Classificazione spettrale delle stelle
Le gocce d'acqua sospese nell'aria che danno luogo all'arcobaleno, non fanno altro che separare nelle sue varie componenti la luce visibile. Allo stesso modo, tramite un prisma è possibile scindere la luce in diverse componenti, ognuna ad una lunghezza d'onda diversa, alla quale è associato un colore.
In poche parole è possibile analizzare la luce proveniente da una stella e studiarne lo spettro. Si nota per ciascuna stella uno spettro ben preciso che la distingue dalle altre, proprio per la diversa composizione chimica. Questa classificazione è basata sulla presenza e sull'intensità di determinate righe, o bande che sono condizionate dalla temperatura; si ottengono perciò sette classi spettrali:
O B A F G K M
La classe O comprende le stelle azzurre, di più alta temperatura.
La classe M le stelle rosse, di più bassa temperatura.
Per ricordare la sequenza, si può fare riferimento ad una frase di questo tipo:
Oh, Be A Fine Girl, Kiss Me che vuol dire: sii una brava ragazza baciami. :)
Ecco comunque in dettaglio il significato delle varie classi:
Classe O : stelle bianco-azzurre di altissima temperatura, fra 60 mila e 30 mila gradi. Solo poche righe solcano lo spettro continuo e sono più che altro righe dell'elio neutro ed ionizzato, nonché deboli righe dell'idrogeno.
Classe B : stelle bianco-azzurre sui 30 mila - 10 mila gradi. Mostrano righe dell'elio neutro mentre non ci sono più quelle dell'elio ionizzato; le righe dell'idrogeno sono più intense che nella classe O.
Classe A : stelle bianche di temperatura fra 7500 gradi e 6000 gradi. Le righe dell'idrogeno, più deboli che nella classe precedente, sono ancora molto intense. Le righe dei metalli appaiono numerose.
Classe G : stelle biancogiallastre di temperatura fra 6000 e 6000 gradi. Le righe dell'idrogeno sono ancora più deboli che nella classe F, mentre quelle dei metalli sono numerosissime ed intense: calcio neuro ed ionizzato, ferro, magnesio, titanio, ecc. Quelle del calcio ionizzato (CA II), note come righe H e K, che cadono nell'ultravioletto vicino, sono fra le più intense dello spettro. A questa classe spettrale appartiene il Sole.
Classe K : stelle 'fredde' di color rosso-arancio. Essendo la temperatura compresa fra 5000 e 3500 gradi, lo spettro è fitto di righe dovute prevalentemente a metalli. Le righe dell'idrogeno sono assai deboli.
Classe M : stelle ancora più fredde, avendo temperature sui 3000 gradi e quindi colore rossastro. L'atmosfera, cioè gli strati più esterni di queste stelle, contengono non solo elementi ma anche composti chimici e cioè molecole, le quali danno origine nelo spettro a bande fra cui predominano quelle dell'ossido di titanio. Vi appaiono anche molte righe di metalli neutri, come il calcio, ma predominante in questi spettri è la presenza delle bande molecolari.
Ciascuna banda viene suddivisa in 10 sottoclassi o tipi, indicate con i numeri da 0 a 9 aggiunti alle lettere: così abbiamo: B0, B1, ... B9, A0, A1,A2 ... A9 ecc. Le caratteristiche spettrali variano progressivamente passando da un tipo all'altro; ad esempio nel tipo A3 le righe dei metalli sono più intense che nel tipo A2 mentre quelle dell'idrogeno sono leggermente più deboli.