La forza di attrazione gravitazionale è quella che lega la luna alla terra nel suo movimento nello spazio. A sua volta la terra è legata al sole in equilibrio dinamico e così anche tutti gli altri pianeti. Il baricentro del sistema solare si sposta alla velocità di 15 km/secondo verso un punto della costellazione di Ercole.

Questo discorso ci fa capire che la maggior parte dei corpi celesti non è mai isolato nello spazio, così come la maggior parte delle stelle. Le stelle doppie possono essere di tre tipi:

• Le prime non sono 'vere' stelle doppie, infatti è la loro posizione rispetto al punto di vista della terra che le fa sembrare tali. Ciò significa che le stelle doppie ottiche possono essere in realtà molto lontane fra di loro, ma viste dal sistema solare appaiono molto vicine, per un semplice motivo prospettico.
• Le stelle legate gravitazionalmente sono una coppia (o un gruppo) di stelle che viaggia insieme nello spazio, orbitando attorno ad un comune centro di gravità.
• Le doppie spettroscopiche non sono visibili ad occhio nudo (o con il telescopio) come le precedenti, ma solo per via spettroscopica. La stella Castore, ad esempio, comprende un sistema di 5 stelle tra cui due legate gravitazionalmente e altre le altre stelle scoperte per via spettroscopica.

Gli astronomi, studiando il movimento reciproco delle stelle, riescono a scoprire la presenza di eventuali corpi planetari, anche senza individuarli otticamente: la presenza di un corpo estraneo (una massa) altera il movimento di una stella vicina. Effettuando delle misure della posizione del baricentro del sistema a distanza del tempo è possibile ricavare la massa dell'eventuale pianeta.
Ciò è stato fatto per l'individuazione di Plutone, nel secolo scorso, studiando e misurando le perturbazioni indotte sui pianeti Urano e Nettuno.