APPUNTI DAL SET

Appunti dal set di 500!
di Andrea Romagnoli (Bologna)

Il cinema indipendente è incredibile: lavori 16 ore al giorno per 30 giorni, poi quando finisce il film ti accorgi che ne vuoi ancora. La mia esperienza sul set come aiuto macchinista mi ha fatto capire come funziona un film, e cioè che se vuoi sentire la voce dell’attore devi stendere almeno venti metri di cavi per allontanare il più possibile il rumore dello scarico del gruppo elettrogeno dal set. Oppure capisci che per girare un inquadratura di quattro secondi ci vogliono almeno tre ore di allestimento del set stesso. Quando sono arrivato a Genova da Bologna non mi rendevo conto di quello che avrei affrontato, pensavo che sarebbe stata dura ma non da arrivare a dire alle tre del mattino che sarebbe stato meglio fare il panettiere, visto che le ore di lavoro erano meno e c’era uno stipendio in tasca, ma il bello di fare cinema è proprio questo, giochi con 25 persone per un mese senza pensare di stare lavorando.


"Tra il dire e il fare... 500!"
di Davide Sorlini

Cara Italia della piccola e media impresa della disoccupazione cronica e delle soluzioni temporanee ho l’onore e il piacere di presentarti la Zerobudget di Genova. Io ci sono stato sul set di "500!" Posso testimoniare di aver visto poche centinaia di milioni in un film degno a tutti gli effetti di uscire nelle sale. E così mi domando e dico e se fosse questo il futuro dell’industria cinematografica? Piccoli gruppi di professionisti che superando l’idea che il cinema sia attività esclusiva delle grosse case di produzione si propongono di rifocillare l’insaziabile mostro dell’entertainment con i piccoli mezzi di cui dispongono. Il punto di partenza è quanto di più economico: un soggetto originale ed una buona sceneggiatura: non sono il solo ad aver visto diversi film "low budget" sostenuti da una sceneggiatura vivace, bruciare al botteghino grosse e costose produzioni.
Comunque, cara Italia delle istituzioni, quello che voglio dirti è che se questo modello di piccola impresa, quale la Zerobudget di Genova, rappresenta veramente una soluzione concreta ad uno dei tuoi tanti problemi è giusto che venga sostenuto. E a parer mio ciò di cui ha più bisogno è una rete di promozione e di distribuzione che non faccia necessariamente capo alle "esigenti" majors e per esigenti intendo...fare gli auguri a "500!"

Dal set di "500!"
di Matteo Musso

Il mio compito consisteva principalmente nell’approvvigionamento troupe, in gergo "catering". Un giorno si girava sul Monte Fasce posto dal quale si gode un ottimo panorama su Genova ed io dovevo essere là, con il pranzo, alle 13. Arrivai alle 16. In molti mi volevano decapitato e poi impiccato ma servivo ancora e decisero di rinviare. Ad infierire giunse la notizia che la seconda macchina di scena aveva fatto "crash", si trattava di un vecchio Dyane gentilmente prestataci da un mio amico.  Pensieri suicidi iniziavano a titillarmi le meningi e fu proprio scrutandomi attorno alla ricerca di una rupe sufficientemente tragica che mi accorsi del fatto. Un fatto insolito anzichenò. Dalle valli tutto attorno stava salendo a gran velocità un enorme banco di nebbia bianca e silenziosa che ci inghiottì tutti in un baleno.
La temperatura scese di 5-6 gradi, i telefonini persero il segnale e a noi prese quell’ilarità tipica delle situazioni stranianti. Le poche auto che passavano di lì potevano solo intravedere un mucchietto di luci e persone attorno ad uno strano individuo vestito da aviatore appollaiato su una 500, fu divertente. Mi piace pensare che di quella giornata, per molti versi terribile , il film conserverà solo e soprattutto quella splendida ed improvvisa nebbia, che piomba nella storia senza un come né un perché, per poi andarsene allo stesso modo.
Infine quando da Hollywood ci chiameranno per chiedere come abbiamo fatto ad ottenere cotale e cotanta nebbia risponderemo loro di andarsene sul Fasce. Le coincidenze bisogna meritarsele.


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