfini (Tiny Duffy) Patricia Clarkson (Sadie Burke) Mark Ruffalo (Adam Stanton) Kate Winslet (Anne Stanton) |
TRAMA - CURIOSITA' Il film è il remake di Tutti gli uomini del re di Robert Rossen (1949), vincitore di 4 Premi Oscar ed è tratto dal romanzo di Robert Penn Warren, vincitore del Premio Pulitzer. E' una storia sulla natura umana, il potere, la corruzione, l'idealismo, il romanticismo e il tradimento. "La questione morale in Tutti gli uomini del Re è: ciò che di buono otteniamo dal 'cattivo', è sempre buono? Il fine giustifica i mezzi?" dice il regista Steven Zaillian, sceneggiatore di Schindler's list e Gangs of New York. Ambientato tra gli anni '40 e '50, la trama è incentrata sul giornalista Jack Burden che segue l'ascesa e la caduta del politico della Louisiana Willie Stark. Sadie Burke è la collaboratrice di Jack, mentre Anne Stanton è la sua ex-fidanzata. L'idea di un remake del film risale al 2002. Nel Giugno 2004 Mel Gibson è stato proposto per il ruolo del protagonista, mentre nel novembre 2004 Meryl Streep ha abbandonato il progetto, sostituita da Patricia Clarkson. Jude Law ha firmato nel luglio 2004, seguito da Mark Ruffalo e Kate Winslet a settembre e Anthony Hopkins, Patricia Clarkson e James Gandolfini a dicembre. Dopo le riprese Sean Penn ha dichiarato che ha adorato interpretare Willie Stark, ma il ruolo lo ha impegnato così tanto che aveva deciso di prendersi una piccola pausa dal cinema per riposarsi. Kate Winslet e Mark Ruffalo hanno dovuto fare lezioni di tennis per preparsi al film. Il loro coach, Tony Minnis, ha dichiarato di essere rimasto impressionato dal talento naturale di Kate: "E' davvero una brava atleta." Kate interpreta Anne Stanton nel film, una ragazza di 18 anni (lei ne ha 31): "Non si è mai visto niente di più divertente. In sala trucco sembrava di essere in Extreme Makeover ("Trucco estremo"). Ma la cosa peggiore è stata girare le scene dove appare nuda: "Non lo farò mai più. Non ho mangiato per una settimana. Ero completamente paranoica. Ho due figli! E ho dovuto attraversare una stanza completamente nuda." (la scena è poi stata tagliata) Todd Field, che l'ha diretta in Little Children, ha raccontato del suo primo incontro con lei: "era seduta su una sedia a leggere il romanzo Tutti gli uomini del re. Era pieno di note e post-it. Le ho chiesto del ruolo e mi ha detto che era piccolo e aveva solo pochi giorni di riprese rimasti. E poi ha detto: 'Ma Anne Stanton è così ben caratterizzata! So che mi sta fuggendo qualcosa!" Steven Zaillian ha dichiarato: "Credo che avrà una di quelle rare carriere che vanno avanti per sempre. Diciamo la carriera alla Meryl Streep. Non è un'attrice di passaggio. E' una vera attrice." RECENSIONE Tralasciando il pessimo doppiaggio del film, dove hanno dato a Sean Penn una fastidiosa e incoerente parlata con accento da italiano del sud, diciamo subito che Tutti gli uomini del re è una grande occasione mancata. O meglio, più che mancata, sprecata. Come da un libro che ha vinto il Pulitzer e da un film premio oscar possa uscire un remake totalmente dimenticabile con pure un grande cast che prometteva pioggia di premi, supera le nostri menti. Ma del resto le credenziali del film erano troppe per poterci credere davvero. Un regista sceneggiatore di grandi film, un cast stellare, una storia superpremiata, un compositore Premio Oscar: troppo bello per essere vero. E infatti è così. Ma non tutto è da buttare. Il film certamente non meritava il flop americano, né le recensioni che lo hanno stroncato senza distinzioni di sorta. Anzi, Zaillian dà prova di avere il potenziale per creare delle suggestive immagini di grande simbolismo (l'ombra di Penn durante i suoi comizi grande quanto un palazzo, alla Orson Welles) e ambigue metafore (il bellissimo finale con il sangue che si unisce) ma purtoppo per la maggior parte del tempo lascia da parte questa strada per incastrarsi nella narrazione più piatta e banale. Il film è verboso, pieno di dialoghi, dove i temi vengono detti più che mostrati, e infatti la figura di Stark non è mai davvero approfondita, non se ne avverte mai il cambiamento che lo porta alla corruzione, tutto resta, piuttosto, accennato nelle parole. Così Zaillian non affonda mai nel sangue, nella passione, non dà mai vigore né energia al suo film politico-idealista. Resta tutto annacquato, confuso, coperto da una fredda nebbiolina fastidiosa. Le potenzialità c'erano tutte, ma il regista preferisce focalizzarsi sulla spiegazione della storia piuttosto che sul smostrarla e farla sentire, afffidando tutta la parte emotiva agli attori. Sono loro, grandi nomi per un cast ricchissimo fastidiosamente sprecato, che avrebbero dovuto sopperire alla mancanza di forza sensibile per far provare allo spettatore almeno un leggero formicolio. Ma senza una regia che sappia davvero dirigere gli attori (Penn, lo straordinario Penn, regala l'interpretazione più sopra le righe della sua carriera, sempre ad agitare le mani nella più misera messa in atto del metodo dell'Actor's studio), valorizzarli senza lasciarli apparire e scomparire dallo schermo il tempo utile per portare avanti la storia, neahche questi grandi nomi da Oscar possono fare il miracolo. Perché dallo schermo non fuoriesce niente che non sia la bellezza di un Jude Law sottoutilizzato o di un Hopkins toccante ma sempre di corsa, o ancora di una Clarkson e di una Winslet (di una giovinezza da non crederci) troppo poco presenti per salvare la baracca. Quelle poche scene che promettevano e premettavno un climax che mai arriverà, vengono interrotte senza rimpianto e il film non spicca mai il volo neanche quando ne aveva la possibilità. In definitiva, certamente non il peggior film dell'anno, perché il cast c'è, la musica pure (James Horner indeed) e una sorta di pensiero morale e idealistico s'intravede, ma un montaggio piatto e poco fluido (forse il difetto più grande, del resto il film fu rimontato dopo i primi screening, e anche l'originale di Rossen ebbe di questi problemi) e una regia ancora più dedita alla lentezza rendono il tutto noioso e dimenticabile. Un compitino di storia fatto a casa senza cuore, forse con un poco d'impegno ma sicuramente con poca voglia (che volendo sono due cose ben distinte) che non rode mai lo stomaco come avrebbe dovuto/potuto fare. VOTO FILM: 2/5 L'ANALISI DEL PERSONAGGIO (ANNE) E L'INTERPRETAZIONE DI KATE WINSLET Anne è il grande amore giovanile del protagonista dei Tutti gli uomini del re, Jack Burden. Bellissima, appena diciottenne, Anne fa la sua prima apparizione illuminata da una bellissima luce notturna, mentre fuma una sigaretta in compagnia del suo amore e del fratello, e ci appare in tutta la sua giovinezza e il suo splendore. Si immerge diafana nell'acqua come una dea, bellissima e irraggiungibile. Più tardi la re-incontriamo cresciuta, quasi cinica, cambiata dalla vita e dall'accettazione del fatto che il passato e i momenti bellissimi passati in gioventù non torneranno più. Ma per Jack rimane sempre quella ragazza innamorata e ingenua, splendida nella sua giovane età, inesperta, nuda e bellissima. Quando anche Anne si fa corrompere dalla vita e dagli eventi, allora ecco che Jack non la riconosce più: è diversa, si è allontanata, ha perso l'affetto del fratello ed è compromesso per sempre il suo rapporto con Jack, che però accetta ugualmente di aiutarla, forse per l'ultima volta. In questa interpretazione da non protagonista, che soffre, forse per la prima volta (di non protagoniste la Winslet ne ha interpretate tante, alcune anche non del tutto riuscite -causa del film- come la Hester di Enigma, ma qui la mancanza di regia e di fluidità si avvertono ancora di più coinvolgendo anche gli attori) della mancanza di tempo per approfondire il personaggio (che esce ed entra in scena con troppa frequenza, e nel totale infatti si avvicina più ad un cameo che ad una non protagonista) la Winslet cerca ugualmente di rendere pienamente il ruolo. Prima di tutto a 30 anni (il film è stato girato nel 2005) impersona una ragazza di 18 e ci appare bella come non mai. Una pelle diafana, senza il più piccolo difetto, ad evidenziare la bellezza di Anne, tutta la sua giovinezza e la forza che ne scaturisce. E' poi protagonista di una scena molto drammatica, che Kate rende con la sua solita bravura, dove fa affiorare sullo schermo e negli occhi dello spettatore tutta la sua angoscia e la sua ansia, immergendosi come sempre nel ruolo che interpreta e facendo così di Anne un personaggio indelebile, nonostante sia concepito per rimanere ai margini della storia principale. VOTO KATE: 3/5 |
LINKS -ComingSoon -IonMovies -MoviesAbout - Movie.com - KillerMovies -Imdb -Imdb: l'originale Galleria Fotografica (DK) |
DATE Il film è stato girato da gennaio a marzo 2005 a New Orleans, in Louisiana e uscirà nel 2006. MARZO 2006: All the king's men doveva inizialmente uscire il 16 dicembre 2005 in Usa e il 10 Febbraio 2006 in Italia, ma nel novembre 2005 è stato annunciato il posticipo a fine 2006. Alcuni siti lo danno, per adesso, in uscita in Italia il 22 dicembre. APRILE 2006: All the king's men uscirà il 22 Settembre in Usa e il 10 Novembre in Gran Bretagna. Il film potrebbe essere presentato in anteprima al prossimo Festival di Venezia. LUGLIO 2006: All the king's men avrà la sua prima mondiale al Festival di Toronto (7-16 settembre). Il 27 luglio è stato reso noto che non sarà nel programma del festival di Venezia (30 agosto-9 settembre), ed uscirà nelle sale italiane il 22 dicembre. BOX OFFICE ITALIA: Il film, uscito il 22 dicembre, si è classificato il primo weekend al 12° posto, con un incasso di 59.454 Euro. |
![]() |
TUTTI GLI UOMINI DEL RE - ALL THE KING'S MEN |
SIMPLY KATE WINSLET // versione 7.0 L'UNICO SITO ITALIANO |
HOME // SITO // CONTATTI // FAQ // MAPPA SITO |
22 Dicembre (Italia) |
Ricordo che tutto ciò che fa parte di questo sito, compresi i testi, sono di proprietà dell'autrice. E' perciò vietato prenderne estratti o l'intero contenuto senza autorizzazione. |