LITFIBA
LA STANZA DELL'ORO
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video!
Al momento rimane il video più ricco girato da Lorenzo
che nel settembre 2001 scrive l'idea vincente con la casa di produzione New Ways, normalmente dedita alla pubblicità. Girare un
video con le major e i gruppi grossi è + faticoso che lavorare con gli indipendenti; spesso capita
(come in questo caso) di poter parlare col gruppo una sola volta prima delle riprese.
L'incontro con i Litfiba è avvenuto a Firenze, loro avevano
cambiato front man un anno prima e il primo album senza Piero Pelù
era andato molto male. Con questo pezzo Lorenzo scrive una
storia aderente alla canzone utilizzando la metafora del tunnel, luogo in cui i Litfiba, alla ricerca della propria identità, tentano di uscire,
ma sono "distratti" da varie porte in mezzo al percorso; la mega-produzione ci
ha consentito di utilizzare mezzi altrimenti impensabili come il cameracar, l'autobotte
per bagnare costantemente l'asfalto e l'utilizzo di un teatro di posa, prima volta assoluta
per Lorenzo, che fino ad allora aveva utilizzato solo set
naturali. All'interno del tunnel, il passante S.Siro a Milano chiuso al traffico per 8
ore, la produzione ha addirittura affittato un chiosco per friggere le salamelle. Ad
interpretare una delle due ragazze de "La stanza dell'oro"
è Anna G Molinari, amica da tempo aveva partecipato anche ai
video de "Il nome" dei Mambassa
e "Due cuori" dei Mau Mau
(in cui le si inquadravano solo i piedi!). Il rapporto coi Litfiba
è stato ottimo, durante il set Cabo, il cantante, ha
smarrito lo spolverino che indossava nel set, unica nota negativa in un video
dall'atmosfera magica. La bellissima fotografia è di Paolo Bellan,
il montaggio di Francesco "Bred", simpatico
montatore interno alla New Ways.
Anno: | 2001 |
Giorno di ripresa: | 27 e notte tra il 28 e il 29-09-2001 |
Artista: | LITFIBA |
Formato: | 35mm |
Regia: |
LORENZO VIGNOLO |
Fotografia: | PAOLO BELLAN |
Montaggio: | BRED |
Direttore di produzione: | MARCELLO LUCINI |
Ex. producer: | FABRIZIO BANTI |
Produzione: | NEW WAYS per EMI |
Aiuto regista: | - |
Durata: | 3 56 |
Location: | TEATRO 3, TUNNEL PASSANTE S.SIRO - MILANO |
Visibilità: | MTV - VIVA |
IL TRATTAMENTO
ORIGINALE
Queste alcune linee guida per il video “La
stanza dell’oro”. Il clip avrà un’ impronta cinematografica ed è pensato come un
viaggio fisico e metafisico che i Litfiba, in particolare Cabo, effettueranno
all’interno di un tunnel alla ricerca di una via di uscita che si intravede, ma
sembra non arrivare mai. Il viaggio, infatti, sarà costruito come una sorta di
eterno ritorno al punto di partenza. Vediamo sin dall’inizio una macchina che
sta attraversando un tunnel a velocità sostenuta. Con inquadrature suggestive
vediamo i neon che sfrecciano sui vari particolari della vettura. All’interno
dell’auto vediamo Cabo, che guida attratto da una potente luce bianca che, però,
appare ancora lontana, in fondo al tunnel. Rapidi flash di una ragazza molto
sensuale gli appaiono come ricordi. Durante il viaggio vedremo al suo fianco
anche Ghigo, e nei posti dietro Giamma e Gianluca. Cabo intona parti di
playback mentre il suo volto, come quello dei ragazzi, è illuminato dai neon; si
guarda in giro, e mentre guida intravede a lato della strada una
“ragazza-angelo” che gli scatta una polaroid. Cabo si trova in tasca due
fotografie, le guarda come se fosse la prima volta: in una c’è la macchina che
sta sfrecciando dentro il tunnel (è la polaroid appena scattata), in un'altra
vediamo il volto sensuale della donna che abbiamo già visto nei flash. Il
viaggio continua: l’uscita è ancora lontana, potenti lampi si riflettono
violentemente sulle pareti della galleria. In mezzo alla strada,
improvvisamente, vediamo situata una porta rossa chiusa, senza muri intorno.
Cabo si ferma e scende dalla vettura, la porta si apre e ne esce la ragazza
sensuale che abbiamo visto nei flash. Cabo si volta verso la macchina ferma e
vede Ghigo con Gianluca e Giamma in piedi, vestiti molto eleganti. La ragazza lo
invita verso di se e lo attrae al di là della porta, che si apre su un ambiente,
fortemente scenografico e barocco, che riluce d’oro anche nelle pareti. Il suolo
non piano ma irregolare, come fatto da dune di tappeti, sempre dorati. La
ragazza ha delle micro-luci nei capelli e cerca di attrarlo con carezze
sensuali sul volto fino a sprofondare sulla superficie dei tappeti;
(probabilmente proprio in corrispondenza del primo ritornello). Al primo bacio
tra i due l’ambiente scompare e ci troviamo nuovamente sulla macchina in corsa.
Cabo si accorge di essere di nuovo al volante come nella situazione di partenza,
come si fosse tornati indietro nel tempo: ancora una luce infondo al tunnel,
ancora Ghigo e i ragazzi che si vedono all’interno dell’auto. E ancora una volta
riappare la ragazza con la polaroid che gli scatta la foto in corsa. Ancora una
volta si trova nella tasca due polaroid: la prima è sempre uguale, ma nella
seconda è ritratta una ragazza diversa. Improvvisamente sul percorso ricompare
la porta rossa senza muri intorno, ma stavolta Cabo la evita senza fermarsi e
continua a viaggiare verso la luce in fondo al tunnel che sembra non avvicinarsi
mai. A sorpresa compare una seconda porta, verde. Cabo ferma di nuovo l’auto, e
per quanto sia perplesso, non riesce a resistere alla tentazione di vedere cosa
c’è dietro. L’ambiente è in tutto identico al precedente, e per quanto la
ragazza sia un’altra, avviene tutto come dietro alla porta rossa. Ghigo,
Gianluca e Giamma anche questa volta non entrano dalla porta. Ancora una volta
quando si baciano l’ambiente scompare. Il tempo si riazzera: Cabo è di nuovo in
auto come all’inizio. La ragazza con la polaroid scatta di nuovo la sua foto, e
ancora una volta Cabo si ritrova le polaroid in tasca. La prima è sempre uguale,
ma nella seconda, stavolta è ritratto lui stesso insieme a Ghigo, Gianluca e
Giamma. L’auto evita la porta rossa, poco dopo evita anche la porta verde, e si
allontana perdendosi nella luce bianca in fondo al tunnel. Durante tutto il
video, grande importanza sarà data al playback, ambientato in modo da sfruttare
a pieno la suggestiva scenografia. Con giochi di luce e controluce il gruppo
suonerà il pezzo in mezzo al tunnel, sullo sfondo tutta la profondità della
galleria da cui escono, più ravvicinati dei fasci di luce in movimento. Molto
spazio sarà dedicato ai particolari, uno ad uno ogni componente del gruppo si
ritroverà a suonare parti di playback in mezzo al tunnel e saranno inoltre
girate molte inquadrature ad effetto: ravvicinate, in controluce e al rallenty.