Dossier sulle Aquile
 

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L'Aquila è una delle numerose classi di astronavi interplanetarie (insieme alle navi da combattimento Falco (Hawk), i vascelli di supporto Cigno (Swift) e le sonde per lo spazio profondo), ideate dalla Commissione Finanziaria Internazionale della Luna e costruite dalle sezioni Tecniche e Ingenieristiche della Base Lunare Alpha, usando materiali e componenti o portati dalla Terra o costruiti direttamente sulla Luna.
Queste navi, completamente modulari, sono divise in tre sezioni: il modulo di comando, il comparto di servizio, e la sovrastruttura, che comprende gli apparati di atterraggio, il serbatoio principale del carburante e i quattro razzi a fusione nucleare che fungono da propulsori posteriori. La loro autonomia è normalmente di 48 ore, che alla velocità massima (il 15% della velocità della luce), permette un raggio d'azione di diversi giorni-luce.
Le Aquila hanno anche la possibilità di entrare nell'atmosfera di un pianeta a gravità normale, atterrando grazie a razzi alimentati chimicamente. Inoltre, anche se l'Aquila non è stata disegnata come nave da guerra, ha come equipaggiamento standard un cannone laser e diversi missili per combattimenti nello spazio (spazio-spazio).
Le Aquila sono dotate di un loro computer di bordo per la guida, la navigazione spaziale e l'interpretazione dei dati dei sensori, ma possono anche essere guidate direttamente dal computer centrale di Alpha. I loro piloti sono astronauti con qualifica ufficiale di "Eagle Pilot" e un grado non più basso di capitano. Accanto a loro, sul sedile destro della cabina di pilotaggio, c'è generalmente un copilota a fini di sicurezza in caso di incidenti al pilota. Se entrambi i piloti fossero resi incapaci di operare, la nave Aquila può essere guidata con un telecomando dal Centro di Controllo.


Tipi di Aquila usati dalla Base Lunare Alpha

Aquila da trasporto

Le Aquila da trasporto sono equipaggiate con un modulo standard per accogliere fino a otto passeggeri, oltre al pilota e al copilota. In condizioni di emergenza (come la totale evacuazione della Base Lunare), è permesso il trasporto di dodici passeggeri più scorte extra di acqua e cibo per diversi giorni. Queste navi sono usate sia per missioni sulla superficie lunare, che nello spazio interstellare ed anche per un qualsiasi atterraggio, quando nessun elemento ostile è previsto e non sono necessari laboratori speciali o equipaggiamenti ambientali.

Aquila da ricognizione

Nonostante i moduli per la perlustrazione esternamente sembrino simili a quelli da trasporto, sono equipaggiati con vari tipi di sensori. Queste Aquila contengono anche un computer che può sia essere guidato da quello centrale di Alpha sia lavorare autosufficentemente.

Aquila da soccorso

Hanno moduli passeggeri modificati, identificati da grandi bande rosse sull'esterno. Le Aquila da soccorso ospitano personale ed equipaggiamento medico per il primo soccorso in caso di incidenti o malattie nei quali si può incappare sulla superficie di un pianeta o nello spazio profondo.

Aquila da carico

Il modulo di carico, identico a quello passeggeri nella configurazione, è usato per portare rifornimenti ed equipaggiamenti alle squadre esplorative sulla superficie dei pianeti e per il recupero di elementi essenziali per la sopravvivenza e per i sistemi di riciclaggio di Alpha. I cargo possono anche essere usati come serbatoi volanti, trasportando carburante alle Aquila con riserve insufficienti per tornare su Alpha.

Le Aquila possono inoltre ospitare diversi moduli speciali, come le piattaforme con argano usate in "Breakaway" per disperdere i fusti di detriti nucleari. Nella seconda stagione, le Aquila presentano alcune aggiunte interessanti: un propulsore posteriore aggiungibile, usato in "The Metamorph", che accresce il raggio d'azione e la potenza dell'Aquila; i moduli laboratorio (apparsi per la prima volta in "All That Glisters") e una versione modificata dei moduli passeggeri equipaggiati per servire come laboratori autonomi. L'utilizzo di questi moduli comprende la localizzazione e la lavorazione di minerali grezzi sulla superficie dei pianeti, eliminando la necessità di riportare ingombranti carichi pietrosi su Alpha; possono anche servire come basi mobili per le squadre di contatto e sorveglianza su di un pianeta, poiché possono contenere cibo e acqua e riciclare aria per diverse settimane, lasciando così diverso tempo per l'esplorazione prima che la traiettoria della Luna esca dal loro raggio d'azione.

Le Aquila sono tenute in giganteschi hangar situati sotto le quattro rampe di lancio della Base Lunare. Una squadra di ingegneri specializzati è responsabile della loro manutenzione e di far si che siano sempre pronte al decollo.

Alpha dispone di una flotta di dodici Aquila da trasporto, ventisei da ricognizione e due da recupero in interrotto stato di allarme. In caso si attui l'Operazione Exodus (l'immediata e completa evacuazione della Base Lunare Alpha su ordine personale del comandante Koenig) tutte le Aquila disponibili sono impiegate per trasportare i coloni e le scorte. Fino ad allora le Aquila rimangono i cavalli da lavoro di Alpha, indispensabili ai 311 uomini e donne di Alpha come il treno Conestoga fu decisivo per la frontiera occidentale dell'America.

Note sull'ideazione delle Aquila

Le Aquila sono un'innovazione del maestro degli effetti speciali Brian Johnson, disegnatore ed esecutore di tutti i modellini e le sequenze di effetti speciali usati nella serie. Johnson ha anche lavorato per "Thunderbirds" e "UFO" (altre produzioni di Gerry Anderson), e "2001: A Space Odyssey" della MGM (anche se il suo nome non compare nei credits).
Secondo un'intervista rilasciata al periodico inglese "T.V. SciFi Monthly", l'ispirazione per la forma tozza e insettiforme delle Aquila gli venne da una cavalletta. Questa forma subì una sorta di allungamento nella seconda stagione. Un altra cosa che influenzò la loro caratterizzazione fu il design delle navi spaziali di allora: le finestre dell'abitacolo di comando, per esempio, assomigliano molto a quelle della capsula Gemini, e i motori e i piedi di atterraggio sono tratti da un modulo Apollo. In tal senso gli Anderson hanno sempre affermato che la serie è un'estensione del mondo del 1977 e che uomini come John Koenig sono cresciuti nell'era di John Glenn e Neil Armstrong. E ciò è evidente non solo dai personaggi, ma anche dalla tecnologia che hanno a disposizione.
Molti trucchi sono stati utilizzati per rendere i modellini di Aquila realistici anche nelle riprese a distanza ravvicinata: l'oscuramento di alcune sezioni esterne, per dare l'impressione della profondità, e l'aggiunta di piccoli pezzi recuperati da kit di montaggio per modellini in plastica per migliorare i dettagli e le paratie esterne. Quattro modelli di Aquila sono attualmente usati, grandi tra i 5 1/2 ai 44 pollici di lunghezza- sono stati costruiti con plastrex, perspex (una plastica simile al plexiglas) e tubi di rame modellati. Raramente più di quattro Aquila sono necessarie per una singola scena. Quando serve dare un'impressione che ce ne siano di più, si usa una successione veloce di inquadrature del decollo e del volo, o una sovrimpressione ottica di diverse riprese che mostrano Aquila di dimensioni ridotte. La più grande Aquila, la cui costruzione è costata circa 3.000 dollari, è equipaggiata con piedi d'atterraggio idraulici e getti di gas freon per alzare polvere durante il decollo. 


Documento originale : THE EAGLES : THEIR HISTORY, USES AND CONSTRUCTION - By Geoffrey Mandel. Traduzione ed ottimizzazione a cura di : Dario Greggio e Davide Rossi.